L'archivio segreto di Atene

Palermo. Incredibile scoperta dopo accurate indagini sul web

Choc ad Atene
"Piero è Kobe"

L'ombra del barbuto cronista
dietro il giallo del secolo

Fiuggi (Frosinone). Boom di attestati di solidarietà per il barbone

L'allarme di Mabus
"Non ho un bagno"

Atn Tg (edizione straordinaria)
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Palermo. Lodevole iniziativa della più liquida redattrice mondiale

Palermo. Dopo la lettera di protesta di Sage, Atn ha ripreso a fuznionare

La rivelazione è di Atn. Riportiamo il lancio battuto giovedì dall'agenzia

Calcio a 7. I Vecchi superano 8-6 i  Masterizzati. Scat: 'Sage al Pentagono'

SPECIALE. Come Alef, Glob, Greg, Sapi e Andy è una Tir-ag-leb. Anzi no

Balestrate. Squartato lo strumento delle Notti della Musica glabine

Ecco le prove della loro passione clandestina

Clamore e stupore alle dichiarazioni della redattrice di Ateneoffline

Il programma estivo di Ateneoffline/1 - Monreale, Piazza Duomo alle 21 

Esclusiva Atn. Il tiragleb lo ha ammesso dopo due giorni di dubbi

Il redattore palermitano parte per la Puglia per una missione proibitiva

STREPITOSA rimonta. Finisce 11-9: esultano Ebon, Dove, Ric, Glob e Dap

Altro incredibile episodio con il ministro dei Beni Cul-Turali protagonista 

Bari, Vlad chiede l'elemosina
Un pensionato rifiuta
e lui lo aggredisce

BARI - Un uomo di 75 anni è stato aggredito da un giovane  con problemi psichici di 25 (chiamato da tutti "Vlad") a cui si era rifiutato di fare l'elemosina. Il fatto è avvenuto in piazza Pinuzzu Biccinieddu, a Bari. L'anziano, che ha riportato diverse escoriazioni, è stato medicato nel pronto soccorso dell'ospedale Pippinieddu Zummatinu della città pugliese, mentre il venticinquenne è stato fermato dalla polizia e ricoverato su disposizione del sindaco nel centro di igiene mentale di Bellolampo. Il ragazzo non sarebbe nuovo ad episodi analoghi. La scorsa settimana aveva già sequestrato una bellissima modella pugliese, coetanea, per costringerla a cucinargli un piatto di pasta carbonara con dosi smisurate di bacon e uova. 
(4/6/06)

Esclusiva Atn. Nella bufera il ministro dei Beni Culturali del governo Scat 

Vlad in manette
a Reggio Calabria

Chiarissima l'accusa: 
"Sequestro di persona"
E adesso l'ateniese
rischia dai 21 ai 79 anni di reclusione

(ATN) REGGIO CALABRIA - "Questo ragazzo è partito dalla Sicilia con un solo obiettivo: sequestrare una bella coetanea della vicina Calabria". Questo il succo del primo resoconto diffuso dai carabinieri di Vibo Valentia, che stanno indagando sull'improvvisa partenza del giovane redattore ateniese (nonchè ministro del governo-Scat). Vlad, è bene ricordarlo, la scorsa settimana aveva fatto le valigie e abbandonato Palermo senza rilasciare dichiarazioni o spiegazioni plausibili ai colleghi giornalisti. E adesso, se tutte le accuse dovessero risultare fondate, "il giovane ateniese - hanno assicurato le forze dell'ordine - rischia dai 21 ai 79 anni di reclusione". L'uomo, intanto, è stato incatenato all'interno di un non ancora noto carcere di Reggio Calabria. A breve ulteriori approfondimenti. (ATN)

Nuova lunghissima giornata di voci incontrollate sulle avventure del trans

E' stato ammanettato per diversi reati. Ma si tratterebbe di un equivoco

Afef, che scandalo: Fermato dalla polizia,
rivela: 'Voglio solo diventare donna'

Le sue amanti testimoniano, lui ribatte: "Ma le pecore non parlano!". Secondo diverse pulzelle, "si eccita solo se al momento della penetrazione dice 'Mi consenta'"

"AAA cercasi disperatamente donna (anche gonfiabile se è il caso)". Questo uno dei numerosi pizzini dattiloscritti individuati nell'abitazione del noto tran (singolare di trans) Afef. "Erano messaggi che in passato spedivo alle redazioni di alcuni giornali per le rubriche di incontri 'matrimoniali'", si giustifica l''uomo' con i poliziotti che lo hanno fermato. Afef è stato infatti sorpreso mentre assumeva una dose mortale di quella polverina bianca che scioglie quotidianamente in acqua. "Si tratta solo di creatina, amminoacidi e ormoni, il tutto misto a zucchero a velo, gesso e borotalco", dichiara alla polizia, che però lo arresta anche per i numerosi altri reati per cui era ricercato, fra cui rapina a mano armata, furto con scasso, sequestro di persona, tentato omicidio e sosta vietata.
(vlad 13/4/06 - continua in Archivio Vlad)  

Palermo. Incredibile sequenza di eventi quest'oggi nel capoluogo siciliano

Acchiappato Binnu
Sparisce Don Vito

A Palermo s'infittisce un nuovo giallo e cresce la paura. Pochi minuti dopo l'annuncio del ministro dell'Interno Pisanu sull'arresto del supermegalatitante di Cosa nostra, la redazione di Ateneoffline ha tentato  disperatamente di rintracciare il celebre boss corleonese per raccogliere un commento a caldo. Del membro del cdr, tuttavia, nessuna traccia. O meglio, soltanto una voce, che è ancora oggi possibile ascoltare componendo il numero di cellulare donvitesco: "W***, informazione gratuita: l'utente da voi chiamato - recita la voce, piuttosto tremolante e apparentemente timorosa - non è al momento raggiungibile. Siete pregati di riprovare fra 42 anni".
(ebon 11/4/06) 

»» La carriera di Vito Luca detto "DinDonDan"
»» L'identikit ufficiale
»» Complici e collaboratori del boss corleonese
»» Gli avversari di sempre: gli Orlandini furiosi

Palermo. Il venticinquenne Ric era sparito poco più di un anno fa 

"No... Non è lui"

Torna a casa il giovane balestratese scomparso, ma i genitori giurano di non riconoscerlo 

"Nostro figlio è scomparso". queste le parole di una madre disperata. E' la storia di una famiglia di Balestrate, centro in provincia di Palermo. Il ragazzo, Ric, 17 anni, è sparito nel nulla poco più di un anno fa. "Era un insolito pomeriggio uggioso", racconta il padre commosso, "quando Riccardino è uscito nel cortile per giocare a calcio con gli amici. Da allora non è più tornato. Non l'abbiamo più visto. Né saputo niente". La notizia, pubblicata allora su tutti i giornali ha commosso l'Italia intera e oggi ricompare per porsi all'attenzione dei media per uno strano risvolto. E infatti pochi giorni fa alla porta della famiglia di Ric bussa un uomo sulla trentina, capelli folti e barba da talebano: "Ciao papà, ciao mamma!". "Ma chi è lei, scusi?", chiedono i genitori non riconoscendo nell'uomo un volto familiare, "ha voglia di prendersi gioco del nostro dolore?". L'uomo racconta di essere il figlio perduto, che quel pomeriggio di un anno fa si era allontanato e in autostop, dopo avere attraversato la Manica a piedi (mah?) aveva raggiunto la Cina. Afferma di essere entrato in contatto con imprenditori locali e avere ricoperto un incarico manageriale all'interno di una potente joint venture, la "Schiavi dal Sol Levante Spa". "Dirigo un importante e fruttuoso commercio che dalle terre d'Oriente arriva fino a qui", dice in una lunga conferenza stampa concessa ai giornalisti. E alla domanda: "Ma è vero che lì bollivano i bambini?" risponde così: "No, non sempre. A volte li facevano alla griglia o arrosto, a seconda dei gusti personali. Una vera delizia", commenta e aggiunge: "Ecco perché ho messo su qualche chilo". Ma non si spiegherebbe comunque la differenza di età. Aggiunge poi che dall'Estremo oriente importa non solo beni di consumo ma anche manodopera che viene a lavorare qui in Italia, impiegata principalmente nel mondo dell'informazione. "Mi danno una mano per il mio hobby che è quello di scrivere per i giornali", confessa, "ma non gli faccio
mancare niente", prosegue, "un posto dove dormire e una scodella di riso. Inoltre, una volta a settimana li porto pure fuori a vedere la luce del sole e a fare pipì". 
I genitori sono sconvolti da questa nuova presenza. In quest'uomo non riconoscono il proprio ragazzo. La scientifica ha intanto prelevato un campione di sangue dal presunto Riccardo, che confronterà al più presto con il Dna ricavato da un suo
capello rimasto sul cuscino il giorno della scomparsa. Prima di allora sarà azzardato azzardare azzardate previsioni sulla reale identità dell'uomo. Molti però sono convinti che dietro il barbuto signore si celi in realtà Joerg Paraponziponzipò, il noto nano ungherese di origini polacche rimasto famoso per tentata omissione di soccorso a mano armata ai danni di una donna anziana caduta scendendo un marciapiede. Paraponziponzipò, infatti, è anche noto per i suoi numerosi travestimenti che gli hanno permesso dieci anni di latitanza. Tra questi ricordiamo l'autista di autobus, il metronotte, il lavoratore Lsu e - come dimenticarlo? - la piscina.
(vlad 30/3/06)

Palermo. L'immagine conferma gli oscuri rapporti all'interno del G-lab

Ecco la foto dello scandalo 
spiattellata su Atene Offline

È finito il tempo in cui l'affiliazione a Cosa nostra avveniva con spilloni, sangue sul santino dell'Immacolata e giuramenti d'onore. La mafia del nuovo millennio si rinnova e cambia volto. A dimostrarlo è la foto scattata da un infiltrato delle forze dell'ordine che, dopo mesi di appostamenti, ritrae due degli esponenti di spicco della criminalita' organizzata siciliana mentre siglano "l'accordo di mutua assistenza". Come si evince bene dall'immagine a fianco, il membro più anziano (quello in piedi) pone la mano destra sulla spalla del nuovo affiliato, che rimane seduto col capo chino in segno di rispetto. Gli esperti consultati dalla redazione di Ateneoffline spiegano: "Si tratta di una cerimonia antichissima, che dovrebbe risalire a re Artù e ai cavalieri della tavola rotonda. Allora – proseguono gli studiosi – si usava colpire il capo del cavaliere con la spada. Adesso, invece, si usano le braccia ma il significato è lo stesso". La foto è già in possesso della magistratura, che sta indagando sul caso. Le due famiglie, quella di Partanna e quella di Capo d'Orlando, sarebbero secondo gli inquirenti responsabili di più di un milione di omicidi, rapine, racket delle estorsioni, stupri, sottrazione di lecca lecca a minori, oltraggio a pubblico componente del Cdr. V. D., 24 anni di Partanna Mondello, e E. D., pregiudicato 24enne di Capo D'Orlando, sono attualmente ricercati dalla polizia, dai carabinieri, dalle fiamme gialle, e da Totò Cataldo che ancora aspetta i soldi delle fotocopie del libro di Asmundo. Latitanti da 11 mesi, avevano assunto una falsa identità: si fingevano giornalisti della scuola "Mario Francese" di Palermo. Abbiamo sentito uno dei redattori di Ateneonline, Ciro Paccotto, incontrato per caso durante un banchetto pantagruelico organizzato da un esponente politico venerdì scorso: "Io non li ho mai visti – chiarisce Ciro - . Certo ne ho sentito parlare spesso ma in redazione non sono mai venuti. Comunque, mi sembrano due brave persone". Dopo queste dichiarazioni il Gip, Gianni Ippoliti, ha deciso di inserire il Paccotto nel registro degli indagati.
(dindondanvito 13/3/06)

Droga & Quaranta
Sconci dialoghi primaverili 

Fredda e triste e disastrosa e anche un po' uggiosa giornata di marzo, in redazione. Ma come d'incanto il silenzio si scioglie. Come neve al sol. Mentre tutto scorre. "Prima stavi sempre buttato a casa mia": con questa frase una voce femminile seppellisce definitivamente la quiete giornalistica mondiale. Giunge dalle retrovie. E precisamente dalla fila numero tre del G-lab. La paparazza Angi si volta e riconosce da quelle parti la coppia Droga-Quaranta. Lo stesso fa il sottoscritto Ebon, che conferma la presenza degli stessi due individui. Si, stanno proprio dialogando. E sono da soli. Lady 40 conclude il primo pensiero: "E adesso? E adesso proprio un bel niente…" Il classico inizio della fine, insomma (o fine dell'inizio, ndr). A quel punto la ragazza rimette a fuoco Vlad, si rivolge verso quel che resta dei presenti e riattacca: "Ma guarda un po'… Prima era sempre in ritardo, ma veniva. E adesso? Adesso non viene proprio più". Il panico. In redazione gli sputtanamenti non erano mai stati tanto pesanti. "Una volta - continua la 40, rivolgendosi al Conte - eri sempre sul mio divano. Quello con le sbarre… ce l'hai ancora presente? Ma anche sulla poltrona, o sul pavimento. Non ricordi?". E Vlad puntualizza: "Se è per questo, anche sulla sedia… E poi quel pavimento che ballava…". Il volume della Quaranta arriva a 100. "Senti Valerio - continua la Tir-agg -, adesso te la stai tirando un po' troppo. Comunque, l'invito è sempre valido. Due volte a settimana. E se vieni il giovedì non vieni la domenica, e viceversa". All'ottavo piano di viale delle Scienze sguardi ormai increduli. Poi accade l'inimmaginabile. Vlad si volta verso gli sfortunati deskisti pomeridiani e tuona: "Che guardate voi? E poi non è che ci andavo solo io, a casa sua. Erano cose di gruppo". Dall'altra stanza qualcuno grida: "OOOddddiiiioooo!! Nooooo". Spinto dall'urlo pazzesco, il Conte ammette anche: "Se dobbiamo dirla tutta, veniva pure Marv. Sì, è inutile che guardate così. Veniva pure lei…". L'attività si blocca definitivamente. Il server ne approfitta e si blocca pure. Poi inizia anche a versare lacrime. "Miracolo!!!", è il commento stra-urlato dell'Architetto. Tanto che a Sferracavallo fonti certe assicurano d'averlo riconosciuto con estrema chiarezza.
(ebn 14/3/06)

Stranissime abitudini in redazione. E nella rete cade anche lei: Cave

Il casco integrale: 
la salvezza del  giornalismo

Aumentano in modo sempre più inquietante i tic degli stressatissimi articolisti di Ateneoffline: il 'mal di capo' sembra essere il problema che affligge maggiormente i giornalisti e serpeggia sibilando tra i computer, a guisa dell'angelo vendicatore di biblica memoria. E all'infallibile tutorina Carmencita non basta lo pseudonimo da battaglia 'cave' (perché quando si incacchia è capace anche di cavare gli occhi al malcapitato, oltre che ad altri ovvi attributi): eh, no, la bionda riccioluta addestratrice di tirocinanti ('cave canem') ha già trovato un personalissimo ed esclusivo rimedio per il cerchio che attanaglia la testa quando i suoi discoli la fanno davvero impazzire: il casco da motociclista del divo Ermes (senza 'hacca'). È proprio Ermes, il redattore che porta il nome del mitico dio, che ogni giorno entra in redazione con la sua falcata alata e il copricapo fatato. O almeno, dotato di poteri taumaturgici, visto che la tutorina se ne impossessa nei momenti di maggiore stress cerebrale e lo indossa davanti al pc, tra una correzione agli imperdonabili errori dei suoi sottoposti e una sbraitata al telefono con i perturbatori della quiete redazionale. Ed ecco che, miracolosamente, il dolore si placa. “È meglio di un massaggio thailandese”, sembra abbia detto Carmen a fonti accreditate. Non a caso, Ermes è il protettore della razza giornalistica. Ma come tutti i rimedi esclusivi, il ‘casco magggico’ funziona soltanto con pochi. L’erede virtuale di Cobain ‘pizzettodotato’ kobe  ha escogitato un mantra miracoloso per isolare i suoi neuroni dai virtuosi sgolamenti baglioneschi di ebon. Indossa le sue cuffie ‘da urlo’, mette su un disco heavy metal (“In alternativa i ‘Marlene Kuntz’” - tiene a precisare il silenzioso giornalista) e inizia a digitare a ritmo di musica, suscitando i corrucciamenti dei colleghi, soprattutto del divo Ermes, la cui reazione è fulminea e implacabile: attacca con Dolcenera, infiammando un vespaio di polemiche e alimentando la diatriba tra i seguaci della canzone italiana e gli irriducibili della ‘world music’. Inevitabilmente, il tentativo di mettere pace tra clan rivali si trasforma in un’ennesima, sanguinosa guerra a colpi di note e caffè senza zucchero prelevati dalla macchinetta...ma questa è un’altra storia.
(vic 2/3/06)

Il corsivo

Vic, la prima vittima del morbo di Dap

Cos'è successo all'infallibile Vic? Dov'è finita l'efficienza di colei che durante il suo primo segretariato salvò Aol dal naufragio? È finita nel tunnel dei turni desk o, forse, si diverte a disorientare i nuovi arrivati. In realtà è la prima contagiata dal morbo di Dap, esponente supremo del segretariato alla Bakunin (seguito a ruota - è inteso - dal claustrofobico Ric). Per ironia della sorte è proprio lui la principale vittima degli incastri mancati da Vic, che per venerdì ha messo il caro Prestigio al desk sia la mattina che il pomeriggio. Ve lo immaginate Pac-Dap resistere dieci ore di fila in redazione? Dichiaro aperte le scommesse.  (dove 26/2/06)

Il g-lab sestet (al primo singolo) sfida la canterina Marv

Ugole d'oro della redazione
Ecco "Non c'è Ciro senza paccotto"

Si tratta del loro primissimo singolo. Del loro attesissimo debutto. E soltanto il tempo (i prossimi 2-3 giorni, crediamo) saprà dire se la canzone "Non c'è Ciro senza paccotto" raggiungerà il milione di vendite nel mercato musicale internazionale. L'avvertimento lanciato dal G-lab sestet, insomma, è di quelli che fanno rumore. Pure troppo. Soprattutto, se alzate il volume delle casse durante l'ascolto.... 
La canterina Marv, insomma, è avvertita: il primo premio dell'edizione annuale della più importante competizione canora di viale delle Scienze, questa volta - incredibile ma vero - è in bilico.
(ebn 27/2/06) - ASCOLTA I SUCCESSI DEL G-LAB SESTET

Dal forum di Atene Offline: "Cambierò schermata a questo sito"

Primo giorno, primissime intimidazioni
"Questo blog nasce già morto"

"Illusi: so che state sogghignando, malefici autori di questo blog insulso!". Sono queste le prime parole di uno degli ultimi messaggi (leggi il testo completo) pubblicati sul forum di Atene offline. Fonti vicine all'Fbi assicurano che l'autore della nota sarebbe - incredibile ma vero - il boss della cosca orlandina. Proprio lui, "il furioso" in persona. Ecco, di seguito, alcuni dei brani del comunicato.
"La vostra prevedibilità non ha limiti: mi aspettavo il vostro tentativo di girare la frittata, facendo credere ai profani che esiste una cosca orlandina. Ma quale cosca, vili vassalli di Don Vito Caltanissetta! Inizio a dubitare che il vero manovratore sia lui (...) Don Luca, sposa la causa della Giustizia, unisciti a me e Vlad! (...) Evito di perdere tutta la serata per elencare le innumerevoli inesattezze e falsità che costellano questo pseudo sito, al quale presto cambierò schermata.... ih, ih, ih"
(ebn 21/2/06)

Clima teso al G-lab 
Doppi, tripli turni desk 
e apparizioni mistiche 

Storie tese al g-lab. In attesa del promesso arrivo dei rinforzi della classe "Sette e mezzo", l'isteria da doppi e tripli turni sta incendiando gli animi. L'isteria collettiva miete le sue vittime, e già si parla di presunte apparizioni mistiche. Vlad e Dove ieri pomeriggio hanno visto addirittura Gesù Cristo, chiedendo ufficialmente al rettore l'edificazione di una chiesa sulle macerie dell'edificio 15. E se Siddharta riesce a mantenere l'equilibrio del suo karma, fondato sulle solide fondamenta del "me ne fotto" appreso nei templi buddisti tra le montagne dell'Himalaya, lo stesso non può dirsi di tutti gli altri. Desta preoccupazione la condizione psichica del Prestigio, al quale la compilazione dei turni desk causa danni irreversibili a tutti i neuroni del cervello.
(kobe 21/2/06)