Testata anti-giornalistica
di CUL-tura, società, costume e topless
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Ultimo aggiornamento: 17/05/06

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Edificio 15, piano ottavo: terreno di scontro fra cupole e cupolette

Omertà, connivenze
ed instabili equilibri

La guida alle cosche di Atene OFFline
(Per non lasciarci le penne)

Ormai è ufficiale. La mafia si è impadronita del g-lab, stendendo i suoi lunghi tentacoli su monitor e tastiere. L'ottavo piano dell'edificio 15 è diventato terreno di scontro tra alcune delle più pericolose cosche sicule, che lottano per conquistare un lembo di quel disgraziatissimo territorio. Da una parte la temibile famiglia corleonese, dall'altra il sanguinario clan orlandino. In mezzo, connivenze e omertà la fanno da padrone. Veniamo al dettaglio degli organigrammi delle cupole. 


LA FAMIGLIA CORLEONESE 

In questo momento regge il bastone del comando. Intimidazioni e minacce si sprecano. A capo c'è il boss don Vito Luca, abilmente nascosto dietro la maschera del bravo ragazzo che si impegna nel sociale.
In realtà è riuscito a stringere alleanze con la camorra - grazie alla base d'appoggio della partenopea Vic -, e con le cosche di Menfi e Marsala, capeggiate dalle latitanti Angi e Chip. Legami anche con l'industria dei sequestri dello Yemen, contattata dall'emissario speciale Ciiiro, che ha portato in dono la targa di Mario Francese, e della quale si sono perse le tracce. 
Braccio destro di don Vito è il Cavaliere jr. Ebon, altra faccia d'angelo poco raccomandabile. Pare ci siano collegamenti anche con l'estremismo rosso di Kobe, ma questo è tutto da verificare. Il killer dei corleonesi arriva da Balestrate. Si tratta di un giovane di nome Ric, ancora incensurato, che per i suoi delitti si serve di una banda di cinesi introdotti illegalmente nel nostro paese. 

LA COSCA ORLANDINA

E' una famiglia che conta pochi affiliati, ma non per questo è meno pericolosa. A capo della cupola peloritana il fantomatico Dove, detto "L'Orlandino furioso", uomo dall'idioma incomprensibile che crede che Capo d'Orlando sia il centro del mondo. E' convinto di essere il massimo esperto di granite e arancine, e millanta mirabolanti parentele divine. 
Il suo "consigliori" è il diabolico Vlad, capace di sorridere di ogni efferatezza, anche la più crudele. 
Dietro il duo, che continua a professarsi innocente nonostante l'evidenza dimostri il contrario, si muove l'emergente Marv, ragazza giovane e dall'equilibrio instabile, pericolosissima, già sotto minaccia giudiziaria manco fosse Travaglio o Santoro. 

(kobe)

 

 

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