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                  Arte e letteratura

E' chiaro che per Cocolo disegno, pittura e plasmare la creta hanno sempre rappresentato tre aspetti dello stesso processo creativo. Si, é vero, ma l'immagine, che cos'é l'immagine per Cocolo? Egli é solito dire parlando d'immagine: " Spesso una mia semplice poesia, una riflessione al vertice di una montagna, un abbozzo colto così a volo sul taccuino, incominciano sempre con un immagine, sia essa prospettica che letteraria e proseguono col testo o con la realizzazione di un vero quadro."

"Io dipingo ciò che sento - conferma il maresciallo pittore - Ormai faccio parte  alla " Terza età", e come si suol dire, sono arrivato al traguardo, al punto che ciò che creo o credo di farlo, non deve anzitutto piacere agli altri, ma soprattutto a me stesso. Tutto questo é un vero piacere, un atto d'amore, come giocare alle carte, socializzare con gli altri e fumare la pipa.

Ogni mostra che ho fatto, ogni quadro che ho dipinto o che intendo ancora dipingere, é sempre la prima mostra  e il primo quadro per me, e come se chiedessero ad una mamma, quale é il figlio più bello? Risponderebbe che sono tutti belli, perché ogni figlio é un pezzo di cuore. La stessa cosa é per le mie opere, sia esse letterarie o pittoriche. Tanta parte poi della mia capacità di fare, di creare, la devo ad Adriana mia moglie, che é stata la prima critica, e poi ai tanti amici che mi hanno spronato, seguito e incoraggiato. Grazie ai loro  consigli infatti trovo  ogni momento nuove motivazioni e interessi. Se non ci fossero questi interessi per la pittura, per la letteratura e per l'escursionismo sui meravigliosi sentieri del Bel Paese, mi saprebbe dire che cosa mi rimarrebbe? Mi rimarrebbero soltanto i ricordi del mio passato prossimo, che sono anch'essi molto importanti per non dimenticare. Il ricordare la verde età, il piccolo borgo aspromontano , i ricordi che vivono come tramutati in una vita prenatale - mossa dal crepitio di una brace nascosta. Pensando al passato, qui ogni parola riacquista peso e fervore, vibra nel sangue, in un rimpianto di libertà e di gioie perdute-".

Cosi continua il maresciallo pittore - "Pensando al passato, ai rimpianti di libertà e di gioie perdute, mi vengono in mente certe brevi parole di Teodoro de Divitiis e di Franz Moscati... ( come rintracciare l'etimo, come interrogare il suono più segreto?). Solo a volte una parola più aperta, più mossa, lacera il bozzolo di questo piccolo mondo e mette le ali. L'orlo schiumoso dei flutti, le screziature d'una conchiglia in cui si percepisca la fievole eco di età remote. Un minor soffio di vita, una pacata rinuncia, ed ecco che ritorna in ognuno di noi la gioia di vivere e di continuare a creare un'opera d'arte. Ma, noi non creiamo, ci limitiamo soltanto a copiare la meravigliosa natura che ci circonda."

.... la pittura di Cocolo é istintiva, gestuale, fresca. I suoi colori squillanti, a volte irruenti sono gli elementi che ci portano davanti ad un pittore fortemente impressionista....

Cocolo é' un pittore conosciuto nella Val Padana e  il suo nome é presente fra i libri d'arte, tra le firme importanti per la selezione critica. Come ha scritto Giovanni Bianchessi, in quel suo lungo articolo che altro non é che  la biografia di un pittore, di un uomo che  ha dedicato buona parte della sua vita  all'arte , senza parlare  della sua dedizione all'Arma Benemerita. Per concludere, chiediamo ancora al pittore: " Qual'é, il vero inizio di una sua opera? La parola o la linea di un  disegno"?

Egli conclude dicendo: " Già, qual'é?

 Giovanni De Giorgi - critico d'arte - Milano.                     

 

                  Opere letterarie

 

Presentazione   

 

  Nelle note dello Zibaldone , 

Giacomo Leopardi sviluppa le sue riflessioni sullo stile:

“La rapidità e la concisione dello stile deve presentare

 all’anima una folla di idee simultanee che fanno ondeggiare l’anima in una tale

 abbondanza di pensieri, o d’immagini e sensazioni spirituali, ch’ella o non è

 capace di abbracciarle tutte, e pienamente ciascuna, o non ha tempo di restare in

 ozio e priva di sensazioni…”

 

Nei tempi sempre piu’ congestionati che ci attendono, il bisogno della letteratura dovrà puntare sull’agilità, sulla mobilità e sulla disinvoltura nel saltare da un’argomento all’altro e nell’affrontare le piu’ svariate tematiche, siano esse storiche che filosofico-scientifiche, come l’autore Diego Cocolo ha dimostrato di saper attuare in tutte le sue opere.

 

Oggi, su “Internet” si corre, si salta da un sito all’altro, si inseguono gli itinerari piu’ svariati ed impensati, ci si perde e poi ci si ritrova; perciò chi scrive dovrà puntare sulla versatilità passando da testi di cronaca personale a citazioni storiche, da ricostruzioni geografiche a riflessioni filosofiche.

 

In particolare nell'opera: “La memoria: il sale della vita” l’autore ci regala una brillante coordinazione di idee e sensazioni che ancora una volta sanno suscitare nel lettore delle emozioni.  

 

 

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-L'ISOLA FELICE CHE NON C'E'

 

-I GIGANTI FUMANTI

 

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-IL VENTO DELLA SERA

 

-GIRO LUNGO NELL'AMERICA DELL'OVEST 

E SUI SENTIERI DEL BEL PAESE

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-BRANI DI VITA E APPUNTI DI VIAGGIO

 

-IL FASCINO E LE BELLEZZE DEL BEL PAESE

(OPERA ATTUALE IN VIA DI ULTIMAZIONE)

 

 

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