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Santa Chiara


A poche decine di metri di distanza dal cuore del centro medievale, la Cattedrale, si erge la chiesa di Santa Chiara.
Chiusa al culto durante gli anni del fascismo a Foggia, la chiesa e l'annesso monastero sono di origini più antiche rispetto a quelle oggi presenti nel centro storico in quanto costruiti dopo il 1500.
Il devastante terremoto del 1731 causò danni irreparabili, tanto da renderne necessaria la successiva ricostruzione qualche anno dopo (1742) nelle forme in cui appare oggi.
La facciata si presenta "compressa" tra le mura di edifici adiacenti: tra questi i locali dell'annesso monastero  costruito antecedentemente alla chiesa (1731).
Le ali laterali e i due finestroni sovrapposti presenti sulla facciata danno slancio all'edificio. Il finestrone inferiore, adornato con fastigio sagomato, spezza la linea orizzontale del marcapiano.
L'interno della chiesa (ormai completamente spoglio), come molte altre dell'epoca barocca a Foggia, è a pianta ovale, con cupola caratterizzata, all'esterno, da motivi a pinnacoli.
La preziosa tela che ornava l'altare maggiore, una "Santa Chiara" della scuola del Solimena, oggi la si può ammirare nel Museo Civico.
L'annesso monastero, da cui le monache furono espulse nel 1866, fu adibito per un certo periodo a Municipio (1898) a seguito delle tristi vicende dei tumulti contro l'aumento del prezzo del pane che culminarono con il rogo dell'archivio comunale.
Dal 1954 è sede del Circolo didattico Santa Chiara (Scuole elementari). Interessante il chiostro, con sopraelevazioni neoclassiche su strutture settecentesche.

 
 
 
 
 
       

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