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Il Ginecologo Risponde Prevenzione: dei Tumori, delle Malattie Sessualmente Trasmesse, Pap test, Tipizzazione HPV, Menopausa ecc. |
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Rubrica a cura del Dr. F.Petrone autore del sito fertility.it
Il
Dr. F.Petrone (classe 1956 laurea 1983) è medico chirurgo ginecologo specialista in
fisiopatologia della riproduzione, che si occupa di problemi di fertilità,
malattie sessualmente trasmesse, virus HPV, patologia ano rettale, ecografia e
diagnostica prenatale. Il Dr. F.Petrone si è formato nell'ambito della
ricerca universitaria dell'università Federico II di Napoli. Attualmente svolge attività di libero professionista e libero ricercatore.
Per contatti petflo@iol.it
tel.:
02 49460612
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Prevenire è meglio che curare.
Con La Prevenzione, in teoria, ogni patologia, ogni tipo di tumore, malattia sessualmente trasmessa, malattia professionale, aborti, ed altro ancora, potrebbe essere curato in tempo o addirittura evitato. Questo ci fa capire quanto importante sia importante la prevenzione. Prevenire però non è facile e non si tratta soltanto di prendere buone abitudini. La prevenzione è prima di tutto un problema di interesse politico e sociale, in quanto spetta a chi ci governa, emanare leggi che realizzino la prevenzione a tutti i vari livelli, ponendo anche le basi dei vari programmi di prevenzione che dovranno essere realizzati dagli organi locali. Prevenzione è anche un problema tecnico: prevenire da cosa? ed in che modo? occorre anche le informazioni corrette di prevenzione arrivino a tutti, compreso le classi più emarginate, che sono poi anche quelle più a rischio.
Quindi la prevenzione è anche un problema informazione.
In che modo una rubrica, in Internet, come questa, può contribuire alla prevenzione?
La risposta è: si certamente ed in maniera sempre più determinante.
E vediamo Il perché:
Internet si sta evolvendo sempre di più in una forma di comunicazione globale. Sempre più persone adopereranno, internet per trovare una risposta ai loro dubbi. In quest'ottica, pagine come queste, potranno essere, un ottimo veicolo per far arrivare le informazioni sulla prevenzione agli utenti.
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Nuova pagina sul: Pap Test Nuova pagina dedicata alla Telediagnosi inviate le Vostre immagini per una diagnosi a distanza, gratuitamente, con la massima riservatezza ed in maniera del tutto anonima.
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Riceviamo decine di lettere ogni giorno, tra cui, purtroppo, tante lettere inutili, poco pertinenti e perditempo, non riusciamo a rispondere a tutte, per cui abbiamo dovuto, per forza, imporre certe :
REGOLE
Il servizio, è gratuito, ed è riservato alle persone maggiorenni, e regole per ottenere una risposta a tutte le vostre domande sono semplici :
N.B. Questo servizio non sostituisce il vostro medico di fiducia.
Se il Vostro medico è in ferie o irreperibile, rivolgetevi pure al Pronto Soccorso, alla Guardia Medica o ad altro medico di fiducia.
Formulare la domanda, specificando nella maniera più chiara possibile qual è il "vostro problema", non dimenticando di indicare la vostra età ed il luogo da cui scrivete. Mi raccomando la città da cui scrivete. Se siete in gravidanza occorre specificare anche la data dell'Ultima mestruazione.
Al fine di poter aiutare nella risposta, si consiglia di allegare, se possibile, copie di referti, scansioni di immagini ecografiche, foto ecc. Allegati in formato JPG, specificando se volete che siano pubblicati o no nel sito.
La domanda va inviata esclusivamente al segg. indirizzo: petflo@iol.it la risposta verrà fornita direttamente alla vostra e-mail
Solo alle domande inviate correttamente in base alle regole suddette, sarà inviata una risposta direttamente via e-mail entro 5 giorni al max (questo è il nostro impegno!) non dimenticate però di indicare la città dalla quale scrivete! Se per caso non dovesse pervenire una risposta, (può succedere anche per motivi tecnici) siete pregati di verificare se la vostra domanda risponde alle regole suindicate, quindi, se occorre, modificarla ed inviare di nuovo la vostra domanda.
Alcune delle Domande con le Risposte saranno anche pubblicate, in forma strettamente anonima, e sintetica su questo sito.
IMPORTANTE: il nostro servizio ha lo scopo di divulgare nozioni ed
approfondire tematiche di tipo ostetrico ginecologico.
Come più volte specificato, Questo servizio non sostituisce la visita
medica.
Indice degli Argomenti di questa sezione, dedicata alla Prevenzione | ||
Pap Test alterazioni cellulari tipo ASCUS Cosa Significa ? | ||
ASCUS e Cancro Cervicale | ||
Il virus HPV e Cancro Cervicale: che cos'è, come si trasmette, che lesioni provoca, come si previene, come si cura, la Tipizzazione, il vaccino a che punto è. Tutte le altre risposte a tutte le vostre F.A.Q sul virus HPV. | ||
Prurito anale recidivante: cosa fare per guarire? | ||
Rapporto anale completo e rischio gravidanza | ||
Ho solo 26 anni e non vorrei rischiare il mio futuro a causa del Cancro del Collo dell'Utero |
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Visite, Esami e Vaccinazioni per chi esercita "professionalmente" l'attività sessuale | ||
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Ho 36 anni e sono in ansia, ho ritirato questa mattina la risposta del Pap Test in cui si parla di alterazioni cellulari tipo ASCUS. Sinceramente sono molto preoccupata, vorrei ripetere il Pap Test, presso il suo studio, mi aiuti per favore.
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Gentile Signora innanzitutto si tranquillizzi perché Lei non è affetta da nessuna brutta malattia. la sigla ASCUS: significa che nel suo Pap Test sono state trovate delle cellule squamose atipiche (in pratica cellule alterate) in cui però non è possibile determinare se queste alterazioni sono benigne o maligne. Questo non significa che il suo Pap Test è stato effettuato male, solo che occorrerà procedere con ulteriori accertamenti. Per sua tranquillità le dico subito che nella maggior parte dei casi l' ASCUS è correlato ad alterazioni benigne. ASCUS questo termine è usato nel sistema di Bethesda per la classificazione dei risultati del Pap Test ed indica che alcune cellule (squamose piane) sembrano insolite e quindi possono o non possono essere pre-cancerose o maligne . Il 90-95% di tutti gli ASCUS, sono causati da lesioni benigne, principalmente infezioni. Il 5-10% restante risulta essere lesioni precancerose o cancro . Che cosa si fa a fronte ad un Pap Test con ASCUS? Ovviamente non serve a molto ripetere soltanto il Pap Test e vediamo perché: E' stato oramai accertato che tutti i cancri cervicali sono associati con i ceppi a rischio del virus HPV, quindi se individuiamo quali ASCUS sono associati ai ceppi a rischio del virus HPV, riusciremo a individuare quali sono gli ASCUS più a rischio di essere associati a cellule maligne.
In Caso di Risposta ASCUS al Pap Test occorre effettuare la Tipizzazione HPV per vedere se c'è un infezione da HPV.
Pertanto Quello che Io Le consiglio è il cosiddetto Tipizzazione HPV si tratta di un esame simile al PAP TEST come prelievo, ci dice le stesse cose del Pap test però ci dice anche se è presente o meno DNA virale HPV dei ceppi cosiddetti ad alto rischio quelli cioè che possono provocare il cancro della cervice
Subito dopo aver fatto la Tipizzazione HPV anche nella stessa seduta conviene fare anche la Colposcopia ed eventualmente una biopsia cervicale. Dr. F. Petrone
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Dottore la ringrazio per sua risposta chiara è completa. Un'ultima cosa vorrei sapere se Lei al suo studio effettua la tipizzazione e il DNA PAP?
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Si al mio studio è possibile effettuare La Tipizzazione HPV il DNA PAP ed anche gli altri esami di cui abbiamo parlato (Colposcopia e biopsia cervicale)
Per Ulteriori Informazioni sulla terapia medica e chirurgica del virus hpv:
HPV Per ulteriori informazioni sul Pap Test e sulle nuove tecniche di Pap Test: Thin Prep, Duo Pap, DNA Pap
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Sono una donna di 47 anni, desidero raccontare la mia storia.... omissis....... a maggio del 2003, a seguito di una vaginite che durava oramai da molto tempo, mi sono decisa finalmente ad andare dalla ginecologa, da cui non andavo da circa 3 anni, da premettere che Io sono un pò restia a fare le visite ginecologiche, specialmente se sto bene, La ginecologa mi ha visitato e mi ha fatto anche il Pap Test dicendomi che si trattava di una banale vaginite. dopo circa un mese ho ritirato risposta in cui si diceva, tra l'altro che ..... si rilevavano alterazioni citologiche di tipo ASCUS ... la mia ginecologa allora mi ha dato una terapia e mi ha detto di ripetere il Pap Test dopo aver effettuato la terapia. Poi sono stata meglio, c'è stato il periodo delle vacanze, ho avuto un pò di problemi in famiglia, lo so è stata anche colpa mia, e così non ho ripetuto più il Pap Test. A gennaio 2005, ma in verità già dalla fine di dicembre 2004, ho cominciato ad avere delle perdite mestruali strane leggere ed irregolari, che duravano per tutto il mese, ed è così che mi sono preoccupata perché ho sempre avuto un ciclo mestruale molto regolare e non uso la pillola. I primi di febbraio 2005 sono ritornata dalla mia ginecologa che mi ha visitato, ma non è riuscita a praticare il Pap Test perché c'era troppo sanguinamento, mi ha dato di nuovo una terapia e mi ha detto di ritornare, questa volta sono tornata ma c'era ancora sanguinamento, quindi niente Pap Test, mi ha portata in ospedale dove sono stata visitata anche da altri medici che hanno deciso di farmi una biopsia frazionata in pratica un raschiamento, il cui risultato è stato: ....Presenza di anaplasie cellulari (Cellule Cancerogene) ... ... sono stata sottoposta ad istereroannessectomia radicale, in pratica mi hanno tolto: utero ovaie, linfonodi e la porzione superiore della vagina e mi hanno decorticato la vescica ecc ecc, il risultato dell'istologico è stato il seguente: .... adenocarcinoma squamoso della cervice.... grado 2... 2cm .... invasione degli spazi lifovascolari... linfonodi tutti indenni .... morale della favola sto facendo i miei cicli di radioterapia e chemioterapia e porto ancora il catetere vescicale. Quello che io vorrei sapere, è se la mia ginecologa si è comportata bene, sapendo che c'era un ASCUS dicendomi solo di ripetere il Pap Test e se il trattamento a cui sono stata sottoposta, in particolare la chemioterapia è stato quello corretto. Dottore Io la ringrazio di cuore per tutto quello che fa per noi con la sua rubrica. |
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Cara Signora, ho letto con attenzione la sua storia ed ho deciso anche di pubblicarla perché potrà servire come esempio (di solito rispondo a tutte le domande ma pubblico solo alcune). La sua Ginecologa, a mio giudizio, si è comportata correttamente, poiché L' ASCUS è molto frequente e nel 90- 95% dei casi è causato da una semplice vaginite, quindi non serve allarmare inutilmente tutte le donne, è corretto curare la vaginite e ripetere il Pap Test, semmai dopo intervenire, inoltre la seconda volta che Lei è ritornata, la Collega si è accorta che c'èra qualcosa di strano e giustamente l'ha fatta ricoverare. La chemioterapia è stata proposta poiché c'è stata l'invasione dello spazio linfo-vascolare. Così come corretto il tipo di intervento chirurgico ed il trattamento successivo. Mi perdoni ma forse, anche per sua stessa ammissione, è un pò colpa sua e della sua trascuratezza, poiché si poteva giungere a questa diagnosi almeno un anno prima, e magari lei si poteva risparmiare la chemioterapia e forse anche la radio, forse...chissà.... sappia però che il cancro già c'era quando Lei ha effettuato il Pap Test con L'ASCUS questo perché l'evoluzione del Ca della cervice è lunga e dura anni, quindi in un anno non può essere comparso un cancro cervicale di 2 cm. mentre il fenomeno del sanguinamento vaginale, a mio giudizio, può aver segnalato il momento preciso dell'invasione degli spazi vascolari. Ma... adesso è inutile piangere sul latte versato, a questo punto cerchi soltanto di essere serena ed in pace con se stessa, in quanto ciò che si doveva fare è stato fatto e adesso siamo nelle mani del Signore. Le possibilità di sopravvivenza, nel suo caso, come le avranno già spiegato sono buone, e la qualità della vita ottima, presto vedrà che potrà urinare anche senza catetere e riprendere tutte le sua attività abituali compreso quella sessuale. A questo punto Io mi auguro che la sua testimonianza pubblicata su internet in queste pagine possa servire quale insegnamento a tante donne che si trascurano e che pensando di stare bene non fanno i controlli periodici. Il cancro della cervice è una malattia che si può evitare mediante una corretta prevenzione. Prevenzione vuol dire fare il Pap Test almeno una volta all'anno, ed ricordarsi andare dal ginecologo periodicamente anche quando non si è in gravidanza, anche se non ci sono disturbi. Per quanto riguarda cosa fare in caso di Pap Test in cui risulti l' ASCUS (vedi risposta precedente) il mio consiglio e quello di effettuare anche un test di screening per l'HPV (vedi risposta precedente) in questo modo si possono individuare precocemente i casi a rischio di ca cervicale.
Per
Ulteriori Informazioni sulla terapia medica e chirurgica del virus hpv:
HPV Per ulteriori informazioni sul Pap Test e sulle nuove tecniche di Pap Test: Thin Prep, Duo Pap, DNA Pap
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Per effettuare Duo Pap, DNA Pap Thin Prep, Pap Test, Pap test su strato sottile, Tipizzazione HPV a Milano 02 49460612 |
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Le infezioni vaginali da candida, perché spesso recidivano | ||
Cura definitiva della Candida | ||
Risposta | ||
Carissima, ti ringrazio per
avermi fatto una domanda sulla candida perché mi permette di parlare di un mio vecchio cavallo di battaglia che
e' appunto la candida.
I microrganismi possono essere: Patogeni, saprofiti ed opportunisti. I Patogeni sono causa di
malattie, i saprofiti collaborano con l'organismo che li ospita, traendone reciproco vantaggio.
Gli opportunisti sono quelli che normalmente si comportano come i saprofiti ma che in alcune condizioni
possono virulentare diventando patogeni
La Candida contribuisce al metabolismo acido della vagina, però si mantiene in un numero molto limitato di colonie e non produce tossine, quindi noi non la vediamo e non disturba. La candida come opportunista è presente normalmente anche nell'intestino di uomini e donne
Importante:
La tossina della candida si trasmette facilmente con i rapporti sessuali ed è attiva immediatamente, per cui se
subito dopo un rapporto sessuale, sopraggiunge prurito o bruciore, verosimilmente l'altro partner potrebbe essere
affetto da una forma virulenta di candida. In base a quanto detto: Quindi quali sono le cause di una vaginite da candida? Una vaginite da candida può essere la conseguenza di due evenienze: Una situazione locale, senza contatto con altre persone, che virulenta le colonie di candida opportunista già presenti nella propria vagina e nell'intestino, per le cause suddette, come ad esempio la somministrazione di un antibiotico.
oppure il contatto con un individuo portatore di ceppi virulenti di candida, come ad es. attraverso il rapporto sessuale.
Questo spiega, finalmente, perché persone quali bambini ed anziani, pur non avendo rapporti sessuali possono ugualmente sviluppare la candida.
Perché le vaginiti da candida recidivano facilmente? Risposta: La recidiva è quasi sempre legata sempre alle situazioni locali.
Ad esempio se una donna ha un acidità vaginale elevata, le possibilità di una recidiva di candida sono elevate, poiché il ph vaginale acido favorisce la virulentazione della candida. Tutto questo avverrà anche se la ragazza non ha rapporti, perché è il fattore acidità che fa diventare virulenti i ceppi di candida opportunista già presenti nella vagina.
Analogamente per le le donne che fanno uso frequente di indumenti sintetici ed attillati, per situazioni di obesità, Tutto questo perché la candida si virulenta facilmente in ambienti caldo umidi.
Persino l'eccesso di igiene, distruggendo la flora saprofita, favorisce la comparsa della candida.
A proposito ma... perché gli antibiotici favoriscono la comparsa di candida? Diciamo che di farmaci fino ad oggi si è abusato abbastanza, ma i farmaci di cui sicuramente si è abusato di più sono gli antibiotici, basti pensare che ancora oggi, molti medici continuano a prescriverli tranquillamente anche in caso di influenza non complicata, non ostante essi siano totalmente inefficaci sui virus. E le conseguenze, purtroppo, le stiamo vedendo. Inoltre Gli antibiotici, non è vero che sono così selettivi, non esistono gli antibiotici per apparati, es per l'apparato respiratorio, per l'apparato urinario, si tratta di un invenzione delle case farmaceutiche! semmai esistono antibiotici che agiscono su determinate classi di batteri oppure antibiotici a largo spettro. Qualsiasi antibiotico quando viene assunto si diffonde più o meno in tutto l'organismo e distrugge tutti i batteri sensibili ad esso, saprofiti e patogeni, senza distinzione alcuna ovunque essi siano. Il che significa, che dopo la somministrazione di un antibiotico sia al livello intestinale, vaginale e cutaneo ecc si crea una situazione di latitanza di batteri, sopratutto di saprofiti, i cosiddetti batteri buoni, di questa situazione territoriale libera, ne approfitta la candida che si diffonde.
Perché molti farmaci che dovrebbero essere attivi sulla candida (antimicotici) si rilevano inefficaci? Perché come esiste il fenomeno della resistenza agli antibiotici da parte dei batteri, esiste anche il fenomeno della resistenza agli antimicotici da parte della candida. Inoltre
contrariamente agli antibiotici di cui disponiamo di tante famiglie con diversi meccanismi di azione, noi
abbiamo pochissimi antimicotici, che sono rimasti sempre egli stessi
da più di 20 anni a questa parte, per di più quasi tutti appartengono alla stessa famiglia, hanno lo stesso
suffisso finale "_olo" lo stesso meccanismo di azione, per cui se si crea resistenza verso uno, alla
fine si crea, resistenza verso tutti.
Attenzione ! Spesso si tratta della conseguenza di cattive terapie oppure di abitudini sbagliate
Valutare con attenzione tutti i possibili fattori locali e sistemici
A questo punto se ci avete seguito fino a qui spero che avrete capito che in infezione da candida vaginale recidivante, non è una affatto una sciocchezza.
Pertanto speriamo che comprendiate anche che un problema di candida recidivante, con una semplice e-mail, senza una visita, non può essere risolto.
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Visite, Diagnosi e Terapia per candida recidivante a Milano 02 49460612
Avrò Contratto l'Epatite C? | ||
Sono una ragazza di 28 anni, sono infermiera professionale, sono fidanzata da più di 3 anni con un ragazzo affetto da epatite cronica attiva ed epatite "C". Fino ad oggi, per scelta, essendo informata della scarsa possibilità di trasmissione del virus HCV attraverso i rapporti sessuali, abbiamo sempre avuto rapporti non protetti, prevalentemente vaginali, saltuariamente anche anali. Io mi controllo ogni 6 mesi, facendo i markers e sono anche vaccinata per l'epatite B. Ieri pomeriggio, a seguito di un rapporto anale, probabilmente si deve essere rotta una piccola emorroide e c'è stato un sanguinamento, non eccessivo e senza dolore, ma che comunque si è protratto fino a stamattina. | ||
la mia domanda è questa posso aver contratto il virus attraverso la ferita della mucosa anale? | ||
Sono molto preoccupata, mi risponda al più presto, ho fiducia in Lei, grazie dottore. | ||
Risposta | ||
Cara Collega, La tua domanda è un pò un classico,
diverse donne ed uomini mi scrivono, chiedendomi se attraverso i rapporti sessuali, si può trasmettere il
virus dell'Epatite "C" impropriamente detto anche HCV .
La mia raccomandazione è sempre la stessa: E' fondamentale sapere se il soggetto HCV Positivo è anche RIBA Positivo. Cosa vuol dire ciò? molto semplice , se un soggetto ha contratto l'epatite "C" il suo organismo fabbrica gli anticorpi contro il virus dell'epatite "C" questi anticorpi si chiamano HCV; quindi essere HCV positivo vuol dire avere in circolo anticorpi anti virus "C" ma... per poter trasmettere l'infezione ad un altro soggetto, occorre che ci sia il virus, dell'epatite "C" nel sangue, come facciamo a sapere se il virus è presente nel sangue? semplice basta fare il test RIBA per l'epatite "C" Questo test ci dice se il soggetto HCV positivo è anche in grado di trasmettere la malattia. |
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Ovviamente se il RIBA è negativo, non occorrono
precauzioni particolari e si possono avere rapporti sessuali liberi.
In caso di positività RIBA occorre invece prendere alcune precauzioni. Le precauzioni, in presenza di partner HCV positivo con RIBA positivo sono queste: Rapporti orali liberi, rapporti vaginali preferibilmente protetti evitando l'eiaculazione interna, rapporti vaginali protetti nel periodo mestruale o in caso di sanguinamento, infine rapporti anali protetti sempre. La via anale è la via di diffusione più frequente, dell'infezione da epatite "C" nei rapporti sessuali. Cara Collega, concludendo, Io ti invito a non allarmati inutilmente, fai fare il test RIBA al tuo ragazzo, ed infine tieni presente che il virus dell'epatite "C" si trasmette più facilmente nei soggetti immunodepressi, denutriti o che fanno uso cronico di droghe pesanti come ad esempio eroina, si presume, per il lavoro che fai, che Tu sia "sana" quindi direi di non preoccuparti comunque. Per sapere se hai contratto o meno la malattia dovrai aspettare almeno 40 giorni poi puoi fare il test HCV da ripetere dopo tre mesi. Infine Se ti interessa esiste anche la possibilità l'organismo ad evitare l'infezione con una terapia medica, mediante un farmaco, che aiuta l'organismo ad eliminare il virus eventualmente entrato nell'organismo, però si tratta di una terapia che può avere qualche effetto collaterale. |
Rapporto anale completo e rischio gravidanza /espedienti per evitare gravidanza non volute con i rapporti anali | ||
Sono una ragazza di 22 anni, ho partecipato a vari concorsi di bellezza e faccio sfilate come modella per cui devo fare molta attenzione alla linea ed alla cellulite, pertanto mi è stato raccomandato di astenermi dalla pillola anticoncezionale, per cui con il mio ragazzo pratichiamo di frequente rapporti anali senza eiaculazione, a scopo contraccettivo, solo che ieri è successo che il mio ragazzo non è riuscito a trattenersi e c'è stata una eiaculazione interna. La mia domanda è questa c'è rischio di gravidanza essendo io nel periodo fertile? quale accorgimento si dovrebbe effettuare, subito dopo il rapporto per scongiurare questo rischio? è sufficiente lavarsi subito dopo il rapporto? | ||
Risposta | ||
Gentile signorina, la risposta è si, effettivamente con un rapporto anale completo di eiaculazione interna sussiste il rischio di gravidanza, questo perchè lo sperma dopo essere stato depositato nell'ano fuoriesce e può bagnare la vagina, con rischio di gravidanza. Circa gli accorgimenti per evitare questo rischio, non basta lavarsi subito dopo il rapporto occorrerebbe praticare proprio una peretta di lavaggio del retto subito dopo il rapporto anale. | ||
Cause di Bruciore e Prurito Anale | ||
Salve dottor Petrone, ho 30 anni e sono sposata, ho letto che Lei si interessa anche di proctologia, per cui avrei una domanda da farle, da diversi mesi, soffro di prurito anale localizzato ad un punto specifico a dx in alto, il prurito si manifesta maggiormente a volte anche quando mi asciugo, o dopo essermi lavata, o dopo aver urinato. Soffro di stipsi da diversi anni. | ||
Risposta | ||
Gentile Signora, Le cause più frequenti di prurito anale sono l' infezione da candida, le situazioni di diarrea, talvolta la scarsa igiene, le parassitosi, le ragadi, la presenza di virus HPV. Apparentemente da ciò che Lei scrive, sembrerebbe trattarsi di una ragade anale, le ragadi sono ferite sottili e profonde, si manifestano con prurito ed anche bruciore, le cause più frequenti possono essere situazioni di diarrea e/o stipsi, oppure consuetudine ai rapporti anali. La terapia delle Ragadi Anali si basa innanzitutto sulla prevenzione. Occorre infatti modificare le proprie abitudini igieniche prendendo la consuetudine a farsi sempre il bidet ogni volta che si va in bagno, ove ciò non sia possibile adoperare sempre i fazzolettini igienici imbevuti di detergente, e lavarsi appena possibile. Curare la stitichezza e/ la diarrea se presenti. Se avete sintomi di prurito o bruciore anale o altro, di non esitate a chiedere allo specialista di essere visitate/i nella regione anale.
Ricordiamo anche che uno dei sintomi della presenza del virus HPV al livello anale, è proprio la comparsa di prurito anale persistente
In una rubrica di prevenzione come questa, non possiamo ignorare che molte patologie ano-rettali tra cui anche il cancro, potrebbero essere facilmente prevenute e curate se ci fosse una minore esitazione nei confronti della visita rettale. |
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Per visite per patologia ano rettale, a Milano 02 49460612
Prurito Anale recidivante cosa fare per guarire ? | ||
Sono una ragazza di 24 anni, faccio la commessa in un grosso centro commerciale a Grugliasco, Torino, da più di un anno soffro di un problema piuttosto imbarazzante: mi vengono spesso delle crisi di prurito anale, mi capita spesso quando lavoro o mi trovo in mezzo alla gente, trovo sollievo solo se riesco a grattarmi intensamente. Sono stata da vari medici, ho fatto vari esami, seguo una dieta alimentare semplice priva di sostanze irritanti e da molto tempo ho sospeso i rapporti anali col mio ragazzo, credendo che fosse quella la causa, ma fino ad oggi, non ho risolto il problema, La colpa forse è anche mia perchè non mi sono mai fatta visitare da dietro. Dottore mi aiuti, la prego, ho letto in internet che Lei ha già risolto molti casi del genere e sono disposta a farmi visitare da Lei. |
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Carissima Signorina, Signorina si tranquillizzi nel suo caso potrebbe trattarsi di una sciocchezza, le cause più frequenti di prurito anale recidivante sono la candida, le parassitosi (ossiuri) le ragadi, le infezioni da virus HPV. ma come dicevo nella precedente risposta: molte patologie ano-rettali, potrebbero essere facilmente prevenute se ci fosse una minore esitazione nei confronti della visita rettale. l'importante è Lei si faccia visitare, poichè solo con la visita si può individuare il problema e risolverlo. La visita rettale se il medico è bravo ed esperto, non è nulla di particolare, non è assolutamente dolorosa, ed andrebbe praticata anche a scopo preventivo alle persone che hanno rapporti anali. Tenete presente che la mucosa anale è simile a quella vaginale ed è esposta a tante patologie. Se Lei desidera essere visitata da me, non esiti a contattarmi: petflo@iol.it |
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Visite per patologia ano rettale, proctoscopia a Milano 02 49460612
Conseguenze dei rapporti anali
Caro dott. Petrone, so che lei è un esperto in questo campo, sono una ragazza di 23 anni, con l'occasione del nuovo ragazzo, per la prima volta, da circa un paio di mesi, ho iniziato ad avere rapporti anali, salvo un pò di bruciore, ogni tanto, non mi sembra di avere problemi. Vorrei sapere quali potrebbero essere le conseguenze e se devo effettuare una visita anale.
Gentile Signorina, contrariamente a quanto si possa pensare i rapporti anali sono molto frequenti nella popolazione sessualmente attiva, sia femminile che anche maschile, solo che si preferisce parlane poco, per una questione forse di vergogna ad ammettere di averne avuti, è per paura di essere giudicati. Tutto questo è anche la conseguenza di una certa "regressione" che si è avuta nella società attuale dopo le conquiste liberali degli anni 70. In pratica il sesso anale è un aspetto normale della sessualità, non è una pervesione. il problema è che molti continuano a pensare che i rapporti anali siano "contronatura". sta di fatto che Il sesso anale se praticato con la necessaria delicatezza, con l'ausilio di un buon lubrificante e con il profilattico, non porta alcuna conseguenza. (N.B. senza il profilattico potrebbero trasmettersi malattie infettive) Talvolta per inesperienza del partner attivo oppure per una eccessivo irrigidimento del partner passivo, che non riesce a rilassarsi, si puà avere una contrazione dolorosa e delle piccole lacerazioni della mucosa che talvolta possono anche sanguinare ma che tuttavia non hanno coneguenze in quanto tendono a guarire spontaneamente in pochi giorni.
Circa la tua seconda domanda, e cioè se devi farti visitare, è ovvio che avendo rapporti anali è opportuno farlo, la mucosa anale è simile a quella vaginale e molte patologie anali sono uguali a quelle vaginali, per cui, una visita anale, ogni tanto, andrebbe fatta, a patto però che lei si rivolga a medici esperti in patologia ano rettale e preferibilmente di "larghe vedute".
Dott. Petrone la ringrazio in effetti ho provato a parlarne con la mia ginecologa ma non ho avuto tanta soddisfazione, Innanzitutto si è rifiutata di visitarmi analmente, dicendomi che non serve è poi mi ha un pò mortificato dicendomi che sarebbe meglio che io sospendessi la pratica dei rapporti anali, per cui adesso mi sento un pò disorientatata.
Cara Signorina è logico che la sua ginecologa non può aiutarla, questo perchè i ginecologi non sono specialisti anche in patologie ano rettali, (salvo eccezioni) oltretutto, a quanto pare, la sua gine ha dimostrato di essere anche un pò bigotta!
Grazie dott. Petrone, finalmente qualcuno mi ha spiegato chiaramente e senza pregiudizi, le cose come stanno, quindi per controllare il mio ano come stà con la visita rettale, a parte lei da chi posso rivolgermi? ed ogni quanto tempo devo fare la visita rettale?
Il medico specialista adatto per la visita rettale è il chirurgo che si interessa di proctologia, o il dermatologo venerologo. Sarebbe auspicabile che anche i ginecologi si occupassero di questi problemi, ma purtoppo attualmente, salvo alcuni colleghi che, come me, se ne occupano con grande attenzione, la quasi totalità degli specialisti ginecologi/e si matengono a grande distanza i della visita rettale eseguita per motivi differenti dalle indicazioni strettamente ginecologiche.
Per quanto riguarda la sua domanda ogni quanto fare la visita rettale, Io direi di affidarsi al buon senso, basta farla la prima volta, dopo aver iniziato ad avere rapporti anali, poi se non ci sono problemi, non serve farla spesso a menocchè non compaiano dei sintomi tipo bruciore, prurito persistente, escrescenze, sanguinamenti ecc. in questo caso conviene farla subito.
Dr.F.Petrone
Visite ano rettali, Proctoscopia a Milano, 02 49460612
Come comportarsi in caso di infezione da HPV? | ||
Ho 34 anni ed ho scoperto di essere infetta da HPV genotipo 31. Mi é stato detto che devo monitorare continuamente la situazione con cadenza 3-4 mesi, pap-test e colposcopia per seguire le evoluzioni. Dottore Lei pensa che ciò sia sufficiente? |
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Risposta | ||
Purtroppo Io non penso che basti
solo monitorare la situazione, perché significherebbe monitorare un incendio senza fare nulla per spegnerlo e poi
chiamare i pompieri quando è troppo tardi. Qual'è il rischio?
La terapia medica si basa su farmaci che aiutano il sistema immunitario a combattere il virus.
Per Ulteriori Informazioni sulla
terapia medica e chirurgica del virus hpv:
HPV Per ulteriori informazioni sul Pap Test e sulle nuove tecniche di Pap Test: Thin Prep, Duo Pap, DNA Pap |
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Pap Test: CIN 2 è necessaria la conizzazione? | ||
Ho 27 ed una figlia di 4 anni, anni e scrivo da.....Ho ritirato oggi, il risultato della biopsia effettuata nel corso di una colposcopia effettuata due mesi fa, la colposcopia mi fu prescritta a seguito di un Pap Test, effettuato grazie al programma di Prevenzione Sicura, in tutto dopo 5 mesi di attesa! si conferma la presenza di un CIN 2, virus HPV correlato, mi hanno detto che devo subire una conizzazione. Volevo sapere cosa significa questo termine CIN 2, se è proprio necessario fare questo intervento di conizzazione. Leggendo il sito ho visto che consigliate anche la ricerca e la tipizzazione del virus hpv, come mai, in ospedale non mi hanno detto nulla sulla tipizzazione, infine, visto che sono passati 5 mesi, se la situazione potrebbe essere peggiorata. Grazie. |
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Gentile Signora, i programmi di prevenzione di massa hanno i loro vantaggi infatti fino ad oggi salvato la vita a tante donne evitandone il cancro, purtroppo come tutte le cose c'è anche un rovescio della medaglia, i tempi di attesa a volte sono lunghi, inoltre talvolta si utilizzano definizioni e persino protocolli superati, ma riteniamoci fortunati rispetto a quelle popolazioni in cui non si attua nessun programma di prevenzione.
Cos'è il CIN 2? Il CIN è una vecchia classificazione del Pap Test, (letteralmente: Cervical Intraepitelial Neoplasia) esistono tre gradi di CIN: il CIN 1 che corrisponde alla displasia lieve, il CIN 3 che corrisponde alla displasia grave, infine il CIN 2 che doveva essere una via di mezzo, tra la dispalsia lieve e quella grave; invece con il tempo, si è visto che il CIN 2 ha creato solo confusione, in effetti non esiste una displasia media, la displasia o è lieve o è grave. Purtroppo il CIN 2 ancora oggi crea confusione e sopratutto ha prodotto molti errori di trattamento, per esempio: sono state effettuate molte conizzazioni per CIN 2 che in effetti potevano essere evitate. Ed è per questo motivo che nel 2001 in un congresso mondiale che si è tenuto a Bethesa si è deciso di abbandonare la vecchia classicazione del CIN ed adoperare la nuova classificazione LSL/HSIL (Displasia Lieve /Displasia Grave).
Per quanto riguarda la conizzazione, (importante) forse nessuno le avrà detto che questo intervento la conizzazione, diminuisce la fertilità, a tal punto che potrebbe essere necessario il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita.
Pertanto prima di effettuare questo intervento (conizzazione) occorre essere sicuri della sua indicazione.
Il protocollo più recente quello di Bethesa 2001, prevede la conizzazione in solo caso di displasia grave (HSIL), mentre la displasia lieve (LSIL) potrebbe essere al massimo trattata con una semplice DTC (diatermocausticaizone) che come sappiamo, non comporta alcun problema per la fertilità. Per quanto riguarda la ricerca e la tipizzazione del virus HPV, mi meraviglio che non l'abbiano consigliato, anche perché oramai la tipizzazione HPV è finalmente prevista dai protocolli. La sua utilità consiste ne sapere qual'è l'entità del rischio che Lei corre.
Pertanto il mio consiglio è quello di effettuare il seguente esame DUO PAP si tratta di un Pap test con il sistema Bethesa 2001, quindi il risultato viene classificato come LSIL/HSIL e possiamo capire il CIN 2 dove va: se è una lieve displasia o una grave displasia, con il Duo Pap si ricerca e viene eventualmente tipizzato anche il virus HPV, pertanto con un solo prelievo si fanno entrambi gli esami. I tempi di attesa per i risultati del DUo PAP sono rapidi, due settimane, il risultato nei casi urgenti può essere inviato anche tramite e-mail. C'è da dire che questo esame purtoppo ha un costo (100 euro) e non è mutuabile SSN.
Per Ulteriori Informazioni sulla terapia medica e chirurgica del virus hpv: HPV
Per ulteriori informazioni sul Pap Test e sulle nuove tecniche di Pap Test: Thin Prep, Duo Pap, DNA Pap
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Visite, esami, vaccinazioni, interventi e terapie per operatrici professionali del sesso
Domanda: Visite, Esami e Vaccinazioni per chi esercita "professionalmente" l'attività sessuale Caro Dr. Petrone, ho deciso a scriverle perchè ho visto che Lei oltre ad essere un medico serio e preparato è un uomo di mondo e una persona priva di pregiudizi. Sono una ragazza di 27 anni, scrivo da Milano e sono una "escort" immagino che Lei sappia cosa vuol dire questo termine. Io non scrivo solo a titolo personale ma a nome di un gruppo di ragazze "escort" italiane e straniere che Io rappresento. Il nostro problema è questo: In Italia a differenza di altri paesi, il nostro tipo di lavoro non è riconosciuto, quindi non c'è nessun tipo di assistenza sanitaria specifica, nessun piano di vaccinazioni, nessuna scaletta di esami e controlli da fare ecc . Lei dottore sarebbe disponibile a darci una mano? |
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Grazie! Dr. Petrone, Grazie per tutto quello che fa per Noi, se mi consente la farò contattare da tante altre persone che hanno questo problema e non sanno come fare per salvaguardare la propria ed altrui salute. | |||
Grazie a Lei Signora, e se vuole io posso aiutare e dare una mano a chiunque mi contatterà per questo tipo di problema. petflo@iol.it 02 49460612 | |||
Visite, esami, vaccinazioni interventi e terapie per operatrici professionali del sesso, a Milano, 02 49460612 |
Grazie Dottore Lei ha salvato la vita a mia nipote | ||
Carissimo dottor Floriano, Sono la zia che si prende cura di quella ragazza sfortunata che ha perso entrambi i genitori in un incidente, si ricorda che le scrissi chiedendole aiuto 6 mesi fa, quando scoprimmo che mia nipote, che ha solo 23 anni, aveva un HSIL sul collo dell'utero (n.d.r. Lesione displastica di alto grado), Lei rispose subito raccomandando di fare la tipizzazione per il virus HPV, solo che noi viviamo in un paesino della Basilicata e non sapevamo dove rivolgerci, fu allora che Lei ci offrì la possibilità di venire a Torino e poiché la ragazza è povera disse che l'avrebbe visitata e sottoposta a tipizzazione gratuitamente, ricordo che ci disse anche queste parole:"a volte un piccolo viaggio può risolvere grandi problemi". Così approfittando di un biglietto "last minut" delle FS con poche decine di euro arrivammo per la prima volta a Torino. Lei fu gentilissimo visitò la ragazza fece questo esame della tipizzazione, ci sembrò un miracolo trovare una persona cosi umana e gentile, la risposta arrivò e come Lei aveva previsto si trattava di un ceppo ad alto rischio (ceppo 18) per cui ci raccomandò di venire di nuovo a Torino per fare da Lei, sempre gratuitamente, una mini conizzazione con ansa diatermica e successivamente le ha dato una cura medica con Interferone ed Aldara per via locale, raccomandando di ripetere la tipizzazione dopo tre mesi. Oggi abbiamo ricevuto la risposta dell'ultima Tipizzazione HPV e dell'Ultimo Pap Test entrambi risultano negativi. Il virus HPV non c'è più l'incubo finito, grazie dottore Lei ha salvato la vita a mia nipote, Le saremo grati per sempre, siamo una famiglia povera, ma ospitale, e se Lei dovesse passare dal nostro paese sarà nostro ospite come se fosse a casa sua. | ||
Risposta | ||
Gentile Signora, salvare la vita è il quotidiano lavoro di un medico, come salvano ogni giorno tante vite le forze dell'ordine, i pompieri, gli addetti alla sicurezza, ai pronto soccorsi ed alle sale operatorie, nonché tanti altri operatori che svolgono un servizio di pubblica utilità. Per cui Io non penso di aver fatto niente di straordinario, ho fatto il mio dovere, e francamente non mi è costato neanche molto. Si è trattato di una cosa normale anche perché impiego già una parte del mio tempo, libero come medico volontario, al servizio di chi ha maggiormente bisogno. D'altra parte io non penso di essere un eroe e neppure di essere infallibile, sono un essere umano ed ho commesso anche i miei errori. Quello che invece mi sta costando tanto è cercare di far capire alla gente e sopratutto ai miei colleghi Medici l'importanza della Tipizzazione del virus HPV, nonché della terapia medica nella lotta contro tutte le lesioni, compreso il cancro che possono originare dal virus HPV. Mi auguro che con il tempo queste idee siano presto condivise da tutti, nel frattempo porterò sempre più avanti il mio progetto. Certo che sono contento che sua nipote adesso stia bene, per me si tratta di una grande soddisfazione professionale che si aggiunge a tante altre raccolte in 26 anni di professione medica. Un grande abbraccio e buona fortuna a tutti. Dr. Floriano Petrone petflo@iol.it tel. 02 49460612 |
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Il Ginecologo Risponde: Indice delle risposte per argomenti: |
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Prevenzione: dei Tumori, delle Malattie Sessualmente Trasmesse, Pap test, Mammografia, DNA Pap ecc. |
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Contraccezione e rapporti a rischio | |
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