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LA STRUTTURA
Fino agli anni '20 quasi tutti i motori applicati
sui trattori agricoli erano del tipo "ad accensione per scintilla"
il che portava ad utilizzare combustibili come kerosene e benzina.
Questo era dovuto al fatto che tutti i trattori venivano prodotti in
America, dove c'era una preferenza per il motore a scoppio.
Verso il 1925 ditte come Caterpillar in America e Landini in
Europa introdussero motori semidiesel o diesel. Infatti si verificò
dopo un paio d'anni la prima applicazione in Europa di un motore
diesel a 2 tempi su di un trattore agricolo: il Cassani da 40 HP.
Mentre l'introduzione del motore a diesel a 4 tempi in
America risale al 1931 per opera di Caterpillar.
Elenchiamo
ora gli elementi essenziali costitutivi del motore
diesel:
CILINDRO O MONOBLOCCO: costituisce il corpo
del motore dove sono contenute le sedi di scorrimento dei pistoni,
le intercapedini per il raffreddamento, e tutti gli elementi che
permettono la corretta connessione con testata, coppa dell'olio,
apparato di alimentazione, di raffreddamento e via dicendo.
TESTATA: costituisce la chiusura superiore del
monoblocco, nonchè la sigillatura del motore tramite adeguate
guarnizioni che garantiscono la tenuta di gas, aria e acqua.
PISTONE: tale organo scorre nel cilindro con un
movimento solitamente verticale dal PMI al PMS e viceversa,
provocando spostamento della biella con conseguente movimento
dell'albero motore. La perfetta tenuta di pressione fra pistone e
cilindro è assicurata da delle elastiche chiamate "anelli"
alloggiati nelle apposite scanalature. La fascia inferiore è invece
chiamata "raschia olio", e ha il compito di asportare l'olio in
eccesso sulle pareti del cilindro durante la corsa del pistone verso
il PMI.
BIELLA: ha il compito di trasmettere il
movimento all'albero motore. Tale movimento viene provocato dai
pistoni che dopo l'avvenuta combustione scendono violentemente verso
il basso.
ALBERO MOTORE: tale organo si trova
applicato al monoblocco del motore tramite i perni di banco, ed è
quell'albero che riceve il movimento di sali-scendi provocato dai
Pistoni. L'albero motore porta tanti gomiti (o perni di biella)
quanti sono i pistoni, la parte terminale dell'albero motore è il
"Volano".
VOLANO: è un disco molto pesante che serve
per vincere i punti morti, infatti durante le fasi passive del
motore (aspirazione, compressione, scarico) il volano fa ruotare
l'albero motore in modo uniforme, in quanto immagazzina energia
durante le fasi attive (combustione) per poi trasmetterla all'albero
motore in modo da provocare una rotazione più lineare. Al volano si
appoggia il motorino d'avviamento e la frizione che trasmette il
movimento all'apparato di trasmissione.
COPPA
DELL'OLIO: ha il compito di contenere l'olio che provvede a
lubrificare e raffreddare il motore che altrimenti si
surriscalderebbe data l'elevata velocità e attrito degli organi e
dei componenti.
ALBERO DELLA DISTRIBUZIONE: ha la
funzione di aprire e chiudere al momento giusto le valvole di
"aspirazione" e di "scarico". Tale albero ha tante camme o
eccentrici quante sono le valvole, ed è fatto ruotare dall'albero
motore tramite una cinghia dentata o una catena.
Descritti gli
organi principali del motore è opportuno illustrare alcuni concetti
importanti:
Il motore a quattro tempi viene così definito, in
quanto il pistone deve compiere quattro corse (cioè quattro tempi)
per completare il suo ciclo di lavoro.
E' importante
sottolineare che mentre "l'albero motore" durante le quattro fasi
(aspirazione, compressione, combustione, scarico) compie due giri
completi, "l'albero della distribuzione o albero a camme" compie un
solo giro, in quanto dovrà far aprire le valvole di aspirazione e
scarico una sola volta.
I quattro tempi che chiameremo "fasi"
sono:
- ASPIRAZIONE: il pistone si abbassa dal PMS al PMI e
aspira aria grazie alla valvola di aspirazione che si è aperta, la
valvola di scarico è ovviamente chiusa (fase passiva in quanto non
provoca rotazione dell'albero motore)
- COMPRESSIONE: il pistone giunto al PMI inizia la
risalita, comprimendo l'aria introdotta durante la fase di
aspirazione (fase passiva in quanto non provoca rotazione
dell'albero motore)
- COMBUSTIONE: appena introdotto il gasolio per effetto
dell'elevatissima temperatura dell'aria compressa si ha la
combustione con un conseguente aumento della pressione all'interno
del cilindro (fase attiva in quanto provoca rotazione dell'albero
motore derivante dalla spinta del pistone che è sceso a causa
dell'avvenuta combustione della miscela aria-gasolio)
- SCARICO: raggiunto il PMI, il pistone torna al PMS
spingendo fuori i gas di scarico tramite la valvola di scarico che
si è aperta, la valvola di aspirazione è ovviamente chiusa (fase
passiva in quanto non provoca rotazione dell'albero motore)
Come abbiamo precedentemente accennato, il motore a
diesel è alimentato da due sostanze fondamentali, che sono: l'aria e
il gasolio. L'aria una volta entrata nei cilindri, viene compressa
18-20 volte aumentando la sua temperatura fino a 800°-1000°
centigradi, il gasolio viene poi introdotto nei cilindri dando vita
alla combustione che innalza incredibilmente la pressione spingendo
il pistone verso il basso e provocando quindi rotazione dell'albero
motore.
Da questo possiamo dedurre che ci sono 2 importanti
circuiti nel motore a diesel:
IL CIRCUITO
DELL'ARIA: è costituito dai seguenti elementi:
| Il "Prefiltro" provvede a filtrare e quindi bloccare le
particelle di polvere più grosse |
| Il "Filtro" s'incarica di trattenere le particelle di polvere
più piccole |
| Il "Collettore" di aspirazione che conduce l'aria filtrata e
pulita ai cilindri |
IL CIRCUITO DEL GASOLIO: è
composto dai seguenti componenti:
| Iniettori: iniettano il gasolio polverizzandolo all'interno
dei cilindri |
| Pompa di iniezione: invia il gasolio ad elevata pressione
verso gli elementi pompanti e quindi agli iniettori, in modo
sincronizzato |
| Filtro del gasolio: ha il compito di filtrare il gasolio
evitando il passaggio di scorie e impurità |
| Pompa di alimentazione: preleva il gasolio dal serbatoio e lo
invia con una minima pressione alla pompa d'iniezione |
| Serbatoio del combustibile: è il contenitore del gasolio |
Parliamo ora del "Raffreddamento" del motore,
descrivendo le 2 tipologie principali:
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RAFFREDDAMENTO AD ARIA: questo tipo di
raffreddamento implica che la testa sia dotata di molte alette le
quali hanno il compito far affluire e girare un maggior flusso
d'aria possibile. L'aria viene prodotta da una ventola collegata
all'albero motore, per essere poi indirizzata sulla testata grazie
ad un convogliatore
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RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO: tale sistema di
raffreddamento richiede un circuito dedicato, composto dai vari
componenti: un Radiatore, una Pompa, una Ventola, delle
Intercapedini, una Valvola termostatica e dei Manicotti. Il
liquido messo in circolo avvolge i cilindri e le testate
attraverso le intercapedini, così facendo il liquido assorbe il
calore per poi avviarsi al radiatore, dove si raffredda e
ricomincia il giro |
E' obbligo dire che esistono sul mercato altri
sistemi di raffreddamento come il "raffreddamento ad olio",
"aria-olio", "acqua-olio" che hanno spesso avuto un ruolo
secondario.
"Il Turbocompressore" è un organo
costituito da due giranti a palette coassiali tra loro, una funge da
turbina (gas in uscita) e l'altra da compressore (aria in entrata).
Quando i gas in uscita fanno ruotare la girante inserita nel
collettore di scarico, gira anche quella inserita nel collettore di
aspirazione, quindi l'aria non viene solo aspirata per depressione
bensì viene spinta nel cilindro.
I vantaggi apportati
dal Turbocompressore:
- Aumento della "Potenza Specifica"
- Riduzione della dimensione del motore
- Miglioramento della qualità di combustione
- Riduzione del rapporto di compressione
Gli svantaggi
che porta il Turbocompressore:
- Occorre una maggior lubrificazione degli organi
- E' necessario un miglior raffreddamento del motore
- Implica una maggior attenzione e manutenzione del motore
Il tipo di sovralimentazione con Turbocompressore,
presenta aumenti di pressione di circa 0,7-0,8 bar, con conseguenti
incrementi di potenza variabili tra 20 e 25% rispetto ad un motore
Aspirato.
"L'Intercooler" è uno scambiatore di calore
che raffredda l'aria compressa dal turbocompressore. Infatti l'aria
compressa e conseguentemente calda ha un volume maggiore dell'aria
fredda, quindi raffreddandola occuperà meno spazio. In tal modo ci
sarà la possibilità di immettere una quantità maggiore d'aria e
anche di gasolio nel cilindro, incrementando notevolmente la potenza
del motore.
Un motore Turbo Intercooler offre incrementi di
potenza di circa 20-25% rispetto ad un motore Turbocompresso.
"La valvola Wastegate" è una valvola che
regola il flusso dei gas di scarico che azionano il turbocompressore
per evitare che ad alti regimi si generino delle pressioni troppo
elevate. Se il motore gira a regimi bassi-medi, la valvola resta
chiusa in modo che tutti i gas di scarico agiscano sulla turbina
(girante). Quando il motore è invece molto alto di giri o al
massimo, la valvole Wastegate mette in comunicazione il collettore
di scarico con la marmitta, in modo da far scaricare i gas di
scarico in eccesso che altrimenti potrebbero danneggiare il motore.
Questa valvola serve anche per ottenere un incremento di
potenza immediato a bassi regimi, infatti chiudendo la valvola a
bassi giri tutti i gas di scarico verranno utilizzati per alimentare
la turbina. In tal modo il motore viene sfruttato in tutta la sua
potenza anche a bassi regimi.
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