Casale Monferrato  (Al)

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Salvaguardia del territorio

Aria, acqua, terra, flora e fauna sono risorse insostituibili del territorio e dell’intera società e costituisco legame diretto con la vita. Come loro custodi è assolutamente prioritaria e indiscutibile l’esigenza di intraprendere azioni decise per la loro tutela e il loro eventuale recupero nel momento in cui siano in pericolo.

bullettutela dell’aria: la qualità dell’aria è direttamente connessa negli ambiti cittadini all’inquinamento dovuto alle auto, per la sua salvaguardia è necessario prevedere strumenti di regolamentazione del traffico come un piano di mobilità sostenibile. Su questo argomento il presente programma ha un capitolo a sè stante.
bullettutela delle acque: l’acqua, in relazione all’ambiente, è direttamente connessa per il territorio faentino con lo stato di salute del fiume Po. E’ necessaria una politica più oculata degli attingimenti che preveda la repressione di quelli abusivi. Per migliorare la qualità delle acque e la qualità ambientale dei fiumi occorre affrontare il nodo dell’uso della risorsa idrica. Un’agricoltura più sostenibile sul piano ambientale deve puntare su coltivazioni meno esigenti dal punto di vista idrico e sulla diffusione ulteriore di sistemi di irrigazione che consentano di risparmiare acqua.
bullettutela del terra: la salvaguardia della terra è invece direttamente connessa alla preservazione dell’ambiente dalla cementificazione. Verrà perseguito il blocco di nuove urbanizzazioni in territorio agricolo (centri commerciali, outlet, industrie, ecc…vedi programma urbanistica) attraverso la revisione della pianificazione urbanistica e la proposta di “varianti verdi” al Piano regolatore. Nelle azioni di salvaguardia del territorio agricolo bisogna aggiungere la tutela di tutti quegli elementi che caratterizzano la cultura della nostra terra ed in particolare del paesaggio agricolo quali colture, metodi di coltivazione e prodotti tradizionali che oramai stanno scomparendo.
bullettutela di flora e fauna: la salvaguardia della componente biotica dell’ambiente, flora e fauna, viene invece assicurata con il mantenimento e l’aumento degli habitat vegetali naturali e degli habitat per la sosta, alimentazione e riproduzione della fauna selvatica. Attraverso i regolamenti comunali occorre garantire il rispetto degli spazi riproduttivi per specie legate agli edifici (rondini, barbagianni, pipistrelli, ecc…), così come l’utilizzo di rimedi biologici per il contenimento degli insetti infestanti (garantendo così la tutela delle specie insettivore). E’ necessario perseguire azioni per il censimento, il monitoraggio e la protezione di tutte le aree naturali o in corso di rinaturalizzazione presenti e il rilascio di corridoi ecologici (filari alberati, siepi, corsi d’acqua, boschetti,…) in grado di garantire il flusso biotico di flora e fauna.

Gestione del verde urbano

Le aree verdi urbane costituiscono un patrimonio di grande valore e un parametro fondamentale per determinare il livello di qualità della vita nella nostra città. I parchi pubblici e tutte le aree verdi urbane, comprese aiuole e alberature stradali, ricoprono infatti importanti funzioni ecologiche e sociali. La sua funzione sociale è assolta rendendo gradevole e accogliente l’aspetto cittadino e creando luoghi di svago e benessere dove tutti possono trovare la serenità e la tranquillità che troppo spesso negli ambiti urbani sono negate. La sua funzione ecologica, non meno importante e incisiva, è invece assolta grazie alla capacità della vegetazione di assorbire lo smog cittadino. Costituisce quindi un importante fattore di mitigazione degli inquinanti dell’aria riducendo in modo concreto la presenza dei gas serra (in particolare anidride carbonica) rilasciati dal traffico e dal riscaldamento delle case. Una dotazione di verde urbano la più ampia possibile riveste quindi un ruolo fondamentale per migliorare la qualità dell’aria. Inoltre un’elevata massa di vegetazione influisce notevolmente anche sul microclima urbano, mitigando in particolar modo le temperature elevate che in estate si raggiungono in ambienti dove cemento e asfalto fanno la parte dei padroni.

Troppo spesso infatti il verde è relegato a sostenere un ruolo di secondo piano nella pianificazione e nella strutturazione degli ambiti urbani e ancor più in attività edilizie che privilegiano in modo indiscusso e irragionevole la cementificazione alla dotazione di aree a verde. E’ quindi necessario prevedere e pianificare il verde urbano in modo preventivo e paritario in tutte le attività di strutturazione urbanistica assicurando una dotazione di verde sufficiente ad attivare tutte le funzioni a lui attribuite. Le azioni che si intendono intraprendere nella gestione del verde urbano sono quindi rivolte a salvaguardare, e a potenziare, la capacità che ha il verde cittadino di rendere la nostra città più vivibile e sostenibile. Assicurandone le funzioni sociali e ambientali che continuamente la vegetazione ci regala in modo disinteressato. Non dobbiamo infatti dimenticare che ogni angolo di verde dentro la città è un angolo di natura che ci sostiene e protegge.

I parchi come luogo di svago e ricreazione, incontro sociale, ristoro e riposo dove organizzare eventi e attività rivolte a stimolare il coinvolgimento dei cittadini. Le aree verdi si prestano infatti ad accogliere manifestazioni culturali di ogni tipo, dall’educazione ambientale agli eventi musicali e teatrali, dalle mostre d’arte ai Farmer’s Market. Il verde inteso come luogo non solo di ritiro intimo e rilassante ma anche come luogo di ritrovo e aggregazione sociale.

Aumentare quindi gli standard qualitativi e quantitativi del verde urbano è il principale obbiettivo per una corretta gestione della città. Per quanto riguarda il verde esistente ed in particolare il verde storico sono quindi necessarie azioni di salvaguardia e riqualificazione laddove le sue potenzialità ricreative, sociali ed ecologiche sono in pericolo a causa di inadeguatezza delle strutture vegetali e di arredi che spesso versano in stato di degrado e abbandono.

Messa in sicurezza dei percorsi pedonali e ciclabili, degli arredi e dei giochi, salvaguardia delle alberature storiche e monumentali, riqualificazione degli specchi d’acqua e controllo della fauna e della vegetazione inserita abusivamente e incoscientemente nei giardini pubblici.

Occorre razionalizzare le attività di manutenzione, e immaginarsi nuovi strumenti; occorre passare da un’impostazione dei servizi (non solo di manutenzione del verde, ma anche pulizia strade e pulizia giardini), gestita per settori, ad un’impostazione di gestione integrata per razionalizzare tutte le attività in modo da ottimizzare i tempi e ridurre gli sprechi economici, a beneficio dell’ordine cittadino, in particolare in un periodo di restrizione delle risorse come questo. Per quanto riguarda le superfici a verde di nuova realizzazione sono necessari strumenti urbanistici appropriati per regolamentare il rilascio di permessi per superfici adeguate e distribuite coerentemente con le reali necessità ecologiche e sociali..

Nei poli a destinazione artigianale e industriale è necessario creare strutture vegetali realmente in grado di sostenere la funzione di mitigazione degli impatti ambientali conseguenti alle attività produttive e secondariamente la funzione ricreativa utile al ristoro dei lavoratori. Nei poli a destinazione residenziale è necessario creare ambiti verdi di grande pregio ornamentale in grado di sostenere principalmente sia la funzione sociale e ricreativa che ecologico/ambientale.

Ed ancora è possibile migliorare la qualità del verde stradale ed in particolare del verde di pertinenza dei parcheggi attraverso la realizzazione di parcheggi permeabili e assicurando uno spazio adatto per le tipologie di vegetazione piantumata. La stabilità e la salute delle piante è infatti direttamente correlata allo stato di salute del loro apparato radicale. Troppo spesso infatti si vedono alberature di grandi dimensione e pregio relegate in spazi troppo esigui per assicurare la loro salute.

La gestione del verde pubblico, deve riguardare anche la gestione dell’acqua necessaria al suo mantenimento, in particolare nei primi anni di piantumazione, i più critici. Riutilizzare acqua piovana depurata in vasche di fitodepurazione e accumulata in appositi depositi sotterranei è un’azione che influisce notevolmente sul bilancio di richiesta idrica delle aree verdi. Tramite la fitodepurazione è possibile riutilizzare la pioggia caduta su aree impermeabili quali strade e tetti. Recupero aree abbandonate e incolte anche attraverso la libera iniziativa di cittadini che volontariamente potranno abbellire questi spazi.

Piantumazione di un albero nei parchi cittadini in occasione della nascita di ogni bambina/o

Attraverso la revisione della pianificazione urbanistica è possibile proporre la realizzazione di corridoi verdi che attraversano la città in modo che, in concomitanza alla realizzazione di percorsi ciclo-pedonali immersi nel verde, possano costituire un percorso preferenziale e di grande valore per l’immagine di Casale Monferrato. Inoltre la realizzazione di ampie cinture verdi con funzione di parchi ecologici di coronamento urbano nell’immediato ambito periferico del centro cittadino con grandi masse vegetali permetterebbe di avere a disposizione un polmone naturale in grado di migliorare la qualità di aria e clima. Di esempio è il caso del fiume Po.

 

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Ultimo aggiornamento: 02-08-10