Pra' e il mare

La splendida spiaggia di Pra' ha sempre fornito un sito favorevole sia per l'esercizio della pesca, sia per la costruzione di vascelli: il contatto continuo dei praesi con il mare deve inoltre aver sviluppato nel corso dei secoli una predisposizione genetica per l'esercizio delle attività marinaresche. Sono infatti tantissimi i praesi che si sono dedicati al mestiere di naviganti, seguendo carriere durissime che forgiavano i caratteri delle persone nell'impatto con il mare, le sue insidie, le sue tempeste, le sue meraviglie. Tra i tanti, si ricordano i nomi dei capitani marittimi più famosi, e di cui a Pra' vivono ancora in discendenti: Tixi, Parodi, De Andreis, Mantero, Baglietto, Merello, Dagnino,... L'attività marinaresca era cosi diffusa a Pra' che, già nel 1681, veniva fondata la "Società di Mutuo Soccorso Marinai " o di " S. Erasmo ".

 I marinai, all'epoca della navigazione a vela, per riuscire a sopportare la dura vita di bordo, dovevano possedere resistenza fisica, morale e caparbietà non comuni, doti che sono sempre state, in genere, patrimonio tradizionale dei praesi, abituati, loro malgrado, a sopportare in silenzio ogni tipo di avversità e pertanto non stupisce che si siano guadagnati fama di buoni e stimati marinai e naviganti. Un esempio di tale perizia è fornito dal Capitano Martino Parodi che, il quattro Novembre 1887, in Atlantico, al comando dei bastimento "Clara B." conduceva con successo il salvataggio di tutto l'equipaggio della nave norvegese "Tonsberg", compreso il suo comandante, Cap. Andersen, e per ciò insignito dal Re di Svezia e Norvegia della "Medaglia d'oro di prima classe". Pra' è sempre stata, oltreché di marinai, patria di pescatori, che qui hanno esercitato la loro attività fin dai tempi più remoti. Le tecniche praticate erano la pesca con la "lampara", rivolta prevalentemente alla cattura di acciughe e sardine, la "Risoiia"(calata al largo con i tradizionali gozzi e lance e tirata poi dalla riva) per triglie, "saraghi", mormore, "bughe", etc.... le reti di posta, o "tremaggi", la pesca con la fiocina dalla barca, i palamiti per i pesci di fondo pregiati quali i naselli, le ' straxine", etc... Un tempo l'attività di pesca veniva esercitata con mezzi rudimentali e costituiva lavoro povero e denso di sacrifici. L' imbarcazione tradizionalmente utilizzata era il i,gozzo", caratterizzato da ottime doti di stabilità e di tenuta dei mare, e che poteva essere alato e varato dalla spiaggia con facilità. La propulsione era a remi o con una vela latina; le luci delle lampare erano ad acetilene ed il pescato era mantenuto al fresco utilizzando liste di ghiaccio imbarcate poco prima della partenza. Per scongiurare le burrasche i pescatori recitavano spesso: "Santa Barbara e San Scimon avardaene da-o lampo e da-o tron". Un attività principale dei pescatori, e che costituiva una voce importante dell'economia locale, era la pesca delle acciughe, esercitata prevalentemente nei mesi estivi. Le acciughe, oltre ad essere consumate fresche, venivano pulite sulla spiaggia, lavandole in acqua di mare, e salate, poste in arbanelle di terracotta o di vetro, oppure nei barili.

 La famiglia Tixi preparava prelibate acciughe salate che, oltre che essere vendute in triche, etc... Fino a quegli anni erano attivi diversi armatori e famiglie armatrici tra cui si ricordano i "Linucci", i "Silvi", I "Ciaccan", i "Cinaddi", i "Vapuri", i "Pernetti", i "Seramena" ed il mercato dei pesce di Pra', al mattino presto, era, specialmente in estate, sempre affollato da persone che vi si recavano, provenienti da tutta Genova, per acquistare dell'ottimo pesce fresco. Al momento, purtroppo, della flotta peschereccia praese, decimata dalla scomparsa della spiaggia, dall'inquinamento e dall'impoverimento dei nostro mare, rimane in attività il solo motopeschereccio "Rondine li". Un attività dei pescatori, come si è detto, era dura e di pochi guadagni, ma quale spettacolo irripetibile erano i gozzi che lasciavano la riva, al tramonto, diretti al largo per la pesca, e le lampare, così luminose sul mare, nelle notti estive, sotto il cielo stellato, ed i curiosi che, al loro ritorno, correvano sulla spiaggia per assistere all'arrivo delle barche colme di pesci... Pra' era così !!!


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