Conoscere i funghi

CONFRONTI

I​n questa pagina faremo alcune considerazioni sui funghi a confronto, in particolare riguardo a specie responsabili di avvelenamenti più o meno importanti, allo scopo di cercare di capire gli errori più frequenti che possono tradire il cercatore sprovveduto.
A parte le indicazioni generali citate nel paragrafo delle credenze popolari, ricordiamo subito il pericolo di scambio tra specie appartenenti alle Amanita mortali: Amanita virosa, Amanita Verna, Amanita phalloides, al raccoglitore inesperto possono sicuramente sembrare Prataioli Agaricus Arvensis, Agaricus Campestris ecc ) che si differenziano dalle prime per :

1) colore della carne immutabile in Amanita sp., giallognola in Agaricus gruppo Flavescentes
2) odore mielato - urinoso in Amanita particolarmente in Phalloides, di mandorla - anice in Agaricus sp.
3) colore delle spore mature che colorano le lamelle bianche in massa in Amanita, rosa - violetto in Agaricus. L'habitat nei luoghi aperti, erbosi ai margini dei boschi è comune alle specie citate.
In montagna, in zona boschiva, Amanita Virosa (anch'essa mortale!) è stata ancora scambiata con Ombrelloni (Macrolepiota Procera e specie simili); in Amanita abbiamo caratteristiche principali come nelle precedenti, in Macrolepiota colorazioni non completamente bianche ma sul nocciola carico, odore della carne gradevole, gambo duro stopposo e coriaceo; infine cappello generalmente liscio in Amanita, decorato da squame evidenti concolori in Macrolepiota; presenza di grosso bulbo a cipolla avvolto in una membrana più o meno spessa, aperta a sacco in Amanita (volva); grosso bulbo anch' esso a cipolla però sprovvisto di volva in Macrolepiota.

Secondo alcuni Autori, Amanita Phalloides viene scambiata con Russula Cyanoxantha dato il colore del cappello per alcuni versi simile. Personalmente lo riteniamo meno probabile dello scambio con Agaricus!
Tanto per rimanere nel campo delle intossicazioni da amanito-tossine, citiamo al riguardo il facile scambio tra Lepiota di piccola taglia (Lepiota Helveola ecc) con funghi conosciuti come Gambesecche (Marasmius Oreades): in questo caso la presenza di un piccolo anello ci fa subito escludere Gambesecche!

Ancora lo scambio tra funghi lignicoli: Galerina gruppo unicolor, con chiodini lignicoli (Armillaria e Pholiota Mutabilis). Il vero chiodino, Armillaria Mellea, si differenzia da queste ultime per il colore delle lamelle che si presenta bianco con riflessi crema. L'anello in Armillaria non è presente in tutte le specie.
Citiamo ancora al riguardo il possibile scambio tra i chiodini conosciuti e i falsi chiodini (Hypholoma Fasciculare e altri) che si differenziano dai primi per il colore delle lamelle (bianco in Armillaria e verdognolo o grigiastro in Hypholoma) ed il sapore della carne in Armillaria non amara, in Hypholoma nettamente amara.

Uno degli scambi che purtroppo ha provocato serie conseguenze all'incauto consumatore è stata la confusione tra Chiodelli, funghi del genere Chroogomphus, con altri del genere Cortinarius (Speciosissimus ed Orellanus), dove anche l'occhio esperto deve prestare molta attenzione. Ambedue presentano spore di colore scuro, Chroogomphus nero e Cortinarius ocra - ruggine. In questo caso risulta determinante l'attaccatura delle lamelle sul gambo, nel primo decisamente decorrente, nel secondo annesse. Altro criterio di distinzione è l'odore di rapano in Cortinarius, assente in Chroogomphus.

Un caso a parte e comunque non meno delicato è lo scambio tra Spugnole e False Spugnole, (Morchella Esculenta con Gyromitra Esculenta) nome che solo nel primo caso risulta fedele al significato.
I funghi del genere Morchella presentano la parte superiore detta mitra a forma generalmente di cavernette più o meno regolari, Giromitra invece presentano una massa omogenea a forma di cervello. In ambedue si distingue un netto odore spermatico.

Anche i funghi considerati più facili presentano delle insidie: è il caso delle Brise ( Boletus Edulis e altri ) che vengono scambiate con Boleti amarissimi (Boletus Felleus). Nella sez. Edules la carne risulta bianca immutabile unita ad un profumo gradevole ed ad un sapore dolce (in alcuni casi di nocciola). In Boletus Felleus, la carne è nettamente amara e tende a colorarsi di rosa. Sempre a proposito dei Boleti, il colore del letto o spugna, (imenoforo), risulta bianco-verdognolo nella sez. Edules; giallo nella sez. Appendicolati; rosso nella sez. Luridi. La carne è bianca immutabile in Edules, giallina in Appendicolati, più o meno azzurra in Luridi. A questa ultima sezione appartengono specie notoriamente velenose come Boletus Splendidus e Boletus Satanasche, è bene dirlo, presentano carne di sapore non amaro.

Un accenno ai Porcinelli, funghi ora del genere Boletus, ora genere Leccinum che si differenziano dai primi per il gambo interamente ricoperto da piccole squame nerastre più o meno evidenti, dalla consistenza stopposa e fibrosa, il cui consumo risulta indigesto. La carne risulta da bianco a grigiastra. Nel genere Suillus non annoveriamo specie velenose ma alcune sostanze che irritano la mucosa intestinale sono contenute nella cuticola (membrana lucida e vischiosa che riveste il cappello).

Funghi appartenenti a generi difficili di cui sconsigliamo vivamente la raccolta a persone non esperte, sono quelli che presentano forme a corallo con colorazioni da giallo a biancastro a violaceo: genere Ramaria sl, caratterizzati da una forma di rivivescenza: in mancanza di acqua seccano per poi reidratarsi anche dopo molti giorni, così da sembrare freschi e rimanere in habitat anche per alcune settimane. Queste specie provocano sintomatologia gastroenterica.

Funghi altrettanto delicati e rischiosi, appartengono al genere delle MoretteTricoloma Terreum e specie vicine (c.a. 10 entità), che vengono scambiate spesso con Tricoloma grigi, Tricoloma Pardinum e Tricoloma Josserandii ex Groanense (tra i più pericolosi).Tra i Tricoloma con colori grigiastri o brunastri citiamo specie meno pericolose come lo Sciodes ed il Virgatum, oggetto di confusioni anche con i ricercati Cicalotti o Portentosi (Tricholoma Portentosum). Le differenze più significative tra le specie citate sono: sapore della carne mite nel gruppo Terreum, amara o acre in Sciodes e Virgatum. (Contrariamente non amara in Pardinum).
Alla pressione il gambo in Terreum cede sensibilmente (gambo cavo), in Pardinum il gambo è pieno e duro.
Il cappello in Terreum si presenta feltrato, ricoperto da minutissime squamette tipo dorso di topolino, in Pardinum si presenta ricoperto da squame grossolane e rialzate.
Rinunciamo alla descrizione degli odori, sia pur importanti, in quanto comuni a quasi tutte le specie citate.

Capitolo a parte, lo dedichiamo al genere Lactarius e Russula.
Nei Lactarius annoveriamo specie che provocano forti irritazioni intestinali dovute alla presenza di acro - resinoidi, solitamente presenti nel latice che generalmente è di colore bianco, giallo, viola o in alcune specie rosa a contatto con l'aria. In ogni caso il latice è subito fortemente acre nelle specie critiche, Lactarius BresadolanusLactarius Rufus. Questi ultimi verosimilmente confusi con Lactarius a latice color carota del gruppo Dapetes, DeliciosusSalmonicolorDeterrimus e altri 5 o 6 dello stesso gruppo.
Non serve perciò l'assaggio della carne o del latice essendo sufficiente l'osservazione del colore che si presenta subito al taglio della carne (rosso più o meno carico per le specie commestibili).
Nel numeroso gruppo delle Russula, c.a. 400 specie descritte, non è possibile dare indicazioni precise per una sia pur sommaria distinzione; il colore del cappello è estremamente variabile, il colore delle spore spazia in quattro campi di tonalità dal bianco - giallo - ocra - crema. In via generale un dato certo riguarda il sapore della carne che nelle Russula irritanti risulta acre, nelle altre mite. In alcuni casi , il sapore leggermente piccantino della carne (Russula Aeruginea), non pregiudica la commestibilità. Al contrario in altri casi (Russula Olivacea) si manifesta una leggera intossicazione pur essendo la specie non acre ma con sapore di nocciola. Generalmente le Russule che emanano forti odori come di frutta, di pelargonio, di geranio, si associa sistematicamente un sapore acre della carne meglio "apprezzabile" in prossimità della attaccatura delle lamelle. Russula Xerampelina, che emana un odore di aringa non certo invitante, viene considerata invece specie non critica.

Ricordiamo infine la possibilità di scambio tra Clitocybe Nebularis ed Entoloma Sinuatum (ex Lividum), responsabile di una importante intossicazione gastroenterica. C. Nebularis presenta colorazioni generalmente grigiastre a parte la rara forma bianca, con lamelle bianco-crema e odore tipico amarescente fortemente aromatico. E. Sinuatum, presenta colorazioni generalmente biancastre, lamelle inizialmente giallognole poi rosa meno intenso che in Agaricus, odore netto di farina fresca; ambedue sprovviste di anello.

In letteratura si riporta inoltre lo scambio, pare frequente, tra Cantharellus Cibarius e Omphalotus Olearius ( fungo dell' ulivo); C. Cibarius non presenta lamelle o tubuli ma nervature in rilievo sotto il cappello, carne alla sezione bianca e giallina ai bordi, odore fungino gradevole, crescita terricola, mai cespitosa. O. Olearius presenta lamelle decorrenti ocracee, carne alla sezione interamente gialla-arancio, odore indistinto e crescita lignicola o su radice, spesso cespitosa.

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