Casale Monferrato (Al) Non è la città a fare il cittadino... è il cittadino a fare la città
|
|
SportLo Sport come un grande valoreNel nostro Paese la macchina industriale dello sport professionistico ha permesso che l’evento sportivo si sia definitivamente intrecciato con l’affare economico. Le pressioni degli interessi di sponsor, partner e finanziatori, hanno svuotato il significato nobile della competizione sportiva. Nata come un’attività leale, agonistica ma non violenta che fa del rispetto del prossimo la propria bandiera. Che insegna che l’avversario non è un nemico, ma solo il simbolo della sfida. Che concorre alla formazione di una personalità armonica ed equilibrata, che pone le basi per un’apertura a valori più alti quali la cultura, la partecipazione sociale e la ricerca di significati che vanno oltre gli aspetti materiali e quotidiani della vita. Tutto questo sta subendo una degenerazione inarrestabile. Ma a questo noi vogliamo tornare, anche nella nostra Casale. Uno sport pulito, fatto anche di amore e passione sviscerata. Quello che si praticava all’Oratorio e che si pratica ancora nelle parrocchie, nei campetti e nelle palestre delle associazioni e delle società sportive. Un’amministrazione comunale deve promuovere lo sport praticato sia senza fini competitivi che a livello agonistico, riconoscere l’importanza della sua funzione ludica, considerandolo un valido mezzo di trasmissione di valori universali (come per esempio l’integrazione razziale), nonché scuola di vita, soprattutto per i ragazzi; e mantenere sempre viva la collaborazione con le associazioni e società sportive locali. Proposte concrete: 1) Non si vive di solo calcio Premettendo che nel nostro Paese tutto ruota attorno al calcio e questo non è sempre positivo, crediamo sia indispensabile la promozione degli sport cosidetti minori, tramite non solo aiuti economici agli operanti nel settore, ma anche attraverso incontri informativi ed altre attività rivolte alla cittadinanza ed in primo luogo ai giovani (scuole, parrocchie, ecc…) 2) Ritorno al campetto Ritorno e vicinanza dell’Amministrazione ai luoghi dove migliaia di cittadini praticano lo sport reale: campi sportivi, associazioni e società sportive, palestre scolastiche, ecc.. Ritorno tra la gente per conoscerne gli umori, i pensieri e le sensazioni e per valutare, ove possibile, eventuali ristrutturazioni, rinnovamenti e migliorie dell’esistente, nonché la creazione di nuove strutture, soprattutto per i bambini e i ragazzi. Rivalutazione del campo sportivo all’interno dell’Oratorio , dove moltissimi giovani Casalesi si sono formati sportivamente e, soprattutto, umanamente. 3) Quando lo sport supera la disabilità e le barriere razziali La pratica di un’attività sportiva è un diritto irrinunciabile per tutti. Non solo la disabilità non può più essere considerata un’ostacolo insormontabile per chi voglia fare sport, ma esso è senza pari il principale veicolo di emancipazione e di integrazione. Lo sport deve essere uno strumento educativo per il rispetto delle diversità. Bisogna rispondere all’esigenza di avviare un confronto sulle esperienze e le prospettive di inclusione sociale offerte dalla pratica sportiva. Sport e disabilità sono un connubio possibile, praticabile e da incentivare per chi ha responsabilità politiche. Le istituzioni devono promuovere iniziative ed essere al fianco delle realtà dell’associazionismo e del terzo settore che si impegnano in tal senso. Verranno proposte, sulla base di esperienze positive delle associazioni di volontariato, alcune attività volte a raggiungere questi scopi, come i tornei ludici, le olimpiadi dell’integrazione, ecc. Lo stesso dicasi a riguardo delle diversità e delle barriere razziali. Lo sport deve essere uno dei principali mezzi per scardinare i pregiudizi e promuovere la tolleranza, l’integrazione, il rispetto reciproco e la pace.
|
Inviare a : casalesicambia un messaggio di posta elettronica
contenente domande o commenti su questo sito Web.
|