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LA TORRE SIBILIANA NEL SISTEMA DIFENSIVO SPAGNOLO Dopo il 1453, anno di caduta di Costantinopoli sotto l'attacco turco, il Mediterraneo diventò un campo di battaglia per tutti i pirati provenienti da Levante e dall'Africa. Molte città non erano fortificate nè le coste erano attrezzate di segnali di allarme per la difesa dell'Isola. Perciò il governo spagnolo aveva pensato di munire tutte le coste delia Sicilia di una serie torri di avviso che, con fuoco o fumo, potesserò, nel giro dí un'ora mettere in allarme tutta l'Isola. Nel 1553 furono ultimate trentasette torri predisposte dal Vicerè lungo i litorali della Sicilia.. La Torre Sibiliana, posta su un piccolo promontorio all'estremità dei confini, del nuovo comune di Petrosino è una delle tante torri utilizzata nel sistema difesivo del Regno. La torre, assai piccola rispetto alle altre, è nata sicuramente come torre "lanterna" allo scopo di far segnali e sopratutto per avvistare i tonni, che poi venivano convogliati nella vicina tonnara. Essa ha una forma quadrangolare con muri spessi metri uno, l'altezza è di metri dodici compreso il muro di parapetto. E' stata edifìcata con muratura a sacco: cantonali in pietra tufacea squadrata e pareti in pietrame grezzo legato con leganti terrosi. Alla sommità presenta un parapetto alto circa metri uno e cinquanta. Su questo parapetto si notano a rilievo due piccoli balconi dai quali venivano buttati giù sull'assalitore ogni sorta di materiali, dai liquidi bollenti alIe pietre, lasciando al riparo i difensori. |