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LA JANUA MAJOR della Cattedrale di Benevento | |
I PANNELLI DELLA
JANUA MAJOR
La visita di Maria ad Elisabetta Sogno di Giuseppe (pannello perduto) La fuga in Egitto (molto danneggiato) Gesù chiama Giacomo e Giovanni di Zebedeo L'ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme I discepoli addormentati nel Getsemani L'incontro di Gesù coi soldati: "Sono io" dice Gesù. Giuda rifiuta i soldi del tradimento Il canto del gallo provoca in Pietro il rimorso ed il pianto Gesù affronta la flagellazione Il Cireneo porta la croce di Gesù L'Angelo annuncia alle pie donne che Gesù è risorto Arcivescovo metropolita di Benevento Per comodità non ho citato i pannelli che
raffigurano i vescovi suffraganei |
"Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.
Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota,
dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo. (Giovanni 19, 16-30)
COMMENTO Gli viene offerto vino con mirra, per rendergli, con un briciolo di umanità, meno dolorosa l'immane sofferenza della crocifissione. Ma egli lo rifiuta. Vuole morire pienamente cosciente. Poi viene spogliato, di forza e nudo, Lui che è Immacolato, viene presentato davanti alla gente. Dio, che umiliazione e che lezione per noi. Un Dio che arriva ad essere così umiliato è qualcosa di inaudito. Solo un Amore Infinito da parte di Dio per l'umanità può permettere un fatto del genere. "Il pensiero di un Dio che si è incarnato per noi, fino a ricevere le più incredibili umiliazioni ed a morire per noi, è un pensiero che medito ogni giorno di più", così diceva Ercole Andreazzi, un giovane ateo del Canton Ticino che attraverso la malattia era riuscito a passare dall'ateismo alla fede. E' in questo momento che si realizza in Gesù la profezia di un anonimo profeta chiamato secondo Isaia:"Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come un agnello condotto al macello, come una pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca"(Is 53,7). "E mentre un dolore lacera l'umanità, dal cuore squarciato del Cristo fuoriescono acqua e sangue: l'agnello immolato suggella con il suo sangue la nuova alleanza fondata sull'amore, supremo comandamento, donando nell'atto più cruento, un gesto che diviene seme di speranza di un mondo nuovo, non più soggetto all'odio ma ricreato a nuova vita, nella dimensione dello Spirito di Dio"(Il Rosario delle Beatitudini pag. 36). Ai piedi della croce c'è Maria. "E la passione di Gesù, supremo atto della sua povertà, diviene così la passione di Maria, momento che vede uniti Madre e Figlio, per la salvezza di un'umanità ottenebrata dal peccato e dalla morte. In questo scenario apocalittico si apre dal Calvario un nuovo giorno, una nuova creazione che, attraverso due cuori verginali, immacolati, consanguinei, dona al mondo una nuova luce riflessa dallo Spirito: "Riverserò sopra la Casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione: guarderanno a colui che hanno trafitto"(Zc 12,10)".
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