2.
La storia del palazzo del Reichstag.
Il
Palazzo del Reichstag a Berlino fu costruito nel 1894 in stile
eclettico, come era consono all’epoca per i grandi edifici pubblici.
“Ma sarebbe difficile, oggi, considerare quelle pesanti forme di falsa
classicità con la benevola attenzione che altre simili costruzioni
hanno ottenuto nel tempo grazie al difficile rapporto che sono riuscite
ad instaurare fra Architettura, funzione politica e società:
concettualmente infatti esso ha conservato per cent’anni una
connotazione decisamente inquietante” (Maurizio Vitta, 1992).
Il
palazzo fu eretto su progetto di Paul Wallot, che vinse il concorso
indetto nel 1882 a pari merito con Friedrich Thiersch (figg.6-7). Benché
questo riaffermasse l’opinione dominante secondo la quale l’altezza
ed il volume di un edificio era proporzionale all’importanza politica
e sociale degli occupanti, la cupola di Wallot voleva spostare
simbolicamente il potere dall’imperatore alla giovane istituzione
parlamentare della Germania. Ma il parlamento, durante l’impero di
Guglielmo II, ebbe scarsi poteri, tanto che l’imperatore lo aveva
soprannominato “Reichsaffenhaus”
(casa
delle scimmie imperiali).
In
seguito fu utilizzato dal Parlamento nazista, che nel febbraio del 1933
lo incendiò fingendo un attentato sovversivo (fig.8), e durante la
Seconda Guerra Mondiale le bombe alleate lo ridussero ad un rudere. Il 2
maggio del 1945, dopo una sanguinosa battaglia, un soldato russo issò
la sua bandiera sul tetto dell’edificio pesantemente danneggiato
(fig.9)
L’edificio,
mutilato dai danni di guerra (fig.10), fu peggiorato dalle successive
ricostruzioni. La struttura d’acciaio della cupola fu demolita nel
1954 (fig.11). Negli anni sessanta furono restaurate le facciate, per
convertire l’edificio in un centro congressi, togliendo molti
ornamenti, e quello che restava degli interni
fu mascherato
con un rivestimento in pannelli di cartongesso e amianto.
Nel
1961 fu eretto anche il Muro, che passava proprio adiacente al Reichstag
(fig.12).
Relegato
nel settore orientale di Berlino, al di là del muro, si trasformò
“in oscura testimonianza di un lungo e aspro passato da cui guardarsi
ancora” (ibidem).
Quando,
dopo 28 anni, il 9 novembre 1989 fu demolito il Muro (fig.13), le
celebrazioni per la riunificazione della Germania ebbero luogo proprio
davanti al Reichstag.
Il
21 giugno 1991 fu dato l’annuncio che Berlino sarebbe succeduta a Bonn
come capitale della Germania unita e quattro mesi dopo fu deciso di
restaurare il Reichstag per farne la sede del Bundestag. E’ evidente,
in questa scelta, la volontà di mantenere una certa continuità con la
propria storia nazionale, anche nei suoi aspetti più dolorosi. Ma nello
stesso tempo si voleva un rinnovo dell’edificio che sottolineasse il
cambiamento radicale della Germania, come si richiedeva nel bando di
concorso. |
La
storia in immagini:
Figg.6-7
- Esterno ed interno del Palazzo di Paul Wallot.
Fig.8
- Il palazzo incendiato dai nazisti nel 1933.
Fig.9
- Soldato russo sul tetto del Reichstag il 2 maggio 1945.
Fig.10
- Il palazzo danneggiato dopo la II Guerra Mondiale.
Fig.11
- Nel 1954 fu demolita la struttura in acciaio della cupola.
Fig.12
- Il muro di Berlino, eretto nel 1961, passava adiacente al Palazzo.
Fig.13
- Il 9 novembre 1989, dopo 28 anni, il muro fu abbattuto. |