ALLEANZAGIOVANI

 

 "La giovinezza è bella perché ha gli occhi limpidi coi quali si affaccia a rimirare il vasto e tumultuoso panorama del mondo; è bella perché ha il cuore intrepido che non teme la morte. Strano, ma vero! Solo la giovinezza sa morire. La vecchiaia si aggrappa alla vita con disperata tenacia. "

Benito Mussolini

"Il mondo è nelle nostre mani, viva il Duce a morte gli infami"

Costanzo Belvedere

 

 

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Mussolini al potere e il mito del Duce

Giunto al potere, Mussolini diede vita a un governo di coalizione nel quale entrarono, oltre ai fascisti e ai nazionalisti, anche i liberali e parte dei popolari. La fiducia alla camera al nuovo governo fu votata a larga maggioranza dopo un violento discorso del futuro Duce che così aveva attaccato i deputati: "Mi sono rifiutato di stravincere e potevo stravincere.Con trecentomila armati di tutto punto potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il fascismo. Potevo fare di quest' aula sorda e grigia il bivacco dei miei manipoli". E i deputati quasi a ringraziarlo di non aver abbattuto il sistema parlamentare, gli concessero la fiducia!

Mussolini poté così incominciare a costruire con tutta tranquillità l' edificio del regime. Nel dicembre del '22 istituì il Gran consiglio del fascismo, un organo dipendente dal capo del governo e composto da alti dirigenti del partito (gerarchi), che doveva contribuire a formare la volontà politica della nazione. Nel gennaio del '23 fu creata la milizia volontaria per la sicurezza della nazione, il braccio armato del partito, nella quale confluirono e trovarono impiego tutti i membri delle squadre d' azione ormai disciolte. Contemporaneamente il partito nazionale veniva assorbito da quello fascista, mentre andavano perdendo capacità di iniziativa sia il partito socialista che quello popolare. Sul piano economico il governo diminuì il carico delle imposte sulle imprese, favorì attraverso particolari provvidenze i maggiori gruppi bancari, privatizzo alcune industrie e alcuni servizi (rete telefonica, assicurazioni), bloccò ogni inchiesta sui profitti di guerra. Venivano inasprite invece le imposte indirette sui beni di prima necessità, posto fine all' occupazione delle terre da parte dei contadini, secondo un programma che soddisfaceva a pieno le speranze del padronato. In seguito a questi provvedimenti e grazie anche alla ripresa dell' economia europea e statunitense che favorì le esportazioni, aumentarono rapidamente i profitti e gli investimenti industriali: l' Italia apparve ai primi posti nelle statistiche della produzione mondiale e Mussolini ottenne prestigio e apprezzamenti internazionali.

Nacque così il mito del "Duce", del condottiero capace di risolvere i problemi di tutti, di riparare i guasti del passato, di garantire lavoro, la pace e l' ordine.