titolo sito: la socializzazione delle imprese, la socializzazione dello Stato.
solo qui -->
Questa società odierna è certamente molto buona rispetto a quelle passate, e quella italiana lo è in confronto a quelle di molti altri paesi, ma tutti siamo d'accordo sul fatto che vi siano ancora molti evidenti difetti. Noi sappiamo che questi difetti residui sarebbero facilmente risolvibili, e vogliamo in questo testo esporre il modo.
prendere qualcos'altro da libro 1 Da quest ------ incertezza ---- origina l’altra faccia del potere, quella che tende a stabilizzare le posizioni acquisite, intervenendo sulla facoltà altrui di agire [di ottenere quota di azienda?]. Il potere è anche potere di impedire. A questo proposito si deve osservare che questa caratteristica non deriva solo dalle intenzioni dell’attore, ma anche dalla natura eminentemente relazionale del potere. La nozione di potere è infatti “inscindibilmente legata al contesto nel quale esso di pone” (Ben Barnes) e ciò in quanto ogni volta che noi esercitiamo il nostro potere di agire dobbiamo sempre fare i conti con altri, ai quali finiamo spesso per imporre la nostra volontà, anche a prescindere dalle nostre intenzioni. Così ad esempio, quando in un asta l’ultimo nostro rilancio ci consente di acquisire quel bene, altri saranno costretti a rinunciare all’acquisto a cui tanto avevano tenuto. Il potere di fare e quello di impedire sono dunque strettamente legati alla posizione occupata in una data configurazione relazionale. In definitiva il potere ha sempre una natura ambivalente. Esso è insieme “poter fare” e “impedire”; e se da un lato esso permette di accumulare le risorse necessarie per l’azione, dall’altro stabilizza le posizioni, e in questo modo riduce le capacità di trasformazione e innovazione. Il confine tra questi due aspetti è molto labile e basta un nonnulla per scivolare dal poter fare all’impedire.
“In un sistema ove imperano le raccomandazioni, i favoreggiamenti, il reciproco condonarsi le azioni illegali, le ritorsioni, lo sfruttamento delle influenze (…) sono ovviamente possibili ladrocini, peculati e corruzione su larga scala, che legano il coscienzioso e l’intraprendente al venale e al disonesto in una sorta di strana collaborazione, la quale non può che accrescere, nei lavoratori più devoti e accaniti, la sensazione di essere coinvolti in un’unica colpevolezza politica. (…) Il reclutamento dei giovani per i posti di responsabilità e di comando può essere gravemente compromesso dalla impossibilità di quanti siano forniti della forte coscienza individuale e dell’alto idealismo desiderati, a sopravvivere nel generale sistema di disonestà politica vigente. Coloro che poi riusciranno a sopravvivere in un sistema ove è così forte il contrasto tra l’ideale e la pratica quotidiana, è molto probabile che mancheranno di quelle qualità di devozione morale e di iniziativa che sono necessarie per il futuro sviluppo della società sovietica. Nella misura in cui particolari settori di vita sovietica sono relativamente più liberi dal tipo di pressione politica che interferisce in ogni tentativo disinteressato di far bene un lavoro – come è successo nell’esercito sovietico in qualche momento – tali settori potranno diventare relativamente meglio diretti e più efficienti degli altri” (Margaret Mead)
Quindi nel liberismo oggi come oggi il massimo dell’efficienza non è assolutamente raggiungibile dato che in esso, a causa delle differenze economiche tra persone, non è possibile eliminare del tutto ogni forma di direzione statale ed affidarla al settore privato. Solo eliminando la proprietà accentrata ed il lavoro subordinato sarebbe possibile realizzare uno sviluppo definitivo del capitalismo. Aprendo a tutti la possibilità di accedere al lavoro autonomo non ci sarebbe alcuna necessità di proibire il lavoro dipendente.
La democrazia parlamentare
è soltanto un comitato di affari in cui pochi tenutari del potere e gestori di apparati partitici - al guinzaglio di agenzie esterne forti e condizionanti le decisioni politiche - gestiscono la vita dei sudditi indipendentemente dalle volontà individuali, gratificando le voglie più basse dei singoli e contro il benessere degli
stessi che sostenendola si castrano da soli. Per quanto riguarda l’attuazione del
sistema politico (nella fattispecie la democrazia) nel campo del lavoro, poi, siamo alla menzogna più sfacciata, in un sistema che ha rinunciato al minimo delle tutele, con un precariato in continua espansione ed una flessibilità demotivante e
depressogena bah... aggiungere meritocrazia ed efficienza.
Sembra che per i fanatici della democrazia essa vada bene applicata a qualunque cosa, fuorché alla base stessa della società: il lavoro! Ma puntualizzarlo è una folle utopia.
“Tutto ciò che ha valore nella società umana, dipende dalle opportunità di progredire che vengono accordate ad ogni individuo” (Albert Einstein)
Oggi l’organizzazione del lavoro è antitetica ad ogni concetto di democrazia, anzi è proprio l’apoteosi
del totalitarismo. Ma sembra a tutti andar bene
così, salvo lagnarsi dei difetti che tale sistema provoca, ma senza proporne un alternativa realistica. Per quanto riguarda la libertà, poi, l’unica libertà lasciata aperta nel sistema lavorativo è quella
di fare i barboni, dato che questa è l'unica alternativa al sottostare alle regole imposte ------. Alle persone sveglie appare inconcepibile come da un lato ci si accanisca furentemente sulla democrazia nella politica, tutto sommato superflua in quanto vaga e vasta, e dall’altro lato si tolleri o si approvi ampiamente la totale assenza di democrazia e di libertà nell’ambito fondamentale della società che riguarda le sfere personali
fondamentali per la vita
e il sostentamento quale è il lavoro!
La conseguenza che ne ricaviamo è che, prima di, e per poter, eliminare l’inefficiente ed iniquo sistema politico demo-parlamentare si deve demolire e ricostruire le basi della società, ovvero ristabilirla sotto un egida
meritocratica apportatrice di efficienza. Per questo la base di una tale democrazia deve essere l’organicismo. qualcosa su organicismo qui?
la libertà di pensiero è una cosa, ma perché se esiste un sistema migliore se ne deve usare uno peggiore?
Nessuno deve più dover fare il barbone, a meno che non sia una sua scelta. Ma questo non perché sia un governo a stabilirlo e regolamentarlo. E’ un indecenza che finora sia esistita la necessità di un assistenza sociale e della delega ai poteri pubblici a realizzarla. Oppure il suo nulla osta agli ammortizzatori sociali che non apportano alcun sovrappiù ma casomai sprechi inauditi.
Ma nessuno ragiona con lungimiranza. Prendiamo ad esempio il tema fondamentale di questo sito, l’economia: un’economia come è pure quella italiana, un mix keynesiano di consociativismo e statalismo assistenziale e clientelare, dove corruzione, lavoro sommerso ed evasione fiscale sono ciecamente considerati motori dell’economia, e dove gli interessi personali inducono inefficienze inconcepibili, illeciti e sprechi, sanati solo da un livello impositivo spropositato, ha dentro di sé i geni del declino sociale che si sta vivendo. Ricchezza presunta o fittizia, sostenuta in buona parte attraverso l’accumulo continuo di debiti nominali, posticipando l’inevitabile resa dei conti, finché tale “bolla” regge. Vedremmo, se tutti si precipitassero a ritirare simultaneamente i propri crediti, a quale valore reale precipiterebbero i contanti: a carta straccia. Una società fondata sulle bugie dove andrà a parare alla fine? Un sistema politico che si basa sulla menzogna dimostra un declino che in persone razionali dovrebbe essere come una pulce nell’orecchio, spingendole a prenderne le distanze e a cercare ogni verità, sugli eventi contemporanei ma anche sui fatti storici.
La necessità di questa nostra opera è stata valutata ritenendo che esista già una soluzione per risolvere tutti quei singoli problemi sui quali il dibattito politico annaspa, ed essa si esplica nello studiare un’unica ed articolata proposta, prima di tutto economica, in secondo luogo politica, che faciliti automaticamente la risoluzione in blocco di tutte quelle apparentemente scollegate problematiche sociali. Le comuni argomentazioni di ampia divulgazione sono generalmente fondate sull’ignoranza diffusa fra la popolazione in merito alle questioni economiche, e sulla conseguente necessità da parte della classe politica di barcamenarsi per far quadrare i conti e mantenere lo “status quo” attraverso imbonitrici strategie cerchiobottiste (tra cui le cadenzate “manovre economiche”) basate perlopiù sulla demagogia populista volta ad appagare le necessità pretese dal volgo maggioritario.
Basti pensare alle tipiche diatribe sul riscaldamento centralizzato nei condomini. Nessuno riesce ad arrivare a capire l’ovvia soluzione consistente nell’adeguarlo alla necessità del condomino che lo richiede al minimo, e per chi ne desidera di più dotarsi di un unità personale che supporti quello centrale? Se si affida tale scelta ad una votazione per maggioranza saranno comunque tutti scontenti. Ed inoltre il voto su quali scelte possibili dovrebbe basarsi? Le opzioni di scelta dovrebbero comunque essere decise da qualcuno! Questa è la "democrazia" parlamentare.
Aspirazione fondamentale dei distributisti non è la perfezione, ma la realizzazione di un sistema che veramente più si avvicini all’ideale ateniese di “democrazia”, sia in senso politico che in senso economico. Che come abbiamo visto, la sua interpretazione odierna non necessariamente può essere rispecchiata in quello effettivamente applicato ad Atene. Anzi. ---ma i distributisti proprio a quello vogliono avvicinarsi, elitario per il buon governo delle scelte sensate e non per votare il livello del riscaldamento del condominio ma per impostarlo su quello giusto razionalmente. Per questo propugnano un sistema democratico basato sull’organicismo. Secondo i distributisti finora le autodefinentisi “democrazie” addirittura non sono state nemmeno “dittature della maggioranza”, ma palesemente “della minoranza”, come partitocrazie , plutocrazie , oligarchie , da considerarsi dunque all’opposto rispetto al significato letterale di “democrazia” come “governo del popolo”.
Ed a sostenerle per poter manovrare la società sarebbero appunto quelle persone che abbiano la “volontà e capacità di subordinare le masse popolari ai propri voleri e per i propri interessi”, mediante l’aggregazione in club atti allo scopo chiamati “logge massoniche”. Quello che lascia aperta questa possibilità è la regola del sistema elettorale demoliberale, come “gerarchia del numero”, che consente la possibilità di accesso al Potere a prescindere dalle capacità e dai meriti, ma soltanto grazie alla furbizia nel saper manovrare le masse anche utilizzando marionette dotate della capacità di “incantare” gli elettori con la demagogia, la retorica e l’esteriorità oratoria e prossemica. Hitler e
Kennedy lo insegnano.
Base ne deve essere il “principio di sussidiarietà”, il quale è un principio antropologico che esprime una concezione globale dell’uomo e della società, in virtù del quale fulcro dell’ordinamento giuridico è la persona umana, intesa sia come individuo sia come legame relazionale; altresì viene intesa in senso politico come solidarietà tra le comunità e interazione tra i poteri. Esso è contrapposto a ------.
Data la difficoltà di poter regolamentare e controllare l’economia informale (lavoro nero, ecc) il punto non deve essere metterci lo zampino, ma (come esempio sito web puttane) favorire le alternative. Se uno vuole di sua volontà fare un secondo lavoro in nero è libero di farlo. Il punto è che tutti debbono avere la possibilità di non dovervi essere costretti. Tutti debbono avere la possibilità di possedere una quota aziendale. Che poi di loro iniziativa scelgono di rinunciarvi per ripiegare su ---------- peggiore, sono affari loro. Niente insomma proibirà ai bambini di vendere limonata per la strada, o il fai da te, il baby sitting, gli agriturismi, il lavaggio scale, colf, badanti. Per eliminare il rapporto di colf non serve proibirlo legislativamente. Bisogna mettere in condizione chiunque potenziale colf di potervi rinunciare. ---- aumento domanda e diminuzione offerta = maggior costo = meno domanda.
su livellamento ricchezza: solo che di conseguenza chi merita di più avrà di più, chi merita di meno avrà di meno.
Costo di transazione: concetto che definisce la differenza tra massima efficienza teorica e realtà; differenza causata dall’incertezza e dai suoi risvolti nel mercato istituzionalizzato (ovvero quando esiste un limite politico al completo laissez faire). - socializzazione elimina i costi di transazione -
quell'incredibile ed incongruente prassi per cui sulle fatture emesse si debbano pagare imposte, mentre chi le riceve le può scaricare... allora tanto vale diminuire la quota da pagare per chi le emette e basta! Ma chi ci guardasse da un altro pianeta cosa penserebbe???
Se si pensa che quanto esposto in questo sito sia complicato, si prenda un odierno testo di diritto e lo si paragoni...
alla fine: tutto questo -------, ma sarebbe avversato da quelli che avrebbero la possibilità di realizzarlo, quelli che comandano,
perché gli toglierebbe il potere.
home dividerla in due qui, socializzazione teorica e basi dello stato socializzato
«Alla teoria classica che fonda la democrazia borghese, non più rispondente alle realtà attuali, si deve sostituire una teoria nuova che presuppone una diversa concezione della separazione dei poteri: l’esecutivo governa, le istituzioni rappresentative controllano. Analogamente, all’interno del nuovo Stato economico in via di costituzione, le istituzioni rappresentative, cioè fondate sull'esercizio del diritto al suffragio individuale, eserciteranno un semplice diritto di ispezione e controllo. L’esercizio del diritto di gestione invece si fonderà sulla delega di poteri da parte dell’esecutivo e su un controllo esercitato dalla rappresentanza degli interessi corporativi»
(Henri De Man, Il socialismo davanti alla crisi, «Vie socialiste», 22 dicembre 1934)
fare maggiori accenni a democrazia organica e sua storia - democrazia organica apprezzata anche da anarchici: stato minimale libertario - Il sistema politico si baserà sul corporativismo e sulla sua estensione “democrazia organica”. Essa è un tipo di democrazia rappresentativa indiretta che coniuga l’organigramma corporativo con l’amministrazione politica, in un governo di tecnici (rappresentanti corporativi) anziché di politici. Secondo Mussolini, il dualismo sindacale, cioè i distinti sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro, ha mostrato negli anni, la sua incapacità a garantire “la collaborazione fra tutti i produttori, fondamento del principio corporativo”. Di ciò, continua la relazione al congresso di Verona, si era già da tempo reso conto il Duce, deciso ormai a superare ogni compromesso, anche in considerazione della posizione politica assunta dai “maggiori capitalisti”, che l’avevano osteggiato in ogni modo fomentando il colpo di Stato del 25 luglio 1943 e gli scioperi operai dei primi mesi del 1943. e pensare che anche dalla parte opposta vi stavano persone che ------ socialismo delle gilde (1938-43) - Guido Calogero (università di Pisa) - poi confluito in partito d'azione.
Se, come hanno giustamente
sempre sostenuto i comunisti, il corporativismo inserito in un’ottica sociale
di interessi divergenti tra entità proprietaria
(shareholder) e dipendenti (stakeholder)
appare utopistico e
demagogico, diversa è la situazione in un sistema economico aziendale
socializzato, in quanto essendo in ogni azienda i lavoratori tutti sullo stesso
piano nel quale hanno basilarmente uguali diritti e doveri, non esisteranno gli
insanabili problemi indotti dagli interessi divergenti tra proprietari e
dipendenti. In tal caso il corporativismo si rende perfino necessario, come organo
facente le funzioni dell’estinta entità proprietaria. In quanto in un’azienda senza più
proprietari, a sostituire l'entità proprietaria
altro non può esserci che un’assemblea
di tutti i lavoratori che possiedono l’azienda, la qual cosa è perlappunto,
il corporativismo. qui lasciare azienda, altrove sostituire con impresa
- Per gli amministratori eletti dalle assemblee aziendali in aziende socializzate
vi sarà sempre la possibilità di corruzione (come gli amministratori comunisti) pari (ne più ne meno) a quella degli attuali manager delle
spa (si calcoli che oggi il 30-50 % dei fallimenti è determinato principalmente
dai furti interni). Ma sarà limitata dal fatto che tanto più efficiente è un azienda
e tanta più possibilità l'amministratore avrà di mantenere il ruolo (essendo
elettivo), in una competitività e controllo (da parte di tutti i lavoratori) di molto superiori ad un azienda liberista. Inoltre
anche nel caso di corruzione residua, essa sarà automaticamente compensata da
-- qui discorso di paga per amministratore -
Il
corporativismo è la risposta perfetta all’istanza “nessuna tassazione senza
rappresentanza”. Dal punto di vista istituzionale la democrazia organica va perfino oltre ad ogni altro normale
sistema presidenzialistico. Ricalca grossomodo lo “Stato amministrativo”
teorizzato da Guglielmo Giannini, amministrato da “ragionieri” e non da
politici. <-- solo
qui parlamento
-->I partiti non saranno proibiti, ma il sistema di accesso al
potere proprio della democrazia organica li renderà superflui.
“La Costituente repubblicana dovrà assicurare al
cittadino (soldato, lavoratore, contribuente) il diritto di controllo e di
responsabilità critica sugli atti della pubblica amministrazione”
(Articolo 3 della “Carta di Verona”)
I partiti anzi potranno perfino organizzare (a proprie spese) elezioni e riunirsi in un parlamento, volendo potranno perfino acquistare o affittare palazzo Madama e palazzo Montecitorio per riunirsi, ma tale istituzione avrà lo stesso valore che ha oggi il parlamento del sito internet “politica on line” ovvero lo stesso diritto che avrà qualunque cittadino o organizzazione di cittadini di proporre leggi o chiedere veti sulle leggi esistenti ai rappresentanti amministrativi. Stessa cosa per e verso gli enti locali. E’ probabile che permarranno i partiti già esistenti, ma perlopiù inserenti nel proprio programma il sistema economico della socializzazione tanto quanto essi oggi inseriscono quello capitalista. Difatti l’unica possibilità che oggi si vede nel giungere ad un sistema economico socializzato non è un partito a sé stante unico sostenitore della socializzazione, ma l’inserimento del programma della socializzazione nei partiti già esistenti. Probabilmente il partito comunista scomparirà di fronte al successo della socializzazione nel realizzare ciò che esso non è riuscito. La lega nord, per l'attuazione di un federalismo spinto. Altrettanto prevedibilmente nascerà un partito "conservatore" portavoce dell’opposizione alla socializzazione, impostato sui programmi azionisti e liberali dei vecchi partiti d’azione, partito liberale, partito economico, e partito agrario, emanazione degli interessi reazionari dei vari Agnelli e De Benedetti. Anzi è probabile che il loro posto venga preso dai sindacati, organismi più atti nel contesto della democrazia organica ad organizzare l'amministrazione essendo questa basata più sul sistema produttivo che politico in senso odierno. -----qui o giù? dopo 1943) ?----
Secondo alcuni fautori del sistema socializzato-corporativo, tra cui Giuseppe Spinelli, Manlio Sargenti, e
Piero Pisenti, le elezioni corporative avrebbero potuto prevedere anche la
formazione di partiti politici tra i candidati, ed a tal proposito venne avviata
l’“Istituzione delle Consulte Comunali elettive” del 3 giugno 1944, firmata da
Mussolini, Buffarini e Pisenti, che avrebbe consentito "ai lavoratori manuali,
tecnici ed intellettuali" di eleggere Consultori del Podestà tra gli iscritti,
nel Comune, alla “Confederazione Generale del Lavoro, della Tecnica e delle
Arti” (“Gazzetta
ufficiale d’Italia” n. 1643, 15 luglio 1944, Decreto n. 405). Ma questa ipotesi era
fortemente osteggiata da alcuni importanti gerarchi, tra cui Alessandro
Pavolini, Renato Ricci, Roberto Farinacci, e Ferdinando Mezzasoma, nonché
dai tedeschi. Nonostante queste opposizioni,
con il Decreto del Duce n. 853 del 20 dicembre 1943 venne costituita la
“Confederazione Generale del Lavoro, della Tecnica e delle Arti” come
contenitore delle corporazioni. Tale decreto disponeva lo scioglimento e la
liquidazione di tutte le Confederazioni esistenti e delle Federazioni di
categoria da esse controllate. Al loro posto la “C.G.L.T.A.” avrebbe assunto la “rappresentanza
giuridica” di tutti i lavoratori e delle aziende già rappresentati dalle
Confederazioni padronali e sindacali. Difatti il sistema corporativo precedentemente utilizzato prevedeva
l’assurdità dell’assegnazione del 50% dei voti ai dipendenti, e l’altro
50% al padrone. Il decreto di fondazione della “C.G.L.T.A.” rimetteva le
cose a posto assegnando logicamente un voto a testa, sia al padrone che ad ogni
dipendente. Piuttosto scontati i risultati a cui ciò avrebbe
inevitabilmente portato...
“Il sistema del sindacalismo dualista ha, col passare degli anni, dimostrato sempre di non poter assolvere compiutamente lo sviluppo di tale collaborazione perché, nonostante gli sforzi di quanti in buona fede cercavano di farlo funzionare secondo la meta insita nella logica del principio corporativo, si prestava a cristallizzare le resistenze e a renderle effettive” (Corriere della sera, 26 novembre 1943)
Il nuovo sistema elettorale si fonderà non più sulla rappresentanza consiliare numerica di candidati eletti su base territoriale e su referenza partitica dai quali poi ricavare le cariche amministrative come è oggi, ma prima di tutto separando totalmente il potere legislativo da quello esecutivo, e come conseguenza far percorrere a ciascuno di essi un iter elettorale e carrieristico separato; ciò consentirà anche di pianificare il sistema elettorale in maniera più semplice, razionale, e soprattutto meritocratica. Tuttociò verrà realizzato affidando il potere legislativo al sistema corporativo, e quello esecutivo al meccanismo organicista. Il primo prevederà che i rappresentanti eletti delle varie corporazioni svolgano i compiti attualmente affidati ad assessori e ministri, il secondo che i presidenti delle relative istituzioni giungano elettoralmente dal basso ma tramite elezioni piramidali, fino al vertice dello Stato. Al vertice, il solo presidente della Repubblica sarà eletto da entrambi i rami: dalle giunte regionali comprensive di presidenti e assessori. Ovviamente per equilibrare --------- tra i due rami ogni presidente avrà 30 voti (cioè corrispondenti a quelli di tutte le corporazioni messe assieme) - mettere anche su pres rep
I partiti potranno anche rappresentare candidati, ma il meccanismo di candidatura sarà totalmente indipendente dalla volontà dei partiti. mettere link a parte dove si scremano i candidati su basi ------ è qui: Eleggibili tra tutti saranno i primi 5 candidati che abbiano - <-- parlamento
solo qui -->In tal modo ogni carica politica arriverebbe dal basso, seppur indirettamente. Questo con lo scopo di evitare il sistema dittatoriale che aveva caratterizzato il regime fascista ma senza ricadere nei principali difetti delle amministrazioni pubbliche nominate elettoralmente su indicazione dei partiti: incompetenza, lassismo, clientelismo, corruzione, demagogia. Difatti la filosofia base mussoliniana era contraria ai sistemi liberaldemocratici che sfociavano, secondo lui, in partitocrazia e plutocrazia. Ma egli aspirava invece a creare un sistema il più possibile vicino all’ideale ateniese di “democrazia”. Dalle basi di questo progetto mussoliniano, preconizzate in particolar modo da Silvio Gai, oggi noi cerchiamo di ricavare un sistema completo e praticabile.
“Noi vogliamo la libertà per tutti, noi vogliamo che la libertà universale ci governi, non la volontà di un gruppo o di un uomo, chiunque esso sia” (Benito Mussolini, “Il Popolo d’Italia”, 11 novembre 1919)
La "supplenza giudiziaria", ovvero quando il sistema giudiziario si sostituisce a quello politico dove la legge è carente, con la democrazia organica non sarà più necessario ricorrervi, per evidenti motivi.
parti riguardanti governo nazionale anche su stato, e prendere spunto per i vari amministratori: -->
parte spostata su amministrazioneLa base di partenza della piramide della democrazia organica corporativa prevederà al primo gradino che i soci di ogni azienda eleggano il proprio amministratore. Gli stessi soci di ogni azienda (quindi tutti gli iscritti a quella corporazione in quel comune) eleggeranno il loro rappresentante comunale, il quale ricoprirà l’incarico equivalente di assessore comunale per quella corporazione. Gli amministratori ed i consiglieri aziendali di tutte le aziende di ogni corporazione di una provincia eleggeranno tra gli assessori comunali il rappresentante provinciale della loro corporazione, il quale ricoprirà l’incarico di assessore provinciale. Gli assessori comunali di tutti i comuni di una regione eleggeranno tra i consiglieri provinciali il rappresentante regionale della loro corporazione, il quale ricoprirà l’incarico di assessore regionale. Gli assessori provinciali di tutte le province eleggeranno tra gli assessori regionali il rappresentante nazionale della loro corporazione, il quale ricoprirà l’incarico di ministro della rispettiva corporazione nel governo nazionale. Gli assessori regionali di tutte le regioni, più i loro presidenti (ovvero le intere giunte), eleggeranno il presidente della Repubblica.
amministrazione - servizi pubblici -->Tutti questi saranno gli unici politici eletti. Ai politici eletti spetterà la scelta del proprio staff tra le aziende di servizi pubblici, e quindi a completare tutto l’apparato amministrativo pubblico. In questo modo si verrà ad eliminare la mastodonticità dell’apparato burocratico pubblico, essendo gli amministratori eletti personalmente interessati a ridurne gli organici al minimo indispensabile, dovendoli pagare di tasca propria. Di conseguenza verrà a stabilirsi un sistema tipo "americano" "winner-take-all" ("chi vince prende tutto") anche per evitare sabotaggi e boicottaggi politici e di potere.
Le aziende di servizi pubblici saranno normali aziende private, come oggi organismi di diritto pubblico, cioè un soggetto giuridico collettivo, anche oggi non necessariamente appartenente al settore pubblico, individuato come «qualsiasi organismo istituito per soddisfare specificatamente bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale». Si tratta, dunque, oggi, di soggetti giuridici patrimonializzati o controllati o sovvenzionati dallo Stato o da un altro ente pubblico. Domani saranno solo sovvenzionati, ma con fondi propri del politico eletto. Una grande differenza starà nel fatto che, potendo largamente subappaltare e dato il sistema negli appalti, le aziende di servizi pubblici ed opere pubbliche non dovranno necessariamente corrispondere come personale ed attrezzature a quelle che effettivamente svolgono il servizio o l'opera, ma ad aziende di servizi dedicate alla supervisione di questi. Di conseguenza saranno un numero piuttosto ridotto rispetto alle quantità di opere e servizi ------, raggruppandone diversi ciascuna, anche quelle per opere pubbliche potranno essere società di servizi specializzate logisticamente nella gestione degli appalti, anche consorziate con imprese di lavori specializzati e noleggi di attrezzature - mettere anche su appalti -. -----mettere anche dove socializzazione beni statali-------
----ripetuto per la terza volta----- Tutti terranno conto anche di queste spese (diverse a seconda di quanto chiesto dai collegi superiori) nella cifra da richiedere, ovviamente diversa a seconda di quanto corrisposto dai collegi inferiori. Gli incarichi politici di giunta (assessori e ministri) saranno quindi retribuiti dalla rispettiva corporazione, non dallo Stato o dall’ente locale; quelli di presidenza dai cittadini attraverso il meccanismo piramidale.<-- amministrazione - servizi pubblici
pubblica amministrazione - opere pubbliche --> spostare altrove -->Il conto corrente dello Stato sostituirà la banca d'Italia - o quello della corp credito???? - tesoreria? - affidando ogni servizio alle banche private. Questo conto sarà amministrato dal presidente del consiglio (come ----interim---- degli ex ministeri finanziari), tramite autorità amministrative indipendenti, ogni spesa dovrà essere votata dal consiglio delle corporazioni (ex consiglio dei ministri), ed il presidente della Repubblica potrà opporre il veto per cifre superiori a ----------. per le spese dei conti pubblici vedi opere pubbliche---- <-- pubblica amministrazione - opere pubbliche <--
---- spostare più su dopo non dallo Stato o dall’ente locale ---> Gli introiti dei presidenti delle giunte arriveranno sempre secondo questo sistema dal basso, ma a partire dai difensori civici i quali ottengono i fondi dai cittadini con l’“imposta personale”, e dai sindaci che l'ottengono oltre che dai difensori civici sempre dai cittadini con analoga imposta comunale. I difensori civici forniranno ai sindaci una somma annua fissa di 5.000 euro, tesa più che altro a determinare la grandezza dei quartieri in cui suddividere il comune. - ai sindaci, perché comune già da sua rimanenza a dif civ -
Qualora ad un certo punto del mandato un amministratore pubblico ravvisasse la cifra come insufficiente (ovvero finisse i fondi prima del compimento dell’anno), e non volesse o potesse farvi fronte chiedendo un temporaneo prestito ad una banca, l’unica cosa che potrà fare è chiedere nuove elezioni, nelle quali potrà ricandidarsi chiedendo una cifra superiore che riterrà più adeguata a partire da allora, ma rischiando con ciò di non vedersi riconfermato dal voto.
corporazioni - imposte? --> - è troppo staccato da sopra - contesto - - Nelle corporazioni quindi la domanda di finanziamento avviene dall’alto al basso, e quindi il finanziamento va dal basso verso l’alto: la sezione nazionale riceve fondi dalle regionali, le regionali dalle provinciali, le provinciali dalle comunali, e queste dai propri iscritti (aziende) sotto forma di quota di iscrizione. Stante le sue entrate (potestà esattiva), ogni corporazione verserà allo Stato un imposta variabile a seconda del tipo di corporazione; ciò sia per manipolare le " imposte interne" ottenute dalle corporazioni ovvero indurle ad essere rigorose nella riscossione e soppesarne internamente la quota di ciascun settore produttivo a seconda della redditività, sia per determinare la corporizzazione stessa in quanto un azienda che non intendesse entrare in una corporazione non potrebbe altro che dover pagare da sola l'intera imposta corporativa. - frasi consecutive rindondanti - Difatti un azienda che non volesse iscriversi ad una corporazione dovrà pagare da sola questa imposta, senza poter avere rappresentanza politica. Questo perché lo Stato non sempre può riuscire a ponderare equamente al 100% l'imposizione su ogni settore, quindi affidare la differenza ad un imposta collettiva può comportare una maggiore equità ai livelli più ---bassi----. Facciamo l'esempio del calcio: lo Stato assegna arbitrariamente ad ogni squadra una determinata imposizione a seconda della classifica; le squadre ed i loro consorzi potrebbero non ritenerla perfettamente equa; quindi suddividersi internamente alla corporazione l'imposta corporativa può essere un ---livellatore---- tra le differenze vagliabili in maniera più accurata, e perfino oltre alla suddivisione di tale imposta potrebbero stabilire un imposta interna che trasferisca --------- da quelle più redditizie il minimo di sopravvivenza per quelle meno redditizie. <-- corporazioni <-- invertire --> stato --> Anche nell'amministrazione esecutiva la domanda è dall'alto al basso per ----------. Per i conti pubblici destinati al finanziamento di opere pubbliche la distribuzione è opposta, dall’alto al basso: lo Stato versa il suo esubero sui conti correnti delle varie regioni, le regioni alle province, le province ai comuni, i comuni ai difensori civici, i quali potranno con il ricevuto ammortizzare la tassa personale riducendola ai cittadini, oppure migliorare il servizio offerto. <-- stato - imposte
opere pubbliche --> Per servizi od opere pubbliche i contributi statali che superino l’importo di 500.000 euro devono essere approvati dalla “Corte dei conti”; quelli sopra i 2.500.000 euro dal “Presidente della Repubblica”. I contributi regionali, provinciali, comunali, saranno passibili di veto dalle istituzioni superiori. Necessità di autorizzazione dall’ente superiore per le spese maggiori di: ------- CANCELLARE! QUELLO GIUSTO E' SU OPERE PUBBLICHE ----
Difensori civici 100.000
Sindaco 300.000 per comuni sotto i 15.000 abitanti; 500.000 per i comuni sopra 15.000 ab.
Provincia 1.000.000
Regione 2.000.000
Stato 2.500.000 <-- opere pubbliche
le imposte non saranno più finalizzate prettamente ad incamerare fondi per la spesa pubblica, ma ad andare ad incidere in maniera mirata sui redditi (e quindi sui poteri d'acquisto) per equilibrarli. - puntualizzare di più che ognuno pagherà quante tasse vuole - imposte progressive E PROPORZIONALI sul reddito - le spese pubbliche devono essere un eccezione limitata dove non sostituibili e non la regola - iva abolita, la fiscalità monetaria come l'iva colpisce il trasferimento di ricchezza - ricordarsi di mettere su imposta di pianific che anche per esercito ecc sono loro a decidere il minimo in modo che non entri concorrenza, e quindi non zero deciso da stato! Tendenza all’entrata di nuove aziende nel settore - redistribuzione (trasferimento) da stato in giù a scaglioni di 100.000 (regioni) 10.000 (province) 1.000 (comuni) 100 (quartieri) - regioni, province, comuni, ecc avranno quindi perlopiù una finanza derivata - scomparsa della fiscalizzazione degli oneri sociali - voci di spesa: capitoli - nel bilancio non vi saranno più residui - con socializzazione: entrate tributarie ridotte, extra tributarie non necessarie
amministrazione -->In sostituzione delle attuali imposte di bollo, di registro, e catastali ogni burocrate potrà richiedere un contributo ai privati secondo un certo listino pubblico a seconda del servizio svolto (in pratica una specie di corruzione regolamentata allo scopo di evitare la corruzione sotterranea). Ad esempio per la presa in considerazione di una richiesta di veto o per un atto notarile. Ovviamente non potrà favorire un azienda rispetto ad un’altra (vedi capitolo sugli appalti).
Lo stato e gli enti locali pagheranno direttamente dalle proprie casse solamente le spese (sia fisse che flessibili) richieste per i servizi pubblici (opere pubbliche, contributi pubblici, nettezza urbana, polizia, pompieri, difesa, borse di studio, premi mecenatici per servizi improduttivi ---ma questa da imposta apposita----, ecc) amministrati dai politici e stabiliti su gara d’appalto o su contingenti fissi. La maggior parte dei servizi e delle opere pubbliche saranno affidate agli enti locali piuttosto che allo Stato (nettezza urbana e vigili del fuoco solo ai difensori civici, ad esempio), nell'ottica del "federalismo comunale".
Le spese pubbliche fisse saranno basate su determinati contingenti i cui bilanci saranno disponibili pubblicamente. Esempio: per pensioni post 18 anni di invalidità dalla nascita o borse di studio. -- o lasciare solo per pensioni minime -
Le spese
pubbliche eccezionali avverranno per gara d’appalto ma con regole differenti
rispetto ad oggi (vedi pagina opere pubbliche).
specificare meglio che in tutti i casi per gli appalti le cifre potranno essere sia in positivo che in negativo, a seconda che ------. esempi: ----
Quindi, come già accennato, ogni ente locale potrà varare leggi valide nel suo territorio che non
contrastino con quelle dello Stato; tuttavia considerando le scelte spesso
assurde effettuate soprattutto
dai comuni (vedi progetto di metropolitana
sublagunare di Venezia), gli enti superiori avranno possibilità
di veto (es. se un comune decide di cambiare provincia, la
giunta provinciale può impedirlo ponendo il veto ---
questo esempio metterlo più su, su primo accenno a veti ----) e di veto sul veto, coi ricorsi delegati via via agli organi superiori, ed ultima parola lasciata al Presidente della
Repubblica. Non necessariamente ogni legge dovrà subire autorizzazione
esplicita dall’ente superiore: varrà il silenzio-assenso; ma dovrà sempre
essere comunicata all’ente superiore. Ogni privato cittadino potrà chiedere
ad un ente superiore la presa in considerazione di un veto o di un ricorso, pagando la cifra richiesta
dall’ente per tale operazione.
aumentare sicurezza su sfiducia presidente
paga presidente: fisso + % sul pil + premi su statistiche istat +
Data la semplificazione del sistema elettorale (ristretto piramidalmente sempre ad un numero limitato di elettori) ogni singola elezione potrà svolgersi praticamente immediatamente in ogni momento e con sistemi elettorali più efficienti, senza necessità di dispendiose campagne elettorali. Anche se in rappresentanza di differenti quantità di persone, il valore del voto sarà uguale per tutti gli amministratori, in quanto non si basa sulla maggioranza “democratica” ma sulle scelte migliori nell’interesse comune. Tuttavia determinati meccanismi (spiegati nelle pagine ----, -----, -----) comporteranno che alla fine una certa proporzione tra elettori effettivi ed elettori rappresentati sia mantenuta. ----- pres reg 30 voti in elez pres rep? già accennato sopra, lasciare con scritto che nel caso verranno assegnati voti multipli ------ Dato il numero limitato di votanti ad ogni tornata, tutte queste elezioni si potranno tenere con sistema multiplo, “regola di Borda” (in questo sistema ogni elettore anziché scegliere una sola tra le opzioni, stila una sua classifica di queste; in questo modo si ottiene un risultato medio che rispecchia più fedelmente l’effettiva volontà degli elettori; tuttavia può essere attuato solo avendo un numero limitato di elettori, data la maggiore complessità nello spoglio) e ballottaggio in caso di parità (ma in caso di utilizzo delle regole appena esposte ciò sarà una possibilità assai remota); eccetto quelle per il sindaco ed i difensori civici, che coinvolgono tutti gli abitanti del comune o del quartiere, che si svolgeranno col metodo maggioritario. -- tutti pagano per votare, anche elezioni corporative? --- Tutte le votazioni dovranno essere a scrutinio segreto, comprese quelle corporative aziendali. Come si può intuire, un sistema elettorale di questo tipo molto difficilmente potrà essere manovrato a tutti i livelli da gruppi portavoce di interessi particolari quali partiti, lobbies, logge massoniche, cosche mafiose, ed altre oligarchie in quanto essi non potrebbero più avere un unico referente come è oggi, ma dovrebbero poter “controllare” moltissime persone diverse assieme per poter ottenere un risultato unitario. Anche il difetto riscontrato nella sua applicazione nella Spagna franchista e noto come “caciquismo” non potrebbe sussistere in assenza di organizzazioni plutocratiche, ed in seguito alla socializzazione il concetto di “plutocrazia” scomparirebbe implicitamente con l’affidamento alle corporazioni del potere legislativo nel campo dell’economia, secondo l’assioma “tutti plutocrati=nessun plutocrate”, e quindi “tutti cacicchi=nessun cacicco”.
Oggi in Italia i politici sono circa 450.000;
dall’organigramma della democrazia organica possiamo dedurre grossomodo quanti
verranno ad essere i politici:
1 presidente della Repubblica
1 presidente del consiglio (o del governo?)
30 ministri corporativi
20
presidenti regionali
30 assessori corporativi per 20 regioni =
600; ammettendo
che non tutte le regioni abbiano tutte le corporazioni rappresentate
arrotondiamo a 560.
110 presidenti provinciali
30
assessori corporativi per 110 province = 3.300;
ammettendo che non tutte le province abbiano tutte le corporazioni rappresentate
arrotondiamo a 3.000.
Per i comuni, annotato come l’introduzione della figura
del difensore civico porterà un accorpamento di comuni, assieme all’imposta
fissa dai comuni allo Stato, calcoliamo un numero di comuni di poco meno di 6.000
(oggi sono
8.094); viceversa aggiungiamo i vari pro-sindaci di Roma e Milano; quindi: grossomodo
6.000 sindaci
30
assessori corporativi per 6.000 comuni = 180.000;
ammettendo che non tutti i comuni abbiano tutte le corporazioni rappresentate
arrotondiamo a 120.000.
60.000.000 diviso 3.000 (media) =
20.000 difensori civici
Abbiamo:
6.132 presidenti di istituzioni
123.590 assessori
20.000 difensori civici
=
149.722 politici
Insomma i politici scenderanno dagli attuali 450.000 a grossomodo 150.000, quindi 300.000 in meno! Una ingente massa di manodopera resa disponibile alla produzione agricola ed estrattiva. I politici eliminati saranno probabilmente quelli non professionisti, sicuramente dotati già di un proprio mestiere.
Come già accennato, probabilmente anche i rispettivi staff diminuiranno, più che proporzionalmente dato che essendo il loro finanziamento affidato al patrimonio personale dell'amministratore eletto, egli sarà personalmente interessato a ridurre tale spesa. 2010: 72.000 auto pubbliche, di cui: 10.008 blu; 1.940 blublu. le auto pubbliche saranno abolite eccetto quelle per il pres rep - essendo aziende private le auto di polizia ecc saranno di loro sola proprietà a loro spese - mettere anche su varie voci -
Al momento dell’entrata in vigore della democrazia organica permarranno ai loro posti tutti i presidenti di regione, provincia, comune, indefinitamente. Ma partirà la raccolta firme per la sfiducia e verranno eventualmente via via sostituiti solamente in questa maniera. I difensori civici e gli assessori corporativi saranno già eletti in precedenza (o in contemporanea), quindi per loro il sistema partirà da zero. Tutti gli altri politici (consiglieri circoscrizionali, comunali, provinciali, regionali, deputati, senatori, ecc) saranno decaduti.
Tutti gli eletti al livello superiore saranno sostituiti nel precedente incarico dal primo dei non eletti del precedente mandato, oppure dallo sfiduciato di cui prende il posto (che quindi "retrocede"), per ballottaggio tra i due. Nel caso sia eletto lo sfiduciato, questo non potrà firmare (venendo escluso dal quorum) contro colui il quale lo ha sostituito, per 5 anni. L’assessore sarà sia rappresentante istituzionale della sua corporazione, sia coordinatore territoriale; per questo secondo ruolo potrà nominare un vicario che ne faccia le veci. Potranno anch’essi incaricare uno staff amministrativo scegliendolo tra le aziende di servizi pubblici.
A governare la nazione e legiferare per essa sarà solo il consiglio delle corporazioni (o dei ministri). I rapporti con l’estero saranno prerogativa del Presidente della Repubblica. Gli interni saranno di competenza del presidente del consiglio, mentre le funzioni di pubblica sicurezza precedentemente ricoperte da quel ministero saranno affidate alla corporazione preposta. tutte le leggi quindi saranno promulgate come gli attuali decreti-legge. emendamenti a leggi da proporre direttamente all'amministratore che la promulga.
Lo sfoltimento dell’organizzazione amministrativa statale sarà equilibrato dal fatto che la maggior parte dei compiti e delle leggi non sarà più di competenza dello Stato, ma delle corporazioni (che avranno potere legislativo sul rispettivo settore produttivo) e degli enti locali, sulle cui legiferazioni il governo potrà eventualmente porre veto tramite il presidente del consiglio, con ultima parola lasciata al Presidente della Repubblica. Al governo nazionale quindi sarà delegata la legislazione generale, ovvero quella che non riguardi solo una corporazione specifica od una singola parte di territorio. Data la semplificazione della vita politica sarà possibile fare in modo che le attività del governo, delle corporazioni, degli enti locali, ed i bilanci di queste amministrazioni e dello Stato siano verificabili da chiunque, sia da cittadini che da organizzazioni volontarie apposite (tipo i partiti o le organizzazioni di consumatori, ad esempio), tramite pubblicazioni, bacheche, e pagine web dove verrà registrata ogni attività del governo, degli enti locali, e delle corporazioni ed ogni loro voce di bilancio. Questa diffusione del controllo a tutti i cittadini (modello “fire-alarm oversight”) porterà le obsolete istituzioni parlamentari e consiliari ad essere superflue, e quindi a poterle abolire. La cura dei mezzi di controllo (resoconti, siti internet, gazzetta ufficiale, ecc) sarà compito di un istituto di statistica come l’Istat, su delega del Consiglio di Stato. Le autorità amministrative indipendenti coordinate da questo -------
“Le
riunioni sono indispensabili quando non vuoi combinare nulla” (John
Kenneth Galbraith)
Ogni abuso
riscontrato dai cittadini nelle attività del governo, degli enti locali,
e delle corporazioni potrà essere segnalato
al difensore civico del proprio quartiere,
il quale lo potrà instradare
agli organi competenti a seconda del tipo di abuso (magistratura, corte dei
conti, consiglio di Stato, corte Costituzionale, ecc), o nel caso più
grave, a polizia o guardia di finanza; oppure
nei casi lievi o incerti direttamente in un apposito
forum internet disponibile ad
un ufficio unico incaricato dello smistamento delle segnalazioni e richieste ai
vari organi a seconda della rispettiva competenza. mentre per gli abusi di cui si è vittima link a tar su amministrazione - no, è un pò più giù -
Ogni cittadino quindi
potrà creare volontariamente l’equivalente di un odierna “commissione
parlamentare”. Per i casi di provvedimenti non identificabili come abuso ma come
inefficienza, esisterà il meccanismo dei veti, con il quale ogni cittadino potrà agire chiedendoli al superiore di colui che ------- , oppure
anziché agire singolarmente (dovendo pagare di tasca propria) proporre ad altri un azione comune, oppure delegandola ad altri (anche al difensore civico).
Come suddetto, data la notevole semplificazione dell’intera
struttura statale questo compito di controllo diffuso sarà quantomai semplice.
Organi decentrati principalmente delegati a questo rapporto coi cittadini
(oltre al difensore civico) saranno appositi
uffici subordinati al Consiglio di Stato
e alle sue appendici Corte
dei conti, e Corte Costituzionale.
Le
segnalazioni personali dei cittadini passeranno attraverso lo smistamento
suddetto (difensori civici, oppure associazioni accreditate), mentre le segnalazioni giunte da difensori civici ed associazioni
accreditate (tipo i partiti) salteranno la trafila arrivando direttamente ai tre
organi ispettivi. Le richieste di veto a pagamento invece potranno essere fatte direttamente alla segreteria dell'amministratore cui si chiede il veto, la quale la passerà all'amministratore una volta pagata la
cifra, e riceverà risposta.
Le segnalazioni su sito web saranno controllate costantemente da apposito
ufficio del consiglio di stato.
L’ultima parola spetterà sempre al Presidente della
Repubblica (che, si tenga presente, come tutti potrà essere sempre sfiduciato a
partire dal basso). --- fare esempio di forum internet statale
--- corruzione qui? giustizia
amministrativa - - prendere da pagina giustizia - - polizza resp penali il tar solo per contenzioni riguardanti cittadini contro amministrazioni (espropri, ecc) (e non tra amministratori o tra cittadini ed aziende o amministratori e aziende). Il cittadino vi farà probabilmente ricorso solo dopo aver già provato con richiesta di veto a sindaco (verso difensore civico) o presidente provinciale (verso comune) quando cassato, dato che dal presidente regionale in sù la richiesta di veto sarebbe troppo onerosa rispetto al tar (ed i rispettivi prezzi faranno in modo che si opti per uno o per l'altro, adeguando di conseguenza i rispettivi prezzi su concorrenza). Anche quando la richiesta di veto parta già dal livello regionale (quindi verso la provincia) in sù, il ricorso al tar potrebbe dimostrarsi meno oneroso. Le delibere del tar potranno essere appellate
(alla cassazione) solo dall'amministratore coinvolto, valutando esso se ciò valga il maggior costo del ricorso ad essa. In ogni caso l'ultima parola sarà del presidente della Repubblica anche come presidente del Csm. - schema veti - tar: common law? i contenziosi tra cittadini e aziende (caso
-- possibile -- per banche, assicurazioni, sanità) invece attraverso il difensore civico sarà ---- alle rispettive autorità amministrative indipendenti (introito per esse da taglia aziende sconfitte)
- danni causati da licenze ottenute per falle su piani regolatori - tar -
distinguo tra corruzione interna ed esterna verso politici. la prima amministrativa, la seconda penale.
giustizia amministrativa - sistema giudiziario suddiviso per competenze: nazionale, affidato a corporazione giustizia - interno, affidato a corporazioni, consorzi, aziende, amministrazioni pubbliche, qualora il reato riguardi solo il loro interno. Uscirà in quello nazionale solo qualora una delle parti si appelli alla sentenza interna. Solo quella nazionale può imporre l'arresto - e quella militare fino a una settimana.
per sfiduciare pres rep aggiungere: 40.000 firme popolari - - si ma non qui - - oggi per presentare una legge sono necessarie 50.000 firme popolari - oggi firme necessarie per referendum abrogativo: 500.000 - e propositivi?
Ogni cittadino potrà proporre una legge tramite raccolta firme sul forum internet o tramite il difensore civico, che giudicatala utile la potrà instradare al Consiglio di Stato, e questi al Consiglio delle corporazioni o al ministro preposto, che la prenderà in considerazione. leggi proposte dai cittadini sul sito web: petizioni - monitorate da? sezioni varie per stato, regione, ecc - per stato monitorate da? Eventuali referendum potranno essere disposti solo dal Presidente della Repubblica (per i referendum nazionali) o dai presidenti degli enti locali (per i referendum locali), ma solo quando su una determinata legge non ci fosse unanimità istituzionale oppure vi gravi un veto superiore, ovvero quando un veto giunga fino al presidente della repubblica, la parte cui il suo veto da parere contrario potrà avviare un referendum interamente a proprie spese. Si dovrà rispettare il risultato che darà. Non saranno previste raccolte firme che obblighino ad indire un referendum. Esame per essere elettore nel caso di referendum: 3 gradi a seconda di importanza. + importante + elettori. In modo anche da semplificare la logistica. Il richiedente il referendum potrà optare per una di esse in modo da variare così le sue spese:Questo ----- allo scopo di limitarvi il ricorso ai casi strettamente necessari. Il risultato del referendum sul nucleare del 1987, quando si è optato per una scelta non solo sbagliata, ma addirittura completamente assurda, ha dimostrato come non si possano delegare le sorti di tutti ad una massa incompetente e facilmente influenzabile dalle trame terroristiche di gruppi particolari interessati. Probabilmente un referendum che sarà necessario nell’immediato chiederà ai cittadini tramite quali modalità restituire il debito pubblico. Anche nella costituzione di Biggini, cassata, si legge: “il nuovo Stato sarà una Repubblica e si sottolinea la sovranità assoluta del popolo che eleggerà i propri rappresentanti in piena libertà. E saranno tali rappresentanti i soli abilitati ad emanare leggi, “senza escludere il referendum” per leggi di capitale importanza”.
amministrazione --> I 15 membri del Consiglio di Stato saranno così nominati: 5 dal presidente della Repubblica; 5 eletti dal collegio nazionale dei difensori civici; 5 automaticamente secondo una graduatoria gerarchica e di anzianità tra una schiera di eruditi e probi cittadini, in particolare tra ex amministratori autoritiratisi. I membri della Corte Costituzionale e della Corte dei conti saranno eletti dal Consiglio di Stato tra una schiera di eruditi probi cittadini con competenze specifiche secondo una graduatoria. Quelli del consiglio di stato dopo un anno dovranno essere riconfermati ogni anno dai membri del governo assieme ai presidenti regionali riuniti in assemblea plenaria. I rispettivi presidenti saranno selezionati dal Presidente della Repubblica tra i membri. I membri del consiglio di stato saranno sospendibili per un mese dal Presidente della Repubblica (massimo 2 di essi). I membri di Corte Costituzionale e Corte dei conti saranno revocabili dal Consiglio di Stato in ogni momento. La Costituzione sarà basata grossomodo proprio su questo testo.
L’associazione nazionale dei difensori civici corrisponderà ai membri di questo organismo da essa eletti la cifra richiesta, comprensiva delle spese per gli staff. Eleggibili saranno i 15 che abbiano chiesto le cifre minori in busta chiusa tra i 30 scelti in ordine di anzianità di servizio come difensori civici, tra i 60 dotati del miglior curriculum. Questi organismi avranno funzione più che altro consultiva e di controllo, le loro prerogative saranno ------. Mentre avranno funzione esecutiva in certi ambiti da esse affidati per il controllo alle autorità amministrative indipendenti, per esempio -----.
Il Presidente della Repubblica sarà eletto dalle giunte regionali tra i presidenti regionali. Avrà più o meno gli attuali compiti, ma con in più la responsabilità diretta della vita della nazione, tramite il sistema dei veti che ---fa giungere fino a lui le decisioni più importanti ---. Il suo staff (corazzieri, camerieri, commessi ecc) sarà finanziato da egli stesso con la cifra che otterrà dallo Stato (unico rappresentante istituzionale retribuito sì direttamente); avrà un budget fisso + una piccola percentuale sulle entrate erariali annue. Potrà essere fatto decadere modificare!!!!! -->quando il 50% + 1 di tutti i governatori regionali, o presidenti provinciali, o sindaci, o difensori civici, o il presidente del consiglio, avrà firmato la sfiducia contro di lui, oppure a firma di tutti i ministri all’unanimità; ma solo dopo che da almeno tre di questi collegi sia stato superato il quorum. <--------- Solo così potrà avvenire un’altra elezione. decadenza presidente della Repubblica: 50% ministri + tot pres reg + tot pres prov - tot ----
- mettere anche su pres rep - Il Presidente della Repubblica potrà nominare a sua discrezione il segretario di Stato (che rappresenterà l’interim degli esteri) ed il vicepresidente (che rappresenterà il suo vicario). In caso di morte del Presidente la presidenza temporanea andrà a lui (si ricordino --- ricordino? non ancora scritto , consiglio di stato, e linkare a consiglio , e scriverlo anche li --- però le facoltà della Corte Costituzionale di bloccare per 20 giorni le deliberazioni), ma vi sarà un’immediata elezione tra i governatori regionali. Potrà in seguito rimanere al suo posto oppure essere sostituito, a discrezione del nuovo Presidente.
spostato!!!!: pubblica sicurezza -->Le prefetture saranno convertite in organi regionali (non più provinciali) con competenza di controllo sull'operato delle aziende di polizia operanti sul territorio delle regioni, a nome del presidente della Repubblica, dal quale i prefetti saranno nominati; alcuni degli attuali ruoli provinciali dei prefetti saranno assunti dall’amministratore dell’azienda di polizia provinciale o dai questori. Le questure saranno centrali di coordinamento tra le varie ----- aziende di polizia operanti sul territorio della provincia, affidate per l'amministrazione al responsabile provinciale dell’azienda nazionale di polizia; il questore invece sarà l'equivalente provinciale del regionale prefetto, ma oltre alla funzione di controllo, con in più compiti anche organizzativi. <-- pubblica sicurezza
Gli enti locali avranno l’obbligo di comunicare ogni loro deliberazione all’ente locale superiore, il quale potrà porre il veto (anche in un secondo momento) oppure approvarla col silenzio-assenso. ripetuto su e fino qui spostato!!!!
- mettere anche su pres rep - La nomina degli ambasciatori sarà affidata al Presidente della Repubblica, in quanto titolare degli Esteri. Le ambasciate saranno l’unico ufficio pubblico pagato dallo Stato e non direttamente da un politico. Anche la nomina della commissione di controllo sulle attività di servizio segreto sarà affidata al presidente della Repubblica; ma non esisterà un “organizzazione” di servizi segreti, difatti essi non saranno pagati dallo Stato ma saranno volontari, secondo l’assioma “nessun agente=tutti agenti”. Come da punto 13 del programma di S. Sepolcro del 1919.
- mettere anche su giustizia - Le attività per le quali il governo chiederà il segreto di Stato potranno (e dovranno) essere conosciute e controllate a livello istituzionale solo dai presidenti della Repubblica, della Corte Costituzionale, del Consiglio di Stato, e della Corte dei Conti. --- altrove cancellati i due cc, rimettere? --- A decretare l’apposizione del segreto di Stato sarà il Presidente della Repubblica. La rivelazione di segreto di stato sarà notevolmente punita. Per il segreto di stato varranno le regole odierne.
Non esisteranno immunità istituzionali per i reati comuni, essi implicheranno che il ruolo decada. - ovviamente le pene per reati amministrativi cresceranno al crescere del grado. dif civ + 10%, sindaci + 15%, pres prov + 20%, pres. reg. + 25%, pres. cons. + 30%, pres. rep. + 35%; ass. com. + 10%, ass. prov. + 15%, ass. reg. + 20%, ministri + 25%
togliere e lasciare solo su amministrazione e su pres prov e su
aziende - si -
:
--> I presidenti provinciali e gli assessori provinciali dopo 2
anni di mandato (anche non consecutivi) dovranno obbligatoriamente vendere le
proprie quote in azienda – quando compiuti i 45
dovranno farlo anche se non ancora
trascorsi i 2 anni.
- solo su comuni -
Sindaci e assessori comunali di comuni maggiori di 15.000
abitanti quando compiuti i 55 anni dovranno obbligatoriamente vendere le proprie
quote in azienda; compiuti i 60 anni in comuni inferiori di 15.000 abitanti.
- su regioni -
I presidenti regionali e gli assessori regionali, qualora
fossero eletti prima del raggiungimento dei 5 anni di mandato provinciale,
dovranno vendere le loro quote aziendali, ovvero pre-pensionarsi, e non svolgere
altre attività professionali.
discorso che per fare sindaco bisogna aver fatto dif civ per 2 anni - pres prov = sindaco per 3 anni - pres reg = pres prov per 4 anni - ecc - se sotto i 40 anni - - quindi 28 + 2 + 3 + 4 + 3 = pres cons. minimo 40; pres. rep. = pres reg. per almeno 6 anni quindi 43 anni.
Ritiro da azienda: presidenti e assessori provinciali: 2
anni
Sindaci e assessori comunali: comuni sopra i 50.000
abitanti: dopo 5 anni o a 50 anni compiuti
Comuni sotto i 50.000 abitanti: dopo 10 anni o a 55 anni
compiuti.
Comuni sotto i 15.000 abitanti: niet
Quando ciò accade si è
fuori da ogni corporazione
la doppia carica sarà permessa solo per: sindaco e difensore civico in comuni sotto 15.000 ab - difensore civico ed assessore comunale o provinciale - sindaco di comune sotto i 15.000 ab. ed assessore comunale (in un altro comune) - sindaco di comune sotto i 15.000 ab. e assessore provinciale <-- solo su amministrazione -
previdenza? - ammiinistrazione -->Pensione per presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, ministri, presidenti regionali, assessori regionali: 500 euro al mese per ogni anno di mandato. Tutti gli altri 300 euro al mese per anno di mandato ma assegnata solo a partire dai 55 anni. -----sindaco 15.000 ab. - sindaco 50.000 ab. - da pres. prov. 3-8 aumentare, 1.400 sindaco roma e milano parificati a provinciali - mettere anche qui dove scritto: se sembrano pochi ----- ricordarsi che abbassate a 400, quindi dif. civ. parte da 500
pensioni - anni di mandato --> | 1-3 | 3-8 | oltre 8 | |
Difensore civico | 500 | 600 | 800 | |
Sindaco (- 15.000 ab.) | 700 | 800 | 1.000 | |
Sindaco (+ 15.000 ab.) | 800 | 900 | 1.100 | |
Sindaco (+ 50.000 ab.) | 900 | 1.000 | 1.200 | |
Presidente provinciale | 1.000 | 1.100 | 1.400 | |
Governatore regionale | 1.200 | 1.300 | 1.600 | |
Presidente del consiglio | 1.300 | 1.400 | 1.800 | |
Presidente della Repubblica | 1.500 | 1.700 | 2.000 |
<-- previdenza?? - amministrazione
<-- solo qui
pensioni
- pensioni minime (400 euro) da corporazioni (quella nella quale è stato più tempo, almeno 5 anni) - amministratori pubblici (non corporizzati): pensione apposita statale - casalinghe: reversibilità di marito (300) - divorzio? 200-200? - disoccupati volontari? casa di riposo gratuita? ogni regione deve avere e finanziare una casa di riposo gratuita autogestita
edilizia??? -->Il demanio dello Stato passerà in carico ai comuni, e da essi sarà affidato su appalto ad agenzie immobiliari private che se ne occuperanno della gestione. Concessione al lucro privato di beni pubblici sarà sugli affitti temporanei e sulle concessioni (secondo determinate regole, vedi pagina edilizia) ed (in percentuale) sugli eventuali biglietti di ingresso per parchi naturali, musei, beni artistici. --musei ecc statali: affidati a corp. arti o sue aziende-- Le regole per l’assegnazione del servizio sono scritte sempre a pagina ---.
Le proprietà di enti locali e statali e di corporazioni (ministeri, quirinale, ecc) stessi saranno affidati secondo tale sistema ad aziende che li curino (pulizia, manutenzione, sicurezza) come qualunque altro appalto per servizi - link -. Tali aziende potranno subappaltare ciascuna mansione specifica. Le sedi dei ministeri saranno affidate alle corporazioni che li sostituiscono.<-- edilizia???
solo qui? aziende? -->Oltre agli organismi ed i tipi di società possibili descritti qui e nelle altre pagine potrà permanere e formarsi qualunque associazione o fondazione con finalità di intenti, registrate o di fatto, ma non avranno istituzionalità, dovranno essere autonome e non riceveranno direttamente fondi statali. Solo nel caso di ONLUS riconosciute (ovvero iscritte al loro apposito albo) saranno defiscalizzate come enti e potranno partecipare ad un concorso per finanziamenti statali. Solamente organizzazioni di stampo dichiaratamente criminale (compresa quindi la massoneria e le mafie) non saranno permesse ed i loro aderenti saranno incriminati per associazione a delinquere.<-- solo qui? aziende?
regione --> In alcuni ambiti fiscali e burocratici le province di Verona, Mantova, e Brescia (e in alcuni casi Trento) assieme saranno considerate come una regione a sé (ad esempio ci sarà sede di corte d’appello).<-- regione
Il difensore civico sarà coordinatore della protezione civile; il presidente nazionale del collegio dei dei difensori civici sarà quindi il capo nazionale della protezione civile, mentre i presidenti de ----- territoriali (comuni, province, regioni) saranno i rispettivi coordinatori. Essi agiranno in coordinamento con i rappresentanti delegati della corporazione previdenza.
solo qui --> Per tutto quanto non compreso in questo testo, rimane inalterato come oggi oppure valutabile al momento opportuno caso per caso (soprattutto per quanto riguarda gli enti e le società oggi partecipate dallo Stato e gli enti pubblici o indipendenti di programmazione, ricerca, controllo, vigilanza), per non ingigantire inutilmente la mole del testo. Ma come base fondamentale si tenga sempre presente che tutte le attività saranno socializzate ossia privatizzate ai propri lavoratori. Le attività improduttive (camere di commercio, pubblici registri, archivi di Stato, autorità garanti, autorità di vigilanza, agenzie di diritto pubblico, ecc.) quando in perdita ovvero non finanziate da aziende private né su appalto da altri enti saranno affidate alle rispettive corporazioni a cui sono dedicati oppure suddivise per ogni corporazione con una sezione interna ciascuna. Oppure potranno essere prese in carico da cittadini ed organizzazioni, e sostenute anche tramite i concorsi pubblici per il finanziamento statale ad attività improduttive. Le attuali autorità amministrative indipendenti diventeranno organismi del consiglio di Stato.
tutte
agenzie autonome, di mera consulenza del governo.
Autorità
indipendenti pagate da politici con patrimonio personale.
Cipe
– Cnel (fusi) e diventano consorzio delle
autorità (oppure uno delle autorità e uno delle agenzie?):
Autorità
per l’energia elettrica e il gas
Autorità
garante della concorrenza e del mercato
Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni
Istituto
per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private
Camera
di commercio, industria, artigianato e agricoltura: in corporazioni
consob:
Istituto
nazionale per il Commercio Estero
dove mancano autorità per il controllo di una corpor., aggiungere. esempio: autorità per il controllo dello spettacolo
Difatti le autorità amministrative indipendenti e le agenzie eventualmente abolite come organismi pubblici potranno essere rifondabili (in numero e varietà illimitate) da qualunque privato cittadino come organizzazioni volontaristiche (Onlus). Tutte le organizzazioni potranno riunirsi in consorzi per ogni ambito di interesse, i cui presidenti (e solo essi) avranno funzione consultiva diretta con il consiglio di stato e gli enti locali.
Cronologia per
l’attuazione della socializzazione:
1)I
comuni indiranno le elezioni per i difensori civici; una volta eletti
inizieranno subito ad operare e ad essi saranno trasferiti dai comuni i compiti
a loro demandati. Eleggeranno subito la
parte loro assegnata degli organismi di controllo statali (consiglio
di stato, ecc). Sospensione del parlamento e
dei consigli locali.
2)Verranno create le corporazioni, inizialmente contenitori vuoti, con un rappresentante nazionale,
ove vi
confluiranno le aziende man mano che si socializzano,
e man mano verranno creati gli organismi locali.
3)Predisposizione dei meccanismi per attuare la fiscalità monetaria; le aziende
socializzate saranno subito sottoposte al
nuovo sistema fiscale ed alle leggi
riportate nel testo.
4)Socializzazione delle aziende statali e degli apparati statali; le banche ex
partecipate pubbliche (qualora ve ne siano) metteranno subito a disposizione il credito sociale, prima di tutto ai
dipendenti di banche private.
5)predisposizione dei vari metodi di pagamento delle quote.
6)Avvio della supertassazione che porterà alla socializzazione.
7)Raggiunto un certo numero di aziende iscritte alle corporazioni, si terranno
le elezioni per l’amministrazione provvisoria, comunale, provinciale,
regionale, statale, che verranno a sostituire i governi di queste rispettive
entità; contemporaneamente a partire dai difensori civici si eleggeranno i
rispettivi presidenti di queste entità qualora quelli esistenti venissero sfiduciati; all’elezione sarà candidato anche il
presidente uscente.
8)Quando il 95% delle aziende sarà socializzato si terranno le elezioni
corporative per l’amministrazione definitiva, a distanza di una settimana
l’una dall’altra, venendo alla fine a formare i governi definitivi che
sostituiranno quelli provvisori. I presidenti resteranno quelli eletti
precedentemente dai difensori civici.
9)Appena assestato il sistema, si applicheranno tutte le altre regole previste e
sarà sciolto definitivamente il parlamento.
10)Regolamentazione della casa e concessione del mutuo sociale.
«...un programma che potrebbe essere
immediatamente realizzato come programma di governo»
(Henri De Man, L’idea socialista, Bernard Grasset, Parigi 1935)<--
solo qui
e ai precursori della socializzazione: Nicola Bombacci, Edmondo Rossoni, Curzio Malaparte, Sergio e Vito Panunzio, Ugo Spirito, Angelo Oliviero Olivetti, Bruno Spampanato, Tullio Cianetti, Giuseppe Landi, Giuseppe Bottai, Berto Ricci, Edoardo Malusardi, Riccardo Del Giudice, Felice Chilanti, Luigi Fontanelli, Paolo Orano, Amilcare De Ambris, Eno Mecheri, Ugo Manunta, Pulvio Zocchi...
“Molto tempo fa pensavamo che il fascismo fosse una poesia, la poesia stessa del XX secolo; e mi dico che ciò non può morire” (“Il mio fascismo”, D.D.T.)
Un caso interessante: la Corea
Ad un ampio sguardo sul mondo, il paese che più di ogni altro si propone di essere candidato alla socializzazione è la Corea. Questo per via della sua aspirazione a riunirsi in un unica nazione, ostacolato dall'opposto sistema politico-economico vigente nelle due parti in cui oggi è divisa. Quindi la socializzazione potrebbe rappresentare un compromesso per entrambe atto a riunificarle politicamente ed economicamente sotto di essa. Dopotutto il sud è uno di quei paesi asiatici dove la distribuzione della proprietà è stata applicata negli anni '60 portando ai risultati odierni di efficienza; mentre per il nord, assodato il fallimento del sistema comunista in esso, la socializzazione non potrebbe essere vista altro che come un progresso e la realizzazione degli ideali originari del comunismo. La riunificazione dei due paesi potrebbe quindi facilmente essere subordinata alla previa modifica di entrambi i sistemi su quello socializzato, per poi poter riunificare la nazione una volta assimilate politicamente-economicamente le due parti odierne. Per il nord sarebbe semplice, basterebbe che lo Stato dicesse al popolo: "il lavoro è vostro"; per il sud invece si dovrà applicare il lento percorso descritto in questo stesso testo facilitato dal fatto che la proprietà è già abbastanza diffusa.