Opere pubbliche e servizi sociali

 

“L’estensione dello Stato causa la proliferazione delle leggi; la proliferazione delle leggi causa la moltiplicazione degli illeciti, reali o potenziali; la moltiplicazione degli illeciti causa infine, prima la diffusione e poi la banalizzazione dei crimini. […] lo Stato non è più la soluzione dei problemi, ma diventa il problema” (Giulio Tremonti) “Lo Stato criminogeno”, Giulio Tremonti, Laterza, 1998. ---collegare a licenze??-----
- dove giudici non devono....

Quindi nel liberismo oggi come oggi il massimo dell’efficienza non è assolutamente raggiungibile dato che in esso, a causa delle differenze economiche tra persone, non è possibile eliminare del tutto ogni forma di direzione statale ed affidarla al settore privato. Solo eliminando la proprietà accentrata ed il lavoro subordinato sarebbe possibile realizzare uno sviluppo definitivo del capitalismo. 
questo sistema metterà un limite alla possibilità di corruzione ---- Generalmente si tende fatalisticamente a giustificare la corruzione (“in fondo fa arrivare i treni in orario”), ma ciò è ingannevole, perché la corruzione non produce alcuna ricchezza ed anzi per feedback induce che nel momento in cui non si ha possibilità o volontà di corrompere ne risulta che il “treno” viene fatto tardare appositamente dalla burocrazia anche quando sarebbe arrivato di per sé in orario. Il costo della corruzione pesa su tutti come sovrapprezzo ricaricato sui beni consumati, in quanto incidendo ugualmente su tutte le aziende di un settore eleva il livello concorrenziale dei prezzi. Quando l’azienda opera su appalto pubblico i maggiori costi ricadono sulle cifre richieste nella gara e quindi sulla spesa pubblica, con l’effetto non di “far arrivare in orario il treno” incoraggiando la realizzazione di opere pubbliche, ma di aumentare i costi per il “carbone” e quindi limitando la “velocità” ed il “numero di corse” effettuate dal “treno” ovvero di opere pubbliche!

La supply-side economics, basata sulla “legge di Say”, sostiene che la riduzione delle tasse possa stimolare l’occupazione e la produzione eliminando la “perdita secca” dai modelli. Fu la base del programma reaganiano e thatcheriano. Tuttavia dall’esperienza  è risultato chiaro che senza una corrispondente adeguata compensazione (la quale potrebbe essere data dalla fiscalità monetaria, ad esempio), l’effetto ottenuto è l’opposto a causa della diminuzione di redistribuzione da spesa pubblica. 

puntualizzare di più che ognuno pagherà quante tasse vuole     le spese pubbliche devono essere un eccezione limitata dove non sostituibili e non la regola     Le imposte non saranno più finalizzate prettamente ad incamerare fondi per la spesa pubblica, ma ad andare ad incidere in maniera mirata sui redditi (e quindi sui poteri d'acquisto) per equilibrarli. Le imposte saranno anche finalizzate a sostituire le licenze nella tendenza all’entrata di nuove aziende nel settore     Il sistema giuridico esistente mira invece a isolare il potere di proprietà, d’impresa.    Aprendo a tutti la possibilità di ------ non ci sarebbe alcuna necessità di -----.  polizza resp pen per partecipare ad appalti pubblici sarà necessario averla (ma non per subappalti). le aziende sia di servizi che di lavori pubblici dato il sistema -------- saranno perlopiù subappaltatrici ad altre aziende --------
specificare meglio che in tutti i casi per gli appalti le cifre potranno essere sia in positivo che in negativo, a seconda che ------. esempi: ----
amministratori eletti da assemblea aziendale in azienda socializzata: possibilità di corruzione (come gli amministratori comunisti) pari (ne più ne meno) a quella degli attuali manager delle spa. Ma limitata dal fatto che tanto più efficiente azienda = + possibilità di mantenere il ruolo, in una competitività e controllo di molto superiori ad un azienda liberista. Si calcola che oggi il 30-50 % dei fallimenti: per furto.  La corruzione di tipo comunista nelle aziende socializzate avrà un minor margine di ---- anche grazie alla suddivisione in aziende minori consorziate, e comunque essa determinerà al ribasso le percentuali che i candidati amministratori chiederanno all'assemblea per lo svolgimento dell'amministrazione, fino al punto che potrebbe essere l'aspirante amministratore ad offrire anziché chiedere! Il che compenserebbe ----------. aggiungere: per questo motivo le pene per questo tipo di corruzione (oggi collegate al reato di bancarotta) saranno diminuite e delegate alla giustizia interna, aziendale, consorziale, corporativa. Lo stato e gli altri enti locali non avranno più responsabilità civile, ma ce l'avranno i singoli amministratori, anche sul loro staff; si consideri che saranno coperti dalla polizza sulle responsabilità penali; nel caso di danni derivati da licenze la copertura sarà al massimo per la cifra barriera che -------.

potere esecutivo di consorzio nei confronti di aziende? penalità (multe) - espulsione

distinguo tra corruzione interna ed esterna verso politici. la prima amministrativa, la seconda penale.   per opere pubbliche contenzioso tra cittadini con amministrazione, non azienda - i contenziosi tra cittadini e aziende (caso --possibile-- per banche, assicurazioni, -----) invece attraverso il difensore civico sarà ---- alle rispettive autorità amministrative indipendenti (introito per esse da taglia aziende sconfitte)     danni causati da licenze ottenute per falle su piani regolatori - tar - danni causati da licenze ottenute per falle su piani regolatori - tar -

imposte     --> Dalle successive righe e dalle pagine fiscalità monetaria e credito si comprenderà come le spese pubbliche saranno notevolmente ridotte, esigendo quindi un prelievo fiscale molto inferiore rispetto ad oggi, non per una forzata “supply-side economics”, ma spontaneamente, per la riequilibratura apportata da un adeguata “fiscalità monetaria” e dalla razionalizzazione del sistema erariale (tesa principalmente a limitare il “costo delle suole”, la spesa supplementare determinata non dagli scambi in sé, ma dal costo per realizzarli; ovvero immaginariamente “dal consumo delle suole delle scarpe per recarsi alla banca”). Questo non avrà influenza sulla produzione aggregata (e cioè sui redditi personali aggregati), perché l’“effetto reddito” manterrà immutate (adeguandole) le propensioni al consumo ed al risparmio, ovvero probabilmente il reddito nominale diminuirà della misura della riduzione delle spese pubbliche ma lasciando immutato il valore reale del reddito ed i tassi di interesse, ceteris paribus.

<--    imposte 

solo qui    -->Appalti

L’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori e servizi sarà sottoposta direttamente al consiglio di Stato. La vigilanza su forniture pubbliche sarà abolita in quanto non saranno più previste forniture pubbliche.  chi le finanzia

Negli appalti per opere pubbliche si agirà con l’“asta olandese”: ogni persona, ente, istituzione, azienda, organizzazione, potrà aprire presso una banca un conto finalizzato a fondo per la realizzazione di un opera pubblica indicata. Il fondatore dovrà versarvi un minimo iniziale di 1.000 euro che non potrà ritirare fino a quando esso rimanga l’unico contributo. A questo fondo potranno contribuire tutti, privati cittadini, aziende, istituzioni pubbliche, enti, organizzazioni, ecc. Quando la somma raggiungerà una cifra che una qualunque azienda giudichi adeguata per la realizzazione dell’opera, essa si proporrà disponibile per realizzarla; la principale voce in capitolo nell’approvazione dell’azienda e dei parametri da essa proposti sarà delegata a chi ha aperto il fondo ed a chi abbia inserito la cifra maggiore; ovviamente gli amministratori pubblici potranno porre veti. Solo fin prima che un azienda si faccia avanti, ognuno (eccetto il fondatore) potrà ritirare il proprio contributo (esclusi gli interessi, che potranno essere ritirati ----da chi??----- solo se chiuso il fondo senza realizzazione dell’opera). In modo che se col passare del tempo l’utilità dell’opera venga recepita più impellente, si arriverà ad un punto in cui essa verrà realizzata, e viceversa quando venga meno la necessità sentita. Questo sistema toglierà alla politica la responsabilità diretta degli appalti per opere di interesse pubblico; e quindi alla mafia l’interesse e la capacità di interferenze lucrative. In caso di presentazione contemporanea di più aziende starà ad esse accordarsi tra loro, con la mediazione della corporazione. Progettista e costruttore dovranno accordarsi tra loro per la suddivisione del fondo. -----pagare per la sola partecipazione alle aste? -------

mettere anche sulle varie voci dei politici   -->La contribuzione pubblica al fondo potrà avvenire secondo tali regole: Comuni fino a 15.000 abitanti: ogni presidente (ovvero sindaco) potrà disporre di propria iniziativa fondi pubblici fino a 5.000 euro per ogni opera; tra 5.000 e 20.000 euro sarà necessario l’avvallo del 25% degli assessori; tra 20.000 e 50.000 euro sarà necessario l’avvallo del 50% degli assessori; tra 50.000 e 100.000 euro sarà necessario l’avvallo del 75% degli assessori; oltre 100.000 euro sarà necessario l’avvallo di tutti gli assessori. Cifre superiori a 200.000 euro saranno sottoposte a possibilità di veto da parte del presidente della provincia. 

Comuni con più di 15.000 abitanti: ogni sindaco potrà disporre di propria iniziativa fondi pubblici fino a 10.000 euro per ogni opera; tra 10.000 e 50.000 euro sarà necessario l’avvallo del 25% degli assessori; tra 50.000 e 100.000 euro sarà necessario l’avvallo del 50% degli assessori; tra 100.000 e 200.000 euro sarà necessario l’avvallo del 75% degli assessori; oltre 200.000 euro sarà necessario l’avvallo di tutti gli assessori. Cifre superiori a 300.000 euro saranno sottoposte a possibilità di veto da parte del presidente della provincia (o anche del sindaco metropolitano per Roma e Milano). 

Province: ogni presidente potrà disporre di propria iniziativa fondi pubblici fino a 20.000 euro per ogni opera; tra 20.000 e 50.000 euro sarà necessario l’avvallo del 25% degli assessori; tra 50.000 e 200.000 euro sarà necessario l’avvallo del 50% degli assessori; tra 200.000 e 500.000 euro sarà necessario l’avvallo del 75% degli assessori; oltre 500.000 euro sarà necessario l’avvallo di tutti gli assessori. Cifre superiori a 800.000 euro saranno sottoposte a possibilità di veto da parte del presidente della regione. In questo contesto sono compresi i sindaci metropolitani di Roma e Milano. 

Regioni: ogni presidente potrà disporre di propria iniziativa fondi pubblici fino a 40.000 euro per ogni opera; tra 40.000 e 100.000 euro sarà necessario l’avvallo del 25% degli assessori; tra 100.000 e 500.000 euro sarà necessario l’avvallo del 50% degli assessori; tra 500.000 e 1.000.000 di euro sarà necessario l’avvallo del 75% degli assessori; oltre 1.000.000 di euro sarà necessario l’avvallo di tutti gli assessori. Cifre superiori a 1.400.000 euro saranno sottoposte a possibilità di veto da parte del presidente del consiglio. 

Stato: il presidente del consiglio potrà disporre di propria iniziativa fondi pubblici fino a 60.000 euro per ogni opera; tra 60.000 e 150.000 euro sarà necessario l’avvallo del 25% dei ministri; tra 150.000 e 800.000 euro sarà necessario l’avvallo del 50% dei ministri; tra 800.000 e 2.000.000 di euro sarà necessario l’avvallo del 75% dei ministri; oltre 2.000.000 di euro sarà necessario l’avvallo di tutti i ministri. Cifre superiori a 3.000.000 di euro saranno sottoposte a possibilità di veto da parte del presidente della repubblica.  

Il presidente della Repubblica potrà disporre di propria iniziativa fondi pubblici fino a 500.000 euro per ogni opera. <--    mettere sulle varie voci dei politici

Gli assessori ed i ministri con i fondi messi a disposizione dalle varie sezioni territoriali delle corporazioni potranno contribuire a fondi per appalti -----regole???----.

Una volta ottenuto l’appalto la scadenza per l’inizio dei lavori sarà di un mese; se non rispettata l’appalto verrà ritirato e l’azienda non potrà ottenere appalti per due anni. Qualora l’opera non fosse terminata entro i tempi previsti la multa sarà dello 0,5% del fondo ogni settimana di ritardo. La cessione dei fondi all’azienda avverrà per metà ratealmente in 10 tranche suddivise per il tempo previsto di durata dei lavori, e per metà a lavori conclusi, senza anticipo (l’azienda potrà chiedere prestito bancario per l’avvio dei lavori; se le banche fossero restie a fornirlo sarebbe segnale di scarsa affidabilità dell’azienda appaltatrice, che non potendo iniziare i lavori si vedrebbe ritirare l'appalto dopo il mese utile).

La corruzione da parte di un azienda che paga un politico per fargli rimpinguare il fondo per appalti sarà punita penalmente solo se l’opera è giudicata come inutile dal consiglio di Stato, altrimenti ci sarà solo la giustizia amministrativa con revoca definitiva del mandato al politico e della licenza per appalti per 3 anni all'azienda. 

Tutti i contributi pubblici a fondi comuni per la realizzazione di lavori pubblici in appalto dovranno essere pubblicati in appositi bollettini e siti internet; per i comuni, qualora le spese pubbliche superino i fondi giunti dalla provincia, il deficit dovrà essere fatto ripianare ai cittadini del comune equamente; le cartelle esattoriali dovranno riportare l’intero bilancio comunale con tutte le singole voci di spesa. 

Per gli appalti di servizi continuati si adotterà lo stesso meccanismo, ma in ogni momento potrà presentarsi un’altra azienda proponendo prezzi inferiori per la continuazione del servizio subentrando a quella esistente. Appena assegnato un appalto per servizi continuativi, un’altra azienda che intendesse subentrare dovrà proporre una cifra per l’ente pubblico più conveniente del 20%; tale percentuale si abbasserà gradualmente per arrivare a zero dopo due anni. Nel caso ciò avvenisse l’azienda già detentrice potrà solamente adeguare i suoi prezzi o patteggiare con l’altra azienda; sarà permesso il subappalto. Privati cittadini, enti, istituzioni, eccetera, potranno aggiungere costantemente fondi per ottenere in cambio il miglioramento desiderato del servizio. Gli appalti di servizi continuativi non avranno scadenza. I contratti solo prevedranno ----- tra uno scarto massimo e minimo (30-10%, 1-4 anni) una modifica sulla percentuale di convenienza ed in quanto tempo essa decadrà; tendenzialmente tanto più basse saranno (10% - 1 anno) e tanto più alto sarà il costo dell'appalto, e viceversa ---- L'appaltante potrà elevare il tempo e la percentuale rinunciando ad una certa percentuale (che andrà nel fondo per attività sociali improduttive)   per quanto tempo la concessione resterà a partire dal momento in cui un miglior offerente si presenterà. Nel caso, trascorso questo periodo il nuovo concessionario si ritirasse incorrerà in penalità. Ovviamente entro la scadenza il vecchio concessionario potrà abbassare la sua domanda di soldo per mantenere l’appalto.

Le aziende autorizzate a svolgere determinate opere o servizi verranno stabilite dalla rispettiva corporazione, su valutazione dei parametri posseduti. Ma tra queste, ------ Ad esempio, per opere di edilizia, qualunque azienda della corporazione “Edilizia” potrà parteciparvi, anche qualora non possedesse i requisiti adeguati all’opera, come detentrice dell’appalto potrà subappaltare i lavori ad aziende che possiedano i requisiti (anche l’intera opera). Qualora l’azienda appaltatrice in corso d’opera non rispettasse i parametri stabiliti verranno emesse penalità pecuniarie (che andranno allo Stato) o ritirato l’appalto. <stride con sopra >I subappalti saranno permessi solo per frazioni dell’opera, non per la sua intierezza. Nei subappalti anche l’azienda appaltante sarà responsabile penalmente sul lavoro svolto dall'appaltatrice. Il costo dell’appalto non potrà mai superare la cifra pattuita inizialmente (ovvero la quota raggiunta dal fondo) utilizzando denaro pubblico (varrà quindi l’“esecuzione in danno”); solo enti privati e cittadini potranno eventualmente e volontariamente contribuire successivamente a rimpinguare il fondo. L’unica alternativa sarà la rinuncia all’appalto o il fallimento, quando non sopraggiungessero contributi volontari o prestiti bancari.

 

Aziende autorizzate a partecipare ad appalti:

minimo 10 soci

10-20 soci: max 400.000 euro importo

20-30 soci: max 800.000

30-40 soci: max 1.200.000

40-50 soci: max 2.000.000

50-60 soci: max 3.000.000

60-75 soci: max 4.000.000

75-100 soci: max 5.000.000

100-150 soci: max 8.000.000

150-200 soci: max 20.000.000

oltre 200 soci nessun limite

Le aziende che ottengono un appalto possono benissimo affittare da terzi macchinari e subappaltare a cooperative di manodopera, quindi l'azienda appaltatrice verrà ad essere in definitiva solo la responsabile legale dei lavori. Questo aprirà un maggior mercato di affitti di macchinari anziché dover essere posseduti ciascuno da ogni azienda restando inoperosi per la maggior parte della loro vita, così da avere una necessità di una minore quantità esistente di essi, seppur probabilmente a prezzo maggiore ciascuno. il rappresentante dell'azienda appaltante avrà potere direttivo e di conformazione su quelli dell'azienda appaltatrice. 

Anche qualora il fondo superasse la cifra massima un azienda con organico inferiore potrà proporsi rinunciando alla cifra in esubero (che andrà restituita, suddivisa tra i vari contribuenti) oppure assorbire i soci mancanti al numero legale.

discorso di cittadino può rivalersi su autore piano regolatore dove?  ---   il tar solo per contenzioni riguardanti cittadini contro amministrazioni (espropri, ecc) (e non tra amministratori o tra cittadini ed aziende o amministratori e aziende). Il cittadino vi farà probabilmente ricorso solo dopo aver già provato con richiesta di veto a sindaco (verso difensore civico) o presidente provinciale (verso comune) quando cassato, dato che dal presidente regionale in sù la richiesta di veto sarebbe troppo onerosa rispetto al tar (ed i rispettivi prezzi faranno in modo che si opti per uno o per l'altro, adeguando di conseguenza i rispettivi prezzi su concorrenza). Anche quando la richiesta di veto parta già dal livello regionale (quindi verso la provincia) in sù, il ricorso al tar potrebbe dimostrarsi meno oneroso. Le delibere del tar potranno essere appellate solo dall'amministratore coinvolto alla cassazione, valutando esso se ciò valga il maggior costo del ricorso ad essa. In ogni caso l'ultima parola sarà del presidente della Repubblica anche come presidente del Csm. - schema veti - tar: common law?   

 

Per i servizi in monopolio assegnati su gara d’appalto, se si utilizzasse il classico appalto in busta chiusa, le eventuali aziende concorrenti sconfitte non avendo altri sbocchi necessariamente dovrebbero cessare l’attività. Questo sistema sarebbe talmente gravoso da scoraggiare scontri tra aziende concorrenti in questo tipo di appalti. Quindi con ogni probabilità alla gara d’appalto una sola azienda maggiore si presenterà con possibilità di vittoria, mentre le altre verrebbero a patti con essa, drogando perciò le cifre dell’appalto, per poi magari fondersi con essa. Per rimediare a questo meccanismo perverso ed inefficiente questo tipo di gare d’appalto non avverrà per busta chiusa, ma l’ente appaltante indirà un asta palese al rialzo. Probabilmente a queste gare d’appalto monopolistiche si presenterà un’unica azienda (in teoria anche previa fusione tra diverse) accettando certo una cifra abbastanza elevata rispetto ad una normale gara concorrenziale, ma comunque mitigata dal pericolo che, anche una volta ottenuto l’incarico, si presenti un nuovo concorrente proponendo all’appaltante cifre più vantaggiose (cosa che potrà avvenire in ogni momento, come già detto sopra); oppure nel caso di outsider presenti già all’asta, allorquando il rialzo raggiunga livelli elevati. O più probabilmente la gara si svolgerà tra aziende fondate dai vertici, gruppi interessati alla dirigenza, nei quali confluiranno poi i gruppi delle aziende sconfitte, ovviamente in posizione subalterna. ----passaggio di grado: tempo minimo? ----mettere anche su pubblica sicurezza e altri?----- Questo meccanismo evita che un unica azienda monopolistica possa chiedere cifre spropositate, ed elimina il pericolo di collusioni tra le aziende per drogare le cifre dell’appalto. L’azienda vincente, dato il nuovo incarico ricevuto dovrà sicuramente assorbire nuovi soci per coprire il servizio e non incorrere in penalità. Essi probabilmente arriverebbero soprattutto dallo scioglimento delle eventuali altre aziende, in quanto subito disponibili e referenziati del settore. Potendoli scegliere assorbirebbero solo i migliori, che comunque nella nuova azienda rimarrebbero in una posizione subalterna. I soci dell’azienda monopolista si troveranno a possedere quote dal valore maggiore rispetto a prima dell’ottenimento dell’appalto, e quindi i soci che entrano da altre aziende (anche eventuali avversari falliti) o dal mondo della scuola dovranno pagare cifre più elevate per acquistare le quote, nel caso dei falliti perdendo il primo credito sociale e vedendosi aumentare il premio della polizza sul rischio di fallimento (per quanto poco, essendo probabilmente aziende di servizi e quindi prive di rilevante capitale).

Come ammortizzatore sociale per le aziende escluse da appalti monopolistici e che non abbiano altri sbocchi immediati lo Stato metterà a disposizione facoltativamente per tre mesi un credito formativo senza interesse tramite le banche, ed un credito di sostegno con tasso del 2% inferiore a quello bancario vigente (tramite le banche si intende, cioè la banca darà il credito al diretto interessato per il tasso su cui si accordano, e prende la cifra intera dallo stato; il 2% è il guadagno minimo della banca). Successivamente al termine di questo sostegno trimestrale l'azienda potrà riconvertirsi e restituire il debito, o fallire.

Questo tipo di appalto avverrà per le aziende di polizia, per esempio. 

 

----continuativo????------ Per questo tipo di appalti, alla scadenza l’azienda detentrice avrà la possibilità di riottenere l’incarico semplicemente riconfermando la stessa cifra richiesta, senza bisogno di gara d’appalto, all’infinito. Sarà però sempre suscettibile di penalità e di ritiro dell’appalto in caso di negligenze. 

 

Appalti ad aziende straniere: solo se socializzate – stimolo a socializzare all’estero, in particolare paesi confinanti.<--     solo qui 

 

italia 2009: 50.688 appalti superiori a 150.000 euro, per 79.400.000.000 euro - 6,6% del pil

 

 

Servizi sociali

L’aiuto alla povertà genera solo ulteriore povertà. Come dando un incentivo alla vendita di automobili vengono vendute più automobili, allo stesso modo incentivando la povertà, finanziandola, si avranno più poveri. 

spostare da qui su pagina più consona?    Nessuno deve più dover fare il barbone, a meno che non sia una sua scelta. Ma questo non perché sia un governo a stabilirlo e regolamentarlo. E’ un indecenza che finora sia esistita la necessità di un assistenza sociale e della delega ai poteri pubblici a realizzarla. Oppure il suo nulla osta agli ammortizzatori sociali che non apportano alcun sovrappiù ma casomai sprechi inauditi. Qui solidarietà sociale? Qui discorso bambino panino? 
Quello che viene prodotto nella nazione viene diviso (“allocato”) tra la nazione, in un modo o nell’altro (teoria del “trickle-down”). unire discorso di panino bambino con biodiesel - per dare un panino a chi ne ha bisogno non serve comprarlo e spedirglielo; basta semplicemente rinunciare a comprarlo e consumarlo. --- qui discorso no global da libro 1 -   solidarietà internazionale non con donazioni mirate, ma riducendo a cerchi concentrici i prezzi globalmente. - disegnare cerchi - su livellamento ricchezza: solo che di conseguenza chi merita di più avrà di più, chi merita di meno avrà di meno. “impoverimento assoluto”, ovvero diminuzione del potere d’acquisto; oppure “impoverimento relativo”, ovvero solo in confronto ai più ricchi. - e viceversa: arricchimento assoluto e relativo: socializzazione: arricchimento relativo; assoluto solo per aumento efficienza - mettere dove Proprio grazie a questa razionale omogeneizzazione - 


già messo sopra: Quindi nel liberismo oggi come oggi il massimo dell’efficienza non è assolutamente raggiungibile dato che in esso, a causa delle differenze economiche tra persone, non è possibile eliminare del tutto ogni forma di direzione statale ed affidarla al settore privato. Solo eliminando la proprietà accentrata ed il lavoro subordinato sarebbe possibile realizzare uno sviluppo definitivo del capitalismo. 

le spese pubbliche devono essere un eccezione limitata dove non sostituibili e non la regola

Aprendo a tutti la possibilità di accedere al lavoro autonomo non ci sarebbe alcuna necessità di proibire il lavoro dipendente.

scomparsa della fiscalizzazione degli oneri sociali

solo qui    -->

 

DISOCCUPAZIONE

 

I disoccupati attuali (e quelli che saranno provocati secondariamente dalla socializzazione, come i 300.000 politici in meno, quando non abbiano già un loro lavoro) potranno ricevere anch’essi il credito sociale, al che il valore totale delle aziende subirebbe un aumento rispetto al prezzo iniziale di acquisizione in quanto esse chiederanno cifre superiori per assorbire altri soci ottenendone un capitale, vagliando il pro ed il contro circa il tasso di rendimento del capitale. Capitali subito (probabilmente necessari nella fase iniziale della socializzazione per avviare l’attività e restituire il più velocemente possibile il proprio debito e le obbligazioni pregresse o nuove dell’azienda) ma dividendi futuri pro capite più suddivisi (ma determinati dalle proprie capacità, e comunque probabilmente generalmente non inferiori tra il salario lordo e quello netto oggi percepito), ma razionalizzazione nel lavoro con più disponibilità umane e quindi più flessibilità e potenzialità produttiva. La “teoria dell’equilibrio economico generale” nella socializzazione sarebbe determinata da ciò, non più dal “mercato del fattore lavoro” (vedi la pagina “credito”). A causa di ciò il valore reale delle aziende tornerà perlopiù ad essere grossomodo lo stesso valore totale che avevano prima della socializzazione, ed i ricavi netti pro capite idem, tenendo conto che anche il peso fiscale totale (imposte fisse + decremento monetario + stipula assicurazioni + iscrizione a corporazione) più la restituzione dei crediti (come sostituto dell’accumulo del fondo per il “trattamento di fine rapporto”), ceteris paribus equivarrebbero pro capite alle sottrazioni in busta paga di oggi, e quindi anche il loro rapporto con il livello generale dei prezzi (e quindi il potere di acquisto) si sovrapporrebbe sull’attuale (per “effetto reddito”), anche la piramide sociale rimarrebbe invariata nella proporzione (ma non nella composizione: sarebbe basata sull’effettiva capacità, e non sulla furbizia come è oggi), e ciò denota ancora come in definitiva lo scopo della socializzazione non è la sostanza, ma la forma; non la giustizia economica, ma la razionalizzazione dell’economia e della vita socio-politica, che solo indirettamente si tradurrebbe anche in giustizia economica e sociale, anche grazie al probabile implicito aumento della produttività e la sua distribuzione veramente efficiente: a disoccupazione azzerata il PIL sarebbe perennemente al livello potenziale. La “legge di Okun” e la “curva di Phillips” si dimostrano quindi ininfluenti nell’economia socializzata.

Nel caso teorico che qualcuno non riuscisse in nessun modo a trovare un azienda che lo accolga, neanche tra le cooperative della corporazione manodopera, si tenga presente che il credito sociale può essere utilizzato anche per aprire un attività in proprio. Probabilmente però tutti preferirebbero entrare in un azienda già avviata, investimento meno rischioso. Nei casi peggiori, ogni comune metterà a disposizione un fondo per lavori socialmente utili come ammortizzatore sociale per disoccupati temporanei (“lavoro a regia”), gestito dai difensori civici – per non favorire il ricorso massiccio a tale mezzo di sussistenza la quota del fondo per persona dovrà essere calibrata a livelli abbastanza bassi, per indurre a ricorrervi solamente in casi estremi. Oltre a questo, come ultima spiaggia, ci sarà il pre-pensionamento. spostato qui da su: Una persona che esce dal mondo della scuola è libera di non chiedere il credito sociale e di non lavorare, tenendo però presente che dovrà in ogni caso a partire dal termine del ciclo scolastico (ma dopo i 18 anni) pagare le imposte personali, stipulare le eventuali assicurazioni, e restituire il credito formativo. Anche nel caso abbia già ricevuto il credito sociale potrà vendere anticipatamente la quota estinguendo di colpo il debito, tenendo però presente che probabilmente superati i 3 mesi dovrà comunque pagare una cifra superiore a quella ricevuta (a causa degli interessi). Potrà tuttavia successivamente richiedere un secondo credito sociale se estinto per intero il primo. Il secondo credito sociale potrà essere sottoposto ad un tasso di interesse più elevato rispetto al tasso vigente in quel mese.

Chi terminato il ciclo scolastico disponga già da se dei mezzi economici per accedere al lavoro non ha nessun obbligo di ricorrere al credito sociale, a patto che abbia già estinto il credito formativo o non l’abbia utilizzato.

Chi non adempia (sia da subito che da un certo momento in poi) ai versamenti richiesti, sarà colpevole di evasione fiscale e quindi condannato. Stante la regola che non si possa essere liberati fino all’estinzione dei debiti, nel caso esso non lavori neanche nella “città penale” (vedi capitolo sulla giustizia), la detenzione sarà prolungata ad oltranza in sezione apposita dedicata a chi non lavori. In alternativa, in luogo della detenzione, si potrà optare per una sorta di “pre-pensionamento”, stabilendosi in una casa di riposo convenzionata e collaborandovi attivamente nell’assistenza degli anziani e disabili. Questo eliminerà la figura del barbone ed assicurerà ad essi un assistenza, un luogo, ed una vita certamente migliori rispetto alla strada e all’accattonaggio. spostato da su

  <--    solo qui

imposta statale personale: benchè questa a differenza di quella al dif civ non sia flessibile, il dif civ potrà vagliare i casi nei quali pagare lui per l'indigente anche l'imposta statale.

percorso di uscita da scuola (su base di schema percorso scolastico): anno sabbatico, casalinghe, ferma volontaria, leva, ecc. 

comune       -->

Assistenza sociale

mettere anche qui discorso: dato che estensione assicurazioni ecc sarà possibile abolire le spese statali ecc --- come bene indotto e non rivale si dovrà fare che i premi siano più bassi possibile, per estendere il numero degli assicurati.  Nel nome della “sussidiarietà” i servizi sociali saranno compito a carico degli enti locali, soprattutto dei comuni, non dello Stato.

A partire dai 18 anni gli invalidi dalla nascita riceveranno una pensione dal comune. In precedenza saranno a carico dell’assicurazione sanitaria stipulatagli dai genitori prima della nascita, dato che difficilmente una compagnia vorrà stipularne una nuova per essi. Se di invalidità sopravvenuta saranno sempre a carico della loro assicurazione sanitaria (che potrà rivalersi su eventuali responsabili del danno), fino ai 18 anni.

Eventuali contributi per famiglie numerose saranno delegati solo ai comuni.

I comuni non potranno discriminare su contributi elargiti. Esempio: nei comuni bilingui non potranno far differenza tra cittadini di un etnia rispetto ad un’altra.

Gli studenti saranno esentati dall'imposta personale solo fino all’età di 26 anni, qualora paghino l’iscrizione all’università (pur anche se non effettuando esami).

Casalinghe, studenti (fino 26 anni), pensionati, e invalidi potranno lavorare stagionali senza dover pagare l’imposta personale. ---o casalinghe pagare? metà? ----<--    comune

biglietti di autobus - così come per -------, anche per gli abbonamenti al trasporto pubblico i difensori civici potranno a seconda di --------- distribuirne gratis a -----------. 
solo qui     -->Ogni ente locale potrà finanziare case di riposo dedicate a chi non abbia mezzi di sostentamento; queste dovranno essere basate su un sistema nel quale gli stessi ospiti più autonomi supportino quelli non autosufficienti (tipo le “case-famiglia”), ottenendone un credito morale che consentirà di ricevere la stessa assistenza una volta deteriorate le proprie capacità. Quindi l’assistenza sarà autogestita dagli ospiti, mentre l’azienda proprietaria potrà limitarsi ad occuparsi dell'amministrazione, solamente dovendo controllare il buon funzionamento. L’accesso come ospiti sarà possibile a qualunque età, ma scontato è che tanto più si entrerà giovani e validi, e per più tempo si avrà in carico l’assistenza di più persone. Il “prepensionamento” in questi istituti sarà l’unica alternativa alla vita da barbone (gli ospiti saranno esentati da ogni imposta, qualunque sia la loro età). Gli introiti dell’azienda proprietaria arriveranno dalle pensioni minime e dalle assicurazioni pensionistiche degli ospiti, oltre che da eventuali contributi dalle istituzioni. Esse saranno l’unico luogo assistenziale dedicato a persone che per qualche motivo non abbiano conseguito alcuna fonte di sostentamento pensionistica oltre al minimo vitale, ad esempio perché l’intero accumulo pensionistico sia stato sottratto per liquidare i crediti.

Aziende, consorzi, ed altre organizzazioni potranno stipulare convenzioni presso ospedali. Ad esempio il consorzio “esercito” potrebbe convenzionarsi con una struttura ospedaliera per sostenere un ospedale militare.<--     solo qui  ospedali come mutue di varie organizzazioni, corporazioni ecc

comune     -->I comuni potranno mantenere gli attuali servizi gratuiti (es. biblioteche, scuole materne), tenendo però conto che anche sugli immobili ad essi adibiti graveranno le imposte immobiliari statali (le istituzioni difatti non ne saranno esentate); ciò sarà di incentivo alla cessione al sistema privato anche dell’esercizio di questi onerosi servizi.<--   comune

pensioni mettere link qui a previdenza?

solo qui    -->I servizi diretti e finali alla persona (es. badanza), non essendo equiparabili ad utilizzo umano come merce produttiva, sono indipendenti dallo scopo filosofico della socializzazione e sono considerabili mera collaborazione personale ed in quanto tale lasciati al comune libero accordo tra persone. Non sarà necessario far parte delle cooperative di manodopera. Unica regolamentazione sarà nei confronti degli stranieri: dato che per essi è generalmente prevista la residenza in comunità circoscritte qualora non integrati, ci sarà in questo caso la possibilità di residenza presso la casa della persona assistita. 

 

Pensioni

pensione minima 400 euro, quindi un nucleo familiare di marito e moglie: 800 euro

pensioni minime (400 euro) da corporazioni (quella nella quale è stato più tempo, almeno 5 anni) - amministratori pubblici (non corporizzati): pensione apposita statale - casalinghe: reversibilità di marito (300) - divorzio? 200-200? - disoccupati volontari? casa di riposo gratuita? ogni regione deve avere e finanziare una casa di riposo gratuita autogestita

sarà possibile come garanzia per prestiti a partire da 4 anni prima del diritto la pensione minima, dalla quale potrà essere coattamente presa la parte al massimo per 100 euro al mese.

pensioni per andicappati inabili al lavoro o parzialmente abili: 0-18 anni 400 euro; 18 in sù se residenti in famiglia: 600; se residenti non in famiglia 800; case famiglia, per minorenni una in ogni regione, per maggiorenni in ogni provincia; lavoro: instradamento scolastico sulla loro capacità; coop di disabili, nonostante probabilmente riceveranno redditi più bassi, avranno comunque la pensione; credito sociale, essendo dotati di pensione fissa, probabilmente le banche offriranno più facilmente crediti più alti, consentendogli così di trovare più agevolmente un azienda che li accolga.
dopo 5 media, per andicappati? scuola speciale e coop manodopera speciali, o assistenza in comunità autogestite. per andicappati scuole speciali separate anche fin da elementare.

malati psichici con incapacità di intendere e volere (cioè non punibili): permesso di rimanere in famiglia, ma per l'iscrizione a scuole normali dovranno stipulare una polizza per responsabilità penali (eccetto per le scuole dedicate solo a loro); alternativamente potranno essere affidati a comunità apposite, autogestite come quelle per anziani; quando privi di famiglia sarà dedicato un istituto centralizzato sito esternamente presso la città prigione.


polizza sanitaria geriatrica gratuita copre solo le patologie tipiche degli anziani ed i ricoveri, non operazioni e terapie straordinarie.

 

organizzazioni volontarie finanziate da imposte volontarie tipo 8 x 1.000

Le organizzazioni di volontariato saranno defiscalizzate dalle imposte -------, e potranno partecipare ai concorsi per premi mecenatici. In ogni caso verrà incentivato l’auto-aiuto (come già indicato per le case di riposo), e le "banche del tempo". Si tenga conto che oggi in Italia vi sono 21.021 organizzazioni di volontariato e 20.000 imprese sociali non volontarie (con 300.000 addetti).

I finanziamenti pubblici ad attività improduttive di utilità collettiva (“terzo settore”) saranno fondati su “concorsi mecenatici” a premio con cifre fisse a seconda del livello raggiunto in classifica (che sarà stabilito mediante determinati criteri, in particolare la popolarità, anche dietro voto). Potranno parteciparvi le seguenti tipologie, sia religiose che laiche:

associazioni sportive dilettantistiche, culturali, per la protezione degli animali e dell'ambiente, caritas, anffas, uildm, aipd, auser, avapo, acli, asili, mense, dormitori. 

ONLUS - volontariato senza scopo di lucro

Siti internet non commerciali e privi di inserzioni pubblicitarie

Nuove opere musicali, editoriali, artistiche, informatiche, cinematografiche, teatrali, di pubblico utilizzo ovvero non protette da diritto d’autore e non in commercio; anche preesistenti, una volta tolto il copyright. 

Musei, biblioteche, teatri, cinema (gratuiti)

Sport non professionistico

Beneficenza e mense pubbliche

Case di riposo gratuite

 

Le somme per questo fondo arriveranno principalmente dall’imposta volontaria (vedi pagina ---- e ---). In questo fondo andranno anche altre ---------- le cifre a cui un azienda appaltante rinunci per migliorare a suo favore i termini del contratto pubblico (vedi appalti). Come per gli appalti, ognuno potrà contribuire al fondo destinato. In tal modo si centralizza la beneficenza privata, e si assicura il reale utilizzo delle elemosine. L’aumento delle somme dei fondi non aumenterà i livelli dei premi, ma allungherà la lista delle posizioni premiabili. Eventuali eccedenze verranno accumulate per gli anni successivi (nei quali quindi lo Stato potrà diminuire il proprio contributo).

 

 

1

2

3

4

5

6

Onlus

500.000

300.000

200.000

150.000

120.000

100.000

Internet

100.000

80.000

60.000

40.000

30.000

20.000

Musica

100.000

80.000

60.000

40.000

30.000

20.000

Musei  

Sport

Mense  

Case di riposo         

300.000

100.000

200.000

400.000

200.000

 80.000

190.000

350.000

 

 

 

 

mettere capitolo apposito su minimo vitale statale per pensionati e invalidi?

Negozi solidali 
Nei comuni con più di 200.000 abitanti sarà permessa la presenza di un negozio autorizzato alla vendita di prodotti scaduti "preferibilmente" da meno di due mesi, a prezzo libero. Nei comuni con oltre 900.000 abitanti non ci sarà un limite su questi negozi. Essi riceveranno le merci scadute anche dai centri di raccolta per mangimi animali, ai quali dovranno restituirli se invenduti una volta scaduti i due mesi. Tali negozi verranno permessi solo nei comuni più grandi per limitare la concorrenza con negozi normali. Non ci sarà più lo scandalo di prodotti gettati nei rifiuti ancora buoni solo perché i negozianti ----------. Essi venderanno a prezzo ------ i pasti confezionati nel loro piatto. 

<--    solo qui        -        popolo     -->Famiglia
L’organicismo vede la famiglia come la principale unità sociale dell’ordine umano e la principale unità di organizzazione economica. Questa unità è anche la base di una famiglia estesa multi-generazionale incorporata socialmente, e geneticamente intercorrelata, tra la comunità, la nazione, e, in ultima analisi l’intera stirpe. Il sistema economico di una società dovrebbe pertanto essere concentrato soprattutto sulla fioritura del nucleo familiare, ma non in isolamento: a livello appropriato del contesto familiare, quale è destinato in linea del principio di sussidiarietà. Il distributismo riflette questa dottrina nel promuovere la famiglia, piuttosto che i singoli (parimenti ai soci piuttosto che al proprietario), cioè, il distributismo mira a garantire che la maggior parte delle famiglie (sia nucleari che patriarcali), piuttosto che la maggior parte delle persone, saranno i proprietari di immobili produttivi ed abitativi. La famiglia è, quindi, di vitale importanza per il funzionamento stesso del distributismo. Sulla base di questi concetti sarà regolata l’impostazione del “credito sociale” familiare, (marito + moglie, o fratelli): le banche sicuramente saranno più propense ad offrire cifre maggiori ad un prestito a nome collettivo piuttosto che singolo, anche se per l’acquisto di una sola quota di azienda congiuntamente, e così anche le compagnie assicurative per la stipula di polizze collettive (con costo pro capite decrescente al crescere del numero di familiari), ed il medico di famiglia per il suo abbonamento. Il concetto burocratico di “famiglia” sarà esplicato in questa “collettivizzazione” delle responsabilità e delle sicurtà, come anche nel concetto di “proprietà”, ove il capofamiglia sarà intercambiabile anche nella gestione della quota aziendale familiare (sia nelle mansioni che nelle decisioni).  

La regola per ottenere lo status di casalinga (in quanto esentata da alcune tasse e assicurazioni) sarà non possedere quote di azienda, essere sposata con un marito proprietario di una quota di azienda. Anche un uomo potrà ottenere lo status di casalinga qualora i requisiti siano invertiti tra lui e la moglie. Nei casi di credito sociale familiare vi sarà compreso un posto di “casalinga”. In caso di divorzio, lo status di casalinga verrà revocato dopo due anni dal divorzio, qualora non si risposi. Il marito di casalinga (quando non assicurata ella stessa) non potrà stipulare una polizza pensionistica normale, ma dovrà stipularne una familiare di reversibilità, che preveda il pagamento di almeno una percentuale (70%, pensione minima familiare) di pensione alla vedova in caso di morte. In caso di divorzio potrà variare tipo di polizza, recuperando nel fondo l’80% della quota maggiore versata, mentre il 20% andrà nel fondo di una nuova polizza pensionistica per la ex moglie. Nel caso di polizza familiare, ed a seconda dell’età, il divorzio prevederà il pagamento di una “liquidazione” al coniuge a carico, anche rateizzata, che gli consenta di stipularsi una nuova pensione di vecchiaia. Sarà di 1.000 euro per ogni anno di matrimonio strascorso. Ma non esisterà più il concetto legale di “pagare gli alimenti”, se non ai figli minorenni affidati all’altro coniuge (600 euro al mese se casalinga, 400 se possidente di quote aziendali; per i primi due anni, poi dimezzata).

Se la quota aziendale è stata ottenuta con un credito sociale familiare, in caso di divorzio il coniuge che trattiene la quota deve versare all’altro coniuge metà del suo valore corrente (esisterà un credito apposito) ma solo a scopo di acquisto di altra quota, o di estinzione della metà del debito di quel credito sociale, o, per le cifre esistenti che superino il costo di queste necessità, di versamento su un fondo pensione; non ci sarà un pagamento diretto quindi; entrambi dovranno continuare a pagare metà ciascuno la restituzione del credito sociale residuo alla banca, fino all’estinzione (a meno che il coniuge che rinuncia alla quota comune utilizzi il rimborso proprio per liquidare la sua parte).

Per sposarsi basterà dichiararlo ad un difensore civico. Si pagherà la tassa chiesta da esso. Il matrimonio sarà legalmente valido a partire da 3 mesi dalla dichiarazione; durante questo periodo sarà possibile rinunciare unilateralmente senza che venga registrato, non si avrà diritto allo status di casalinga e di erede, alla ricezione del “credito sociale familiare”, ed alla stipulazione di polizze familiari; se residenti in case diverse non verrà conteggiata come seconda casa (dopo i 3 mesi si). Per divorziare basterà che uno dei coniugi lo dichiari al difensore civico ed il divorzio sarà valido dopo 3 mesi (a meno che non vi si rinunci prima della scadenza) perdendo il diritto all’eredità (ed alla cittadinanza, in caso di stranieri); lo status di casalinga verrà revocato dopo due anni dal divorzio. Il matrimonio religioso è indipendente da queste regole e lasciato alla scelta di ognuno.

Non ci saranno imposte sull’eredità, però la banca si occuperà di utilizzare il conto corrente per estinguere i debiti del deceduto prima di renderlo disponibile agli eredi. Le case ereditate saranno esenti da ulteriori imposte per un anno dopo il decesso.

Miglioramento e velocizzazione del sistema delle pratiche adottive, cercando di implementare una rete a livello paneuropeo ed extraeuropeo, con precedenza a bimbi europei. orfanotrofi: data l'odierna propensione all'adozione (che supera l'offerta) non dovrebbero essere necessari, tuttavia nel caso lo fossero ne verranno permessi col solito sistema della casa-famiglia; gli orfani che non trovino collocazione presso famiglie riceveranno la pensione come i disabili e con questa potranno accedere alle casa-famiglia; nel caso non siano disabili solo fino alla conclusione del ciclo scolastico. Dopo aver partorito sarà possibile rinunciare al figlio in qualunque ospedale; dopo l'assistenza ospedaliera verrà affidato ad una casa-famiglia. Sia laiche che religiose. 

Culto 

 

« Noi rispettiamo il Dio degli asceti, dei santi, degli eroi ed anche il Dio così come è visto e pregato dal cuore ingenuo e primitivo delle genti » (Benito Mussolini) Enciclopedia italiana, 1935, alla voce “Fascismo”, pag. 851.

 

Ogni chiesa di qualunque culto sarà equiparata ad un ONLUS e come tale considerata. I rappresentanti del culto saranno però equiparati a cittadino qualunque e quindi sottoposti ai medesimi oneri. Non saranno previste agevolazioni fiscali per essi. Ogni donazione sarà a carico dei privati cittadini oppure degli enti locali qualora lo considerassero necessario. Tenendo conto che per la riscossione dell’imposta personale è demandato il difensore civico, egli potrà astenersi dal chiederla al prete. In quanto Onlus potranno essere inserite nei concorsi “mecenatici” per i “finanziamenti pubblici ad attività improduttive”. Per le proprietà dello Stato estero del Vaticano varranno le regole generali. Tutt’al più saranno esentate dall’imposta sulla programmazione economica e da quelle su terreni e fabbricati (ma solo fino ad un certo limite), alla pari di ambasciate e consolati. Anche nella laicità dello Stato, si tenga presente che la teoria della socializzazione deriva dal distributismo, che è basato sulla dottrina economica della chiesa cattolica, la quale è basata sul pauperismo. Quindi la socializzazione è in pratica la realizzazione moderna del sistema economico di San Francesco. In contrapposizione alle filosofie economiche protestanti derivate da quelle ebraiche.

Ogni religione sarà permessa, ma saranno decisamente represse le truffe lucrative da parte di religioni o pseudo-religioni (o in qualunque maniera esse vogliano auto-definirsi). Il concetto di incapacità nella circonvenzione di incapace sarà notevolmente esteso, data l’effettiva realtà di ciò (stupidità generalizzata). Non si dovrà attendere la denuncia delle vittime, ma infiltrare controllori appositi.<--    popolo

 

Immigrazione

Sarà creata una città di prima accoglienza per gli immigrati, dove potranno vivere tra loro in pace ---- . Possibile ubicazione: Metaponto. I residenti si organizzeranno tra loro all'interno, l'azienda proprietaria dovrà solo curare ---------; lo Stato fornirà i viveri elementari ---------. I residenti potranno raggrupparsi in cooperative di lavoro che saranno a disposizione in subappalto alle cooperative della corporazione manodopera, ma si dovrà pagare un imposta per l'utilizzo, eccetto che nei mesi di luglio e agosto. Probabilmente verranno utilizzati perlopiù per la raccolta agricola stagionale. Con i guadagni potranno vivere per il resto dell'anno, contando che i viveri elementari saranno forniti dallo Stato. --- quelle di riserva ubicate nella città per stranieri saranno escluse dalla classifica per la quantificazione dell'imposta sulle coop di manodopera.