Il
Castello dell’Aquila
é un'imponente struttura fortificata riadattata a residenza signorile dei
Bianchi d'Erberia. Domina dall’alto di un colle
il borgo medievale di
Gragnola,
abitato posto alla confluenza tra i torrenti
Aulella e
Lucido. Le
origini dell’insediamento sono incerte,
probabilmente legate al
controllo sui
transiti viari medievali
che si incontravano in corrispondenza del borgo sottostante. É notevole
l'importanza strategica del sito: ancora oggi basta uno sguardo da quassù
per avere quasi tutta la Lunigiana sotto controllo.
Così, ancora oggi il Castel dell'Aquila ci appare come una
possente
struttura
che era
per dimensioni uno delle più grandi della Lunigiana insieme alla vicina
Verrucola della famiglia
Bosi.
Nella sua costruzione, grazie soprattutto all'esame di manufatti e materiali
usati, si sono riconosciute più fasi, fino alla ultima modifica che é
l'addizione
rinascimentale.
Gli attuali proprietari, l'ingegner
Faverio e la dottoressa Gabriella
Girardin, già dal 1997 hanno progettato interventi
di restauro e recupero della struttura fortemente degradata e con non pochi
settori che dovevano essere messi in sicurezza.
Il castello era di fatto abbandonato da mezzo secolo, dopo essere stato
parzialmente abitato nel corso dell'ultimo conflitto mondiale da sfollati
che lo hanno lasciato nel 1950, dopo che l'anno precedente era crollata
parte del torrione che di conseguenza era stato parzialmente demolito.
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