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Carburazione e meteo
 

Sempre in base all'esperienza, ho adottato un metodo abbastanza comodo per determinare i giglers (o getti) da installare nel carburatore, che tiene conto dei parametri meteo. Il sistema potrebbe apparire molto complicato, un marchingegno da menti contorte, ma purtroppo ho dovuto ammettere che, una volta compreso, aiuta parecchio e dimezza l'impegno necessario per la pratica in questo argomento.

In primo luogo occorre munirsi di una piccola stazione barometrica che sia in grado di rilevare: temperatura atmosferica, pressione atmosferica e umidità relativa dell'aria. Ogni qualvolta si deve sostenere una sessione di test, oppure una gara, ci si trova in una determinata condizione meteo, che influisce in modo determinante sull'entità del lavoro da svolgere per mettere a punto la carburazione del kart. 

Tutto però deve essere corredato da una banca dati, un registro, dove si annotino, sessione per sessione, i dati atmosferici sopra indicati e i giglers di minimo e di massimo che sono usati. Lo studio più preciso si ha se addirittura si considerano le eventuali variazioni climatiche nella medesima giornata.

Le tabelle che andremo a vedere consentono di avere un'indicazione circa le variazioni di giglers da apportare al kart, tenendo conto dei dati relativi alla sessione precedente. 

Tabella densità di riferimento

La tabella riporta i valori indicativi, di riferimento, della densità dell'aria in funzione della sua temperatura e della pressione

Tabella coefficiente di variazione

La tabella dà come risultato un coefficiente di variazione determinato da una relazione tra la densità di riferimento dell'aria nella giornata corrente e la densità di riferimento della stessa nel test o nella sessione precedente.

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Tabelle dei giglers

Le tabelle relative ai giglers danno come risultato il nuovo componente da montare in funzione di quello che è già installato e che si è usato per il test o la sessione precedente. L'umidità relativa dell'aria è un fattore importante, ma non determinante. Per questo motivo, se l'umidità relativa dell'aria superasse il 70%, provare a diminuire di 1 punto la misura del gigler consigliato. La sequenza è dunque la seguente:

1) Dalla tabella "densità" individuare il valore nella giornata di test in corso, in base ai valori forniti dalla stazione barometrica.

2) Dalla tabella "coefficiente di variazione" individuare il valore risultante tra la densità di riferimento nel test o nella sessione precedente e il valore della densità di riferimento nel giorno corrente.

3) Dalla tabella "giglers" adottare il componente consigliato, che ha senso incolonnandolo sotto al valore di gigler già montato sul kart, in corrisponenza del coefficiente di variazione ottenuto.

Raccomandazioni

Adottare o provare questo metodo non significa affinare la carburazione, ma imbastirla. Mai pensare di andare a colpo sicuro quando si effettuano variazioni sulla carburazione. Occorre sempre verificare visivamente lo stato del pistone ad ogni rientro, quando si sta lavorando per questa messa a punto. Fino a quando la carburazione non è a punto, evitare di compiere lunghe distanze in pista, bensì qualche giro.

VAI ALLE TABELLE

>> Densità dell'aria

>> Coefficienti di variazione

>> Giglers di minimo

>> Giglers di massimo da 130 a 150

>> Giglers di massimo da 150 a 170

>> Giglers di massimo da 170 a 190

>> Giglers di massimo da 190 a 210

 

 

Una corretta carburazione è strettamente legata ai parametri meteo, come qualsiasi tipo di combustione. Per ottenere il massimo rendimento da una combustione è necessario che il rapporto e la qualità della miscelazione aria/combustibile siano ottimali.