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La
curtis, corte della fattoria, era il sistema
economico che caratterizzava la proprietà fondiaria ecclesiastica e laica
nell'Europa medievale.
Era organizzata attorno alla
curtis, unità elementare
del sistema territoriale.
Essa comprendeva un complesso abitato, delle stalle, dei magazzini, Il tutto
collocandosi all'interno di un territorio ben delimitato.
Di questo una parte era destinata alla coltivazione: Il rimanente lo si
utilizzava per il pascolo, il bosco ceduo, e come riserva di caccia.
La curtis era dotata di autonomia giurisdizionale e di privilegi. Essa dava vita
ad un sistema
economico chiuso nel quale la scambio e la produzione si
svolgevano con scarso intervento della moneta.
Il signore utilizzava parte della proprietà (pars
dominica) utilizzando servi.
Ai coloni venivano concessi piccoli appezzamenti (pars
massaricia) dallo sfruttamento della quale ricavavano il proprio
sostentamento.
In cambio dell'utilizzo del terreno, i coloni erano tenuti a prestazioni
di lavoro obbligatorie (corvè).
A partire dall'XI secolo la curtis é
soppiantata da sistemi economici e produttivi più evoluti quali la mezzadria e
l'affitto.
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