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La Cattedrale


Percorrendo via Arpi, il cuore della città medievale, verso Porta Grande, appare sulla destra,in tutta la sua magnificenza la Cattedrale di Foggia: il primo grande  e più significativo luogo-monumento della città.
Le sovrapposizioni e rifacimenti che hanno caratterizzato il suo travagliato passato tracciano evidenti linee di discontinuità nella lettura dei suoi elementi architettonici. Ciò nonostante la storia ha restituito un "edificio" che rappresenta comunque uno straordinario esempio di "osmosi" di canoni architettonici diversi.
Da un lato l'anima medievale, rappresentata dalla cripta (l'originario  impianto  architettonico) dedicata a S. Maria de Fovea e costruita negli anni ottanta del XI secolo, per volere di Roberto il Guiscardo, per custodire la Sacra Icona della Madonna.
Dall'altro il carattere del romanico pugliese, rappresentato in particolare dall'impianto a basilica, transetto e cupola all'incrocio dei bracci e dalle arcate cieche con i motivi delle bifore inscritte nelle stesse, elementi questi ultimi presenti nella parte inferiore della facciata della attuale chiesa  eretta dal 1172 (o 1179 secondo altre fonti storiche) da Guglielmo il Buono.  
E ancora l'essenza barocca espressa dalla parte superiore della facciata della chiesa rinnovata a seguito dei gravi danni causati dal terribile sisma del 1731 e dal campanile eretto nel 1740 nell'angolo opposto dove era situata l'originaria torre medievale. L'atmosfera barocca o tardo-barocca si respira all'interno della Cattedrale (caratterizzata da una navata unica con due cappelle laterali) nel quale spiccano interessanti opere  parte pittoriche, la bellissima "Moltiplicazione dei pani" di Francesco Mura e scultoree, l'altare maggiore firmato da Giuseppe Sammartino  che è anche ancora oggi considerato tra i più pregevoli esempi di barocco napoletano in  Puglia. Molto suggestivo risulta anche il Crocifisso in legno di un anonimo intagliatore della scuola napoletana.
A fare da eccezionale linea di demarcazione alla doppia fisionomia architettonica della facciata è il pregiatissimo cornicione marcapiano, che più di uno studioso attribuisce a Bartolomeo da Foggia, protomagistro di Federico II. Una testimonianza che attesta il fatto che anche sotto l'imperatore svevo, così come in altre epoche la Cattedrale subì numerosi interventi ed il suo cantiere fosse sempre operante.
 Le peculiarità artistiche di questa tempio si intrecciano con la sua storia e quella della sua città che  ha conosciuto nel suo passato pagine tristi, ma anche eventi lieti quali le nozze celebrate proprio nella Cattedrale nel 1797 tra il principe ereditario Francesco e Maria Clementina d'Austria e quell tra  Filippo, figlio di Balduino, imperatore di Costantinopoli e Beatrice, figlia dell'Angioino

 
 
 
 
 
       

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