Parlamento
Ralph Waldo Emerson scrisse qualcosa di simile nel suo Politics (1844): “Per cui meno governo abbiamo, meglio è - più ridotto il numero di leggi e il potere che è delegato” su un governo a far questo.
home --> I partiti non saranno proibiti, ma il sistema di accesso al potere proprio della democrazia organica li renderà superflui.
“La Costituente repubblicana dovrà assicurare al
cittadino (soldato, lavoratore, contribuente) il diritto di controllo e di
responsabilità critica sugli atti della pubblica amministrazione”
(Articolo 3 della “Carta di Verona”)
I partiti anzi potranno perfino organizzare (a proprie spese) elezioni e riunirsi in un parlamento, volendo potranno perfino acquistare o affittare palazzo Madama e palazzo Montecitorio per riunirsi, ma tale ----- avrà lo stesso valore che ha oggi il parlamento del sito internet “politica on line” ovvero lo stesso diritto che avrà qualunque cittadino o organizzazione di cittadini di proporre leggi o chiedere veti sulle leggi esistenti ai rappresentanti amministrativi. Stessa cosa per gli enti locali. E’ probabile che permarranno i partiti esistenti, ma perlopiù inserenti nel proprio programma il sistema economico della socializzazione tanto quanto essi oggi inseriscono quello capitalista. Difatti l’unica possibilità che oggi si vede nel giungere ad un sistema economico socializzato non è un partito a sé stante unico sostenitore della socializzazione, ma l’inserimento del programma della socializzazione nei partiti già esistenti. Probabilmente il partito comunista scomparirà di fronte al successo ------ della socializzazione nel realizzare ciò che esso non è riuscito. Altrettanto prevedibilmente nascerà un partito "conservatore" portavoce dell’opposizione alla socializzazione, impostato sui programmi azionisti e liberali dei vecchi partiti d’azione, partito liberale, partito economico, e partito agrario, emanazione degli interessi reazionari dei vari Agnelli e De Benedetti. anzi è probabile che il loro posto venga preso dai sindacati, organismi più atti nel contesto della democrazia organica ad organizzare l'amministrazione essendo questa basata più sul sistema produttivo che politico in senso odierno. Partiti e sindacati non avranno personalità giuridica ma saranno associazioni di fatto. -----qui o giù?----
Secondo alcuni fautori del sistema socializzato-corporativo, tra cui Giuseppe Spinelli, Manlio Sargenti, e
Piero Pisenti, le elezioni corporative avrebbero potuto prevedere anche la
formazione di partiti politici tra i candidati, ed a tal proposito venne avviata
l’“Istituzione delle Consulte Comunali elettive” del 3 giugno 1944, firmata da
Mussolini, Buffarini e Pisenti, che avrebbe consentito "ai lavoratori manuali,
tecnici ed intellettuali" di eleggere Consultori del Podestà tra gli iscritti,
nel Comune, alla “Confederazione Generale del Lavoro, della Tecnica e delle
Arti” (“Gazzetta
ufficiale d’Italia” n. 1643, 15 luglio 1944, Decreto n. 405). Ma questa ipotesi era
fortemente osteggiata da alcuni importanti gerarchi, tra cui Alessandro
Pavolini, Renato Ricci, Roberto Farinacci, e Ferdinando Mezzasoma, nonché
dai tedeschi. Nonostante queste opposizioni,
con il Decreto del Duce n. 853 del 20 dicembre 1943 venne costituita la
“Confederazione Generale del Lavoro, della Tecnica e delle Arti” come
contenitore delle corporazioni. Tale decreto disponeva lo scioglimento e la
liquidazione di tutte le Confederazioni esistenti e delle Federazioni di
categoria da esse controllate. Al loro posto la “C.G.L.T.A.” avrebbe assunto la “rappresentanza
giuridica” di tutti i lavoratori e delle aziende già rappresentati dalle
Confederazioni padronali e sindacali. Difatti il sistema corporativo precedentemente utilizzato prevedeva
l’assurdità dell’assegnazione del 50% dei voti ai dipendenti, e l’altro
50% al padrone. Il decreto di fondazione della “C.G.L.T.A.” rimetteva le
cose a posto assegnando logicamente un voto a testa, sia al padrone che ad ogni
dipendente. Piuttosto scontati i risultati a cui ciò avrebbe inevitabilmente portato...
“Il sistema del sindacalismo dualista ha, col passare degli anni, dimostrato sempre di non poter assolvere compiutamente lo sviluppo di tale collaborazione perché, nonostante gli sforzi di quanti in buona fede cercavano di farlo funzionare secondo la meta insita nella logica del principio corporativo, si prestava a cristallizzare le resistenze e a renderle effettive” (Corriere della sera, 26 novembre 1943)
------come unire?----- qualcosa su sistema elettorale qui ----
I partiti potranno anche rappresentare candidati, ma il meccanismo di candidatura sarà totalmente indipendente dalla volontà dei partiti.<-- home
Le votazioni consiliari saranno consentite nelle giunte - con che regole? 1 assessore chiede? 5? cittadini?
Sindacati
I sindacati odierni potranno benissimo sussistere, ma ovviamente venendo a mancare i lavoratori dipendenti il loro ruolo sarebbe certamente ridimensionato e comunque spostato a rappresentanze interne alle aziende e alle corporazioni. Difatti probabilmente nelle elezioni interne aziendali e in quelle corporative verranno ad esserci anche candidati dichiaratamente riferentisi ai vari sindacati. Probabilmente la Cgil sarebbe maggioritaria nelle corporazioni manodopera e quelle culturali e industriali (se non altro per retaggio), mentre l'Ugl in quelle difesa e pubblica sicurezza, in tutte le altre Cisl e Uil. Sempre immaginando che tutti i sindacati, così come i partiti, facciano proprio il sistema della socializzazione. Ma a differenza dei partiti pare difficile appaia un sindacato "padronale".