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Iron
Maiden
La
storia degli Iron Maiden
C'era una volta un giovane ragazzo chiamato Steve Harris che abbandonato il suo sogno di diventare un famoso calciatore del West Ham decise di dedicare tutto il suo tempo alla musica. Si comprò allora un basso e iniziò a strimpellare nella sua prima band Heavy Metal i Gypsy's Kiss ispirato dai Deep Purple. Fino a quando stanco della sua vecchia band fondò gli Smiler nel lontano 1974. Da questa sua esperienza conobbe Doug Sampson e Dennis Wilcock rispettivamente futuro batterista e voce della prima formazione dei Maiden. Non ancora soddisfatto il nostro Steve decide di mettere a frutto le sue nuove iniziative a di creare una nuova band che lo porterà al successo: gli Iron Maiden. Questo nome nasce nella sua mente dopo aver visto il film "The Man In The Iron Mask" ed essere colpito dalla Vergine di Norimberga, uno strumento di tortura tipo sarcofago con acuminate punte all'interno del coperchio. Con la seguente formazione: alle chitarre Bob Swayer e Dave Murray, alla voce Dennis Wilcock, alla batteria Ron Matthews e al basso Steve Harris muovono i primi passi con il pubblico in vari pub londinesi compreso il Ruskin Arms. Dopo numerosi cambi di line-up raggiungono un discreto successo e vengono contattati dalla EMI che propone a loro una scritturazione a patto che si fossero tagliati i capelli e che avessero intrapreso una carriera punk. Steve rifiutò senza alcun dubbio e decise di incidere un loro demo intitolato "The Soundhouse Tapes" dal pub omonimo con etichetta autoprodotta. Il demo fu un successo e in poco tempo si diffuse tra i pub londinesi. La EMI colse la palla al balzo e si aggiudicò i diritti del nostro gruppo. Da quel momento è aperta la strada verso il successo.
A questo punto i nostri eroi si mettono subito al lavoro per realizzare il loro primo LP. Con la seguente formazione: Steve Harris (Basso), Dave Murray (Chitarra), Dennis Stratton (Chitarra), Clive Burr (Batteria) e Paul Di'Anno (Voce) il 14 Aprile 1980 coniano "Iron Maiden" il quale scalò l'ardua chart inglese fino ad arrivare al quarto posto. Sulla copertina dell'album si presenta Eddie, la mascotte del gruppo, che comparirà su tutte le copertine dei loro dischi e li accompagnerà a tutti i loro concerti passeggiando liberamente per il palco. Appunto, il primo loro vero live avvenne per il lancio di "Iron Maiden" facendo da spalla ad un gruppo come i Kiss. Piano piano gli Iron riuscirono ad entrare nel difficile mondo musicale inglese da protagonisti facendo crollare la supremazia assoluta che copriva il punk. Ora nasce un nuovo genere musicale: l'HEAVY METAL.
Steve e soci pensano..."Abbiamo fatto trenta, facciamo anche trentuno" ed escono il 2 febbraio 1981 con "Killers". Un album molto potente e pieno di rabbia rispetto il precedente. Questa sua caratteristica provoca un nuovo cambio di formazione: Dennis Stratton viene sostituito da Adrian Smith grande amico d'infanzia di Dave che entra a far parte del gruppo sul finire della registrazione del disco. Visto il grande successo riscosso con il contestato "Killers" i Maiden decidono di crescere promovendo un loro tour mondiale personale senza fungere da appoggio a grandi band: il "World Killers Tour". Viste le scarse prestazioni vocali di Paul in questi ultimi tempi dovute ad abusi di alcool e di droghe, Steve decide di rimpiazzarlo con un nuovo vocalist...ed ecco che arriva come un dono dal cielo Bruce Dickinson ex cantante dei Samson. Bruce viene definito il cantante dai "sette polmoni" capace di incredibili prestazioni vocali basta solo citare "2 Minutes To Midnight" suo cavallo di battaglia, per dimostrare le sue capacità. Fin dall'inizio Bruce viene trattato splendidamente dal gruppo facendolo immediatamente partecipare alla collaborazione del nuovo disco.
Nasce così il 29 marzo 1982 "The Number Of The Beast" proposto sul mercato dopo il singolo di lancio "Run To The Hills" che raggiunge la prima posizione nelle chart inglesi e il dico di platino oltreoceano. Per promuovere questo nuovo capolavoro i Maiden partono con un tour mondiale di 180 date in otto mesi..."The Beast On The Road". Vengono successivamente accusati di satanismo viste alcune parti dei loro testi ma non viene capito che il tutto nasce da un sogno che ha fatto il nostro Steve in proposito e nulla è detto seriamente e con convinzione. Basta solo guardare il video "The Number Of The Beast" per vedere come i Maiden sembrano giocare con questo argomento più che promuoverlo. Concluso lo stremante tour avviene un nuovo cambio di line-up: il batterista Clive Burr decide di lasciare visto che non riusciva a sopportare questi interminabili live ma continua a mantenere un ottimo rapporto con la band. Viene sostituito da Nicko McBrain ottimo batterista proveniente dai "Trust" che in poco tempo fa dimenticare Clive e tutt'ora milita nella band. Steve decide di non perdere altro tempo e di passare alla scrittura del nuovo album.
Si parte con "Flight Of Icarus" singolo di lancio del nuovo capolavoro targato Iron Maiden e esattamente un mese, il 28 Maggio 1983 dopo esce l'album "Piece Of Mind". Il disco scala le chart inglesi posizionandosi al terzo posto. Tra le sue 9 tracce spiccano "The Trooper", "Still Life" e "Revelations" che restano tra le più belle canzoni mai scritte dalla band e tutt'ora eseguite nei loro concerti; forse questo è l'album più trascinante e il più ricco di riff di tutti...un vero e proprio capolavoro per quel periodo.
Per la nascita del nuovo album i Maiden si prendono una piccola pausa; il singolo di lancio "2 Minutes To Midnight" scritto ed interpretato in maniera magistrale dal grande Bruce esce il 6 Agosto ed arriva all'undicesima posizione della chart inglese. Il 3 Settembre 1984 esce "Powerslave" un album che riscuote subito un grande successo grazie al potentissimo e pieno di carica "Aces High" e senza un attimo di riposo i nostri eroi partono con "World Slavery Tour" che durerà 11 mesi e girerà tutto il modo...Durante il concerto di Rio De Janeiro il povero Bruce viene colpito in fronte da una chitarra volante e sviene per alcuni minuti. Terminato il tour i Maiden si fermano per prendere un po' di fiato e per rivoluzionare il loro stile.
Steve vista l'ormai solida popolarità che li segue decide di cambiare un po' le carte in tavola: secondo lui il gruppo stava diventando un po' troppo commerciale. Esce, senza nessun singolo di lancio, il 29 settembre 1986 il loro sesto album "Somewhere In Time" che caratterizza il nuovo sound del gruppo ricco di chitarre sintetizzate e tastiere. Questa loro nuova pelle decima molti fan di vecchia data che accusano il gruppo di aver abbandonato il loro vero sound. In compensano ne acquistano di nuovi che affermano l'arrivo della maturazione dei Maiden grazie a questo suono più raffinato e ricercato e sempre alla ricerca di novità. Una novità rilevante è la sperimentazione di Nicko nei confronti di un nuovo pedale molto più aggressivo e potente che dimostra ed elogia le sue grandi capacità candidandosi tra i migliori batteristi di tutti i tempi. Il cambio di stile è evidenziato anche dalla copertina dell'album stesso che raffigura il nostro Eddie come eroe intergalattico in una città futuristica che rappresenta le tappe fondamentali della crescita del gruppo. Si nota sullo sfondo del retro un orologio che segna "23:58" cioè..."2 Minutes To Midnight"; appena sopra il risultato WEST HAM 7 - ARSENAL 3 ecc...; nella frontale si scorge la via "Acacia Avenue" e tanti altri piccoli segni... Nonostante le critiche e il nuovo sound, l'album si piazza al terzo posto della chart inglese e ciò significa che i fan ci sono e il gruppo vola ancora alto. Come ogni album parte "Somewhere in tour" con grandi effetti speciali sul palco e grandiose scenografie.
Via di nuovo, per la creazione di un nuovo album. L'ispirazione avviene separatamente, infatti i vari componenti della band passano un po' di tempo con le loro famiglie e una volta ritrovati si accorgono che i brani scritti si riferiscono tutti al numero "7": ecco la nascita del loro primo concept album: "Seventh Son Of A Seventh Son". L'album narra della triste vita di un profeta dalla sua nascita alla sua morte; l'atmosfera creata dal gruppo è da favola...un album ricercatissimo. Lanciato dal singolo "Can I Play With Madness" esce l'11 aprile 1988 e in poco tempo si trova alla posizione numero 1 della chart inglese. Riscuote appunto un grande consenso dalla critica...e personalmente lo considero il migliore album mai composto dai Maiden. Anche il tour "Seventh Tour Of A Seventh Tour" sarà un successone e verrà portato in tutto il mondo. Ora un anno "1989" di riposo per Steve e la sua band durante il quale Bruce e Adrian si daranno a progetti solisti; Bruce esce con il suo primo album solista "Tattoed Millionaire" e riscuote un enorme successo.
Il ricercato lavoro solista del nostro Adrian lo allontana dal gruppo prendendo la via del successo personale e saluta la band davanti i suoi fans durante uno degli ultimi concerti. Ciò nonostante mantiene ottimi rapporti con la band e viene sostituito con Janick Gers chitarrista di un certo livello ma non del calibro del grande Adrian. Con la nuova line-up della band si passa alla composizione del nuovo album che uscirà 1 ottobre 1990 lanciato dal singolo "Holy smoke" che raggiunge la seconda posizione nella chart inglese. Esce "No Prayer For The Dying" che vola alla posizione numero 2. Dai vecchi fan, abituati al sound di "Seventh Son", viene considerato una sorte di delusione e danno colpa di tutto ciò all'addio di Adrian dalla band; ma non tutto è perduto perché invece l'album riesce a conquistarsi nuovi fan con queste melodie più dirette senza tanti pizzi e merletti. Addirittura il secondo singolo "Bring Your Daughter... To The Slaughter" riesce a raggiungere la prima posizione dalla classifica inglese. Dopo un tour promozionale in Inghilterra la band parte per il tour mondiale "No Prayer On The Road" molto misero e povero di effetti spettacolari per dimostrare che i Maiden riescono a dare spettacolo senza tutti questi sfronzoli. Esce a fine anno una videocassetta antologica "The First Ten Years" che comprende i video clip del gruppo e diverse chicche e backstage (vedi sezione Videografia).
Un anno di duro lavoro e poi esce "Fear Of The Dark" 11 maggio 1992 lanciato dal potentissimo singolo "Be Quick Or Be Dead" e si aggiudica la seconda posizione. Questo album a differenza del precedente è meno commerciale e porta con se canzoni che diventeranno cavallo di battaglia dei Maiden come la stessa "Fear Of The Dark" e la bellissima "Afraid To Shoot Strangers" (a mio parere la più bella canzone mai composta dal gruppo sia come sound che come testi). L'album è caratterizzato da suoni molto cupi ma veramente fantastici e si possono notare anche dalla copertina dell'album disegnata non più da Derek Riggs ma da Melvyn Grant. Il tour "Fear Of The Dark Tour" è uno dei più belli insieme a quelli dell'85 e '86. Da ricordare la tappa al "Monster Of Rock" con i Maiden come gruppo principale e dal quale viene registrato "Live at Donnington 1992" il doppio cd che raccoglie tutte le pietre miliari della carriera della band. Sempre dall'ultimo tour vengono sfornati i due live "A Real Live One" e "A Real Dead One" messi sul mercato nel 1993.
Nel febbraio del 1993 arriva la notizia dell'abbandono di Bruce dal gruppo e i fan restano increduli alla notizia. Alcuni affermano che la causa della partenza del mitico singer sembra dovuta a pesanti discussioni con Steve altri invece dicono che era stanco dai massacranti tour e voleva passare più tempo con la sua famiglia. Steve non si perde d'animo e lancia una campagna di ricerca del nuovo vocalist che decide in Blaze Bayley il nuovo cantante degli Iron.
Il 2 ottobre 1995 esce "The X Factor" un album veramente molto bello e ricercato che non trae spunto però dagli anni passati della carriera del gruppo, sembra anzi che si voglia dare un taglio al passato. Infatti i vecchi fan non apprezzano molto questo album non ritrovandosi nella voce del nuovo cantante e nel nuovo sound. Per il buon Blaze non ci sono solo critiche ma dimostra le sue grandi doti nei live sfoderando tonalità aggressive e potenti. Infatti nel "The X Factour" il nuovo singer fa ricredere molti fan.
Nel settembre del 1996 esce il primo Greatest Hits della band intitolato "The Best Of The Beast" per inaugurare i venti anni di vita dei Maiden. Le canzoni contenute in questo album sono state scelte dai fans in un sondaggio avvenuto nel sito ufficiale della band accompagnato dal nuovo singolo "Virus".
Il 23 marzo 1998 esce "Virtual XI" lanciato dal trascinante singolo "The Angel And The Gambler" che però non riscuote un gran successo. Il disco viene considerato dal pubblico addirittura come non degno della band e del nome che porta; infatti anche Steve e la sua band sono convinti di aver fatto un buco nell'acqua. Partono per il loro solito tour mondiale ricco di grandi effetti speciali quasi per colmare il buco della loro carriera creata da quest'ultimo album. I fan restano comunque insoddisfatti.
I fans rimpiangono il buon Bruce e il grande Adrian e il povero Blaze sentendosi di troppo decide di lasciare la band ammettendo che nel tour passato aveva avuto diversi problemi con il pubblico. I Maiden sono di nuovo senza cantante.
I fan con le dita incrociate aspettano che il loro sogno si avveri e come per magia...nel marzo 1999 viene dichiarato ufficialmente il ritorno di Bruce e Adrian. Steve li accoglie a braccia aperte e la vecchia famiglia dei Maiden si riforma per la gioia di tutti i fan. Ora il gruppo ha 3 chitarre...pazzesco!!
Il 17 maggio 1999 esce l'attesissimo gioco "Ed Hunter" in due cd con colonna sonora dei migliori brani della band. Il protagonista chi potrà essere se non il buon vecchio Eddie che vaga per undici mondi tanti quanto sono gli album prodotti dalla band; il gioco non ha molto successo penalizzato dalla grafica sorpassata ma resta una grande raccolta...Viene promosso da un grande tour "The Ed Hunter Tour" che vede sul palco insieme alla band anche Bruce ed Adrian. I fan sono ora al settimo cielo e attendono con ansia il prossimo album.
Il 29 maggio 2000 esce "Brave New World" dopo il singolo di lancio "The Wicker Man" che ragguinge la posizione numero 3 grazie alla sua immediatezza. Questo è senza ombra di dubbio un ottimo album caratterizzato da un nuovo sound e dalla voce di Bruce con un cantato incredibile. Nuovi suoni arabeggianti e dalle venature futuristico-celtiche, arricchiti dal trio di chitarre che a volta non viene sfruttato a dovere e dal doppio pedale del grande Nicko... Un album ricchissimo di assoli e potenti riff che si intrecciano creando atmosfere da favola arricchite dal basso del nostro Steve. In "Out Of The Silent Planet", secondo estratto dall'album, troviamo traccia del vecchio sound del gruppo caratterizzato dall'indimenticabile cavalcata basso-batteria (come in "The Trooper"). A mio parere è un grande album degno di portare il nome Iron Maiden sulla cover. Parte "Metal 2000" il tour mondiale di promozione del nuovo album che riscuote un ottimo successo ma che tocca l'Italia con una sola data...un vero peccato.
Si
ringrazia The Fugitive
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