Sass de Putia 2875 m     

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Cartina stradale

Cartina escursionistica

Punto di partenza Longiarù (1408 m), raggiungibile da San Martino in Badia risalendo l'omonima, pittoresca valle. Superato Longiarù, si prosegue per la stretta stradina asfaltata fino ad un bivio: prendendo la diramazione di destra, si risale brevemente fino all'abitato di Seres (1568 m), dove si parcheggia l'auto nei pressi del Rio di Morins.
Descrizione Si prende un sentiero (segnavia 4) che risale la pittoresca Val de Morins, incontrando subito una serie di caratteristici, antichi mulini ad acqua mantenuti in funzione tramite imponenti opere di canalizzazione artificiali in legno: tabelle esplicative riferiscono interessanti particolari di questo caratteristico angolo di Badia. Superata la zona dei mulini, si incontra una carrareccia sterrata che va seguita verso sinistra; dopo circa h 0,20 dalla partenza, la carrareccia prende ad impennarsi decisamente, mentre risale con direttrice quasi rettilinea la boscosa vallata. Superato il rio su un ponte in cemento, ancora un tratto di erta salita conduce ad un nuovo bivio: abbandonata la carrareccia, si prende un sentiero a sinistra (ind. per Rifugio Genova) che risale dapprima una specie di solco/trincea al margine di una vasta colata detritica. Quasi subito, una nuova deviazione (indicazione per Putia) conduce verso destra nel fitto bosco, che si risale con una serie di ripidissimi strappi. Il sentiero, comunque piuttosto evidente, mostra i segni di una scarsa frequentazione. Superata una radura con tabià, si continua a risalire una verde valletta di fianco al rio, fino ad uscire sui vasti altipiani prativi ricchi di fienili del Pra de Putia (2140 m, h 1,00). Bel panorama sul vicino Gruppo del Puez e sulle Conturines. Raggiunta una larga carrareccia, la si segue verso sinistra per risalire una balza erbosa, fino ad un ennesimo bivio: trascurato il ramo principale, che prosegue verso il Passo Poma ed il Rifugio Genova, si prende il sentiero di destra che prende a risalire i ripidi pendii erbosi sottostanti le rocce terminali del Sass de Putia. Raggiunta una stretta valletta erbosa, il sentiero la risale ripidamente (qualche gradino in legno) per uscire sulla larga sella erbosa della Forcella de Putia (2357 m, h 1,40), che si apre fra il Sass de Putia (a destra) e le Odle di Eòres. Vista ampliata verso la Val Badia e, sul versante opposto, sulla zona del Passo delle Erbe e sulle Alpi di confine. Dalla forcella, si prende la traccia che si insinua in un largo canale erboso che solca il versante meridionale del Sass de Putia, e lo prende a risalire con lunga serie di brevi tornanti. Il sentiero, molto ben tracciato, permette di guadagnare quota senza troppa fatica e di raggiungere una larga sella detritica (h 2,30) che separa la cima principale del Sass de Putia (a destra) dal Piccolo Putia. Seguendo una buona traccia, con qualche tornante si può toccare in breve la vetta del Piccolo Putia (2818 m): bel panorama su Odle, Puez, Sella, Conturines, nonchè begli scorci sull'impressionante voragine Nord del Sass de Putia. Tornati alla forcella, si scavalca un piccolo dosso e si raggiunge un'esile selletta detritica alla base del salto roccioso finale del Sass de Putia. Corde fisse guidano sulle rocce di fronte, dove si traversa (dapprima un po' espostamente) verso destra per poi risalire un corto caminetto (passo più impegnativo). Proseguendo lungo le corde fisse, per terreno via via sempre più facile e adagiato, si raggiunge il pendio detritico terminale ed in breve la spaziosa e panoramica vetta (2875 m, croce, h 3,15). Bellissimo panorama su tutte le Dolomiti Nord - Occidentali e sulle Alpi di confine. Tornati alla Forcella de Putia (h 0,45), oltre che per l'itinerario di salita, si può variare il ritorno prendendo il sentiero 4 (Alta Via delle Dolomiti n°2) che traversa in lievissimo saliscendi tutto il versante meridionale delle Odle di Eòres, fra splendidi prati fioriti, fino alla larga sella erbosa del Passo Poma (2340 m, h 0,35 dalla forcella), presso il quale sorge, poco più in basso verso Nord, il bel fabbricato del Rifugio Genova (vedi anche itinerario Forcella de Putia). Dal passo, seguendo le indicazioni per Longiarù, si segue il sentierino che, dapprima con saliscendi per i dossi erbosi, poi con decisa discesa nel fitto bosco, riconduce al bivio presso il tratto nel solco/trincea risalito all'andata (h 1,00). Da qui, con ripidissima discesa per carrareccia, nuovamente alla zona dei mulini e a Seres (h 0,20).
Tempo totale h 6,00 - 6,30
Difficoltà EE allenatissimi
Dislivello 1450 m circa
Ultimo sopralluogo agosto 2003
Commenti Periodo consigliato: giugno - settembre

Bella salita ad una cima molto frequentata, ma lungo un itinerario piuttosto solitario e, per questo, molto pittoresco. Il versante di Longiarù, infatti, è piuttosto ignorato dagli escursionisti a causa dei forti dislivelli, prediligendo per la salita il più breve e meno faticoso approccio dal Passo delle Erbe. Magnifico il panorama grazie all'isolamento della cima.