Argomenti Correlati
Area 51
Caso Roswell
Progetto
Blue Book
Extraterrestri
dal passato
Teorie dei fisici sugli UFO
e del complotto UFO
I Cerchi nel Grano
(Crop Circles)
|
I Cerchi nel grano (Crop
Circles)
1) Introduzione - 2) La Storia
3) i sostenitori del vero
4) i sostenitori
del falso
IL
MISTERO DEI CERCHI NEL GRANO Introduzione
I
"cerchi nel grano" ("Crop Circles") sono di forma
rotonda o ellittica, con un diametro che varia dai 45 centimetri ai 200
metri, con una dimensione media di 50 metri; sono di una precisione
assoluta, con una straordinaria fantasia di varianti nel disegno.
Molto
particolare è anche il modo in cui i cerchi vengono tracciati: le piante
di grano vengono piegate delicatamente, tutte nella stessa direzione e mai
spezzate. Continuano infatti a crescere tranquillamente, raggiungendo così
sdraiate, la piena maturazione. Scienziati statunitensi hanno scoperto
nelle piante prelevate dai cerchi notevoli alterazioni fisiche e
genetiche, spiegabili solo con l'irradiazione di microonde a noi
sconosciute.
|
|
Gli
steli delle spighe sono piegati, ma non spezzati.
Nelle
spighe prelevate dai cerchi (a sinistra) i nodi degli steli sono
più grandi di quelli delle spighe rimaste in piedi nel campo.
|
I
chicchi delle spighe raccolte nei cerchi (a sinistra)
risultano
deformati, mentre quelli del restante raccolto sono perfetti.
|
IL
MISTERO DEI CERCHI NEL GRANO La Storia
Il
15 Agosto del 1972 a Warminster, nel sud dell'Inghilterra, Bryce Bond
(giornalista radiofonico americano) e Arthur Shuttlewood (ufologo
britannico, figura importante nella storia del fenomeno quale testimone di
molti avvistamenti e apparizioni di cerchi) si recarono sulla Stars Hill,
la Collina delle Stelle, dopo il tramonto; da lì, mentre osservavano il
cielo, videro due oggetti splendenti danzare in cielo.
In
seguito l'americano riferì che uno di questi oggetti, di forma
triangolare e lungo circa sette metri, si avvicinò e cominciò a muoversi
sopra un vicino campo di grano. Sotto l'oggetto le spighe si adagiarono
con grazia, a spirale, gli steli uniformemente piegati in senso orario, e
in meno di un minuto si formò un grande disegno di forma triangolare,
avente un diametro di 7 metri; Bond conclude il racconto dicendo che poi
apparvero un secondo cerchio di 10 metri di diametro e un'ellisse
affusolata. Terminato il suo disegno l'oggetto schizzò via e scomparve.
Quello
di Warminster era il primo Crop Circle della storia ad avere dei
testimoni; da quel giorno i cerchi comparvero regolarmente; poi nel 1990
apparvero disegni più complicati, non più singoli cerchi ma
"pittogrammi" o "agroglifici".
Si
è a conoscenza del fenomeno dagli Anni Settanta (testimonianze
di Cerchi nel Grano ci arrivano dall'Australia nel 1966 e dagli Stati
Uniti negli anni '30 e '40, ma, senza un corredo fotografico, non possono
essere prese in considerazione),
da quando alcuni piloti, dai loro aerei, videro stagliarsi cerchi di
straordinaria bellezza e simmetria sui campi di grano maturo
dell'Inghilterra meridionale. Dapprima
solamente cerchi, perfettamente geometrici, questi fenomeni sono diventati
sempre più complessi nella loro architettura, evolvendo di anno in anno
fino a formare splendide figure.
L'esempio
più stupefacente è la formazione del 13 Agosto 2001, a Milk Hill, vicino
Alton Barnes, Wiltshire, Inghilterra del sud: 300 metri di diametro,
formata da 409 cerchi perfettamente misurati (nella fotografia).
Il
fenomeno si sviluppò anche in altri paesi e nel 1991 apparvero i
primi "pittogrammi" in Germania. Ma il posto in cui vi sono
stati più avvistamenti UFO e apparizioni di cerchi (quasi sempre tra
aprile ed agosto) è sicuramente il Sud dell' Inghilterra, presso
Warminster, una delle regioni più belle e misteriose del pianeta.
Il
fatto sorprendente è che Warminster giace esattamente al centro del
famoso triangolo formato da Glastonbury
(collegato alla profezia biblica della "Nuova Gerusalemme",
secondo cui una nuova era avrebbe avuto inizio dalla "Engelland, nome
divenuto col tempo England), Avebury
(complesso megalitico, antico santuario della preistoria)
|
|
Avebury,
altro cerchio di pietre dell'antichità, anteriore a Stonehenge.
Si presume che risalga al 4500 a.C.
|
|
|
Ricostruzione
del complesso di Avebury che somiglia in modo sorprendente al
pittogramma scoperto
l'11
luglio 1992 presso Ogbourne
|
e
Stonehenge
(altro misterioso complesso megalitico, probabile osservatorio astronomico
o tempio); luoghi situati tutti su antiche "linee di energia".
|
Stonehenge,
presso Salisbury
|
Il
cielo di Stonehenge è frequentemente solcato da UFO e
misteriose luci (fotografia del 1990)
|
La
città è inoltre circondata da sei colline che portano nomi
significativi: "Heaven's Gate" (Cancello del Cielo), "Lord's
Hill" (Collina del signore"), "Jacob's Ladder" (Scala
di Giacobbe), "Star Hill" (Collina delle Stelle) e "Cradle
Hill" (Collina della Culla).
|
Silbury
Hill, vista dal cielo. Costituisce "l'ombelico" del
"paesaggio sacro" intorno ad Avebury
|
Che
cosa sono dunque i cerchi nel grano? Gli
investigatori partorirono diverse ipotesi sull'origine dei "Crop
Circles": era la Madre Terra che reagiva in quel modo alla
distruzione dell'ambiente? Erano "turbini di vento", "campi
morfogenetici", "poteri telecinetici" dei ricercatori o
"forze geomagnetiche"? Era stato l'atterraggio di dischi volanti
a lasciare quei segni oppure, secondo la spiegazione più divertente, i
cerchi erano stati impressi da ricci e porcospini nel momento della copula
e in presenza dei rivali in amore che, spettatori involontari della scena,
correvano in tondo a una certa distanza dalla coppia, marcando il bordo
esterno dei cerchi?
Secondo
gli Ufologi sono messaggi di entità extraterrestri, da decrittare prima
del loro "arrivo"; pittogrammi che, attingendo dalle nostre
culture, dovrebbero mediare pensiero umano e alieno permettendoci di
capire queste entità senza essere scossi da uno shock culturale che
minerebbe le basi delle nostre società e religioni.
Secondo
Michael Hesemann (uno dei maggiori esperti in questo campo) la soluzione
del mistero dei cerchi nel grano è connessa proprio con la venuta degli
UFO: "I cerchi non sono che un nuovo modo con cui gli extraterrestri
vogliono annunciarci il loro ritorno e, per risparmiare alla nostra
cultura un terribile shock, hanno scelto questo mezzo così blando,
raffinato e di grande bellezza, che prepara le nostre coscienze per gradi,
ampliandone gli orizzonti". La scoperta improvvisa di intelligenze
extraterrestri potrebbe infatti avere un effetto devastante che
provocherebbe ansia, panico, isterismo di massa e governi in crisi.
Secondo
gli scettici sono grandi opere d'arte create dall'uomo, attraverso una
tecnica ancora segreta, ma certo non "aliena".
Molte
associazioni si sono premurate di "creare" segni nel grano per
dimostrare che era possibile realizzarli. Tra di esse il Team Satan
inglese, certamente il più esperto, ha raggiunto un discreto livello
realizzativo, ancora lontano però da quello dei cerchi considerati
"autentici".
Lo
stesso vale per i numerosi ed anzianotti signori inglesi che hanno
millantato la creazione dei segni sostenendo di essersi fatti beffe del
mondo intero per anni: nessuno è stato in grado di costruire un'opera
convincente davanti alle telecamere.
I
mezzi più diffusi sono una scala o un palo posto a centro del cerchio,
una corda legata a questo perno alla quale far svolgere un giro di 360
gradi mentre uomini armati di assi la seguono piegando quattro o cinque
steli alla volta con cautela, senza spezzarli. Con questo si ottengono
ottimi cerchi, quasi perfetti, ma è difficile disegnare figure più
complesse.
|
|
Il
pittogramma detto la "Chiave" punta
con
precisione su Silbury Hill
(Foto
G. Wingfield)
|
L'insettogramma
apparso a Stonehenge
il
10 luglio 1991. La "scaletta" del
disegno
punta con precisione sul famoso
cerchio
di pietre (Foto G. Wingfield)
|
Le
caratteristiche dei cerchi sono molte e vanno elencate scrupolosamente per
comprendere il fenomeno in tutte le sue sfumature:
-
I
cerchi compaiono in una notte, qualunque sia la loro dimensione, ma si
sono riscontrati casi di aggiunte fatte in notti successive, anche
piuttosto distanti da quella della creazione.
-
I
cerchi hanno un forte legame geografico con le aree preistoriche, in
particolare gli antichi cerchi di pietre megalitiche, uno per tutti: Stonehenge,
nel Wiltshire.
-
Il
grano è piegato, mai spezzato, in senso orario o antiorario, con una
linea di spighe piegata nel senso opposto, sul margine, per rendere più
netto il disegno. A volte, oltre che piegato, il grano è anche
intrecciato, molto raramente presenta lievi bruciature. Gli insetti
tra le spighe sono tutti morti, secondo alcuni studi letteralmente
"esplosi", come se fossero stati esposti ad un forte calore.
Un povero porcospino, trovato in un cerchio in Canada il 22 Agosto
1992 a Milestone, Saskatchewan, era schiacciato fino a raggiungere uno
spessore di due centimetri e gli aculei ancora presenti sul corpo
erano piegati nello stesso senso del grano.
|
|
Gli
steli delle spighe sono piegati, ma non spezzati.
Nelle
spighe prelevate dai cerchi (a sinistra) i nodi degli steli sono
più grandi di quelli delle spighe rimaste in piedi nel campo.
|
I
chicchi delle spighe raccolte nei cerchi (a sinistra)
risultano
deformati, mentre quelli del restante raccolto sono perfetti.
|
-
Non
ci sono impronte tra il grano né vicino ad esso, le spighe, inoltre,
si spezzano e rovinano sotto i piedi dei primi visitatori del sito.
-
Si
contano cerchi formatisi su tutte le specie di cereali, su comune
erba, su neve, ghiaccio, sabbia ed una moltitudine di altri terreni.
-
All'interno
di alcuni cerchi sono riscontrate anomalie dello spettro
elettromagnetico e radioattivo che suscitano nausee e mal di testa.
Molti sostengono che all'interno dei cerchi appena formati si può
sentire un basso ronzio o, a volte, un fischio costante ed ipnotico.
Le spighe piegate presentano mutazioni genetiche, con deformazione dei
chicchi, ingrossamento dei nodi, esplosione dei pori delle cellule,
riproducibile mettendo le spighe in un comune forno a microonde per
due minuti.
-
I
cerchi compaiono sempre in zone in cui gli avvistamenti UFO sono più
frequenti del normale. Molti testimoni, senza prove a confermare le
loro affermazioni, confermano di aver visto "sfere luminose"
volare basse sui campi ad alta velocità.
I
cerchi che sappiamo essere stati fatti dall'uomo presentano indizi
inequivocabili della loro manifattura: buchi nel centro dove sono posti i
pali di misurazione, segni del passaggio di piedi, imperfezione nei
margini, dimensioni contenute, difficoltà a celare il lavoro durante la
notte della creazione, spighe spesso spezzate, mai intrecciate.
Ed
ora una lista di dubbi che hanno acceso la curiosità degli scettici negli
ultimi anni e, speriamo, anche la vostra spingendovi ad approfondire
l'argomento:
-
I
cerchi fino ad oggi sono comparsi in: Inghilterra, Germania, Svezia,
Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Francia, Italia (Agosto 1985, Zoppola,
Friuli Venezia Giulia; Grosseto, Toscana, 1990, non confermato;
Sicilia 1990 avvistato da un turista straniero su un aereo da turismo,
località non specificata, non confermato), Spagna, Svizzera,
Ungheria, Bulgaria, Russia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone,
Afghanistan, Turchia, Egitto, Portorico, Canada, Usa (questa lista è
del 1992). Erano legati a luoghi di interesse archeologico, in
particolare preistorico, solo in Inghilterra e in Germania. La
coincidenza tra Gran Bretagna e Germania, essendo i cerchi tedeschi
comparsi molti anni dopo quelli inglesi, potrebbe essere dovuta alla
speculazione da parte degli autori dei cerchi sulla stampa Europea.
Questa infatti ipotizzava un legame tra i cerchi e i monumenti
preistorici già da molti anni.
-
L'aumento
progressivo della complessità dei disegni sembra la prova più
interessante da valutare nel caso di una manifattura umana. La
raffinazione di una tecnica che di anno in anno diventa sempre più
articolata è decisamente più plausibile nel caso dell'evoluzione di
un arte terrestre piuttosto che aliena. La tesi degli Ufologi su un
messaggio comunicato per gradi, allo scopo di non sconvolgerci, visto
che comunque nessuno ha ancora interpretato i segni, appare debole ed
infondata. Posto che essi vogliano parlarci attraverso formule
matematiche applicate a pittogrammi di chiara ispirazione culturale -
religiosa - geometrica terrestre, perché mai, se essi conoscono così
bene le nostre culture, non riescono a comunicare niente al di là
della loro bravura nell'esecuzione?
-
I
campi di grano sono attraversati da sentieri sterrati per il passaggio
dei trattori. Non esiste cerchio che non si sovrapponga ad uno di
questi sentieri, perlomeno nelle centinaia di foto esistenti. Se gli
autori usassero questi sentieri per cominciare l'opera si potrebbe
giustificare almeno l'assenza di impronte al di fuori dei cerchi. I
campi di granoturco, al contrario, non hanno questi sentieri.
-
Perché
nessuno ha pensato di monitorare i campi di giorno? Essi sono tutti
localizzati in aree pianeggianti, circondate da colline molto basse
[la più alta (200 metri) è nell'Inghilterra del sud, mentre la
Silsbury Hill, costruzione megalitica piramidale di 150 metri, attorno
alla quale compaiono centinaia di segni è chiusa durante la notte].
L’eventuale attività umana nei campi nelle ore diurne passerebbe
sicuramente inosservata anche se vista dall'alto. Gli autori
potrebbero inoltre metterci più di una notte o di un giorno,
basterebbe coprire le aree lavorate con teli mimetici, difficili da
notare anche dai (pochi) aerei da turismo che ogni giorno sorvolano la
zona, sempre di prima mattina, in cerca dei segni.
-
Durante
l'estate migliaia di persone si recano nello Wiltshire ed organizzano
veglie notturne armati di telecamere. Con loro ci sono altrettante
numerose troupes di scienziati e giornalisti. Se l'apparizione dei
segni coincide con l'avvistamento di queste sfere luminose, perché
non esiste un solo filmato convincente del fenomeno?
-
Nausee,
mal di testa e ronzii possono essere facilmente causati da
autosuggestione.
Detto
questo, i misteri restano molti, moltissimi, troppi, per lasciarci
rassicurare da una necessaria dose di sano scetticismo. Nessuno, in
definitiva, ha ancora capito come e perché questo fenomeno si verifichi
in parti del mondo così lontane, attraverso il medesimo modus operandi.
L'interesse dimostrato dall'esercito inglese e da quello statunitense per
il fenomeno è documentato e piuttosto sospetto. Come se non bastasse i
cerchi hanno la brutta tendenza ad apparire molto vicino a basi militari:
il Wiltshire ne è letteralmente disseminato. Questo, naturalmente, ha
dato adito ad altre speculazioni che coinvolgono armi segrete e nuove
tecnologie testate sul territorio, ma qui si entra in un territorio
cedevole in cui è facile cadere nel ridicolo e nell'ipotesi di complotto.
Molte
sono le strutture dell'antichità fatte per essere viste dal cielo: dalle
grandi "linee"
di Nazca in Sud America ai Cavalli scavati nelle colline del Wiltshire.
Cavallo
scavato nelle colline del Wiltshire
Oggi
abbiamo i Crop Circles, testimoni che, attraverso l'arte ed il mistero, un
legame indissolubile unisce l'uomo al cielo, culla perfetta di divinità,
alieni e suggestioni primordiali.
IL MISTERO DEI CERCHI
NEL GRANO
Un fenomeno"reale"
i sostenitori del vero
|
Ecco
un elenco di "FAQ" sui Cerchi nel Grano:
|
1-
Cosa sono i crop circles?
Sono
formazioni geometriche regolari e varianti da forma semplice a complessa,
che si manifestano in campi di grano, loglio o erba medica,
prevalentemente in Inghilterra (con alcune significative eccezioni),
mediante un fenomeno di piegatura e intreccio degli steli.
2-
Qual è l'origine dei crop circles?
L'origine
è sconosciuta. Esistono soltanto ipotesi, avanzate da esponenti della
scienza ufficiale e non, la quale malgrado alcuni studi sono ancora
incapace di dare spiegazioni del fenomeno.
3- Quali caratteristiche hanno i crop circles per essere
distinti da eventuali burle?
Gli steli d'erba sono piegati e intrecciati e mai spezzati (il che
accade regolarmente quando si cerca di realizzare un crop circle con
tecnologia a noi nota). Le piante presentano alcune mutazioni a cui non è
data spiegazione: le pianticelle più giovani muoiono, mentre le piante
adulte crescono in maniera abnorme, sviluppandosi nella direzione in cui
si sono piegate. Rilevamenti molecolari hanno evidenziato come alcuni
cristalli si dispongano perfettamente secondo il disegno dello stesso crop
circle.
4- Quanti crop circles sono apparsi finora?
Circa 10.000 mila in tutto il mondo, e prevalentemente in
area britannica, con un ritmo crescente a partire dai primi anni Novanta.
Il 12 agosto 1972 è stata scattata la prima fotografia a un cerchio nel
grano, ma tale fenomeno è conosciuto dal 1600, al riguardo esistono delle
stampe d'epoca.
5-
Esiste un'evoluzione dei crop circles?
Sì. Essi sono passati da una prima fase, in cui il disegno era
generalmente circolare ed estremamente semplice, a una seconda fase in cui
i simboli e i disegni presentano una complessità e un'armonia
estremamente strutturate. Da questo momento in poi, anziché "cerchi
nel grano", si parla di "pittogrammi".
6- La zona in cui appaiono i crop circles presenta
modificazioni ambientali?
Sì. C'è un incremento di radioattività. Inoltre, secondo studi
recenti, l'effetto dell'apparizione di un crop circle è paragonabile a
quello di un forno a microonde, inoltre è stato scoperto che se
particolari soggetti sensitivi si posizionano al centro di un crop circle
percepisce realtà di altre dimensioni e mondi in cui sono state viste
delle piramide avvolte da energie variopinte.
7- La burla da parte dei due pensionati è credibile?
No, per stessa ammissione di uno dei due pensionati, prima di
morire. Nel 1991, di fronte alle telecamere della Bbc, i due hanno cercato
di riprodurre un crop circle in un campo di grano, con
pessimi
risultati: figura irregolare, piante spezzate e nessuna delle
caratteristiche di mutazione rilevate solitamente in loco. Inoltre, i due
si sono dichiarati pubblicamente incapaci di riprodurre i pittogrammi.
8- E' mai stato ritrovato alcun "apporto" in
prossimità di un crop circle?
Sì, in Germania, presso un pittogramma che misurava più di 400m
di lunghezza, sono state ritrovate tre placche che riproducevano
perfettamente il pittogramma manifestatosi nel campo di grano. La placca
più piccola di bronzo, quella media d'argento e quella più grossa d'oro,
per un peso di circa 20kg. Le placche devono ancora essere sottoposte
all'esame del Carbonio 14.
9- L'ipotesi che lega la formazione dei crop circles a
fenomeni naturali è da scartare?
E' stata formulata una sola ipotesi del genere, legata alle
correnti di plasma aereo. Tale ipotesi è stata abbandonata dal momento in
cui hanno iniziato ad apparire i pittogrammi, irrealizzabili secondo i
flussi di aria.
10- Quali sono le più recenti e attendibili tra le
ipotesi?
Sarebbero sfere luminose a provocare il fenomeno dei crop
circles. Ma non se ne specifica né la provenienza né la natura, alcuni
ricercatori e sensitivi da esperimenti effettuati affermano che i cerchi
nel grano sono porte per altri mondi e dimensioni.
Crop
Circles: la scienza risponde
di Eltjo H. Haselhoff
La scorsa estate, come ogni anno,
molti giornali hanno riportato notizia del manifestarsi dei cerchi nel
grano, in campi coltivati e fattorie di tutto il mondo. I crop circles
sono grandi disegni geometrici, all’interno dei quali il grano risulta
piegato verso il terreno. "Storielle d’estate", secondo
alcuni, tipiche della sonnolenza e della calura che affligge le redazioni
dei giornali locali, i cui reporter si affannano a cercare argomenti
alternativi su cui scrivere. "Marziani atterrano in un campo di
grano", oppure: "UFO o scherzi?" sono i titoli più
frequenti e il tenore degli articoli sempre il medesimo: si va dalla
comparsa di uno o più crop circles nei campi, al proprietario, che
solitamente cade dalle nuvole; si passa poi a menzionare le presunte
proprietà mistiche di queste formazioni e gli incredibilmente grandi
pittogrammi che appaiono nel sud dell’Inghilterra. Un ingrediente
favorito è la discussione su dischi volanti ed extraterrestri che cercano
di comunicare con gli abitanti del pianeta Terra. Comunque,
invariabilmente, alla fine si riportano alla ribalta i due anziani inglesi
(Doug Bower e David Chorley) che nei primi anni ’90 affermarono di aver
creato da soli tutti i crops britannici con l’aiuto di semplici
attrezzi: corde e assi. A volte, la ciliegina sulla torta è rappresentata
da informazioni concernenti tracce create a bella posta da qualcuno. Di
conseguenza, molta gente finisce per fare spallucce nell’udire la parola
"crop circle", lasciando perdere, come si trattasse, appunto,
solo di una storiella. "L’hanno provato molto tempo fa, che tutti
quei cerchi sono fatti dagli uomini, l’ho visto l’altra settimana alla
televisione!"
Critiche prive di fondamento
Il
fenomeno dei crop circles si è manifestato tanto tempo fa e solo poche
persone non ne hanno mai sentito parlare. È affascinante notare come
tutti abbiano una personale opinione a riguardo, quantunque pochi
dispongano di una conoscenza approfondita del fenomeno. "Negli ultimi
anni i crop circles appaiono regolarmente…", per esempio, è una
frase ricorrente, tipica di chi è abbastanza digiuno della materia. In
realtà, i primi resoconti di crop circles risalgono al Medioevo, e nel
diciassettesimo secolo ne vennero prodotte accuratissime descrizioni. Nel
1677 lo scienziato inglese Robert Plot suggerì che i crop circles fossero
l’effetto di correnti di vapore originate nelle parti alte
dell’atmosfera. Nelle sue tesi, Plot faceva riferimento anche ad
impronte esagonali e quadrate nei campi. Un anno dopo, in Inghilterra
venne pubblicato un pamphlet contenente informazioni su una traccia
circolare apparsa in un campo di avena. Il fatto venne attribuito
all’opera del diavolo che "… faceva cerchi e piegava tutti gli
steli in un modo tale che ogni mortale impiegherebbe più di un secolo per
fare ciò che lui fece in una notte". Dall’inizio del 20° secolo,
fino alla fine degli anni Settanta, sono stati riportati oltre cento
resoconti documentati sulla comparsa di crop circles. Molti testimoni di
formazioni risalenti ai primi decenni del secolo scorso sono ancora vivi e
in grado di confermare le proprie testimonianze. Il numero dei crop
circles è aumentato esponenzialmente dalla fine degli anni Settanta (da
allora nel mondo sono stati riportati almeno dieci mila casi) e continuano
a manifestarsi sempre di più in quasi tutti i paesi. "E allora,
perché appaiono solo nei campi di grano e solo d’estate?" è
un’altra delle cosiddette domande critiche che, comunque, rivela solo
scarsa conoscenza. Le formazioni appaiono durante tutto l’anno e in ogni
tipo di coltivazione (patate, carote, mais, erba, erica e alberi), nonché
nella sabbia, nel ghiaccio e nella neve. Ci sono anche resoconti di
impronte circolari sui fondali marini. Questi fatti, uniti alle forme
estremamente complesse che il fenomeno può prendere, rendono il termine
"cerchi nel grano" poco adeguato.
Il
gioco delle perle vere
Il fenomeno viene quasi sempre attribuito a burloni piuttosto
creativi, capaci di destreggiarsi con rulli da giardino, assi o comuni
attrezzi per appiattire l’erba. L’opinione pubblica è contenta e
chiunque osi mette in dubbio la validità di tali spiegazioni
convenzionali, verrà bruciato sul rogo (almeno psicologicamente) e correrà
il rischio di essere deriso pubblicamente, in quanto "fuori di
testa". Oggi, la ricerca sui crop circles può essere paragonata al
primo telescopio di Galileo. I suoi colleghi scienziati si rifiutarono di
guardare attraverso lo strumento perché non accettavano l’idea che il
telescopio consentisse di vedere la luna più grande rispetto alle sue
dimensioni visibili ad occhio nudo. Tant’è che basterebbe un minimo di
osservazioni accurate per capire che è impossibile che un gruppo di
burloni, armati di assi e corde, nella maggioranza dei casi, possa aver
creato un crop circle. Questo ha poco a che fare con l’enorme complessità
dei disegni che appaiono oggi. D’altra parte, un’argomentazione del
tipo: "Questa formazione è troppo complessa, NON PUÒ essere opera
dall’uomo", non ha valore. La gente, infatti, è capace di tutto. E
non valgono neppure granché le dichiarazioni di chi sia riuscito a
provare di poter realizzare grandi e complesse figure nei campi. Perché
il fatto che uno possa produrre perle false non prova affatto che le perle
vere non esistono.
Non
è opera dell'uomo
Le misteriose proprietà dei crop circles si esplicano su un
livello completamente diverso. Ne è un esempio la formazione rinvenuta
nel 1997 vicino Etten-Leur, in Olanda. Dall’alto la traccia non appariva
molto significativa (Foto 1). Sembrava solo che il contadino avesse
raccolto una certa quantità di piante per qualche suo uso personale; ma
la formazione, leggermente irregolare, presentava un dettaglio singolare:
lunghe tracce che la attraversavano, con alcune curvature molto acute.
Vista da terra, la formazione appariva più bizzarra. Il terreno era molto
soffice ed era impossibile camminare nel campo senza lasciarvi delle
impronte. All’interno della formazione le foglie delle piante di carote
risultavano appassite al suolo, come fossero state cotte, di color verde
scuro, molto più scure di quelle all’esterno della formazione, che
erano di un bel verde chiaro e ben dritte verso l’alto. La cosa più
singolare era la loro disposizione dentro la formazione. In una metà del
pittogramma era piegata a sinistra, nell’altra metà a destra, mentre
sull’immaginario confine tra le due metà c’era una lunga fila di
piante di carote con metà delle foglie piegate a sinistra e metà delle
foglie "delle stesse piante", piegate verso destra, mentre
ciascuna pianta aveva un piccolo ciuffo di foglie al centro ancora dritte
verso l’alto. Una di queste si può vedere nella Foto 2. Alla
destra della foto, le foglie sono piegate lontano dall’osservatore, alla
sinistra le foglie sono piegate verso l’osservatore e, nel mezzo, si può
vedere come le foglie di una singola pianta siano come
"pettinate" con la riga, con un ciuffetto sollevato nel mezzo.
Non serve un ingegnere missilistico per capire che, in quella formazione,
nessuno ha messo piede. Chiunque ne dubiti, dovrebbe sistemare un mucchio
di carote per terra, calpestarlo e vederne l’effetto.
Banale,
ma non troppo
La Foto 3 mostra un primo piano di un cerchio apparso in
un campo di patate nei pressi di Sevenum, in Olanda, nel 1999.
All’interno del cerchio, tutte le piante erano appiattite a terra. Il
terreno soffice avrebbe immediatamente evidenziato le tracce di impronte
umane, come si può vedere nella Foto 3, in alto a sinistra, dove
è chiaramente visibile la mia impronta (che ho fatto come esempio).
Comunque, non c’erano altre impronte. Anche qui, era chiaro che nessuno
era entrato nella formazione prima di me. La semplicistica spiegazione dei
"burloni con assi e corde " non regge in questo caso. Fatti del
genere accadono ogni anno. Colpiscono, in particolare, le formazioni nei
campi di semi di olio di colza in primavera. Gli steli della colza sono
molto fragili (simili ai gambi di sedano) ed è impossibile camminarci in
mezzo senza distruggerli. Malgrado ciò, le formazioni nei campi di colza
presentano steli piegati senza causare alcun danno alla pianta. Al di là
di queste osservazioni, di cui chiunque sarebbe capace, ma che sfuggono
totalmente all’attenzione del pubblico, ad un occhio allenato non
sfuggono altre cose strane, come le forme estremamente complesse ma
regolari del raccolto, intere formazioni costituite da piante piegate a
metà dello stelo e non dal suolo, esili file di piante dritte lungo i
bordi della terra smossa dai trattori, sostanze non identificate, come
microscopiche sfere, perfettamente rotonde, di diossido di silicio (Foto
4), o concentrazioni anormalmente alte di polvere meteorica.
Una
geometria mozzafiato
Un aspetto totalmente differente dei crop circles che sembra
non recepito dall'opinione pubblica, è l’incredibile complessità
geometrica di formazioni apparentemente semplici. Per esempio, nel 1998
apparve una formazione vicino Melick, in Olanda, composta da alcuni cerchi
con anelli, connessi da linee dritte (Diagramma 1).
Questo tipo di formazione apparve per la prima volta in Inghilterra e si
riscontra a tutt’oggi nel mondo. Ad una prima occhiata, la formazione può
sembrare "interessante" o "strana" (definizioni
prettamente speculative), ma non particolarmente complicata, a confronto
con lo stato dell’arte di altre formazioni dei giorni nostri. Malgrado
ciò, un’analisi matematica rivela la complessità mozzafiato di questi
disegni, una volta sia stato dimostrato che le dimensioni dei tre anelli
attorno al cerchio piccolo non sono arbitrarie (Diagramma 2).
Fra il circolo centrale e la parte interna del primo anello si può
"esattamente" far entrare un triangolo equilatero. Tra il primo
e il secondo anello entra "esattamente" un quadrato e tra il
secondo e il terzo anello entra "esattamente" un pentagono.
Ulteriori analisi dimostrano che tutte le parti interne ed esterne dei tre
anelli possono essere costruite dal cerchio centrale, con l’aiuto di
simili forme geometriche base. Tutti gli anelli sono collegati alle
dimensioni del cerchio centrale, da un triangolo equilatero, un quadrato,
un pentagono, un esagono, un esagramma (la stella di David) e due
pentagrammi (pentagoni a forma di stella). Il lettore critico potrebbe
suggerire che, se ci si accanisce, sarà sempre riscontrabile una figura
geometrica che entra nel disegno di un pittogramma arbitrario. Ed è vero,
ovviamente, ma è essenziale calcolare sul piano probabilistico che esista
la possibilità che si tratti di una coincidenza, tenendo in
considerazione l’accuratezza delle misurazioni. Ebbene, nel caso di
Melick, la possibilità corrispondeva ad una su 46 milioni (meno della
probabilità di lanciare una moneta e fare croce per 25 volte di fila). Di
conseguenza, si può escludere che la formazione sia stata realizzata dai
due ragazzi che, qualche settimana dopo il ritrovamento, dichiararono di
averla fatta per gioco e di essere sorpresi per come fosse venuta bene.
Naturalmente, quasi tutti hanno dato peso al loro racconto, tranne coloro
che, avendo dimestichezza con la matematica, si rendevano conto di quanto
in realtà fosse difficile. E comunque, subito dopo i ragazzi smentirono
le loro dichiarazioni ma, come al solito, la rettifica non fece notizia.
Foto
1
|
Foto
2
|
Formazione
apparsa nel 1997 a Etten-Leur, in Olanda. Vista da terra, la
cosa più singolare della formazione era la disposizione delle
piante di carote. In una metà del pittogramma era piegata a
sinistra, nell’altra metà a destra, mentre sull’immaginario
confine tra le due metà c’era una lunga fila di piante di
carote con metà delle foglie piegate a sinistra e metà delle
foglie "delle stesse piante", piegate verso destra,
mentre ciascuna pianta aveva un piccolo ciuffo di foglie al
centro ancora dritte verso l’alto.
|
Foto
3
|
Formazione
apparsa nel 1999 a Sevenum, in Olanda. All’interno del
cerchio, tutte le piante erano appiattite a terra. Il terreno
soffice avrebbe immediatamente evidenziato le tracce di impronte
umane. Nella foto è chiaramente visibile l'impronta (in alto)
lasciata come esempio dall'autore dell'articolo
|
Foto
4
|
Sugli
steli di grano piegato sono state rinvenute sostanze anomale
come microscopiche sfere di diossido di silicio.
|
Diagramma
1
|
Diagramma
2
|
Diagramma
1
Formazione
apparsa nel 1998 vicino Melick, in Olanda, composta da alcuni
cerchi con anelli, connessi da linee dritte. Un’analisi
matematica rivela la complessità di questi disegni, una volta
sia stato dimostrato che le dimensioni dei tre anelli attorno al
cerchio piccolo non sono arbitrarie.
Diagramma
2
Formazione
apparsa nel 1998 vicino Melick, in Olanda, composta da alcuni
cerchi con anelli, connessi da linee dritte. Un’analisi
matematica rivela la complessità di questi disegni. Tutti gli
anelli sono collegati alle dimensioni del cerchio centrale, da
un triangolo equilatero, un quadrato, un pentagono, un esagono,
un esagramma (la stella di David) e due pentagrammi (pentagoni a
forma di stella).
|
Cerchi
nel Grano
I
cerchi nel grano sono comparsi da tanto tempo, infatti, c'è
poca gente che non ha sentito parlare del fenomeno. Anche se la
gente ha opinioni molto esplicite circa i cerchi nel grano, allo
stesso tempo quasi nessuno è informato delle loro vere
caratteristiche. Pochi sanno, per esempio, che dei manoscritti
del diciassettesimo secolo accennavano già l'apparenza dei
cerchi nel grano nei raccolti in Europa.
"Perchè
allora i cerchi compaiono soltanto nei campi nel grano e
soltanto nella stagione d'estate?" è una domanda
cosiddetta "critica" spesso sentita, che, tuttavia,
rivela solo l'ignoranza. I cerchi nel grano sono segnalati
durante tutto l'anno e compaiono in tutti tipi di vegetazione
(grano, mais, spinaci, patate, carote, senape, tanto per dare un
po’ di esempi) ma anche in neve, ghiaccio e sabbia.
|
|
|
Infatti,
il termine "cerchi nel grano" non è molto
rappresentativo, anche perché i primi modelli circolari sono
evoluti nei modelli geometrici altamente complessi di oggi.
Cerchi
nel grano sono spesso assegnati alla creatività degli "hoaxers"
(falsari) che appiattiscono il raccolto con degli strumenti
semplici. Ma quasi nessuno sa che questa ipotesi semplice non può
spiegare le caratteristiche curiose del raccolto nei cerchi
"veri", che sono ben documentati. Per esempio, sono
state rilevate delle anomalie biofisiche nelle piante prese nei
cerchi. Questo fatto è stato pubblicato nella letteratura
scientifica più di una volta, e non può essere l'effetto di
spianature meccaniche.
|
Un
altro fenomeno che sembra essere collegato strettamente ai cerchi
nel grano, è la comparsa di "sfere di luce", che volano
intorno alle formazioni. Ovviamente, diverse fotografie, una
decina di videoregistrazioni ed in particolare testimoni oculari,
che dichiarano che queste "sfere di luce" realmente
creano i cerchi in alcuni secondi solo, hanno causato molte
polemiche.
Poca
gente sa, tuttavia, che queste "sfere di luce" lasciano
delle tracce fisiche molto tangibili e chiare, come le spighe
disidratate o dei contrassegni di bruciature perfettamente
circolari su metallo e superfici di legno. Queste possono essere
viste e verificate da tutti.
Ancora
più convincente è un recente articolo dall'autore, accettato per
la pubblicazione nella rivista scientifica [Phys. Plant. 111 (1),
pag. 124], che descrive un'analisi rigorosa, ma semplice sulle
spighe in un cerchio nel grano, e riferisce, quale conferma, le
parole d'un testimone oculare, sostenente che il cerchio era stato
fatto da una di queste "sfere di luce".
|
|
Non
c'è bisogno di tanta magia per la ricerca dei cerchi nel grano. Anomalie
biofisiche, anomalie chimiche, anomalie fisiche, l'analisi geometrica dei
disegni, un'abbondanza di prove circostanziali, è tutto molto
inequivocabile, riproducibile e ben avvicinabile con dei metodi
scientifici.
L'individuazione
della risposta per spiegare tutte le osservazioni è l’ultima sfida ...
Cerchi
nel Grano - Il libro di
Eltjo Haselhoff
è
sicuramente
la prima volta che uno scienziato
tenta di affrontare il
fenomeno dei
Crop Circles con
la mente libera dagli schemi scientifici che pur validi, non possono avere
la pretesa di essere applicati ciecamente e ad ogni cosa. La scienza deve
prendere atto, se vuole fare dei passi che vanno oltre le convenzioni
stabilite ed oggi ampiamente superate, che
deve dotarsi anche di strumenti e apertura mentale verso frontiere che
devono essere esplorate ponendosi davanti al problema in modo nuovo.
Diversamente rischierà di rimanere confinata in schemi superati e quindi
incapace di affrontare le nuove problematiche che avanzano.
Il
libro "Cerchi nel grano" del prof. Eltjo H. Haseloff, non ha
portato nessuna novità rispetto a nuove rivelazioni, ma ha il merito di
aver affrontato il problema con mente libera, aperto ad ogni soluzione, in
particolare quella metafisica, o se volete ha saputo superare i rigidi
schemi della scienza classica.
Ne
è testimone il seguente brano (pag. 113 del libro: "Porte per altre
dimensioni"):
"Un
paio di anni fa incontrai Jaap Van Etten, il quale si interessava da anni
allo studio delle energie terrestri e delle "ley lines". Queste
ultime si pensa siano "canali energetici" che corrono sopra e
dentro la crosta terrestre creando una rete planetaria di "energia
fluttuante". Un giorno mi raccontò di un'esperienza significativa,
nel corso di una sua vacanza in Messico. Mentre stava visitando le antiche
piramidi Maya, si servì del suo bastone da rabdomante per localizzare un
punto "fortemente energetico" in cui decise di fermarsi a
meditare.
Stando
alle sue parole, sperimentò immediatamente quella che lui descrisse come
una "visione di un altro mondo": "... era come vedere
attraverso il nostro mondo all'interno di un'altra dimensione, o forse
dovrei dire come vedere attraverso una dimensione che portava ad un altro
mondo. Riuscii a vedere terre, piante, alberi e grandi piramidi circondate
da energie variopinte. Dopo un po' mi resi conto che potevo ricevere
queste immagini unicamente in certi punti particolari e non ovunque, come
se in quei punti ci fosse una specie di porta che permetteva l'accesso a
quell'altro mondo ...".
Più
tardi, nello stesso anno visitò un crop circle apparso nel sud
dell'Olanda. Con suo grande stupore, rimanendo in piedi all'interno della
formazione, avvertì esattamente la stessa sensazione provata tempo prima
in Messico. Gli giunsero ancora immagini di un altro mondo, ma in questa
occasione riuscì a vedere anche persone e nuovamente grandi piramidi
circondate da energie variopinte. Come in Messico, questa visione
sembrava legata ad una zona particolare che in questo caso specifico era
rappresentata dal cerchio nel grano in cui si trovava. Soltanto
all'interno poteva avere quella visione, ma non all'esterno della
formazione. Sembrava come se il cerchio nel grano fosse divento una
finestra attraverso la quale la mente umana poteva ricevere fugaci visioni
di un altro mondo o come se il crop circles fosse divenuto il punto di
contatto tra il nostro ed un altro mondo.
Gli
strani fenomeni osservati all'interno e vicino ai crop circles, come le
ignote sfere di luce e gli anomali depositi rinvenuti, potrebbero in realtà
essere generati da questo "mondo parallelo"? Potrebbe essere
plausibile che gli stessi creatori dei cerchi provengano da questo mondo?
Potrebbe essere possibile che il collegamento tridimensionale tra due
"mondi paralleli" sia accompagnato da disturbi nella
progressione del tempo, come quelli da noi osservati? Questo spiegherebbe
il cattivo funzionamento degli orologi e della apparecchiature
elettroniche all'interno dei cerchi nel grano.
Nel
suo libro "Vital Signs", il ricercatore inglese di crop circles
Andy Thomas mostra una fotografia sovresposta unicamente nel punto in cui
si trova il cerchio. Le persone all'interno della formazione appaiono
due volte nella stessa fotografia, leggermente spostate, e in
apparenza in due diversi momenti nel tempo (a circa un secondo di
distanza), come evidenziato dalle pose leggermente differenti. Tuttavia,
questo fenomeno non può essere semplicemente spiegato per mezzo di una
sovraesposizione, poiché ai margini la fotografia era perfettamente
normale! Thomas ipotizzò che nel momento in cui si aprì l'otturatore
ottico della macchina fotografica si fosse verificata una distorsione
temporale all'interno del pittogramma, cosicché due diversi momenti nel
tempo apparvero come uno unico. Questa è un'ipotesi azzardata, ma ancora
una volta in seguiti a studi approfonditi nessuno ha saputo fornire una
spiegazione credibile in merito all'evento.
Nel
corso degli anni, molte persone mi hanno riferito di essersi sentite
come se qualcuno le osservasse nel momento in cui mettevano piede
all'interno del cerchio, e questo anche quando non era presente anima viva
per miglia e miglia di distanza. "... Mi sento come un microbo
...", mi sentii una volta dire, "... e il cerchio nel grano è
il microscopio. Sembra che ogni passo all'interno della formazione sia
osservata con attenzione da qualcuno o da qualcosa ...". Molte altre
persone mi hanno detto di essersi sentite intensamente vicine ai
circlemakers, chiunque essi siano e in qualsiasi luogo si trovassero
all'interno dei cerchi. Se fossero più ricettive, anche queste persone
sarebbero in grado di vedere piramidi colorate?"
I
Cerchi nel Grano - Fotografie
aeree di Lucy Pringle © 2001
Le
prime apparizioni ufficiali si hanno a partire dal 1966 in Australia,
dapprima con semplici cerchi di pochi metri, disseminati in vari punti del
campo, poi con associazioni di altre forme geometriche più o meno
complesse, fino ad arrivare a vocaboli (Omo=uomo, apparso a Barton Le Clay
nell’agosto 1996), oppure a ritratti (la raffigurazione di un grigio,
apparsa a Bishop Cannings il 24 agosto 1999), a firme per far sapere chi
comunica (disco solare alato manifestatosi a Silbury Hill il 19 giugno
1999 e presente già in incisioni litiche del passato), a opere ad
intreccio che evidenziano ancor più la complessità del lavoro (il
“Canestro” di Bishop Cunnings, 6 agosto 1999), simboli e disegni che
ci conducono nel mondo del subconscio, già trasmessi per generazioni da
tribù o gruppi etnici. I Crop Circles appaiono soprattutto in
Inghilterra.
|
In
alto a sinistra si vede l’Osservatorio di Chilbolton,
un’istallazione governativa britannica che
originariamente venne costruita, nel 1965, per lo studio della
propagazione delle onde radio nello spazio. L’Osservatorio è
off-limits per il pubblico. Il campo di grano che si
estende lungo il suo perimetro, come si vede nella fotografia,
è di proprietà privata ed è lavorato dalla Leckford
Estate. La “Faccia” è apparsa per prima il 14 Agosto poi
seguita dal “Codice” il 20 Agosto 2001
|
Colin
Andrews, un ingegnere inglese, afferma: “Sono molte le prove che
indicano che il fenomeno è autentico e non è nuovo. Ho scoperto che
nelle Leggi Britanniche del 1600, che sono anche delle cronache storiche,
si fa riferimento alla comparsa delle tracce circolari; se ne parla anche
nelle Leggi del 1920 e nel 1940. Nel 1976 le apparizioni di "crops"
erano ancora rare ma costanti. Il 90 per cento di questi crops
appaiono a 41 miglia e mezzo di raggio dalla posizione, sul mappamondo,
del sito archeologico di Stonehenge. Ne appaiono sempre una quindicina al
giorno. I cerchi sono composti da due piegature sovrapposte di spighe,
girate seguendo un’onda sinusoidale. La polpa interna delle spighe
scompare per effetto di calore (microonde); in seguito le spighe crescono
con una velocità diversa rispetto al resto del grano. All’interno dei
crops si rilevano diversi disturbi elettromagnetici, per esempio sulle
radio a transistor o sui registratori. Ci sono interferenze di 31.16
Megahertz; le bussole impazziscono. Disponiamo poi di molti filmati in cui
si vedono piccole sfere di luce sorvolare i campi di grano e disegnare i
cerchi. Questi piccoli UFO non appaiono a caso, ma sempre negli stessi
campi di grano. Secondo me abbiamo a che fare con un fenomeno
intelligente, con qualcuno che sa che cosa sta facendo e che segue un
programma sempre più complesso. Più i crops aumentano e più ci
arricchiamo di informazioni scientifiche di diversa natura. Nei crops si
trovano particolari simbologie universali, come se il fenomeno interagisse
con la consapevolezza di noi umani, e studiando le figure geometriche dei
crops emergono precise relazioni matematiche, numeri, date."
Ma quale è il significato dei crop circles? Con molta prudenza, Andrews
racconta delle varie correnti di pensiero. “Molti segni” dice “si
trovano nell’alfabeto degli indiani Hopi, degli aborigeni australiani,
dei Dogon africani. Molti studiosi ritengono che in queste figure vi sia
un denominatore comune. Essi tendono ad interpretare i messaggi dei crops
come segue: la Madre Terra è un organismo vivente e la vita si basa
sull’energia. Questa energia si manifesta nei fenomeni atmosferici, nei
campi magnetici. L’inquinamento, il crollo delle costanti ambienti
spinge la Terra a lanciare un grido l’allarme, e i crops sono un
po’ come i brufoli di un’allergia. Chi soffre per quest’allergia,
quest’intossicazione, è la Terra. Molte profezie degli aborigeni, gli
stessi che da secoli conoscono le simbologie dei crops, concordano su
questo punto. Che la Terra sia ad un punto critico lo abbiamo sotto gli
occhi: il cambiamento delle stagioni, El Nino. Non è sorprendente che
questi segni siano aumentati vertiginosamente nei campi. Essi sono diversi
da nazione a nazione, sono specifici per ogni cultura. Dapprima richiamano
l’attenzione, poi diventano più elaborati, costringendoci a volere
capire il messaggio. Anche in America il fenomeno sta aumentando
vertiginosamente: si registrano 70 formazioni all’anno. Curiosamente non
abbiamo crop circles in Cina e Sudafrica".
|
La
formazione di 409 cerchi, 787 piedi di diametro, scoperta
domenica 12 Agosto dopo una notte di pioggia. Questo campo di
grano si trova sull'altopiano più alto di Milk Hill e nel punto
più alto della regione del Wiltshire, Inghilterra. Il campo non
è visibile da nessuna strada e per arrivarci la gente deve
camminare circa un quarto d'ora dal posto più vicino dove
parcheggiare la macchina - Foto
di Lucy Pringle © 2001
|
IL
MISTERO DEI CERCHI NEL GRANO
Una "burla" colossale
i sostenitori del falso
Cerchi
nel grano - 25 anni di mistificazioni e speculazioni
di
Alessandro Longato
Da
quasi 25 anni i suggestivi cerchi nel grano, crop circles in lingua
inglese, sono oggetto di dibattito presso organizzazioni ufologiche,
televisioni, riviste e sette pseudo-religiose. E' ormai risaputo che
queste formazioni apparvero verso la fine degli anni Settanta nel sud
dell'Inghilterra. Proliferarono poi in altri paesi e continenti.
Inizialmente non destarono l'attenzione dell'opinione pubblica ed infatti
solo a partire dal 1980 si ebbero le prime notizie in merito. La fama dei
cerchi è legata alla loro complessità e misteriosa bellezza. Alcuni
hanno un diametro di decine di metri, altri presentano elaborati
pittogrammi che si snodano in raffinate figure geometriche. Nacque una
nuova categoria di studiosi dei cerchi nel grano, i "cereaologi",
che tentò di spiegare l'insolito fenomeno facendo ricorso a balzane
teorie: ipotesi aliena, sconosciuti eventi naturali, vortici di plasma,
cospirazioni governative e via dicendo. In realtà, limitandosi ad una
spiegazione logica e razionale, dobbiamo ritenere i cerchi opera di abili
circlemakers (creatori di cerchi) che nel corso del tempo hanno affinato
tecnica e fantasia. Con questo articolo ci proponiamo di dimostrare la
bontà di questa semplice supposizione. Chi si ostina a vedere nei crop
circles criptici messaggi di natura extraterrestre o indecifrabili
creazioni della Natura, appartiene a tre diverse tipologie di soggetti:
a)
coloro che vogliono assolutamente credere all'autenticità dei cerchi;
b)
coloro i quali affrontano l'argomento in modo sbrigativo;
c)
gli speculatori che da tutto ciò hanno ricavato e ricavano lauti
guadagni.
-
è
comunemente assodato che i cerchi nel grano si sono
"evoluti" negli ultimi 20 anni: i primi crop circles (inizio
anni Ottanta) erano semplici e quasi banali, quelli attuali sono
autentici capolavori. Ciò induce ad escludere che i cerchi siano
originati da qualche ignoto fenomeno naturale.
-
I
cerchi si formano nel corso della stagione estiva e apparentemente
solo nelle ore notturne. Nessun osservatore occasionale ha mai notato
la presenza di alieni o di singolari mezzi volanti là dove poi è
stato rinvenuto un crop circle. Nell'agosto 1996, un videoamatore
inglese, John Wheyleigh, annunciò di aver ripreso con la sua
telecamera, all'alba, la formazione di un disegno nel grano in località
Oliver's Castle. Nel filmato si vedevano fluttuare su un campo di
grano due sfere luminose che, in pochi secondi, creavano dal nulla un
pittogramma composto da sette cerchi. Nel luglio 1997, lo studioso Lee
Winterson, dopo un'accurata indagine, rivelò che Wheyleigh in realtà
era John Wabe esperto di computer grafica che aveva architettato
questa beffa per un programma televisivo di Discovery Channel.
-
I
cerchi nel grano costituiscono un fenomeno recente. Non esistono
attendibili testimonianze che avvalorino l'ipotesi che in un remoto
passato siano state osservate formazioni simili a quelle attuali.
Alcuni cereaologi, in particolare Eltjo Haselhoff, sostengono che un
pamphlet del 1678 intitolato "The Mowing Devil", conterrebbe
chiari riferimenti ad un cerchio nel grano dell'epoca. Per maggiori
dettagli rimandiamo il lettore al seguente articolo il
Diavolo Mietitore di Francesco Grassi.
-
Alcuni
cerchi particolarmente elaborati possiedono caratteristiche tipiche
della geometria frattale. Essi sono apparsi alla fine degli anni
Ottanta. Questo è un dato quantomeno sospetto poiché la teoria dei
frattali, esposta in un libro intitolato "The Fractal Geometry of
Nature" di B. Mandelbrot, risale al 1982. I burloni che hanno
realizzato quei crop circles evidentemente erano piuttosto ferrati in
materia.
-
Nel
settembre 1991 alla redazione del giornale inglese Today si
presentarono due uomini, Douglas Bower e David Chorley. Questi
dichiararono d'essere gli autori dei primi cerchi apparsi in
Inghilterra alla fine degli anni Settanta. Messi alla prova,
realizzarono crop circles piuttosto accurati sotto lo sguardo vigile
di attenti giornalisti. Pat Delgado, noto cereaologo all'oscuro di
questa vicenda, giudicò i circoli appena realizzati dai due
pensionati opera non umana! Bower e Chorley ebbero poi numerosi emuli
ed imitatori all'inizio degli anni Ottanta. Taluni gruppi infatti, i
Wessex Skeptics ad esempio, eseguirono numerosi cerchi artisticamente
molto validi e già nel 1990 si contavano quasi 700 crop circles.
-
W.C.
Levengood, in un articolo pubblicato presso una rivista scientifica,
Physiologia Plantarum, sostenne di aver rilevato modificazioni
anatomiche nelle piante di grano all'interno dei cerchi. J. Burke e E.
Haselhoff affermarono che certe spighe contenevano polvere di ossido
di ferro di origine meteorica. Levengood segnalò anche la presenza di
micrometeoriti in prossimità dei cerchi; Haselhoff, rincarata la
dose, avrebbe rilevato un cospicuo aumento di magnetite all'interno
dei crop circles. T. Meaden, docente di fisica e meteorologo, ipotizzò
che vortici di plasma freddo, con proprietà elettromagnetiche dei
fulmini, potessero realizzare i cerchi. Levengood e Burke, sostenitori
della teoria di Meaden, parlarono di microonde associate ai vortici.
E' quasi superfluo rimarcare che nessun altro serio ricercatore è mai
riuscito a evidenziare risultati identici a quelli dei cereaologi
sopra citati. I residui ferrosi riscontrati all'interno dei cerchi
derivano semplicemente da una costante pioggia di micrometeoriti, di
provenienza spaziale, che si verifica ovunque. Le piante dei crop
circles presentano spesso delle "alterazioni" ma queste sono
imputabili ai mezzi meccanici impiegati per piegarle. Senza andare
oltre, tutte le rilevanze fisiche accertate si possono spiegare
scientificamente, evitando insolite speculazioni non verificabili.
-
I
cereaologi contestano che è impossibile muoversi nel grano senza
lasciare tracce. Esaminando i cerchi ci si accorge che quasi tutti
sono posti in prossimità di sentieri rettilinei, privi di piante,
dovuti al passaggio dei trattori nel corso delle semine. Dai cerchi
principali a quelli satelliti si giunge percorrendo l'esiguo spazio,
sufficiente però, tra i filari. La realizzazione dei medesimi
richiede poi una strumentazione banale, facilmente trasportabile: una
corda, un picchetto e un rastrello o un rullo da giardiniere. I
pittogrammi più complessi vengono prima rappresentati su carta e
successivamente sul campo di grano.
-
Se
un'evoluta civiltà aliena desiderasse comunicare con noi o inviarci
dei messaggi, farebbe ricorso a qualcosa di meno primitivo rispetto ai
cerchi nel grano. Questi, nella migliore delle ipotesi, conterrebbero
una quantità d'informazione assai modesta. E' significativo il caso
del pittogramma nel grano apparso nei pressi di un osservatorio
radio-astronomico inglese nell'agosto del 2001. Per una trattazione
esauriente rinviamo a l'Enigma
di Chilbolton.
-
A
priori non si può escludere che un ristretto numero di crop circles
(quelli più elementari) abbia cause naturali. Palesemente, però, la
Natura non disegna pittogrammi frattali sui campi e, anche se così
fosse, dovrebbe trattarsi di un fenomeno che si ripete da millenni.
Come appurato al punto (3), nessun osservatore al mondo ha tramandato
notizie su cerchi apparsi nell'antichità.
-
Abbiamo
più volte sottolineato la ricercata complessità dei cerchi. Se, in
parte, fossero stati compiuti da entità aliene o eventi naturali,
perché non si riscontrano altre forme geometriche oltre quelle
circolari? Mancano ellissi, ettagoni, dodecagoni e via di seguito. A
prescindere da certi pittogrammi che raffigurano svastiche o volti
umanoidi, riconosciuti come artefatti da numerosi cereaologi, è
palese che i circlemakers incontrano difficoltà nel riportare nei
campi di grano figure che richiederebbero strumenti, tempo e capacità
non comuni. I crop circles, pur sofisticati, non esigono tecniche
complesse. Anche le presunte proprietà matematiche dei cerchi
rilevate da alcuni "studiosi" si prestano ad una facile
confutazione. I numeri di Fibonacci, matematico italiano del Duecento,
compongono una sequenza: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, ecc. A partire dal
secondo, ogni numero è pari alla somma dei due precedenti. Eseguendo
un quoziente tra gli elementi della sequenza, si ottiene il valore
1,618034, numero irrazionale detto PHI. Questa cifra esprimerebbe il
rapporto tra i diametri dei cerchi principali e quelli dei circoli
satelliti! Forse, in alcuni pittogrammi, è insito il numero PHI, ma
qualsiasi circlemaker, edotto in materia, può concepire crop circles
con curiose peculiarità.
-
Nelle
campagne inglesi, nel corso dell'estate 2001, si registrò un'epidemia
di afta epizootica. Rispetto all'anno 2000 il numero di cerchi diminuì
in modo sensibile. L'afta aveva forse intimorito gli extra-terrestri o
la Natura? In realtà, quando si verificano epidemie, i controlli sono
più severi e crescono i divieti. I circlemakers non potevano muoversi
liberamente di notte nelle proprietà agricole.
-
Sui
crop circles sono state costruite svariate leggende metropolitane
propagatisi velocemente nelle mailing list ufologiche. Una afferma che
nei cerchi sarebbero rilevabili tracce di microonde, dovute alle
antenne dei ripetitori dei telefonini, in grado di creare disegni sui
campi. Un'altra prospetta che un cannone in grado di dirigere onde
elettromagnetiche (OEM), con opportuna frequenza e potenza, su una
superficie coltivata, potrebbe piegare al suolo le piante presenti.
Dulcis in fundo, secondo alcuni, un campo magnetico rotante
all'interno dei cerchi causerebbe lo schiacciamento orario o
antiorario delle spighe di grano. Un potente fascio di microonde
esercita una forza pari a pochi micronewton ovvero una pressione
modestissima. Le OEM potrebbero appiattire al suolo gli steli ma li
ridurrebbero in cenere subito dopo. Aggiungiamo poi che le spighe non
sono sensibili agli effetti locali di un campo magnetico.
-
In
rare formazioni sono stati rinvenuti degli insetti deceduti a causa di
una strana "esplosione" interna. Esiste però un fungo
denominato Entomophthora muscae che talvolta infetta le mosche e
genera quel tipo di fenomenologia (Il
mistero delle mosche morte).
-
L'allungamento
anomalo dei nodi degli steli presenti in alcuni cerchi spesso è
legato all'azione di agenti atmosferici o a patologie biologiche che
interessano le piante. Non è necessario, sino a prova contraria,
scomodare teorie insolite. Analogamente, la presenza di microsfere di
silice rappresenta un fenomeno più unico che raro.
-
I
cereaologi, nelle proprie trattazioni, danno ampio risalto alle
"anomalie" cui abbiamo accennato ai punti (13) e (14). Eltjo
Haselhoff insiste sulle proprietà geometriche e matematiche dei
cerchi. Di solito essi prendono spunto dall'analisi, frettolosa, di
alcuni cerchi nel grano che sembrano esibire connotazioni atipiche.
Dal caso particolare evincono dottrine generali. Questi ricercatori
non adottano procedure di verifica dei risultati in doppio cieco.
Sostanzialmente, non accertano se gli effetti registrati sono reali,
statisticamente probabili o illusori. Ogni rispettabile teoria merita
questo appellativo solo se è falsificabile. Quelle sinora ventilate
dai cereaologi non godono di questa proprietà. Chi si avvicina allo
studio dei crop circles, persuaso che non siano opera umana, potrà
sempre trovare elementi che, apparentemente, eludono le
interpretazioni serie più accreditate.
Bibliografia
-
Articoli
tratti dal sito del Cicap
-
Autori
vari 1979 - Almanacco universale delle cose più strane e misteriose.
Mondadori Editore
-
M.
Polidoro - Grandi misteri della storia. Piemme Editore, 2001
Cerchi
nel grano
Di
Massimo Polidoro
La
vicenda dei cerchi nel grano comincia sulla fine degli anni 70
nell'Inghilterra meridionale. Grandi fino a venticinque metri di diametro
oppure piccoli come una ruota, questi misteriosi cerchi comparivano di
notte, durante l'estate, e al loro interno le spighe erano piegate a
spirale e non spezzate. Ci si accorse della loro presenza solo a partire
dal 1980. Quando i giornali cominciarono a parlarne, i cerchi aumentarono
progressivamente di numero (da 3 nel 1980 a 700 nel 1990) e cominciarono a
presentare forme sempre più complesse. Non più semplici cerchi, ma
cerchi collegati tra di loro, con tratti rettilinei, corone e appendici
varie; triangoli, rettangoli e speroni combinati in modo da creare degli
elaborati e spettacolari "pittogrammi", come vennero definiti.
Immediatamente, furono avanzate ipotesi di ogni tipo dai "cereaologi"
- così, infatti, si facevano chiamare gli esperti nei cerchi di grano:
"Campi di forza", "vortici di plasma" e, naturalmente,
"tracce di UFO". Due di questi esperti in particolare, Pat
Delgado e Colin Andrew, sostenitori dell'ipotesi ufologica, divennero i più
noti studiosi di cerchi e pubblicarono una serie di libri che li resero
ricchi.
Nel
luglio 1990, diversi gruppi di volontari appartenenti al VECA (Voyage
Etude Cercles Angles), un'associazione di ufologi francesi, si
appostarono sulle colline di Westbury, uno dei luoghi a più
alta concentrazione di cerchi, per vari giorni con la speranza
di essere testimoni della nascita di un cerchio. Una notte si
notò del movimento e furono effettuate delle riprese con una
telecamera agli infrarossi. Il giorno dopo si scoprirono nuovi
cerchi, ma la telecamera rivelò che erano stati presenti degli
esseri umani nel campo.
L'ipotesi che si trattasse di una burla cominciò a circolare,
ma fu costante mente respinta da esperti come Delgado e Andrew
come impossibile. Questo nonostante un gruppo del VECA fosse
riuscito a dimostrare come fosse possibile entrare in un campo
di grano e realizzare un cerchio con un rullo da giardiniere.
Nel settembre 1991 Delgado fu invitato dal quotidiano inglese
Today a ispezionare un nuovo cerchio misteriosamente comparso.
L'esperto esaminò il grano con cura ed esclamò entusiasta:
"Questo è senza dubbio il momento più bello della mia
ricerca. Nessun essere umano può avere realizzato un'opera
simile!".
A
quel punto il colpo di scena: i giornalisti gli presentano due
pensionati inglesi, David Chorley e Douglas Bower, che quella
stessa mattina avevano realizzato il disegno, usando delle corde
e un paio di bastoni, sotto gli occhi attenti dei giornalisti.
Delgado resta senza parole.
I
due pensionati, che sono riusciti nell'impresa di realizzare una
delle più grandi beffe del secolo, si erano recati il giorno
prima negli uffici del Today per rivelare che gli autori della
maggior parte dei cerchi realizzati da dieci anni a quella parte
erano stati loro.
Tutto
era cominciato una sera d'estate, a metà degli anni settanta, a
Cheesefoot Head, vicino a Winchester.
Doug
Bower, da tempo interessato al fenomeno UFO, disse a Dave
Chorley che mentre si trovava in Australia aveva sentito una
storia su un UFO che sarebbe disceso a Queensland e avrebbe
lasciato un segno circolare nell'erba.
Indicando
un campo di grano adiacente, Bower chiese: "Cosa pensi che
succederebbe se creassimo un'impronta laggiù? Di sicuro
qualcuno suggerirebbe che vi è atterrato un disco
volante".
Subito
dopo i due presero una barra d'acciaio ad L e, camminando lungo
le tracce del trattore, si infilarono nel campo dove
realizzarono il loro primo cerchio.
|
|
|
|
|
|
I
circlemakers realizzano il disegno di un'automobile in un campo
di grano per una campagna pubblicitaria
|
Piantarono
l'estremità più corta della barra nel terreno e, usandola come perno,
iniziarono a farla ruotare, avanzando carponi, finché, nel giro di
quaranta minuti, ottennero un cerchio di circa nove metri di diametro.
La prima estate fecero una dozzina di cerchi e così fecero ancora le
estati seguenti, ma nessuno sembrava accorgersene. Sul finire dell'estate
del 1979, stavano quasi per abbandonare tutto. Vollero comunque tentare
ancora una volta, nell'estate del 1980, quando decisero di fare i cerchi
solamente dove avrebbero potuto essere visti, cioè sulle pendici di
colline o in prossimità di strade sopraelevate. E così fu: i cerchi
furono notati e attirarono l'attenzione dei vari esperti che cominciarono
a formulare le loro ipotesi sempre più straordinarie.
Nel 1988 i cerchi furono più di 50, solo 30 nel 1989, ben 232 nel 1990 e
181 nel 1991, l'anno in cui la beffa fu svelata.
Bower e Chorley furono imitati da altri buontemponi, che occasionalmente
realizzarono dei cerchi anche in altri paesi. Ma si trattò più che altro
di imitazioni sporadiche. La patria dei cerchi resta la Gran Bretagna,
dove questa pratica è continuata ed è diventata quasi una forma d'arte
simile nella sua filosofia ai graffiti. Uno dei più prolifici autori di
cerchi, Jim Schnabel, ha scritto addirittura un libro sulla sua carriera
"artistica"; mentre nel 1992 si è tenuto addirittura un
concorso, a West Wycombe Bucks, per "creatori di cerchi" capaci
di realizzare le forme più intricate e incredibili.
Per un gruppo di artisti/burloni inglesi (vedi:
http://www.circlemakers.org) realizzare disegni nel grano è diventata
addirittura una professione! Per questo motivo sono ingaggiati da aziende
perché realizzino insoliti disegni al fine di pubblicizzare determinati
prodotti. Altre volte sono giornali e tv a chiedere loro di produrre
disegni: il triangolo impossibile qui riprodotto fu realizzato dai
Circlemakers il 29 luglio 1999 per conto del Daily Mail.
L'esperimento
del CICAP
Eppure,
fino a poco tempo fa, schiere di ufologi erano pronti a giurare
che nessun uomo avrebbe potuto realizzare simili disegni. Inoltre,
costoro sostenevano che, anche se fosse possibile, realizzare tali
disegni ciò richiederebbe molto tempo; infine, dicevano,
eventuali burloni non potrebbero non lasciare una traccia evidente
del loro passaggio
|
|
nel
grano, visto che le spighe crescono molto fitte e sembrerebbe impossibile
non schiacciarle camminandovi in mezzo. Per costoro, la spiegazione più
probabile era quella extraterrestre: o tracce dell'atterraggio di
astronavi aliene, oppure messaggi che gli alieni disegnerebbero nel grano
per comunicare con noi.
Ebbene, qualche tempo fa al CICAP abbiamo voluto verificare la cosa in
prima persona grazie a un'occasione offertaci dal mensile Focus.
Interessati quanto noi alla teoria dello scherzo, gli amici di Focus si
sono offerti di sponsorizzare l'operazione e di rimborsare il proprietario
del campo a cui avremmo inevitabilmente danneggiato parte del raccolto.
Cominciammo dunque a guardarci intorno per cercare un campo adatto e
furono Andrea e Marino
Franzosi a trovarlo, nei pressi di Adria, in provincia di Rovigo,
grazie alla disponibilità dell'Azienda agricola Vendemmiati.
Luigi
Garlaschelli, che aveva già avuto un'esperienza di questo tipo
realizzando un cerchio nel grano diversi anni fa (Ibid.), si preoccupò di
procurare tutto il materiale necessario e di coordinare i lavori.
Innanzitutto, è stato fatto un disegno sulla carta dell'immagine che
volevamo ottenere; quindi, ci siamo messi al lavoro. La prima cosa che si
scopre è che camminando lungo i solchi lasciati nei campi dal trattore è
possibile inoltrarsi all'interno senza lasciare tracce. Per realizzare il
disegno, è sufficiente piantare un paletto nel terreno, legarvi una corda
e girare in tondo per delimitare il perimetro del primo cerchio (che
misurava circa 20 metri). Poi, con un rastrello si abbassano le spighe
all'interno del cerchio: anche qui, abbiamo scoperto che le spighe non si
spezzavano, ma si piegavano docilmente. Per le linee che collegano i
cerchi, fu sufficiente tendere le corde e abbassare le spighe tenendosi
vicini alle corde. Nel giro di un'ora, avevamo terminato il nostro disegno
nel grano (vedi foto in bianco e nero - l'intera operazione è documentata
sul numero di luglio 1999 di Focus).
Non
sono mancate le inevitabili proteste da parte degli ufologi più fanatici
perché il nostro disegno aveva qualche sbavatura qui e là: il fatto è
che se anche noi avessimo la possibilità (e la voglia!) di realizzare
40/50 disegni ogni estate, come fanno gli artisti inglesi (alcuni dei
quali sono addirittura nostri amici), questi piccoli difetti
scomparirebbero rapidamente. Non volevamo certo dimostrare che tutti i
cerchi che si manifestano sono fatti così, ma quello che è certo è che
abbiamo dimostrato per la prima volta, anche in Italia, che due persone,
armate solo di una corda, un piolo e un rastrello potevano realizzare, nel
giro di un'ora, una figura complessa come quelle che si vedono nei tanti
libri di "misteri". Con buona pace di tutti coloro che
continuano a ritenere l'impresa impossibile...
Le
ultime affermazioni
Più
recentemente, hanno avuto risonanza alcune affermazioni secondo cui i
cerchi avrebbero presentato caratteristiche insolite, non presenti in
quelli realizzati "artigianalmente" dagli scettici. In
particolare, un fisico olandese, Eltjo
Haseloff, avrebbe riscontrato anomalie nel campo magnetico e ritrovato
ossido di ferro.
Ancora una volta il mensile Focus ha voluto vederci chiaro e ha condotto
un'indagine sul posto non appena si è avuta notizia della comparsa dei
primi cerchi di grano in Inghilterra: sono così stati raccolti campioni
poi inviati ai laboratori delle università di Milano e Bologna.
Obiettivo: ripetere proprio le osservazioni di Haslehoff e di un altro
studioso, il biofisico William Levengood. I risultati della ricerca sono
stati pubblicati su Focus n. 106: anche nei cerchi esaminati sono state
trovate particelle di ferro con silicio, manganese, alluminio e altri
elementi, anche di forma sferica, ma in una misura normale. La
radioattività non era significativa, anzi in alcuni campioni addirittura
al di sotto della soglia normale. E perchè le piante all'interno dei
cerchi presentavano più vitalità rispetto a quelle esterne? La ragione
è che le piante piegate cercano di reagire e, oltretutto, ricevono più
luce che stimola la fioritura. Per quanto riguarda i semi: sono stati
analizzati a Milano, senza riscontrare differenze fra quelli delle piante
interne ai cerchi rispetto a quelle al di fuori. E i famosi rigonfiamenti
che Levengood ha riscontrato nelle piante colpite dal fenomeno? Sono
presenti anche nei campioni esaminati a Milano: il punto è che queste
piante sono state "strapazzate", probabilmente, da qualcosa di
meccanico.
Insomma,
i cerchi nel grano sono ancora un fenomeno misterioso? E' stato dimostrato
che li si può rifare con poco sforzo da chiunque; esistono persone che lo
fanno di mestiere e altre per diletto e lo hanno dimostrato più volte;
non sono state rilevate differenze rilevanti tra i cerchi fatti da burloni
dichiarati e quelli realizzati da "ignoti"; le ricerche sulle
presunte anomalie non possono considerarsi probanti (anche perchè non
sono mai stati pubblicate su riviste scientifiche internazionali di chiara
fama, quali Nature o la Physical Review, ma solo su bollettini marginali)
... Nonostante tutto ciò, c'è ancora chi si ostina ad accusare gli
scettici di chiusura mentale. A questo punto, tutte le prove esaminate
portano a concludere che i cerchi sono esclusivamente opera umana; chi
sostiene il contrario, è cioè che la loro origine sia paranormale,
ufologica o dovuta a fenomeni naturali finora sconosciuti, se vuole essere
creduto deve portare prove convincenti a sostegno delle proprie
affermazioni.
Contatta l'Autore - Nathannever@virgilio.it
|
Forum UFO
Teorie sui rapimenti
Falsi avvistamenti
Trucchi fotografici
Il movimento Raeliano
Foto UFO
Video avvistamenti
Racconti testimoni
Gli UFO e Holliwood
NASA Official Web Side
Dichiarazioni Ufficiali di governi e loro rappresentanti
|