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Il centro medievale

La tradizione cattolica individua nel miracoloso evento del rinvenimento della Sacra Tavola della Madonna dei sette Veli l' origine storica dell'attuale città di Foggia. L'evento, fatto risalire intorno all'anno 1000, ha generato quegli episodi di inurbamento che gli storiografi locali sono  soliti definire con il termine di fenomeni di spontanea aggregazione.
Le origini della città sono quindi medievali e questa caratteristica si intravede nella morfologia degli "spazi urbani" del centro storico. Le piazze, le vie principali (via Arpi) e secondarie, per la propria irregolarità e per le limitate dimensioni, rappresentano il classico esempio di maglia viaria di stampo medievale.
Viceversa le architetture del centro storico, pur avendo origini medievali, si presentano notevolmente rinnovate nella loro estetica a causa di sovrapposizioni e  rifacimenti post-secenteschi e settecenteschi. Ciò è motivato dal succedersi di eventi storici e fenomeni sismici, in particolare il terremoto del 1731 che hanno ridotto ai minimi termini il carattere medievale delle presenze architettoniche  della città.
La Chiesa Madre ne è un esempio emblematico. Edificata nel 1172 (o 1179 secondo alcune fonti storiche) per volere di Roberto il Giuscardo presenta una facciata, nella cui  parte inferiore sono evidenti alcuni elementi architettonici ascrivibili alla tradizione del romanico pugliese.
La parte superiore ed il campanile sono viceversa rinnovati secondo i canoni del tardo barocco. Il cornicione marcapiano funge da linea di discontinuità storico-architettonica delle due parti della facciata.
Altre presenze medievali sono riscontrabili in ciò che resta della magnifica residenza imperiale di Federico II: dal portale con relativa iscrizione del Palazzo, ora murato sul fianco del Conservatorio Musicale; le prigioni e le stalle del palatium riconoscibili negli ampi locali dalle grandi arcate tra Vico teatro ed il Piano delle Fosse, alla vasta rete di camminamenti sotterranei - non aperti al pubblico - che attraversano gran parte del centro medievale e che probabilmente dovevano servire a condurre il sovrano dalla sua dimora alle campagne circostanti dove amava soffermarsi per coltivare il suo passatempo preferito, la caccia.
Del resto delle mura non se ne riportano tracce in quanto Federico II ne ordinò la distruzione a seguito di una ribellione del popolo foggiano avvenuta nel 1229.

 
 
 
 
 
       

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