Sul territorio i secoli XI e XII
costituiscono un periodo di incastellamento quasi frenetico.
Ma la costruzione di strutture fortificate il Lunigiana data al periodo
gotico-bizantino e conosce un incremento nel periodo longobardo quando
quest'area si configura come terra di confine.
Adalberto di Toscana costruisce un monastero alla confluenza di Magra e
Aulella
dove già esisteva un castello da lui edificato.
Nel secolo XI é documentata in Lunigiana la presenza di molti castelli, parecchi
dei quali edificati dal Vescovo-Conte di Luni.
A Monzone si fa un castello nel 1055. Poi ne
sorge uno alla Pieve di Soliera ed un altro a Regnano nel 1066.
Quindi, in rapida successione, si costruiscono castelli a
Fosdinovo, a
Verrucola,
,a Gorfigliano nell'adiacente valle del Serchio.
Nel 1188 Guido d'Erberia del fu Gerardo Bianco e Enrico, vescovo conte di Luni,
si accordano per erigere un castello a Barci.
Quel periodo vide l'erezione quasi contemporanea di costruzioni fortificate che
fecero nascere Marciaso, Pulico, Ponzanello, Montale e Montegianni.
Nello stesso torno di tempo si tentò anche di incastellare San Terenzo.
Può essere che anche il Castel dell'Aquila vide
la luce in quel periodo, ma non esistono documenti a comprovare questo dato dato
che la prima carta in cui viene citato il Castello risale solo al
1350..
|
Il proliferare dei castelli determinò
che essi fossero centri di altrettanti distretti di signorie.
Un fenomeno direttamente collegato fu l'aumento della popolazione che si
stabiliva anche ad un distanza considerevole dal castrum.
L'incremento demografico determinò la necessità di provvedere al crescente
fabbisogno alimentare.
In altre parole, é forte la richiesta di materia prima commestibile e la più
immediata risposta a questa domanda é rivolgersi alla terra per cominciare a
coltivare le non poche terre ancora incolte.
Per questo aumentò l'attività di dissodamento di nuovi terreni su cui si
impiantarono anche nuove culture accanto alle tradizionali, mentre nuovo
spazio veniva dato al tradizionale esercizio della pastorizia.
Sorgono dovunque cappelle, chiese, spitali in una riorganizzazione profonda
del preesistente assetto territoriale.
Si sente forte l'impulso dei Canossani che
sgretolano l'impianto esistente e sgretola la rete fino ad allora in atto di
circoscrizionali territoriali (contee e marche) che avevano dato vita al
Regnum.
La conseguenza é che entra in crisi la
curtis e si disgrega il manso: nasce a poco
a poco una nuovo mondo, una diversa società.
|