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la Valtellina

Sforzato

Lo Sforzato (Sfursàt) deve il nome alla tradizionale pratica di appassimento delle uve Nebbiolo che ha in Valtellina origini antichissime.

Nasce nella zona di produzione dei Valtellina DOC e DOCG, dalla selezione delle uve migliori.

Lo Sforzato entra a far parte della categoria dei vini speciali ottenuti con sovrammaturazione delle uve, dove poco dipende dall’intervento del tecnico, e molto dalla zona di origine, dal favorevole andamento climatico e dalla qualità dell’uva.

Diviene così espressione unica di un’uva, il Nebbiolo, e speciale del territorio di questa affascinante valle alpina della Lombardia.

Durante le vendemmia, le uve vengono selezionate attentamente e i grappoli migliori, sono quelli spargoli e piccoli, raccolti a mano con cura per non danneggiare gli acini ed adagiati in piccole cassette formando un unico strato.

I grappoli mondati uno ad uno vengono distesi su graticci in locali asciutti e ben areati (Fruttaio) per circa 3/4 mesi.

Durante questo periodo invernale (da ottobre a gennaio) é il clima asciutto e ventilato della Valtellina a fare tutto il resto del lavoro.

A fine gennaio l’uva ha perso circa il 40% del proprio peso, gli acini sono appassiti e il loro succo, concentratosi, ha sviluppato sostanze aromatiche particolari e molto intense.

A febbraio tutto é pronto per la pigiatura, a cui seguono una lenta fermentazione, possibile solo grazie alla forza dei lieviti indigeni, ed almeno 24 mesi di maturazione e affi-namento, prima in legno e poi in bottiglia.

Abbinamento:
dello Sforzato é con carni rosse, di pelo e con formaggi stagionati particolarmente ricchi e saporiti come il Bitto.
Ma é anche un vino da “meditazione”, da scaldare nella mano e centellinare a brevi sorsi davanti al fuoco di un camino.