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L' affermazione del fascismo fu sancita dalle elezioni politiche del 1924. Mussolini aveva fatto approvare una legge elettorale che sostituiva al sistema proporzionale il sistema maggioritario, in base al quale al partito o alla coalizione di partiti che avesse raggiunto la maggioranza relativa dei voti venivano assegnati due terzi dei seggi della camera dei deputati. La lista nazionale, composta da tutti i candidati di destra e di centro-destra, ottenne addirittura la maggioranza assoluta dei suffragi e i fascisti eletti furono ben 227 contro i 35 della precedente legislatura.

Il 30 maggio il deputato socialista Giacomo Matteotti, dopo aver denunciato con forza e in modo inoppugnabile lo squadrismo delle camicie nere chiese l'annullamento delle elezioni. Il 10 giugno il parlamentare fu rapito nei pressi della sua abitazione, e due mesi dopo venne ritrovato il suo cadavere nella campagna romana; molti pensano che a compiere l'atto furono dei sicari fascisti, ma la verità non è mai venuta a galla quindi non ce la sentiamo di incolpare Mussolini per un delitto di cui non è sicuro il mittente. Ad ogni modo l'opinione pubblica fu particolarmente scossa da questo crimine. Gli stessi fascisti parvero sopraffatti dall'indignazione generale, ma i socialisti non furono in grado di approfittare di questo momento limitandosi ad una opposizione morale (Aventino) rifiutandosi di partecipare ai lavori della camera.

Gli antifascisti ritenevano che la loro clamorosa decisione avrebbe indotto Vittorio Emanuele III a revocare la fiducia in Mussolini, ma le loro speranze andarono deluse: il re infatti se ne sbattette altamente come se niente fosse successo!

In seguito Mussolini istituì varie associazioni come il tribunale speciale per giudicare e condannare gli antifascisti scovati dall' ovra la forza di polizia istituita da Mussolini per scovare colore che infangavano la fede fascista. I sindaci vennero sostituiti dai podestà nominati dal re. L'opposizione parlamentare fu eliminata: i deputati aventiniani vennero dichiarati decaduti "per abbandono collettivo dell' ufficio e per assenza prolungata dal servizio".