Gli
orientamenti degli organismi sovranazionali europei attribuiscono ai
parchi naturali una funzione guida per le prospettive trasnazionali del
territorio. I parchi rappresentano la condizione essenziale per la
salvaguardia, la conservazione e il ripristino della biodiversita' e per
la rigenerazione delle zone urbane.
Le
linee guida che appaiono dalle esperienze europee concernono l'esigenza di
andare oltre l'attuale frammentazione degli spazi naturali protetti;
riguardano altresi' la necessita' di collegare la protezione della natura
e dell'ambiente allo sviluppo economico e sociale dei luoghi.
Questi
indirizzi dovranno essere tenuti presenti nella creazione dell'ormai
maturo 'Parco delle Alpi Liguri'.
I
progetti di istituzione di un parco in questa zona risalgono a piu' di un
quarto di secolo fa. Era forse troppo bello per essere vero, l' immaginare
l'estensione del parco dalle Alpi sino al mare ma gia' all'origine si
pensava ad una fascia di territorio da salvaguardare per impedire che si
arrecassero i danni irreparabili verificatasi sulla costa e per rilanciare
lo sviluppo nelle zone dell'entroterra montagnoso, alle prese con il
fenomeno del progressivo e rapido spopolamento . Queste terre - oggi se ne
e' coscienti - se non si porranno rimedi, tra due-tre decenni potrebbero
essere abbandonate completamente.
Nell'esame
di un progetto puo' verificarsi talora una sovrastima delle analisi
scientifiche effettuate (ancorché realmente scientifiche) ritenendo che
ogni riga disegnata sulla carta rappresenti davvero la traduzione grafica
di quelle analisi e delle previsioni che si possono fare. Quando il
tecnico o il presunto tale, nascosto dietro uno scudo di grafici e
relazioni riesce ad imporsi come azzeccagarbugli non piu' tenuto a
giustificare - se non per sommi capi e/o con incomprensibile linguaggio -
le proprie scelte, si corre il pericolo di non riuscire piu' a comprendere
cio' che e' valido e cio' che non lo e'. Potrebbe imporsi la soluzione
peggiore dal profilo tecnico ma meglio propagandata, o la migliore sotto
l'aspetto politico, cioe' quella piu' idonea ai fini di equilibri di
potere.
E'
difficile affermare che tali considerazioni non trovano evidente conferma
nel disordine urbanistico, nello spreco delle risorse ambientali, nel
degrado dei paesaggi naturali della Liguria.
La
mancanza di strumenti normativi e programmatici, di documentazione, di
livelli di impegno e capacita', il colore politico delle varie
amministrazioni locali e centrali e così di seguito sono alibi che non
nascondono la causa principale: la inettitudine dei piani a risolvere i
problemi, forse per una o piu' delle cause citate.
Allora
é opportuno spostare il dibattito dai grafici e dalle carte ai principi
informatori, in modo da poter verificare la loro attitudine a risolvere i
problemi.
Il
costituendo Parco delle Alpi Liguri, a quale criterio obbedisce?