5. CONIUNCTIO

L'Alchimia Spirituale

Il processo alchemico produce la perfezione della materia attraverso una serie di operazioni che mirano alla creazione di un medio capace di unire stabilmente il corpo (cioè la solidità propria della materia - per esempio dei metalli) e l'anima (cioè il carattere di incorruttibilità proprio della sostanza spirituale). Il medio, per essere tale, deve unire in sé gli opposti: l'oro opera questa congiunzione a livello dei metalli, ed è dunque il prodotto ricercato da quanti considerano l'alchimia una pratica a livello puramente metallurgico; l'elixir come agente materiale della perfezione di tutte le cose congiunge in sé il carattere immutabile della pietra (ecco perché si può anche definirlo lapis) con quello generativo della vita; la quintessenza appare come la manifestazione del principio unitivo vero e proprio, materia prima da cui tutta la realtà ha origine, ma raffinata e purificata in modo tale da manifestare il suo carattere di spirito - qualcosa di affine all'idea stoica di pneuma, come F.S.Taylor ha sottolineato; e l'oro potabile costituisce il farmaco sovrano, che unisce l'incorruttibilità del metallo e l'assimilabilità del nutrimento. Nonostante i tentativi anche molti ardimentosi di definire e spiegare l'idea alchemica di coniunctio attraverso l'uso di un linguaggio descrittivo e/o filosofico, il carattere paradossale di questo obiettivo a tutti i livelli venne preferibilmente espresso dagli alchimisti attraverso l'uso di un linguaggio allegorico, che arriva fino a coincidere con l'immaginario biblico del Cantico dei Cantici nell'Aurora consurgens attribuita a Tommaso d'Aquino, o più spesso si serve di figure in parte risalenti alla tradizione alchemica ellenistica (l'ouroboros, il serpente che si racchiude a cerchio su se stesso tenendo la coda con la bocca) o islamica (l'uccello con le ali avvinghiato all'uccello senza ali), in parte ad una simbologia sessuale (le nozze) che può anche sfociare nell'immaginario mostruoso (l'ermafrodito). Nella tradizione post-medievale la ricerca espressiva legata alle immagini della coniunctio si dilatò a dismisura, dando origine ad un'amplissima iconografia alchemica nella quale C.G.Jung ed altri psicologi del profondo hanno ravvisato materiale raffrontabile con quello onirico prodotto dai pazienti durante la psicoterapia.

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di Michela Pereira
html di Francesco Di Pietro