Il primo capitolo di questa splendida saga uscì nel 1990, ma in pochi si immaginavano che avrebbe avuto tanto successo. L'ideatore dei personaggi e dell'intero gioco fu quel genio di Ron Gilbert, che, forse senza neanche saperlo, gettò le basi delle avventure punta e clicca, rendendole apprezzabili al grande pubblico.

Non è facile fare recensioni di giochi usciti più di un decennio fa, poichè è facile che si scatenino discussioni riguardo alla realizzazione tecnica del titolo. Ma sono sicuro che chi dimostra un po' di intelligenza apprezzerà ciò che sto scrivendo. The Secret of Monkey Island (d'ora in poi MI), uscì nel lontano 1990, e impressionò tutti i possessori di Amiga per la sua bellezza. La grafica a quei tempi era fin sopra la media, ma a mio parere, e ne sono convinto, è apprezzabile anche oggi. "Ma come, si contano i pixel ad occhio nudo!" E invece sì, perchè provate a guardare le immagini che abbiamo nell'apposita sezione: ditemi se l'atmosfera è avvolgente oppure no. Risposta: sì; a distanza di 12 anni non ho visto più di tre volte un'atmosfera simile in un videogame. Certo, paragonandola in quanto a grafica in sè stessa con gli standard odierni sarebbe una follia, ma analizzando lo STILE del gioco, MI esce vittorioso (per questo argomento vi rimando al dibattito "Monkey 1 & 2 vs Monkey 3 & 4"). Proseguendo con la realizzazione tecnica, analizzo lo splendido sonoro. I brani composte da Michael Land sono fenomenali, ve lo assicura un appassionato di musica che sa qualcosa anche di composizione. Altro punto a favore dell'atmosfera, direi, e vi consiglio i lavori di Land (presenti in formato MIDI nella sezione Download). Dopo l'estetica vediamo la trama del gioco: a mio parere il lavoro svolto è ottimo; non che ci siano incredibili colpi di scena, ma la storia è avvincente e spiritosa oltremodo, caratteristiche che hanno fatto la fortuna dell'intera serie. Il livello di difficoltà è abbastanza alto ma accessibile, basta avere quel poco di malattia mentale utile per tutta la saga (ora capite perchè me ne intendo di MI?). La comodità del sistema di controllo punta e clicca è ineccepibile, e anche quando c'è da esser pronti con i riflessi, il caro vecchio mouse non tradisce. A mio parere, questo è l'episodio più bello della saga, anche se molti sostengono che sia il secondo; fatto sta che abbiamo tra le mani uno dei più bei giochi di tutti i tempi, nonostante ormai sia diventato davvero difficile da reperire legalmente (ma voi non favorite la pirateria, vero?).