Bruce Lee |
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Potevo inserire
questa pagina in quella delle arti marziali, ma a mio parere
La nascitaBruce Lee nacque nell’ora del drago, 6.00 - 8.00, nell’anno del drago, 1940, il 27 novembre al Jackson Street Hospital nella Chinatown di San Francisco, Stati Uniti. Suo padre, Lee Hoi-Chuen (李海泉), era cinese, e la sua madre cattolica, Grace (何愛瑜), era di padre tedesco e madre cinese. I genitori di Lee tornarono ad Hong Kong con il neonato Bruce quando aveva tre mesi. Lee fu cittadino statunitense e non ebbe alcun’altra cittadinanza. Educazione e famigliaAll’età di 12 anni Lee entrò nel college "La Salle",
una scuola per ragazzi cattolici. Successivamente frequentò il "S.
Francis Xavier’s College". Nel 1959,
all’età di 18 anni, in una rissa, Lee picchiò brutalmente il figlio di
un temibile membro delle Triadi.
Il padre di Bruce iniziò a preoccuparsi per la sicurezza del figlio e,
alla fine, lui e sua moglie decisero di mandarlo a vivere da un vecchio
amico di suo padre, negli Stati Uniti. Tutto ciò che il giovane Lee aveva
erano 100 dollari in tasca, con il titolo di campione 'interscolastico' di
boxe
e di campione di cha
cha cha di Hong Kong. Dopo aver vissuto a San Francisco, si trasferì
a Seattle
per lavorare per Ruby Chow, un altro amico di suo padre. Nel 1962, Lee
terminò la sua formazione di scuola superiore a Seattle e ricevette il
suo diploma dalla "Edison Technical School". S’iscrisse
all’Università del Washington ad un importante corso di recitazione e
frequentò lezioni di filosofia, ed è li che conoscerà Linda Emery che
sposerà poi nel 1964. Da Linda ebbe due figli: Brandon e Shannon. Arti Marziali Campionato internazionale di Long Beach del 1964Su invito di Ed Parker, Bruce Lee si esibì nel Campionato internazionale di karate di Long Beach il 2 agosto. L’esibizione incluse ripetizioni di flessioni su due dita di una mano (pollice ed indice) con i piedi circa alla larghezza delle spalle. Nello stesso evento di Long Beach si esibì anche nel “pugno a un pollice” (one inch punch). La descrizione della tecnica è la seguente: Lee è in posizione eretta, il suo piede destro è davanti con la gamba leggermente piegata; davanti a lui, in piedi e fermo, un volontario. Il braccio destro di Lee non è completamente disteso e il suo pugno destro è posizionato approssimativamente sul torace del volontario con il pollice fuori. Senza ritirare il suo braccio destro, Lee, energicamente, porta il pugno sul suo partner, il quale cerca di mantenere la sua posizione, gettando il partner all’indietro e facendolo cadere su una sedia posta dietro di lui per prevenire danni, La forza di gravità, tuttavia, causa la caduta sul pavimento del partner. Uno dei volontari fu Bob Baker di Stockton, California. “Dissi a Bruce di non fare più questo tipo di dimostrazione” ricorda. “Dopo quella dimostazione dovetti restare a casa: non andai a lavorare poiché il dolore nel mio petto era insopportabile”[1]. In occasione della dimostrazione di Long Beach, Lee conobbe il campione di karate Chuck Norris, suo futuro allievo. Campionato internazionale di Long Beach del 1967Bruce Lee fece la sua apparizione anche al Campionato internazionale di Long Beach del 1967 (30 luglio) e si esibì in diverse dimostrazioni, incluso il famoso “pugno inarrestabile” con il campione del mondo di karate USA Vic Moore. Bruce annunciò a Vic Moore che gli avrebbe tirato un pugno dritto in faccia e tutto quello che doveva fare Moore era bloccarlo. Lee fece diversi passi indietro e chiese a Moore se fosse pronto. Quando Moore annuì, Bruce scattò verso di lui finché non fu all’interno del raggio sufficiente per colpire. Poi tirò un pugno direttamente al volto di Moore e si fermò prima dell’impatto. In otto tentativi, Moore non riuscì a bloccare neanche un pugno. Jeet Kune Do Efficienza fisicaBruce Lee si rese conto che diversi artisti marziali dell'epoca non impiegavano abbastanza tempo per lo sviluppo della propria condizione fisica. Al contrario, Lee incluse nel suo allenamento tutti gli elementi di fitness, forza e resistenza muscolare, resistenza cardiovascolare e flessibilità. Utilizzò le tecniche tradizionali del Body building per formare muscoli corposi e massa. Tuttavia, fu sempre attento nel sottolineare quanto la preparazione mentale e spirituale fossero fondamentali per il successo dell’allenamento fisico e nella pratica delle arti marziali. Nel suo libro Tao of Jeet Kune Do scrisse: L’allenamento è una delle fasi più trascurate dagli atleti. Troppo tempo è donato allo sviluppo della pratica e troppo poco allo sviluppo della persona per la partecipazione. Jeet Kune Do, sostanzialmente, non è una materia dalle tecniche banali ma di alto sviluppo mentale e fisico.. Il programma di sollevamento pesi a cui Lee fece riferimento durante il suo soggiorno ad Hong Kong nel 1965, a soli 24 anni, diede molto vigore alle sue braccia. A quel tempo poteva sollevare con le braccia da 30 a 35 Kg per tre serie da otto ripetizioni, insieme ad altri tipi di esercizi, come piegamenti, flessioni ed altri ancora. Le ripetizioni che effettuava a quel tempo erano da sei a dodici per esercizio. Nonostante lo scopo principale di quest'allenamento fosse aumentare la velocità della contrazione e della distensione muscolare. Lee, per massimizzare la propria abilità fisica, praticò diverse tipologie di allenamenti ed esercizi, tra cui lo Skipping che effettivamente servì al suo obiettivo di allenamento e di Body building. Lee credeva che quello dei muscoli addominali fosse uno dei più importanti gruppi muscolari per i praticanti di arti marziali, poiché quasi ogni movimento richiede un certo grado di lavoro addominale. Per di più, gli addominali sono come un guscio che protegge le costole e gli organi vitali. Si allenava dunque ogni mattina dalle 7.00 alle 9.00, praticando esercizio addominale, di flessibilità, sessioni di corsa, per poi riprendere dalle 11.00 alle 12.00. Lee allenava spesso la propria resistenza andando in bicicletta. Un tipico esercizio era correre per una distanza da due a sei miglia in un tempo dai 15 ai 45 minuti, durante il quale variava la sua velocità e con intervalli da 3-5 minuti. Lee percorreva l’equivalente di 10 miglia in 45 minuti di bicicletta. Qualche volta, dopo essere andato in bicicletta, si esercitava con la corda. Spesso faceva anche esercizi per temprare la pelle delle sue mani, tra cui lo spingerle di forza in secchi colmi pietre dure e ghiaia. Arrivava a fare circa cinquecento ripetizioni al giorno di questo esercizio. Nutrizione
FisicoCon il suo continuo dedicarsi al fitness, Bruce riuscì ad avere un fisico ammirato da alcuni dei nomi più importanti della comunità di body-building. Joe Weider, il fondatore di Mr. Olympia, parlò del fisico di Bruce come “il più definito che io abbia mai visto”. Alcuni importanti competitori di body-building hanno indicato Lee per la maggiore influenza sulle loro carriere, inclusi Flex Wheeler, Shawn Ray, Rachel McClish, Lou Ferrigno, Lee Haney, Lenda Murray e il sei volte campione di Mr. Olympia Dorian Yates. Anche Arnold Schwarzenegger fu influenzato da Bruce, e disse del suo corpo: “Bruce Lee aveva… Voglio dire… Un fisico molto definito. Aveva pochissimo grasso corporeo. Voglio dire, probabilmente aveva uno dei più bassi totali di grasso corporeo di ogni atleta. E credo che è per questo che sembrava così credibile.” Un dottore che una volta conobbe Lee affermò che era “muscoloso come uno scoiattolo e animoso come un cavallo". È risaputo che Lee, nella sua vita, aveva collezionato più di centoquaranta libri sul body-building, allenamento con i pesi e fisiologia. In modo da allenare specifici gruppi di muscoli, egli creò anche parecchi progetti originali per la sua attrezzatura personale e il suo amico George Lee la costruì con le apposite specificazioni. Prestazioni fisicheL’eccezionale preparazione fisica di Bruce fece sì che fosse capace di esibirsi in alcune eccezionali prestazioni fisiche. La lista seguente parla delle prestazioni che sono documentate e supportate da fonti affidabili.
ProblemiBruce Lee cercò sempre di migliorarsi, sia dal punto di vista mentale che fisico. Si allenava sei giorni su sette, cercando ogni giorno di oltrepassare i propri limiti. Il 13 agosto 1970, però, a causa di un riscaldamento inadeguato, durante una seduta di sollevamento pesi, Lee subì un infortunio: gli esami clinici mostrarono un grave stiramento al quarto nervo sacrale, nella parte inferiore della schiena. I medici consigliarono all’infortunato di restare a letto tutto il giorno, per un periodo di sei mesi. Inoltre, annunciarono fermamente che non sarebbe più riuscito a praticare arti marziali. Lee restò qualche giorno a letto nel riposo più assoluto. Dopo un po’, però, decise di non lasciarsi abbattere. Se non poteva allenare il suo corpo, allora avrebbe allenato la sua mente. Si preoccupò innanzitutto di trovare un approccio diverso alla sua grave situazione. Ad aiutarlo nella sua crescita mentale furono i libri: iniziò a leggere numerosi saggi di filosofia e psicologia. Fondamentale per il suo recupero mentale si rivelarono gli scritti di Jiddu Krishnamurti. Egli sosteneva che la verità si trovasse all’interno di ciascun individuo e che solo con la contemplazione di sé stessi fosse possibile trovare un motivo per andare avanti o la fiducia in sé. Convintosi di poter superare l’ostacolo causato dall’infortunio, Bruce tornò a leggere anche numerosi libri sulle arti marziali. Dopo qualche tempo iniziò a sviluppare idee personali e a prendere appunti. È la stessa moglie, Linda, che ricorda: “Mi chiese di recarmi in una cartoleria ad acquistare diversi raccoglitori grandi, allargabili e neri. Riempì ciascuno di fogli bianchi e sui dorsi annotò gli argomenti che intendeva trattare”. I suoi scritti riempirono sette raccoglitori interi. Terminati i sei mesi di convalescenza, Lee decise di riprendere gradualmente gli allenamenti. Era sua intenzione dimostrare ai medici che, con un corretto allenamento, sarebbe stato possibile tornare in forma. Nell’arco dei successivi sei mesi, Lee riuscì a recuperare la sua agilità e la sua velocità, oltre alla sua potenza; nonostante ciò, il fastidio nella zona lesionata non l’avrebbe più abbandonato. AttoreIl debutto cinematograficoIl suo debutto nel mondo del cinema molto prolifico di Hong Kong avviene molto presto: ha addirittura solo tre mesi d'età quando fa la parte del neonato nel film Golden Gate Girl (1941). Fra i 6 ed i 17 anni partecipa a ben 16 pellicole, anche se il primo film di un certo riguardo lo interpreta a 18 anni: si tratta di The Orphan (Ren hai gu hong, 1958, ma distribuito solo due anni più tardi), un film che tratta l'argomento della criminalità giovanile. Mentre Bruce era negli Stati Uniti abbandonò ogni idea di un film sulle arti marziali. Tuttavia, il produttore di “Batman”, William Dozier, quando il suo parrucchiere gli raccomandò Bruce Lee dopo aver visto la sua dimostrazione nel torneo “Long beach karate” del 1964, lo invitò per un’audizione, durante la quale impressionò il produttore con le sue dimostrazioni veloci sulle arti marziali e si aggiudicò un posto interpretando Kato accanto a Van Williams nella serie TV Il calabrone verde. Lo spettacolo sarebbe durato solo per una stagione (1966-1967). Interpretò Kato anche in tre episodi della serie “Batman” che era prodotta dalla stessa compagnia del Calabrone verde. La serie non ha grande successo in patria e ne viene girata una sola stagione (26 episodi). Seguirono apparizioni come ospite nelle serie televisive come Ironside e Here come the brides. Nel 1969 Lee fece la sua prima apparizione di rilievo ne L’investigatore Marlowe dove interpreta il ruolo di un tirapiedi assunto per intimidire il detective privato Philip Marlowe, rompendo il suo ufficio con dei colpi di karate. Nel 1971 apparve in quattro episodi della serie TV Longstreet, nella quale interpretava l’istruttore di arti marziali del personaggio che da il nome alla serie: Mike Longstreet. Bruce ebbe anche l’idea di una sua serie televisiva chiamata Il guerriero. Probabilmente l’idea di Lee fu rielaborata e chiamata Kung fu, ma la Warner bros. non diede credito a Lee. Il ruolo nel monaco Shaolin nel selvaggio west, tanto ambito da Lee, fu aggiudicato a David Carradine poiché si credeva che un Cinese nel ruolo di protagonista non avrebbe catturato il pubblico americano. Il successoNon contento per il ruolo che gli fu offerto negli Stati Uniti, Lee ritornò ad Hong Kong dove gli fu offerto un contratto da Raymond Chow per apparire nei film della sua compagnia Golden Harvest. Lee interpretò il suo primo ruolo da protagonista nel film Il furore della Cina colpisce ancora (The Big Boss, 1971), che ebbe un enorme successo ai botteghini di tutta l’Asia e lo catapultò verso la celebrità. Arrivò come star nel film Dalla Cina con furore (Fist of Fury, 1972), che fu un altro grandissimo successo, e scrisse, diresse e interpretò L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente (The Way of the Dragon, 1972). Nell’Urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente, Lee introdusse Chuck Norris come suo rivale nella scena dello scontro finale nel Colosseo, divenuto il combattimento di arti marziali più celebre nel mondo della cinematografia. Gli fu poi offerto il ruolo di protagonista in I
tre dell'Operazione Drago (Enter the Dragon, 1973)
che fu il primo film prodotto dalla Golden Harvest e dalla Warner Bros.
Questo sarebbe dovuto essere il film che avrebbe fatto conoscere Lee in
America. Sfortunatamente, Lee morì qualche mese dopo la fine delle
riprese, prima che il film fosse distribuito nelle sale americane. Sul
set de I tre dell’Operazione Drago, Lee fu sfidato numerose volte
da uno stuntman
che cercava di farsi un nome su di lui. D’accordo con Bob Wall e John
Saxon, Bruce rispose alle continue richieste dello sfidante, battendolo
facilmente, quasi come se stesse giocando.
"Morte accidentale"Il 10 maggio 1973 si verificò un segno premonitore: Bruce ebbe un collasso negli studi Golden Harvest mentre procedevano con il doppiaggio dei Tre dell’Operazione Drago. Avvertiva dolori su tutto il corpo, oltre ad avere un edema cerebrale. Fu immediatamente trasportato in ospedale, dove i dottori furono capaci di ridurre il gonfiore tramite somministrazione di manitolo e lo rianimarono. Alcuni dei sintomi che caratterizzarono il suo primo collasso si ripeterono poi nel giorno della sua morte. Il 20 luglio 1973, Lee era ad Hong Kong, doveva cenare con l’attore George Lazenby, con il quale intendeva fare un film. D’accordo con sua moglie Linda, Bruce incontrò il produttore alle 14.00 a casa per discutere riguardo al film Game of death. Lavorarono fino alle 16.00 e poi andarono insieme a casa della collaboratrice di Lee, Betty Ting Pei, un’attrice taiwanese. I tre controllarono la sceneggiatura a casa di Pei, e dopo un po’ Chow se ne andò per un appuntamento a cena. Poco tempo dopo, Bruce si lamentò per un mal di testa, e Ting Pei gli diede un potente analgesico, ora proibito, l'Equagesic, contenente sia aspirina che rilassante per i muscoli. Alle 19.30 circa Bruce andò a fare una pennichella. Dopo, Bruce non comparì per la cena. Chow arrivò nell’appartamento ma non riuscì a svegliarlo. Fu convocato un dottore, che passò dieci minuti a cercare di rianimarlo, prima che fosse poi portato con l’ambulanza al Queen Elizabeth Ospital. Tuttavia, Bruce morì prima di raggiungere l’ospedale. Non c’erano ferite esterne visibili; tuttavia, il suo cervello si gonfiò considerevolmente, da 1400 g a 1575 g (un aumento del 13%). Bruce aveva solo 32 anni. Le uniche due sostanze trovate durante l’autopsia furono l’Equagesic e della cannabis. Il 15 ottobre 2005 Chow dichiarò che Lee morì per ipersensibilità al rilassante del muscolo contenuto nell’Equagesic (meprobamato), un ingrediente comune negli antidolorifici. Quando i dottori annunciarono ufficialmente la morte di Bruce Lee, fu dichiarata “morte accidentale”. Un’altra
teoria, non ufficiale, dice che Bruce morì per una reazione della
combinazione Equagesic-cannabis, all’epoca consumata sottoforma di
hashish. Nonostante la teoria sia discussa, essa è supportata sia da Don
Langford (medico personale di Lee in Hong Kong) che da Peter Wu (il capo
neurochirurgo che salvò Lee dal primo collasso). Il dottor Wu suggerì
che, come conclusione del referto ufficiale sulla morte Lee, dovesse
essere evidenziata l’ipersensibilità del paziente a quel farmaco o
all’hashish, e che il ruolo della cannabis non può interamente essere
escluso. Ad aiutare la teoria di Wu fu il fatto che, durante il primo
collasso, nel corpo di Bruce non c’era Equagesic. Doveva essere noto
che, in medicina, l'uso di cannabis è ammesso come antinfiammatorio,
seppur in razioni limitate, in opposizione alla causa ufficiale della
morte di Bruce, il gonfiore del cervello Dopo la morte di suo marito, Linda tornò nella sua città natale, Seattle, e seppellì suo marito nel lotto 276 del cimitero di Lakewiew. Suo figlio Brandon è sepolto vicino a lui. Tra i portatori della bara, al suo funerale, c’erano Steve McQueen, James Coburn, Chuck Norris, Dan Inosanto, Taky Kimura, Peter Chin e suo fratello, Robert Lee. Produzioni postumeL'ultimo combattimento di ChenDue anni dopo la morte di Bruce Lee, il regista Lin Ping dirige Good Bye Bruce Lee (Yung chun ta hsiung, 1975) utilizzando il più somigliante dei "sosia" del grande attore: l'atletico Ho Chung Tao (nome d'arte: Bruce Li). La storia riprende le idee che Bruce aveva per il suo The Game of Death, rimaneggiandole e privandole dell'aspetto filosofico che più stava a cuore all'attore. È solo uno delle decine di film speculanti su Lee ed interpretati da una pletora di sosia tra Hong-Kong e Taiwan. Nel 1977 la casa cinematografica che possiede i diritti del materiale girato di The Game of Death decide di sfruttare l'enorme successo e notorietà che la morte di Bruce sta suscitando in giro per il mondo. Affida così al regista Robert Clouse, che ha già diretto I tre dell'Operazione Drago, un progetto particolare: prendere il materiale girato dall'attore prima della morte, rimaneggiarlo e farne un film. Esce così nel 1978 L'ultimo combattimento di Chen (Game of Death/Xi wang youxi). Le scene di arti marziali aggiunte sono coreografate dall'allora esordiente Sammo Hung, vengono richiamati alcuni attori amici di Bruce Lee, come il maestro Dan Inosanto, e per finire vengono scelti ben tre attori diversi per interpretare le parti mancanti del film. Malgrado l'operazione commerciale sia di dubbio gusto, riscuote molto successo e l'esempio viene seguito da altri. Nel 2000 però, 22 anni dopo, il regista e scrittore John Little ritrova il materiale originariamente girato da Bruce Lee prima di morire: detto materiale giaceva dimenticato negli archivi di una casa cinematografica. Il regista decide così di rimasterizzare il materiale trovato e di montarlo seguendo le indicazioni che lo stesso Bruce Lee aveva lasciato. Per completare il lavoro fa recitare ad alcuni attori le parti mancanti ed aggiunge alcune interviste a persone che avevano conosciuto l'attore in vita. Il risultato è un film-documentario quasi completo, Bruce Lee: la leggenda (Bruce Lee: A Warrior's Journey), che tenta di rendere onore dopo tanti anni all'ultimo lavoro di Bruce Lee, quello che si sarebbe potuto considerare il suo testamento spirituale se ne avesse fatto un film vero; la natura homevideo di "Bruce Lee-La Leggenda" lo colloca invece un contesto di revival generale che vede proliferare documentari e libri, sovente operazioni di puro marketing. I film-biografiaL'enorme clamore provocato dalla morte improvvisa dell'attore, ha creato alcuni film-biografia diversissimi fra di loro: ognuno vorrebbe raccontare come "veramente" sono andati i fatti. Nel 1976 l'attrice Betty Ting Pei, nella cui casa è deceduto tre anni prima Bruce Lee, appare in un film biografico sul suo rapporto con l'attore. Esce così Io... Bruce Lee (Lei Siu Lung jyu ngo, 1976), nel quale l'attrice dichiara apertamente la sua storia d'amore con Bruce Lee. Inoltre il film è un grido di disperazione dell'attrice contro tutti quelli che l'hanno accusata di aver sfruttato la morte dell'amante per far parlare di sé. La parte di Bruce è interpretata da Danny Lee. Nel 1978 esce Bruce Lee Supercampione (Li Hsiao Lung chuan chi) di Singloy Wang con Ho Chung Tao nel ruolo di Bruce Lee. Nel film l'attore viene dipinto come un carattere forte ai limiti del "teppismo", prestandosi facilmente alla lotta ed alla violenza: tutto all'opposto della realtà. Un pregio del film è quello di ripercorrere tutti i luoghi dove Bruce Lee ha girato i suoi film, ed in molti casi usando le stesse comparse. Da notare infine come nel film si faccia solo un veloce accenno alla moglie Linda ed ai figli di Bruce. È del 1993 la trasposizione cinematografica del romanzo di Linda Lee del 1989, Dragon: la storia di Bruce Lee. Linda racconta la storia del marito aggiungendo però molto romanticismo ed un punto di vista soggettivo: al contrario di Bruce Lee Supercampione, il ruolo di Linda nella storia è predominante. Il film vede Jason Scott Lee vestire i panni del campione. L'attore, digiuno di arti marziali, è stato scelto dal regista Rob Cohen perché, a sua detta, è più facile insegnare un minimo di arti marziali ad un attore che insegnare recitazione ad un artista marziale; la persona che ha addestrato Jason Scott Lee nel Jeet Kune Do è Jerry Poteet uno degli allievi originali di Bruce Lee. Da notare come nel film appaia, nella piccola parte di una cantante in una festa, Shannon Lee, la figlia di Bruce e Linda. A partire dagli anni novanta, una fioritura in tutto il mondo di libri su Bruce Lee ha contribuito a rinverdirne il mito. Negli Stati Uniti, indefesso divulgatore dell'opera di Bruce Lee è John Little, film-maker e scrittore. Apparizioni televisive
FilmografiaSolo ed esclusivamente i titoli qui di seguito riportati sono film interpretati da Bruce Lee. Qualsiasi altro titolo che vanti il suo nome, è solamente una mera operazione commerciale postuma volta a sfruttare il successo dell'attore.
DoppiaggioQuanto alle edizioni e doppiaggi italiani, i primi tre film giunti in Italia (Dalla Cina con furore, Il furore della Cina colpisce ancora e L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente) vennero doppiati presso gli studi CDS dalla cooperativa CD, con Cesare Barbetti che presta la voce a Lee. Invece I tre dell'Operazione Drago venne curato dalla SAS ed è Carlo Sabatini a doppiare Bruce. Bibliografia
Da Wikipedia
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