Capri - La Grotta Azzurra
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Scoperta nel 1826 era, in realta', nota da sempre agli isolani come Grotta di Gradola o Gratula (distorsione della voce latina criptula o crypta). L'esplorarono i pittori tedeschi August Kopish ed Ernst Fries su indicazione di Mario Pagano e guidati dal pescatore Angelo Ferraro. L'ingresso della grotta ha subito due manomissioni, una prima in epoca romana, quando si presume fosse un ninfeo, l'altra nello stesso anno della scoperta ( il 1826). Nel 1964 furono portate in superficie dai suoi fondali due statue: un Poseidone ed un Tritone; la prima rappresenta una figura maschile adulta con una folta barba, il braccio destro sollevato e il sinistro abbassato in avanti, mentre l'altra e' una figura imberbe, con lunghi capelli e una corona. Purtroppo sono entrambe conservate in un pessimo stato data la forte corrosione marina. Il fatto che siano scolpite dalle ginocchia in su e che siano particolarmente rozze nella parte dorsale fa presumere che dovessero servire per decorare una qualche parete. Sono infatti visibili,sotto il livello del mare, quattro nicchie e un'antica linea d'acqua; dunque,. probabilmente, dovevano sembrare sorgenti dall'acqua. Dopo Kopish le descrizioni della Grotta Azzurra sono state quasi tutte incentrate sulla pittoresca colorazione azzurro intensa. Le deriva dalla luce del sole che penetra nell'antro da un'apertura sottomarina posizionata esattamente sotto l'ingresso di superficie e che filtra e blocca i colori rossi mentre lascia penetrare quelli azzurri. E' possibile visitare la grotta tutti i giorni dalle ore 9.00 ad un'ora prima del tramonto con partenza in barca da Marina Grande. Si puo' giungere alla Gotta azzurra anche via terra in bus, partendo da Anacapri e seguendo la rotabile che inizia in zona "Mulino a vento" e giunge fin sopra la grotta.
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