Omertà,
connivenze
ed instabili equilibri
La guida
alle cosche di Atene OFFline
(Per non lasciarci le penne)
Ormai è ufficiale. La mafia si
è impadronita del g-lab, stendendo i suoi lunghi
tentacoli su monitor e tastiere. L'ottavo piano
dell'edificio 15 è diventato terreno di scontro tra
alcune delle più pericolose cosche sicule, che
lottano per conquistare un lembo di quel
disgraziatissimo territorio. Da una parte la temibile
famiglia corleonese, dall'altra il sanguinario clan
orlandino. In mezzo, connivenze e omertà la fanno da
padrone. Veniamo al dettaglio degli organigrammi delle
cupole.
LA
FAMIGLIA CORLEONESE
In
questo momento regge il bastone del comando.
Intimidazioni e minacce si sprecano. A capo c'è il boss
don Vito Luca, abilmente nascosto dietro la
maschera del bravo ragazzo che si impegna nel sociale.
In realtà è riuscito a stringere alleanze con la
camorra - grazie alla base d'appoggio della partenopea
Vic -, e con le cosche di Menfi e Marsala,
capeggiate dalle latitanti Angi e Chip.
Legami anche con l'industria dei sequestri dello Yemen,
contattata dall'emissario speciale Ciiiro, che
ha portato in dono la targa di Mario Francese, e della
quale si sono perse le tracce.
Braccio destro di don Vito è il
Cavaliere jr. Ebon, altra faccia d'angelo poco
raccomandabile. Pare ci siano collegamenti anche con
l'estremismo rosso di Kobe, ma questo è tutto
da verificare. Il killer dei corleonesi arriva da
Balestrate. Si tratta di un giovane di nome Ric,
ancora incensurato, che per i suoi delitti si serve di
una banda di cinesi introdotti illegalmente nel nostro
paese. LA
COSCA ORLANDINA E'
una famiglia che conta pochi affiliati, ma non per
questo è meno pericolosa. A capo della cupola
peloritana il fantomatico Dove, detto "L'Orlandino
furioso", uomo dall'idioma incomprensibile
che crede che Capo d'Orlando sia il centro del mondo.
E' convinto di essere il massimo esperto di granite e
arancine, e millanta mirabolanti parentele
divine.
Il suo "consigliori" è il diabolico Vlad,
capace di sorridere di ogni efferatezza, anche la più
crudele.
Dietro il duo, che continua a professarsi innocente
nonostante l'evidenza dimostri il contrario, si muove
l'emergente Marv, ragazza giovane e
dall'equilibrio instabile, pericolosissima, già sotto
minaccia giudiziaria manco fosse Travaglio o Santoro. (kobe) |