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Premessa
2
Questa lunga premessa che precede
l'esplorazione del sito vuole dare un input ai lettori per far capire
anche le
varie correnti di pensiero e la complessa e varia argomentazione che viene
trattata.
Non ho mai capito perché qualcuno escluda a priori l’esistenza di
extraterrestri; se l’universo è “infinito”, come possiamo sapere se,
e da chi è abitato? Dovremmo essere ormai maturi per capire che il fatto
di non vedere qualcosa non ne esclude l’esistenza. In merito alla
assenza di ossigeno, che renderebbe impossibile la vita nello spazio, come
affermato da certi scienziati, è opportuno osservare che l’universo
potrebbe prevedere forme di vita, totalmente diverse dalla nostra, che
prescindono da questo elemento. In materia ogni ipotesi è possibile: vita
extraterrestre potrebbe essere quello che per noi è solo un granello di
polvere mosso dal vento e la sua manifestazione potrebbe essere un immane
terremoto. Non si fanno vedere o noi non li vediamo? Non escludo che la
nostra “ragione” ci impedisca di vederli e sentirli! Forse per
comunicare con loro dovremmo seguire logiche diverse e aprirci a nuovi
possibili scenari. D’altro canto, non si può escludere che queste
possibili forme di “vita” non siano ancora venute in contatto con noi;
in materia ogni ipotesi è possibile: può essere vero tutto ed il suo
contrario! Unico dato certo? Il dubbio!
tratto da:
http://spazio.libero.it/giulio.giulio0/
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15 aprile 2009
27 ottobre 2009
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U.F.O.
Premessa
1
...se stai visitando questo sito, potrebbe voler dire che sei interessato
all'inspiegabile, al mistero e a tutto ciò che sfugge ai normali canoni
di verità, oppure, sei in possesso di una grande fantasia, che trova
sfogo tra queste pagine e ti costringe ad uscire dal quotidiano,
dalla realtà (ammesso poi che ne esista una ), oppure, sei solo curioso...il
mistero ti affascina in quanto tale e ti piace immergerti in esso alla
ricerca di qualcosa che ti stupisca, oppure... oppure sei "solo"
intelligente e, per quanto la tua intelligenza ti dica che "sono
tutte cazzate", la tua stessa intelligenza ti dice che nulla esclude
una eventuale possibilità che tutto quanto a prima vista potrebbe
sembrare assurdo, poi non si riveli assolutamente possibile e
dimostrabile. Non dimentichiamo mai che i nostri avi scomunicavano chi
asseriva che la Terra fosse rotonda... Molto probabilmente, la stragrande
maggioranza delle notizie riportate dai mas media dall'inizio del fenomeno
ufo fino ad oggi, sono distorte, mal riportate, erroneamente interpretate
se non, addirittura, artatamente falsate, ma... ma se ogni leggenda ha un
fondo di verità, perché la "leggenda ufo" non potrebbe averla?
perché un fatto così difficilmente dimostrabile, che fa guadagnare a
colui che se ne interessa, l'appellativo ( nel migliore dei casi ) di
visionario, immaturo cantastorie o frustrato con bisogno di attenzione,
continua ad appassionare migliaia di persone che, incuranti degli
eventuali appellativi affibbiati, ne parlano sempre più liberamente e con
(presunta) cognizione di causa?
Non mi riferisco certamente agli autori di Best sellers che, con gli ufo,
hanno guadagnato cifre che giustificherebbero ampiamente la noncuranza per
gli appellativi più o meno offensivi dei "ben pensanti", mi
riferisco, bensì, alla gente comune, ai "normali", agli
"insospettabili" che, in un dato momento della loro vita,
decidono di stravolgere la loro esistenza, subendo mortificazioni
indicibili e, molto spesso, anche la malcelata sopportazione della
propria famiglia, pur di inventare la storiella degli ufo... perché???
Se Tu sei qua, é perché fai parte di quelli che non spiegano le cose con
un laconico : "é così... perché é così", non sei di quelli
che dicono : "...tanto ci penso o non ci penso, che cambia?", Tu
pensi... perché hai un cervello ed il cervello a questo serve... a
pensare. Cogito, ergo sum...penso, quindi esisto!
Non so se gli ufo siano una realtà, del resto sono
certo di aver visto qualcosa degno di questo appellativo, però, le
mie modestissime conoscenze, mi inducono ad essere cautamente
possibilista. Ed allora... perché ogni tanto, non possiamo parlare anche
di ufo? ...
1) Risposte scientifiche al fenomeno UFO
2) Risposte al fenomeno UFO alle quali la scienza e gli scettici non sa dare
spiegazioni.
(
1 )
Risposte
scientifiche al fenomeno UFO
UFO
è l'acronimo inglese di Unidentified Flying
Object che significa O.V.N.I. sigla italiana di «Oggetti
Volanti Non Identificanti», ma poiché non si tratta sempre di oggetti,
attualmente, per indicare queste improvvise apparizioni celesti, che non
hanno una spiegazione plausibile, si preferiscono definizioni del tipo «Fenomeni
Aerospaziali Non Identificati» o altre simili.
La storia degli
UFO
inizia il 24
giugno del 1947 con il racconto di uno sconosciuto uomo di affari
americano il quale riferì, al rientro da un viaggio sul suo aereo
privato, di aver visto, attraverso il finestrino, una serie di oggetti
splendenti, a forma di disco, che si spostavano nell'aria saltellando come
fossero ciottoli lanciati sull'acqua. Da allora si cominciò a parlare di
«dischi volanti», che divennero poi
UFO
quando la comunità scientifica decise di occuparsi dell'argomento.
Ma che cosa sono in realtà gli UFO?
Prima di rispondere è opportuno spiegare come avvengono questi
avvistamenti e da chi sono fatti. Bisogna allora sapere che
l'individuazione degli UFO non è mai stata
fatta da esperti, cioè da gente allenata all’osservazione di fenomeni
celesti, ma da persone comuni. Coloro che raccontano di avere visto degli UFO
sono sempre persone cui capita di vedere cose mai viste in precedenza e
con le quali non hanno alcuna familiarità. Inoltre si tratta in genere di
soggetti che credono nella presenza di extraterrestri e si mostrano
disponibili a raccontare, molto dettagliatamente e a volte amplificandole,
sensazioni e stati d’animo che normalmente sono durati solo pochi
secondi.
Gli avvistamenti di
UFO
in tutto il mondo ormai hanno superato il
milione, e sembrano oggettivamente un po’ troppi per essere tutti veri.
Qualcuno però partendo dallo stesso dato afferma il contrario e cioè che
un milione di avvistamenti sarebbero troppi per essere tutti falsi. In
realtà, che qualche extraterrestre possa capitare qui da noi è ritenuto
un fatto accettabile anche da un punto di vista scientifico, ma che
esistano mezzi di trasporto alieno che si aggirano sopra le nostre teste
senza che gli strumenti perennemente dedicati alla osservazione del cielo
abbiano mai registrato niente di sospetto sembra oggettivamente poco
verosimile. In effetti, molti di questi avvistamenti
UFO
sono stati ricondotti a oggetti normalissimi come pianeti, stelle molto
luminose, aerei, uccelli, satelliti artificiali ecc. e pertanto, in molti
casi, non si può più parlare di
UFO, ma di
IFO (Identified Flying Object), cioè di oggetti identificati.
Gli avvistamenti di
UFO,
come abbiamo detto, in genere avvengono in brevi intervalli di tempo,
spesso di notte e a volte anche su veicoli in movimento; tutte cose queste
che rendono difficile una buona osservazione perfino da parte di persone
esperte. I piloti di aereo, ad esempio, a volte si lasciano ingannare da
alcuni avvistamenti che per loro dovrebbero essere familiari. Si racconta
che durante la seconda guerra mondiale i mitraglieri degli aerei abbiano
in più occasioni sparato contro luci che ritenevano fossero apparecchi
nemici in avvicinamento mentre in realtà si trattava del pianeta Venere o
di qualche altro corpo celeste. In un'occasione, riportata dalle cronache,
due equipaggi delle linee civili americane riferirono di aver visto uno
squadrone di dischi volanti venire loro incontro, ma successivamente si
appurò, anche con l'ausilio di alcune foto scattate nella circostanza,
che si trattava in realtà di uno sciame di meteoriti che, fra l'altro,
non era affatto vicino agli aerei come riferirono i piloti, ma a circa 200
chilometri di distanza.
A tutto ciò bisogna
aggiungere la suggestione, il pregiudizio e il desiderio inconfessato
dell'uomo di vivere esperienze fuori dall'ordinario. Esperienze
immaginarie che vengono ricordate e descritte come reali sono abbastanza
frequenti anche fra persone “normali”, le quali tuttavia non le
rendono pubbliche perché temono di essere derise o, peggio ancora, prese
per matte. Tuttavia qualche megalomane esiste sempre. Ci sono persone, ad
esempio, che hanno raccontato cose inaudite come quelle di essere state
rapite dagli alieni e portate a bordo dell'astronave dove avrebbero subito
una visita medica molto accurata e quindi vissuto una serie di esperienze
(di solito a carattere erotico) prima di essere riportate sane e salve là
dove erano state prelevate. Mai è avvenuto che queste persone, di ritorno
dalle loro avventure, abbiano portato con sé qualche manufatto
sicuramente estraneo alla nostra tecnologia: un ingranaggio, un pulsante,
un oggetto qualsiasi che potesse rappresentare la prova tangibile di
quello che andavano raccontando.
Vi sono infine le
truffe e le burle vere e proprie, una delle quali, molto interessante, fu
organizzata in Gran Bretagna e se ne diffuse l'eco in tutto il mondo. Si
trattava di tracce di forma circolare e di altre figure geometriche di
grandi dimensioni impresse su campi di grano e avena rinvenute da
agricoltori o passanti occasionali. Questi ritrovamenti ebbero inizio
verso la metà degli anni Settanta e si protrassero fino agli inizi degli
anni Novanta quando i due burloni che avevano architettato lo scherzo,
avendo ormai superato i sessant'anni, decisero di confessare. La decisione
fu presa anche in considerazione del fatto che ormai si stava esagerando,
soprattutto da parte di una stampa alla continua ricerca di fatti
sensazionali, la quale, per motivi di lucro, stava approfittando della
situazione che si era venuta a creare. In realtà la burla non veniva
apprezzata per nulla dai contadini ignari che si vedevano i campi
sistematicamente rovinati dai solchi lasciati dai macchinari utilizzati
dai due burloni per creare le tracce sospette, mentre la cosa era molto
gradita da fotografi e giornalisti che lucravano approfittando
dell'ingenuità della gente più semplice, alla quale veniva fatto credere
che si trattava effettivamente dell'opera di alieni.
Sono
stati scambiati per
UFO
oggetti e fenomeni di
provenienza sia naturale che umana e l'elenco completo sarebbe
lunghissimo; noi ne faremo solo un cenno. Innanzitutto vi sono gli aerei e
gli elicotteri in esercitazione notturna che ingannano facilmente gli
osservatori sprovveduti, soprattutto se la direzione del vento allontana
il rumore dei velivoli in movimento; a questi si devono aggiungere i
silenziosi palloni sonda che, trovandosi a notevole altezza, sono ancora
illuminati dal Sole quando sulla Terra è già buio. Poi vi sono rottami
di satelliti che rientrano nell'atmosfera incendiandosi alla stregua delle
meteoriti che spesso vengono confuse anch'esse con UFO. Inoltre possono
trarre in inganno foto mal riuscite o sfocate che raffigurano stormi di
uccelli o magari fogli di carta trasportati dal vento.
Oltre ad oggetti solidi vi sono fenomeni luminosi di altra natura
come i fari di automobili o i riflettori delle discoteche o dei casinò
che illuminano le nuvole basse. Anche i riflessi sui finestrini
dell'automobile possono dare l'illusione di un oggetto che si sposta in
cielo. Ingannevoli possono essere, infine, le nubi lenticolari e i fulmini
globulari. Questi ultimi rappresentano oggi una tra le spiegazioni più
accreditate per gli avvistamenti di oggetti “alieni”. La fenomenologia
di fulmini globulari è ancora poco conosciuta, ma si sa che si tratta di
fenomeni elettromagnetici capaci di simulare dischi, gusci, globi
luminosi, talvolta simili per aspetto a delle vere “astronavi” da
fantascienza.
(
2 )
Risposte al fenomeno UFO alle quali la scienza e gli scettici non sa dare spiegazioni
In Galles, qualche giorno fa, l'ultima
puntata di una storia infinita: tre elicotteristi hanno
dichiarato di aver avvistato un oggetto strano, che emanava forti luci, e
di aver provato a seguirlo. Non ci sono riusciti perché ad un certo
punto, puf, tutto è sparito. La solita vicenda di Ufo, con il consueto
epilogo che porta a dire che siamo di fronte a episodi e a testimonianze
inattendibili? Forse sì, ma forse no, perché queste tre persone hanno
garantito di non aver preso abbagli, di essere lucide, sobrie e
perfettamente in sé. Del resto, se non fossero nelle condizioni
psicofisiche per volare, nessuno le metterebbe su un elicottero. Tre
militari e per di più operativi, dunque, ovvero gente costretta a
controlli metodici e regolari: la loro vicenda, come minimo, deve essere
pesata con più attenzione rispetto a quella di persone più facilmente
suggestionabili, perché è vero che i cialtroni, in buona o in cattiva
fede, non sono mai mancati nella casistica degli oggetti volanti non
identificati. Però non è mai mancato nemmeno il mistero. Più o meno
denso, più o meno decifrabile. E comunque, sempre affascinante.
Ufo e ufologia sono di nuovo
prepotentemente d'attualità, ammesso che siano mai
passati di moda. Prima dei fatti nel Galles, ci sono stati il ritorno di
avvistamenti a Phoenix (storica terra d'elezione per dischi volanti e
cotillons) e le ore di tensione a bordo dello Shuttle Discovery, quando
una luce si è messa a «pedinare » la navicella (la Nasa ha poi
tranquillizzato gli astronauti: si trattava di un pezzo di isolante perso
dallo stesso veicolo spaziale). Infine, soprattutto, ci sono i passi
compiuti dai governi, che sempre più di frequente declassificano gli
X-files relativi alla materia: in questo mese di giugno è stata la volta
della Gran Bretagna, ma nel solo 2008 avevano già aperto gli archivi la
Francia e l'Ecuador.
L'apertura dei dossier procede per gradi.
L'Inghilterra ne ha messi a disposizione otto, per quelli che
restano occorre attendere ancora. A occhio e croce, i documenti più
interessanti paiono quelli relativi ai rapporti dell'ex Kgb (127 pagine di
registrazione di eventi non normali) e una testimonianza che giunge
dall'Ecuador. A margine dei 44 casi declassificati, un ufficiale, William
Salgago, afferma senza ombra di dubbio «che ci sono velivoli di origine
extra terrestre nella nostra atmosfera e che dobbiamo condividere il
nostro spazio con esseri di altri mondi». Ma perché adesso i governi
aprono i dossier? «Il fenomeno Ufo è diventato di massa: serve una
risposta — spiega Enrico Baccarini, dirigente del Cun, il Centro
ufologico nazionale —. Decenni di indagini e studi da parte di vari
governi hanno prodotto più domande che risposte. Tutto ciò, unito alle
incessanti richieste di comuni cittadini e di varie associazioni, ha
indotto le autorità a sbloccare parte dei propri archivi». Resta da
capire se la scelta si lega, come sostengono al Cun, all'opportunità di
preparare la gente oppure alla certezza che si possono togliere i vincoli
in quanto non c'è nulla di decisivo e di preoccupante. Quest'ultima tesi,
tra l'altro, è stata usata proprio in occasione dell'apertura degli
X-files inglesi. «La teoria dell'acclimatazione al fenomeno —
commentano al Cun — viene sostenuta a fronte di una consapevolezza che
da parte dei vari governi non tutto è stato ancora detto.
Il segreto di Stato unito al pericolo di
possibili choc culturali inducono alla cautela nel rendere
pubbliche le informazioni». Intanto cresce nel mondo la voglia di Ufo, la
voglia di alieni. E l'interesse, secondo Baccarini, non è solo e tanto
per le componenti immaginifiche del fenomeno, «quanto perché è sempre
più ampia la consapevolezza che la vita non è patrimonio esclusivo della
Terra. Il Vaticano stesso ha ammesso tale possibilità («Si può credere
in Dio e negli extraterrestri » ha dichiarato l'astronomo-teologo José
Gabriele Funes, ndr) e le ultime scoperte delle sonde inviate provano
l'evidenza di forme di vita batterica su Marte; infine, la scoperta di
pianeti extrasolari simili al nostro avvalora la non unicità del sistema
solare in cui siamo collocati». Perché dovremmo essere soli
nell'universo?, si chiedono al Cun. «Più di sessant'anni di avvistamenti
nei cieli, registrati da piloti militari, uomini di governo, scienziati,
comuni cittadini dimostrano— dice Baccarini — la presenza di un
fenomeno tangibile. Decine di commissioni governative lo hanno esaminato,
non riuscendo mai a classificarlo, nella sua totalità, come di origine
naturale o terrestre. La stessa Aeronautica militare possiede un proprio
ufficio che si occupa del censimento statistico di questi oggetti.
La realtà è che il fenomeno Ufo esiste
e interessa a vari livelli tanto gli establishment governativi quanto
coloro che si trovano ad avvistare qualcosa di anomalo». Fermandoci al
solo caso dell'Ami e bloccando la ricerca a ritroso al 2001, sono 32 i
casi che non hanno trovato una spiegazione attendibile. Nel 2005 si è
registrata poi l'uscita dell'ex ministro della Difesa canadese Paul
Hellyer in una conferenza a Toronto: ricordando di aver partecipato dal
1963 al 1967 alle riunioni dell'Alleanza Atlantica, dichiarò che dal 1947
(quando il pilota Kenneth Arnold disse di essersi imbattuto in una serie
di flying saucers, episodio di poco anteriore al caso Roswell e al
presunto ritrovamento di un'astronave schiantatasi al suolo) gli Ufo
volano in totale libertà sopra i nostri cieli. Non solo: il desiderio
degli Usa di tornare sulla Luna entro il 2020 sarebbe da legare alla
necessità di creare una base che permetta di difendere la Terra dagli
attacchi intergalattici. Curiosamente, negli anni 70, anche di questo si
parlava in una serie di telefilm diventata cult: chi non ricorda Shado,
l'organizzazione costituitasi per combattere in assoluto segreto una razza
aliena in via d'estinzione che sperava di sopravvivere catturando uomini
per usarli come pezzi di ricambio? «L'evidenza che fenomeni sconosciuti
sono presenti nei nostri cieli — dice ancora Baccarini — è ormai
incontrovertibile.
Già nel IV secolo dopo Cristo,
lo scrittore latino Giulio Ossequente ci parlava di "scudi
infuocati" che stazionavano nei cieli dell'antico impero romano. Gli
Ufo esistono dunque da molto prima di quanto si possa pensare e la storia
stessa testimonia questa realtà. Oggi non si discute più sull'evidenza
del fenomeno, ma semmai sulla sua natura o sulle sue possibili
implicazioni sociali, culturali e tecnologiche».
dal corriere.it
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