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La storia e la filosofia del
Punk
I significati della
parola Punk
"Punk" è una
parola dai molteplici significati. Questa parola compare per
la prima volta nel 1500 con il significato di "puttana,
meretrice", nel corso degli anni acquista via via
significati sempre diversi, che hanno però tutti connotazioni
negative.
Punk quindi significa anche:
· Legno marcio
· Esca per fuochi d'artificio
· Cosa di nessun valore
· Persona insignificante
· Stupidaggine
· Teppista
· Omosessuale
· Balordo senza nessun avvenire.
Ma la definizione più appropriata la diede John Lydon (Rotten)
dei Sex Pistols: "essere punk vuol dire essere un fottuto
figlio di puttana che ha fatto del marciapiede il suo regno,
un figlio maledetto di una patria giubilata dalla vergogna e
dalla monarchia, senza avvenire e con la voglia di rompere il
muso al prossimo caritatevole".
Per analizzare i contenuti ed i significati di una
sottocultura come il punk è necessario occuparsi di due
aspetti fondamentali: le parole (quindi i significati) e
l'aspetto degli atteggiamenti punk (i contenuti).
Per quanto riguarda l'uso della parola dobbiamo considerare
che sia i testi che i nomi dei vari gruppi hanno un'importanza
maggiore della musica e delle abilità tecniche dei musicisti,
che, come ho già detto sono essenzialmente trascurabili.
Partiamo dai nomi dei gruppi e dai loro significati.
L'esempio più eclatante è quello dei Sex Pistols, che rimane
uno dei pochi nomi con diverse connotazioni. La più banale
riguarda l'uso di "sex" come espediente
pubblicitario del negozio di Malcolm McLaren. La parola sex
non scandalizzò nessuno perché nella storia del rock i
riferimenti al sesso sono molteplici. Il nome acquista
ambiguità grazie a "pistols". Letteralmente
significa "pistola", allora perché non usare il
termine inglese più comune "gun" ? Perché la
parola "pistols" mantiene un senso in qualche modo
arcaico, che sa di stereotipi eroici maschili come banditi o
cowboys, inoltre foneticamente contiene la parola "pissed"
(termine slang per ubriaco) e "piss" (orina).
Pistols dunque è in contatto con aree di significato legate a
violenza, sessualità ed escrezione, tutti soggetti tabù per
la cultura britannica. Le due parole insieme "sex pistols"
danno origine ad un significato particolare, perché sex
evidenzia il simbolismo fallico della forma della pistola, in
questo modo si sottolinea il carattere di misoginia del punk,
celebrazione in questo nome della sessualità maschile come
essenzialmente aggressiva e fallocentrica.
Altri gruppi invece utilizzarono il proprio nome per fare una
critica dalle connotazioni politiche, esempio tra tutti quello
dei Clash che letteralmente significa scontri tra polizia e
dimostranti o tra guerriglieri e forze governative. Gruppi che
scelsero nomi politici più generali furono gli Spitfire Boys
(aereo da caccia inglese della seconda guerra mondiale), i Joy
Division (le prostitute dei campi di concentramento nazisti),
i London S.S. dove S.S. non ha solo connotazioni di tipo
nazista, ma significa anche Social Security, ovvero i
funzionari dell'Assistenza Sociale inglese malvisti dai
musicisti che reclamavano l'assistenza sociale e si trovavano
davanti a persone con un atteggiamento estremamente ostile.
I nomi di persona invece erano chiaramente artificiali ma
rappresentativi senza ambiguità dei personaggi che li
portavano. "Rotten" (Jhonny Rotten dei Sex Pistols)
significa marcio, perché questa era l'essenza che quel
particolare soggetto voleva trasmettere ai suoi fan. "Vicious"
(Sid Vicious dei Sex Pistols") significa depravato, e
questa era l'essenza che il musicista voleva trasmettere.
Per quanto riguarda i testi, gli esempi sarebbero innumerevoli
quindi concentrerò l'attenzione su alcune frasi di due testi
dei Sex Pistols. In "Anarchy in the U.K", Rotten
declama "sono un anticristo, sono un anarchico, non so
cosa voglio, ma so come ottenerlo", e in una sola frase
riesce a condensare religione, politica, confusione. Rotten
vuole creare confusione e effetto shock nel pubblico, utilizza
termini forti e di sicuro impatto come "anticristo",
per rendere l'idea di una presenza contro ogni schema
costituito, utilizza "anarchia" che ha un duplice
significato cioè sia il disordine creato dalla mancanza di un
governo, sia la dottrina politica che sostituisce all'ordine
sociale basato sulla forza dello Stato un ordine fondato
sull'autonomia e la libertà degli individui, e Rotten non
lascia intravedere a quale dei due si riferisce, creando
ancora confusione nell'ascoltatore.
Non sa che cosa vuole, ma sa come ottenerlo è un incitare la
folla a rivoltarsi contro non si sa bene chi e non si sa bene
per cosa, ma per il gusto di creare disordine.
In "God save the Queen" si declama: "dio salvi
la Regina, un regime fascista ti ha reso deficiente, una
potenziale bomba H ". A parte la scontata critica alla
monarchia, in questa frase è racchiusa una minaccia allo
stato, è come se Rotten si rivolgesse in prima persona alla
Regina dicendole che la situazione di regime che lei ha creato
ha fatto sì che negli adolescenti nascesse tanto rancore da
renderli come bombe che potrebbero scoppiare da un momento
all'altro. Anche in questo testo c'è un vena di aggressività
e di violenza non indifferente.
Analizziamo ora i contenuti in rapporto agli atteggiamenti
tenuti dai musicisti nei confronti del pubblico, e all'aspetto
e al comportamento del pubblico stesso.
Tra le trasgressioni dei punk una fu veramente nuova, lo sputo
del gruppo sul pubblico. Generalmente sputare contro qualcuno
significa disprezzarlo, nel punk il significato è opposto,
non c'è disprezzo, ma ancora una volta trasgressione verso le
regole sociali. Infatti in Inghilterra gli autobus recano
ancora la scritta che "sputare è vietato", quindi
sputare per il punk è una forma di non adesione ad una
regola. Resta comunque un fattore ambiguo dal momento che lo
sputo del pubblico è più rabbioso di quello del gruppo che
suona, questo è dovuto al fatto che si viene comunque a
creare una situazione di disparità tra pubblico e band, e il
pubblico, vivendosi come inferiore alla band, con lo sputo è
come se volesse affermare una non distanza tra i due, non
idolatrando quindi la band.
Il pubblico durante un concerto non solo sputava e insultava
la band con le accezioni viste prima, ma "pogava",
ogni genere musicale ha il suo ballo e il punk aveva (ed ha
tuttora) io "pogo". Il pogo fu ideato da Sid Vicious
durante un concerto e consiste nel saltare in modo aritmico e
saltando urtare il vicino a destra e a sinistra, avanti e
indietro. Il pogo ha delle caratteristiche poi che
corrispondono in pieno alla tendenza del punk, si poga
generalmente da soli o con gente dello stesso sesso, è un
ballo minimale che non richiede nessuna abilità, ricorda una
forma di lotta e permette di coinvolgere tutti gli spettatori
e di renderli parte attiva del concerto.
Per quanto riguarda l'abbigliamento il punk è veramente
l'esempio di linguaggio non verbale simbolico, perché ogni
dettaglio indossato da un punk è un messaggio al mondo. Gli
abiti sado-maso ideati dalla Westwood e da McLaren erano
intrisi di significati di critica sociale e di infrazione di
tabù già descritti nel precedente paragrafo, insieme a
questi troviamo però accessori di uso comune come spille da
balia, sacchi della spazzatura, e comuni abiti ma stracciati.
Mentre l'abito strappato doveva veicolare un'immagine di
povertà, di mancanza di interesse per se stesso da chi lo
indossava, la spilla aveva una funzione più semplice, doveva
tenere insieme le parti rotte degli abiti, come una sorta di
patchwork. A volte le spille servivano anche per compiere
delle piccole mutilazioni, questo effetto shock nasce dal
fatto che il punk non vuole contatti con gli "altri"
e un viso mutilato o pesantemente truccato come se fosse una
maschera di carnevale allontana piuttosto che avvicinare lo
sconosciuto, ma funge da divisa e da facile riconoscimento tra
"simili".
Ci sono poi accessori che sottolineano la critica sociale e la
voglia continua di scioccare le altre persone (épater les
bourgeois), l'utilizzo ad esempio della svastica, svuotata
dalle sue connotazioni politiche ma ricca di attrazione, per
trarre in inganno la gente comune e tenerla lontana da sé.
Altri accessori come braccialetti di cuoio, collari chiodati
da cani pastore, talvolta con un guinzaglio, pantaloni uniti
da catene all'altezza delle ginocchia che impediscono una
deambulazione regolare sono i segni di uno stato di schiavitù
contiguo alla condizione subumana imposta agli animali
domestici. E poi ancora cravattine strette intorno al collo
fino a strangolare rimandano al significato primo della
parola: oppressione. Borsette di plastica trasparenti che
lasciano la possibilità agli altri di scrutare tra i propri
effetti personali significano non avere intimità, essere alla
mercé di tutti. Capelli corti tinti di ogni colore, tenuti in
piedi come se fossero elettrificati devono rendere l'idea di
artificialità, di prodotto sintetico, come se i punk
uscissero da una catastrofe nucleare, e il capello
"elettrificato" rimanda l'idea di elettroshock,
strumento di correzione della dissidenza e della devianza. E
anche l'aspetto quasi malato del punk, con gli occhi
cerchiati, il pallore mortale del viso, l'apparire denutriti,
insani, richiama l'idea di una mutazione genetica.
Il punk quindi si presenta con indosso tutti i segni del
benessere economico, invertiti di significato per sottolineare
l'idea che si vivono come i figli "malriusciti" di
una società, come gli esseri sopravvissuti alla immaginaria
catastrofe nucleare, come gli esperimenti di una ingegneria
genetica. Il loro look è un monito, è come mandare un
allarme alla società che se non si cura dei suoi figli essi
si rivolteranno e rivolteranno tutti i valori socialmente
acquisiti.
Qui, per concludere, trova la giusta spiegazione la frase
tratta dal film "Liquid Sky" (di Slava Tsukerman -
Russia 1983) all'inizio del capitolo: i punk indossano una
maschera che è lo specchio di una società che loro
considerano malata, ma la differenza e che loro ne sono
consapevoli mentre la gente comune indossa simboli e maschere
di benessere ogni giorno senza saperlo.
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