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Il Ginecologo Risponde Gravidanza Fisiologica, Gravidanza Complicata ed a Rischio, Screening e Diagnosi Prenatale
Parte I: F.A.Q. in generale Parte II: Gravidanza Parte III: Prevenzione
Parte IV: Contraccezione e rapporti a rischio
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Rubrica a cura dello staff di fertility.it |
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Premessa Indubbiamente la Gravidanza costituisce un momento magico e delicato di ogni donna. In nove mesi si compie un vero "miracolo", si crea una vita umana. In tutti noi esiste il patrimonio genetico, DNA che è quello che ci è stato trasmesso dai nostri antenati, come noi trasmetteremo ai nostri postumi, per cui, possiamo affermare che negli uomini e nelle donne del futuro, ci sarà sempre una parte di Noi. In un certo senso questo è il significato dell'immortalità dell'uomo intesa in senso materialistico. In gravidanza si vivono tante ansie e paure, speriamo con queste pagine di poter, almeno in parte, contribuire ad informare e rassicurare. cercando di realizzare, in questo spazio una rubrica che sia utile, veramente, per tutti, che consenta un confronto tra le idee, ma che sopratutto serva a diminuire la distanza, tra medico e paziente, a tutto vantaggio di una migliore comprensione e comunicazione, tra medico e paziente
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Nuova pagina dedicata alla Telediagnosi inviate le Vostre immagini per una diagnosi a distanza, gratuitamente, con la massima riservatezza ed in maniera del tutto anonima.
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Gent.mo Dottore |
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Risposta (si consiglia di confrontare anche con le segg. altre risposte: )
#Utilità ed inutilità dellAmniocentesi #Significato dellUltrascreening |
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Gentile Signora ........Ovviamente
l'amniocentesi è un pò più pericolosa in caso di pregresso distacco di placenta! L'Amniocentesi a cosa serve? vedi anche: http://digilander.libero.it/ecografia/screening_info.htm
In questi casi si raccomanda a tutte le donne in gravidanza di: 1) Aver capito, inanzitutto a cosa serve ed a cosa non serve L'Amniocentesi 2) Non basarsi esclusivamente sul criterio dell'età materna ma bensì eseguire un valido test di screening prenatale delle cromosomopatie quali ad es. Traslucenza Nucale, Ultrascrening ecc)
2) Mettere a confronto il rischio abortivo di una grav a rischio es. (1/50) e la nuova percentuale di rischio Down es.: (1/500) NB: queste percentuali non sono riferite al caso specifico, sono prese a caso e servono solo da esempio!
Ricordo che il cutt-off per indicazione all'amniocentesi la percentuale di rischio Down inferiore a 1/350 2)
Cominciare a pensare al significato morale di che così un aborto volontario cosiddetto "terapeutico" e che in
caso di Figlio Down potrebbe anche valer la pena di portare avanti lo stesso la gravidanza
A .........proposito ma.....
sappiamo tutti esattamente cos'è un bambino Down?
http://digilander.libero.it/ecografia/screening_info.htm
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Sono una mamma di 35 anni in attesa del II figlio. Sotto consiglio del mio ginecologo ho eseguito l'amniocentesi per età materna. (17° settimana) ho eseguito il prelievo che si è svolto nel seguente modo: introduzione dell'ago nell'addome sotto controllo ecografico. Il primo prelievo è stato di sangue e non di liquido amniotico. I due prelievi successivi ( premetto che il medico ha avuto problemi nel trapassare la placenta in quanto mi ha detto che è molto spessa) sono stati di liquido amniotico. Tutto questo è stato fatto con lo stesso ago cambiando solamente le siringhe. Dopo 10 giorni sono stata avvertita telefonicamente che il risultato dell'afp (alfafetoproteina) è molto elevato. Sottoposta subito ad una ecografia di II° livello ( 18 ° settimana + 4) il medico non riscontrava nulla di anormale e informando il laboratorio dove era stata eseguita l'analisi da un secondo controllo venivano riscontrate tracce ematiche nel liquido amniotico. Vengo informata che può essere questo inquinamento che ha alterato l'esame. Quattro giorni dopo, visto che la mia angoscia era molto alta, sono andata in un altro centro molto quotato e mi sono nuovamente sottoposta ad altra ecografia di II° livello e anche in questa non è stata riscontrata alcuna malformazione (ripeterò tale ecografia alla 21° settimana). Ho ritirato l'esito dell'amniocentesi e per quanto riguarda l'esame cromosomico non risulta nulla (tutto nella norma) mentre per quello dell'afp il mio risultato è di 9.43 mom e non vi è tracce di nessun genere di informazione del II° controllo effettuato e delle tracce ematiche. Ora mi chiedo se questa è una prassi normale dello svolgimento dell'esame, o se prima di distruggere la vita a due genitori non devono essere fatti delle controprove sull'esito dell'esame e perché non risulta scritto che sono state trovate queste tracce di sangue. Sono veramente preoccupata anche perché comunque io e mio marito non abbiamo ancora escluso il fatto di interrompere la gravidanza. Gentilmente vi chiedo un vostro parere. |
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Risposta confronta anche con : #Significato dellUltrascreening #Significato degli Screening Prenatali, non invasivi, delle Cromosomopatie. |
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Sento il dovere di
tranquillizzare questa coppia, da quello che leggo, la procedura per L'esame è stata corretta e non mi sembra che
ci siano elementi per pensare che vostro figlio sia affetto da cromosomopatie o malformazioni. Significato degli Screening Prenatali, non invasivi, delle Cromosomopatie.
sappiamo che lo stato li aiuta con la pensione?
v. anche:
http://digilander.libero.it/ecografia/screening_info.htm
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Gentilissimo dottore Vorrei Chiederle che rischi ci sono per il feto con un ultima mestruazione il 28/11/2004, Il 16/12/2004 stavo in ospedale per accertamenti, sono stata sottoposta a Rx torace e una diretta addome. Il 03/01/2005 visto la continua assenza del ciclo, ho fatto la beta il cui risultato era 6410.
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Risposta |
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Carissima Signora,
penso di potrerLa tranquillizzare per i segg.motivi: All'epoca in cui Lei ha eseguito questi esami radiologici si
trovava circa alla 5 settimana di amenorrea, in epoche così precoci di gravidanza esiste le regola del
"tutto o niente" per cui la gravidanza o va avanti regolarmente o si interrompe, D'altra parte la quantità di
raggi impiegati, oggi, per queste RX (addome e torace) è veramente minima e quindi inefficace a dare problemi in
qualsiasi epoca di gravidanza. |
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Significato degli Screening Prenatali, non invasivi, delle Cromosomopatie. |
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Dott Petrone |
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Risposta |
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Gentile Signora per poter individuare, con certezza, le cromosomopatie prima della nascita occorrerebbe sottoporre a diagnostica invasiva (amniocentesi o villocentesi) tutte le donne in gravidanza. Ciò non è possibile sia per problemi organizzativi, sia perché si tratta di metodiche invasive, che comportano una percentuale, sia pure minima di aborti. Si calcola che ogni 100 amniocentesi o villocentesi si abbia un aborto spontaneo, di un feto potenzialmente sano.
Da qui la necessità di sottoporre alla diagnostica invasiva solo gravide maggiormente a rischio per cromosomopatie. Ma......Come fare ad individuare le cromosomopatie?
Per anni si è utilizzato il criterio dell'età materna che si basa sull'osservazione che più aumenta l'età materna maggior è il rischio di cromosomopatie. All'inizio degli anni 70 sì è deciso di fissare intorno a 35 anni l'età a cui consigliare di fare un amniocentesi.
A 35 anni il rischio di partorire un figlio Down è statisticamente di 1 su 350 gravidanze.
ll criterio dell'età materna come screnneing delle cromosomopatie è stato messo in discussione vediamo perché:
· Si è visto che sottoponendo ad amniocentesi tutte le donne di età uguale o maggiore di 35 anni, si riesce solo ad individuare solo il 50% la metà di tutti i feti Down.
· Il numero di falsi positivi è troppo alto: 45 % praticamente la metà.
La percentuale gravide over 35 oggi è aumentata raggiungendo il 15% di tutte le gravidanze, quindi si farebbero ancora molte amniocentesi, e poiché l'amniocentesi è gravata da un tasso di aborti dell1% alla fine si rischierebbero troppi bambini sani per individuare solo il 50% di tutti i Down
Quindi il criterio dell'età materna non può essere più considerato il miglior metodo di screening per cromosomopatie.
In nostro aiuto arrivano allora i cosiddetti test non invasivi delle cromosomopatie. Essi sono:
1) Tri Test detto anche Test di Wald 3) Ossa Nasali Ecc. Ecc.
Se una gravida ha più di 35 anni deve necessariamente sottoporsi ad amniocentesi o villocentesi?
Se la gravida over 35 decide di sottoporsi prima ad un test di diagnostica prenatale non invasivo, potrebbe anche non esser necessario fare un amniocentesi e vediamo perché: Sia L'amniocentesi che la Villocentesi sono esami invasivi che hanno una percentuale di rischio abortivo. Si calcola che tale rischio sia dello 1%, cioè ogni 100 amniocentesi o villocentesi si ha in media, una perdita di un feto potenzialmente sano. Di solito se tale rischio Down è uguale o minore di 1/350 (alla nascita) si consiglia di fare l'amniocentesi o villocentesi. Pertanto a tutte le donne di 35 anni, che hanno come sappiamo, un rischio Down, alla nascita di 1/350 di solito si consiglia l'amniocentesi. Si noti l'incongruenza di tale consuetudine, si sottopone ad una metodica con rischio abortivo di 1/100 una gravida che ha un rischio Down di 1/350.
In altre parole la donna che ha meno di 35 anni che si sottopone ad amniocentesi o villocentesi, rischia di più di avere un aborto che di aver un figlio Down!
Ma perchè una Donna in gravidanza, solo perchè ha più di 35 anni, deve per forza rischiare di perdere un figlio sano?
Si potrebbe invece sottoporre ad amniocentesi o villocentesi solo le gravide veramente a rischio?
La risposta è si! Una gravida che abbia 35 o più anni, può eseguire un test di screening non invasivo tra quelli che hanno un accuratezza diagnostica maggiore, poiché solo questi ultimi sono meno influenzabili dal fattore età. (es. Traslucenza Nucale, Test Integrato, Ossa Nasali)
Si tenga presente che il test di Wald o tri Test non è conveniente alle donne over 35, perchè è gravato da una troppo alta percentuale di falsi positivi, man mano che l'età aumenta.
Esempio: Al fine di spiegare meglio come alcuni test siano meno influenzabili dal fattore età si riporta un esempio relativo ad un esame ecografico, realmente effettuato, di misurazione della Traslucenza Nucale in una gravida di 40 anni a 12 settimane e 2 giorni. CRL = 60 mm Traslucenza Nucale NT=1 mm Rischio Down in base solo ad età alla nascita 1/91 Rischio Down in base ad età materna e NT, alla nascita, 1/456 Screening, in base ad NT, negativo (calcolo eseguito secondo protocollo Fetal Foundation) La Donna, scelse di non fare amniocentesi, nacque un bambino sano.
Conclusioni:
L’Amniocentesi o Villocentesi sono esami invasivi che possono sia pure raramente (1%) provocare aborti, pertanto è sempre utile sottoporsi prima ad un test non invasivo delle cromosomopatie. In caso di età materna avanzata conveniente utilizzare, come test quelli che risentono meno dell'età materna come ad es. la Traslucenza Nucale, Il Test Integrato, il Test Combinato e L'Ultrascreening.
Ulteriori info: http://digilander.libero.it/ecografia/screening_info.htm
Cordialità
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A che epoca compare, ecograficamente, il battito embrionale? |
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Buon giorno, |
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Risposta |
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Gentile Signora, penso di poterla
tranquillizzare, nel senso cioè che può essere normale, in certi casi non avvertire il battito, alla 5 - 6
settimana, ciò dipende molto dalla qualità dell'apparecchio ecografico, dal tipo di sonda utilizzato e
dall'esperienza dell'operatore. |
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Gent. Prof. Petrone, La settimana successiva ho eseguito
un’ecografia 3D ginecologica
eseguita per via transaddominale e transvaginale. Mi è stata consigliata una operazione di metroplastica con controllo laparoscopico. Cosa mi consiglia di fare visti questi risultati e come giudica
la mia situazione in relazione alla possibilità di avere una gravidanza (per me sarebbe la prima). |
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Risposta confronta anche con: #Utero Bicorne #La Diagnosi non invasiva di Utero Bicorne |
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Gentile Signora, Sono perfettamente d'accordo
sul fatto che il suo sia un utero setto, che questo setto possa essere la causa della sua poliabortività.
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Buongiorno, Non avendo però ben capito i risultati, Le sarei grata se potesse dirmi quali sono i valor da considerarsi "allarmanti" del PAPP-A e del B-hCG. Perchè Il mio ginecologo inoltre non mi ha fatto procedere ad
un'ulteriore analisi ematica alla 16esima settimana ? Risposta Gentile Signore/a, Come è noto la possibilità di partorire un figlio Down aumenta con l'età. Per poter individuare con certezza tutti i figli Down dovremmo però fare un esame invasivo (amniocentesi, villocentesi ecc) a tutte le donne in gravidanza, cosa impossibile, sia perchè non ci sono Centri a sufficienza sia perchè rischieremmo un numero di aborti, indotti, troppo alto. Si ricorda che il rischio di aborto indotto dopo un'amniocentesi è di circa 1 su 100 Allora?....Allora si ricorre si solito a metodiche di screening, non invasive, c'è ne sono diverse, già il criterio dell'età può essere considerato una metodica, però non è sufficiente, di solito si effettua il cosiddetto Tri Test o test di Wald che si effettua intorno alla 16 settimana, questo esame però è caratterizzato da un certo numero di falsi allarmi, per cui secondo alcuni, è insufficiente poichè si rischiano ancora troppe amniocentesi inutili. Esistono pertanto altri test, di diagnostica prenatale non invasiva, che sono più complessi ma che hanno percentuali di falsi allarmi decisamente più bassi, sicuramente uno dei più precisi, è L'Ultrascreening. Spieghiamo inanzitutto cos'è l'Ultrascreening, si tratta di un esame non invasivo di diagnostica prenatale, che consiste in un ecografia nel corso della quale si misura una piccola raccolta di fluido al di dietro della nuca del feto, (la cosiddetta misurazione della Traslucenza Nucale) ed un prelievo ematico in cui vengono dosati due sostanze presenti in gravidanza ( la free B-HGC ed il PAPP-A)- A cosa serve questo Ultrascreening? esso serve a fornire una nuova percentuale di rischio verso le cromosomopatie (cosiddetto rischio Down) molto più precisa rispetto a quella che si calcola in base solo all'età. Gentile Signora nel suo caso la percentuale di
rischio Down in base solo ad età è 1/188 il che significa che se si dovresse ragionare in base solo
all'età, la diagnostica invasiva sarebbe indicata, in quanto la si consiglia in genere al di sotto del valore
1/350. Non è facile conoscere I valori di riferimento del free B-HGC e del PAPP-A, poichè sono codificati in un software, praticamente inaccessibile a cui possono accedere solo i pochi laboratori al mondo che elaborano il test, quello soltanto che invece viene reso noto è la percentuale di rischio Down corretta dopo il test. Ecco perchè non vengono riportati ii valori normali nella risposta. Il motivo per cui il suo Gine non le ha fatto
fare nessun altro esame alla 16 settimana è perchè essendo l'Ultrascreening più preciso degli altri test,
non è necessario, anzi si crea solo confusione, a farne altri. Spero, di essere stato chiaro. |
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Non è detto che a 38 anni si debba fare per forza l'amniocentesi | ||
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Risposta | ||
Gentile Signora, a mio giudizio è sbagliato "condannare" all'amniocentesi ( o villocentesi) qualsiasi donna che abbia superato il 35 anno di età.
E vediamo subito il perchè:
I feti Down, ci mandano quindi dei "segnali" che sono diversi da quelli inviati dai feti normali.
Mediante un apposito software che da un certo
punteggio per ogni "segnale" fetale possiamo ottenere percentuale di rischio Down, INDIPENDENTE DALLA MADRE
MA... DIPENDENTE SOLO DAL FETO.
Ce ne sono poi molti altri, di segnali
identificabili con l'ecografia tradizionale ed alcuni scoperti recentemente identificabili solo con l'ecografia
tridimensionale, però di questo argomento ne parlerò in un prossimo futuro sul mio sito.
Pensate a quante amniocentesi inutili si sono fatte e si fanno ancora, basandosi solo sull'età materna!
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Urgente: Ipotiroidismo, in gravidanza, e rischi per il Feto | ||
Gentilissimo dottore,
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Risposta | ||
Gentile Signora, le rispondo appena un ora dopo aver ricevuto questa domanda, perchè mi sembra di aver capito che Lei proprio non resiste una settimana intera!
Allora.............si tranquillizzi
perchè tutto andrà bene!
E vediamo perchè.....
Se non c'è Ipotiroidismo il bambino non corre alcun rischio!
Gli ormoni tiroidei si dovranno, forse, somministrare anche durante l'allattamento, forse anche quì dipende.
Dipende... da che cosa? dipende da come andrà l'andamento del TSH.
PS nel frattempo si procuri, al supermercato, il sale da cucina iodato, il sale iodato, sostituendolo, al posto di quello da cucina, aiuterà la sua tiroide a produrre più ormoni.
Un ultima cosa.......MOLTO IMPORTANTE!........
Il RUOLO DEGLI ANTICORPI ANTITIROIDE
Di fronte ad un ipotiroidismo bisogna sempre chiedersi il perchè SPECIALMENTE IN GRAVIDANZA! Quindi raccomandiamo sempre di effettuare oltre al dosaggio di Ft3, Ft4, TSH anche il dosaggio degli Anticorpi anti-tireoblobulina ed Antitireoperossidasi. (causa più frequente di ipotiroidismo) .
Perchè sono importanti questi anticorpi?
Gli Anticorpi anti-Tiroide, passano attraverso la placenta, quindi vanno nel sangue del feto, e possono infine attaccare la tiroide fatale, creando un potenziale IPOTIROIDISMO FETALE che a lungo andare può generare un possibile DANNO CEREBRALE FETALE.
Quindi... in gravidanza di fronte ad un ipotiroidismo gestazionale Io vi consiglio di Eseguire periodicamente, anche il dosaggio degli anticorpi antitiroide.
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Amniocentesi Rapida ed Amniocentesi Precoce | ||
Ho sentito parlare di un tipo di amniocentesi di cui si può avere il risultato in 48 ore, e che si può effettuare anche al primo trimestre, inoltre vorrei sapere se è vero che è meno invasiva di quella tradizionale. | ||
Risposta | ||
Si tratta di un nuovo esame, che si basa sulla tecnica di ibridazione del DNA (QF-PCR) che rispetto all'Amniocentesi classica presenta i seguenti vantaggi:
il risultati si posono avere in sole 24-48 ore I rischi sono ridotti perchè il prelievo è minimo: solo 1 cc Diagnosi ed accertamento anche dei mosaicismi Diagnosi di Gemelli Omozigoti Non risente della Contaminazione materna del prelievo
Inoltre con la QF-PCR possibile effettuare un amniocentesi anche a sole 12-14 settimane (amniocentesi precoce)
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