Casale Monferrato (Al) Non è la città a fare il cittadino... è il cittadino a fare la città
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Su questa pagina inauguriamo una sezione speciale dedicata
all'ambiente urbano. Il progetto si chiama "Città Pulita" finalizzato a
creare un gruppo di pressione nei confronti della amministrazione locale in
merito alla qualità dell'ambiente cittadino. Particolare riferimento sarà dato
allo stato della raccolta differenziata, al problema dei rifiuti, dello smog
urbano, dell'elettrosmog e dell'inquinamento atmosferico. Lo faremo utilizzando la leva mediatica, dando spazio a
problemi locali in un contesto nazionale. I cittadini potranno inviare foto del
degrado urbano, anche in forma anononima, per denunciare lo stato della
situazione locale. Porte aperte anche alle amministrazioni locali che, se
vorranno, potranno trovare libero spazio ai propri comunicati stampa per far
conoscere i loro provvedimenti eco-sostenibili. Sperando sia di pubblica utilità come noi crediamo.
I rifiuti sono la scia di ogni attività produttiva, commerciale o di servizio, la cosiddetta società del benessere lascia una traccia di cose da buttare molto consistente, alcune sono pressoché eterne (vedi tabella). Impressiona, la durata, la persistenza di quello che “lasciamo per strada”. La biodegradabilità, cioè la distruzione nell’ambiente di oggetti di uso quotidiano, ha ritmi a volte di impressionante lentezza: quella cicca di sigaretta con filtro che avete appena lasciato cadere sul marciapiede, ci mette un anno ad essere “digerita”, a una bottiglia di plastica per scomporsi e sparire ci vogliono dai 100 a 1000 anni, un pannolino usa e getta, 450 anni. Né i romani né l’uomo medioevale né i nostri avi del Risorgimento facevano uso di plastica altrimenti i musei oggi assomiglierebbero molto alle discariche e c’è da chiedersi che cosa saranno i musei archeologici di domani. Immaginate di trovare sotto vetro in un’esposizione di antichità il pannolone del Re Sole e i pannolini della contessa di Castiglione o di Lucrezia Borgia. La raccolta differenziata che coinvolge ogni singolo cittadino, che richiede pazienza e un minimo di sacrificio, è un toccasana ambientale: permette il riciclaggio dei rifiuti e quindi il recupero dell’energia spesa nella produzione, alleggerisce il conferimento dei rifiuti in discarica e il lavoro degli inceneritori. Misura provvidenziale, quindi. I tempi di biodegradabilità di alcuni oggetti di uso quotidiano Tovagliolo di carta 2-4 settimane Giornale 6 settimane Guanto in cotone 1-5 mesi Scatola di cartone 2 mesi Torsolo di mela 2 mesi Fazzoletto di carta 3 mesi Cartone del latte (tetrapack) 3 mesi Sigaretta senza filtro 3 mesi Corda di cotone 3-14 mesi Quotidiani e riviste 4-12 mesi Pannolino biodegradabile 1 anno Sigaretta con filtro 1 anno Legno compensato 1-3 anni Gomma da masticare 5 anni Legno verniciato 13 anni Lattina in alluminio 20-100 anni Barattolo 50 anni Contenitore in polistirolo 50 anni Pannolino usa e getta 450 anni Bottiglia in plastica 100-1000 anni Busta di plastica 100-1000 anni Contenitore in plastica 100-1000 anni Piatto di plastica 100-1000 anni Sacchetto di plastica 100-1000 anni Carta telefonica 100-1000 anni Bottiglia di vetro tempo indeterminato
Basta lamentele, guardiamoci dentro effettuando un profondo esame di coscienza: siamo noi che gettiamo la carta per terra, siamo noi che non effettuiamo la raccolta differenziata e siamo noi che portiamo a spasso i nostri cani e non puliamo i loro escrementi. Adesso basta. L’amministrazione comunale deve assumersi le proprie responsabilità, chi non rispetta le regole deve essere sanzionato. E noi cittadini dovremmo renderci protagonisti educando i nostri figli al rispetto per il prossimo».
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