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24 Agosto 2005 ore 21 Chez zi’Antò Tegge La Maddalena in: Soirée Betti, BENNI, CANDELE, bazzecole quisquiglie, pinzillacchere e tanti cosareddi. . . Omaggio a Laura Betti ad un anno dalla morte di autori vari del ‘900 italiano rivisitati e corretti da noi medesimi con l’amichevole collaborazione di Giancarlo Maniga alla chitarra e G.Franco Licheri alla fisarmonica Idea registica di Paolo Zanelli con testi di Paolo Zanelli e Saverio Minunno con Paola Virgili nella parte di Laura Betti Omaggio a Stefano Benni con l’amichevole collaborazione di Marcella Marcialis Le candele della Vita da un’idea di LIA ORIGONI riveduta da LINO SORBA e MARIA GRAZIA MALERBI e con la partecipazione della piccola ANNA COZZOLINO spettaattori in impreciso disordine sparso : Anna Iannone Gaio - Paola Virgili Zanelli - Sandra Casula Randaccio - Maria Madrau Destasio - Francesca Delaria Tedde - Maria Paola Nughes Masia - Lucia Spanu Casali - Nietta Tremante - Caterina Sanna Porcheddu – Maria Luisa Aloigi Luzzi - Fernanda Ghirardi - Elena Riva - Elio Casulli - Gennaro Avellino - Saverio Minunno – Maddalena Ledda - Gerardo Cozzolino – Piera Degiovanni Bulciolu - Pina Rosa Lobrano Majello - Pierantonio Pengo - Martino Tamponi - Maria Grazia Fresi - Rosalba Musu Degortes – Anna Maria Mulas Casulli - Silvia Muciacia - Paolo Zanelli - Antonio Frau LE CANDELE

La Verità

Ero nuda e mi hanno camuffata con ogni sorta di menzogne

La Forza di Volontà

Sono delusa, spostavo montagne ora non riesco neppure a smettere di fumare

La Prudenza

Non sarei mai troppa! Ma sono fuori uso, squalificata e derisa confinata in un ruolo preventivo persino in farmacia.

La Perseveranza

Ero come l’Araba Fenice Riuscivo a trovare impervie strade per realizzare i sogni. Ora troppe autostrade non portano mai a niente e sono bara malinconico feretro della cocciuta insistenza.

L’Armonia

Ero l’equilibrio dei contrasti. Ora sono solo stridente contrasto senza equilibrio, senza regole, senza musicale orchestra.

La Parsimonia

Ero lungimirante e, a passi adeguati, procedevo Ora spendono e spandono senza bussola sono diventata gretta tirchieria.

La Saggezza

Ero frutto umile d’esperienza patrimonio di chi serbava in se molte primavere. Respirata dai giovani senza saperlo Ora rantolo….Più nessuno mi ascolta

La Modestia

Non sono griffata da Gabbana Sono peggio d’una palandrana Ero la veste più ambita Ora sono uno sconto di fine stagione

La Magnanimità

Ero lo scettro senza alterigia elargivo clemenza e grazia a piene mani Ora potere, intrallazzi e tornaconto mi mortificano

La Purezza

Ero acqua sorgiva, cristallina Ora gassata minerale mi hanno relegato in contenitori micro b i o l o g i c a m ente puri

Il Perdono

Ero dolce e sospiravo come pietra su pietra Ora sono edulcorato e mi sento inadeguato Come pietra al collo, nuotando

La Carità

Non ero un pugnello di spiccioli frugati nel fondo del cuore ma costante impegno e ferma volontà Non allatto più come Madre Coraggio Sono bulimica come matrigna Sono anoressica come sfinge

La Coerenza

Vorrei tanto essere adottata ma continuo ad essere orfana

La Giustizia

Mi hanno usata e cacciata eppure so che per avermi molti sono disposti a lottare Esiste al mondo un posto che mi voglia?

Il Tempo

L’Uomo dice: Il Tempo passa. Il Tempo dice : Il Tempo resta è l’uomo a volar via. Ogni cosa deve fare i conti con me Sono tiranno ma buon consigliere Sono l’attimo e l’Eterno Sono falce di vento che tutto scolora. Ora aspetto…. Sono diventato … un attimino Un aiutino Un vero cretino

La Tolleranza

Ieri una magione per tutti belli e brutti Oggi non mi sembra vero Sono diventata uno zero!

L’Umiltà

Avevo occhi per tutti i ciechi e orecchie per tutti i sordi Ero povera con dignità Oro sono indegna della mia povertà

La Compassione

Sopportavo bene i difetti umani in fondo, sono buoni gli umani Ma in fondo, molto in fondo e ora ho toccato il fondo, più fondo.

L’Onestà

Ero la dote e l’eredità Sono diventata uno zimbello da pubblicità

La Pazienza

Boh ….. Ma… è finita!

Il Coraggio

Mi trovavano in pochi ed io li coronavo eroi Oggidì mi cercano legata ad un elastico e non mi trovano neppure per sbarcare il lunario

La Pace

Sono sulla bocca di tutti E basterebbe poco per farsi pane pane tra la gente Gli uomini sono armati di buone intenzioni Ma non scoppia mai la pace ma la guerra Scoppia come tuono veloce come lampo ma estenuante come la fame

La Fede

Forza interiore, compatta come un esercito Arrivavo oltre il sole oltre le stelle Ora sono baluardo da parata Ridicolo vessillo portato in petto Per tradizione ma senza convinzione

L’Amore

Motore di tutte le cose Enigma perfetto Ero prezioso e abbondante gratuito e pregnante Sono diventato raro e banale mercenario ed insignificante.

La Speranza

Fintanto che io sarò accesa potranno essere riaccese tutte le altre candele della Vita

LA’ SUL PARQUET (MARIA PAOLA) di LAURA BETTI

Quando mi guardano tutti sorridono, io sono un microbo, nana, bambina! Dice che sono una donna tascabile, sono una bambola per la vetrina! Sono un occhiello, da dito mignolo, uno spilluccio da cravattino, ma sono morbida, fatta benino ho il seno tenero, anzi il senino. E non vorrei accorgermi che sono cresciutissima slanciata, quasi altissima valchiria formosissima. Io non vorrei che gli uomini vedendomi esclamassero: “ Oh donna tutto fascino”, tirando il labbro in su. Certo è che gli uomini guardano quelle pur vistosissime con coscia lunga, mentre che noi non siam visibili stiam raso terra, là sul parquet. Che vale spingersi sui tacchi altissimi, fare ginnastica ogni mattina, cosa m’importa di qualche centimetro, provar le anelle o il vogator. Invece resto minima un niente piccolissimo una nanetta tenera pratica, dispostissima. Fintanto che gli uomini vedendomi non scoprano che il delizioso ninnolo è certo piccolo ma, le sue cosette minime sono una rarità.
REPERTORIO