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Cartina stradale |
Cartina escursionistica |
Punto
di partenza |
Longiarù
(1408 m), raggiungibile da San Martino in Badia risalendo
l'omonima, pittoresca valle. Superato Longiarù, si prosegue per la
stretta stradina asfaltata fino ad un bivio: prendendo la diramazione di
destra, si risale brevemente fino all'abitato di Seres (1568 m),
dove si parcheggia l'auto nei pressi del Rio di Morins. |
Descrizione |
Si prende un
sentiero (segnavia 4)
che risale la pittoresca Val de Morins, incontrando subito una
serie di caratteristici, antichi mulini ad acqua
mantenuti in funzione tramite imponenti opere di canalizzazione
artificiali in legno: tabelle esplicative riferiscono interessanti
particolari di questo caratteristico angolo di Badia. Superata la
zona dei mulini, si incontra una carrareccia sterrata che va seguita verso
sinistra; dopo circa h 0,20 dalla
partenza, la carrareccia prende ad impennarsi decisamente, mentre risale
con direttrice quasi rettilinea la boscosa vallata. Superato il rio su un
ponte in cemento, ancora un tratto di erta salita conduce ad un nuovo
bivio: abbandonata la carrareccia, si prende un sentiero a sinistra (ind.
per Rifugio Genova) che risale dapprima una specie di solco/trincea
al margine di una vasta colata detritica. Quasi subito, una nuova
deviazione (indicazione per Putia) conduce verso destra nel fitto
bosco, che si risale con una serie di ripidissimi strappi. Il sentiero,
comunque piuttosto evidente, mostra i segni di una scarsa frequentazione.
Superata una radura con tabià, si continua a risalire una verde valletta
di fianco al rio, fino ad uscire sui vasti altipiani prativi ricchi di
fienili del Pra de Putia (2140 m, h 1,00).
Bel panorama sul vicino Gruppo del Puez e sulle Conturines.
Raggiunta una larga carrareccia, la si segue verso sinistra per risalire
una balza erbosa, fino ad un ennesimo bivio: trascurato il ramo
principale, che prosegue verso il Passo Poma ed il Rifugio
Genova, si prende il sentiero di destra che prende a risalire i ripidi
pendii erbosi sottostanti le rocce terminali del Sass de Putia.
Raggiunta una stretta valletta erbosa, il sentiero la risale ripidamente
(qualche gradino in legno) per uscire sulla larga sella erbosa della Forcella
de Putia (2357 m, h 1,40), che si
apre fra il Sass de Putia (a destra) e le Odle di Eòres.
Vista ampliata verso la Val Badia e, sul versante opposto, sulla
zona del Passo delle Erbe e sulle Alpi di confine. Dalla
forcella, si prende la traccia che si insinua in un largo canale erboso
che solca il versante meridionale del Sass de Putia, e lo prende a
risalire con lunga serie di brevi tornanti. Il sentiero, molto ben
tracciato, permette di guadagnare quota senza troppa fatica e di
raggiungere una larga sella detritica (h 2,30)
che separa la cima principale del Sass de Putia (a destra) dal Piccolo
Putia. Seguendo una buona traccia, con qualche tornante si può
toccare in breve la vetta del Piccolo Putia (2818 m): bel panorama
su Odle, Puez, Sella, Conturines, nonchè
begli scorci sull'impressionante voragine Nord del Sass
de Putia. Tornati alla forcella, si scavalca un piccolo dosso e
si raggiunge un'esile selletta detritica alla base del salto roccioso
finale del Sass de Putia. Corde fisse guidano sulle rocce di
fronte, dove si traversa (dapprima un po' espostamente) verso destra per
poi risalire un corto caminetto (passo più
impegnativo). Proseguendo lungo le corde fisse, per terreno via via
sempre più facile e adagiato, si raggiunge il pendio detritico terminale
ed in breve la spaziosa e panoramica vetta (2875 m, croce, h
3,15). Bellissimo panorama su tutte le Dolomiti
Nord - Occidentali e sulle Alpi di confine. Tornati alla
Forcella de Putia (h 0,45),
oltre che per l'itinerario di salita, si può variare il ritorno prendendo
il sentiero 4
(Alta Via delle Dolomiti n°2) che traversa in lievissimo
saliscendi tutto il versante meridionale delle Odle di Eòres, fra
splendidi prati fioriti, fino alla larga sella erbosa del Passo Poma
(2340 m, h 0,35 dalla forcella),
presso il quale sorge, poco più in basso verso Nord, il bel fabbricato
del Rifugio
Genova (vedi anche itinerario Forcella
de Putia). Dal passo, seguendo le indicazioni per Longiarù, si
segue il sentierino che, dapprima con saliscendi per i dossi erbosi, poi
con decisa discesa nel fitto bosco, riconduce al bivio presso il tratto
nel solco/trincea risalito all'andata (h 1,00).
Da qui, con ripidissima discesa per carrareccia, nuovamente alla zona dei
mulini e a Seres (h 0,20). |
Tempo totale |
h
6,00 - 6,30 |
Difficoltà |
EE
allenatissimi |
Dislivello |
1450
m circa |
Ultimo sopralluogo |
agosto
2003 |
Commenti |
Periodo
consigliato: giugno - settembre
Bella salita ad una cima molto frequentata, ma
lungo un itinerario piuttosto solitario e, per questo, molto pittoresco.
Il versante di Longiarù, infatti, è piuttosto ignorato dagli
escursionisti a causa dei forti dislivelli, prediligendo per la salita il
più breve e meno faticoso approccio dal Passo delle Erbe. Magnifico il
panorama grazie all'isolamento della cima. |
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