Curiosità
Pra' si trova a 44' 25'75 Latitudine Nord e 8' 47'12 Longitudine Est. (Palazzo Grimaldi-D'Oria-D'Angri - Piazza Bignami). Il litorale del Comune di Pra' si estendeva da 8' 45'77 a 8' 48'23 Longitudine Est, per una lunghezza totale di circa 3,3 chilometri.
Gesù e San Pietro a Pra'
Sembra che il paesello di Pra' fosse anticamente il luogo dove le leggende su San Pietro presero piede in modo particolare. Tra i vari racconti ce n'è uno che ricorda come Gesù e San Pietro, camminando per il mondo arrivarono a Pra', e qui trovarono da lavorare a giornata e vi soggiornarono per un certo tempo. (Tratto da "Leggende e racconti popolari della Liguria" di Guido Ferraro, edizioni Newton Compton, che a loro volta dichiarano come fonte: "N. Musante - La leggenda in Liguria", Edizioni Pagano -1919).
Luglio 1831: si rifonde la campana di Palmaro
Il 12 Luglio 1831 la campana maggiore della chiesa di Palmaro, a seguito della sua rottura, venne rifusa in Genova dai Fratelli Bozzoli, fonditori in bronzo, al prezzo di una "Lira Nuova di Piemonte" per ogni "Libbra Peso di Genova".
Marzo 1873: atto di coraggio
il 9 Marzo 1873 il Consiglio Comunale (Sindaco Giuseppe Bozzo) deliberò sull "'Atto di coraggio" compiuto dal carpentiere Giuseppe Carbone di Lorenzo, dell'età di 33 anni, nato e domiciliato a Pra': "Nella notte tra il 20 ed il 21 Gennaio 1873, sulla spiaggia, nel cantiere navale di Ambrogio Canepa di Angelo, vi era un bastimento in costruzione gravemente minacciato dal mare infuriato, che si spingeva fin sotto di esso giungendo con l'impeto dei suoi frutti fino alla ferrovia"... "il Canepa, il Carbone ed altri carpentieri ed operai si trovavano a rafforzare i puntelli del bastimento e a legare il legname per evitare che il mare se lo trascinasse via... quando il Canepa, tentando di legare un grosso trave che stava per essere portato via dalle onde venne da esso violentemente colpito avendo rotta la gamba sinistra, e la vita stessa minacciata dal mare che lo stava trascinando con sé... nella completa oscurità ben poco attenuata da qualche lanterna discosta, il Carbone, rischiando la sua stessa vita, accorse in soccorso del Canepa e, tra i legnami proiettati in ogni direzione dal mare, lo prese sulle braccia portandolo in salvo". Accertando e riconoscendo l'atto di coraggio compiuto, la Giunta Municipale propose il Carbone per "quella ricompensa che è dovuta a coloro che espongono la propria vita onde salvare l'altrui".
Settembre 1875: la protesta dei Costruttori Navali
Il 26 Settembre 1875 venne consegnata al Consiglio Comunale una petizione firmata da 136 persone, tra Ingegneri Navali, Maestri d'Ascia, Carpentieri, Calafati ed Armatori. (Alcuni firmarono in segno di croce) in cui si legge: " ... che esistono sulla spiaggia del Comune dei Cantieri Navali che formano la principale risorsa industriale dei Comune stesso da cui la numerosa classe degli operai ritrae i mezzi di sussistenza... che venne fìn'ora concesso di impiantare le navi a poca distanza dal binario della ferrovia onde rendere possibile la costruzione di navi di grossa portata, giacchè non si fanno più navi di piccola portata, e che da questo non vennero mai inconvenienti al servizio ferroviario... nonostante l'interessamento del Sindaco presso il Ministero della Marina e la Società Strade Ferrate dell'Alta Italia... si chiede al Sindaco di agire affinchè sia tollerato quanto si tollerò fin'ora...". Pare che la petizione sorti un certo effetto, dato che, ancora il 12 Novembre 1881 la "Società Strade Ferrate dell'Alta Italia" inviò una lettera al Comune di Pra' con cui concesse, seppur evidentemente controvoglia, al Cantiere Navale Durante di costruire un grande bastimento che giungeva a sfiorare la linea ferroviaria.
Luglio 1879: le "Comunaglie" passano al Comune di Pra'
Domenica 6 Luglio 1879, nella casa di villeggiatura posta nella borgata di Sapello del Regio Notaro Pietro Laura di Genova, "Regnando Umberto Primo", viene redatta su carta bollata da Lire una la Transazione fra il Comune di Pra' (Sindaco Andrea Giuseppe Bozzo) e la Fabbriceria di Nostra Signora Assunta di Palmaro (Presidente Giovanni Durante) relativa ai territori delle "Comunaglie", in cui, tra l'altro, si legge: " ... Esistono nella parte montuosa di questo Comune dei terreni incolti denominati Comunaglie, i quali si estendono in parte nel territorio del vicino Comune di Mele, e confinano a valle coi beni coltivi, boschivi e prativi del Marchese Brancaleone Negrone, del Marchese Michelangelo Cambiaso, del Barone Andrea Podestà, e dalle altre parti coi beni dei Comuni di Mele, Masone, Pegli e Ceranesi... in questi terreni gli abitanti di Pra' si recarono sempre liberamente e da tempo immemorabile a raccogliere il fieno, tagliarvi i virgulti, condurvi bestiame al pascolo e- raccoglierne così i prodotti... che allorquando la fabbriceria di S.M. Assunta di Palmaro tenne l'amministrazione di questi beni, i Massari fecero in varie epoche, nei secoli scorsi, delle concessioni affittuario, ritenendo a vantaggio della Chiesa i canoni... che per la parte di tali beni posta nel territorio di Mele, quell'amministrazione comunale nel 1823 promuoveva un giudizio contro la Fabbriceria di Pra', credendo poterli rivendicare... che con una convenzione, il sei Agosto 1834 il Comune di Mele e la Fabbriceria addivennero ad un accordo amichevole, con cui era stabilito che quel terreno sarebbe d'allora in poi ed in perpetuo sfruttato promiscuamente dagli abitanti di Pra' e di Mele... che avendo il Comune di Mele promossa la divisione dei beni suddetti, il tre Giugno 1873 si ebbe un accordo anúchevole, con il quale si assegnavano al Comune di Mele sette sedicesime parti, a quello di Pra' nove sedicesime parti, e la Fabbriceria abbandonava ogni diritto sui terreni, in cambio di una rendita annua di Lire 1200 corrisposta dal Comune di Pra"'.
Giugno 1919: disperata difesa della spiaggia
Nel Giugno del 1919 si verifica una vera e propria ribellione del Comune di Pra' nei confronti del Prefetto della Provincia di Genova e delle Autorità superiori. La causa scatenante fu la concessione, da parte dell'Autorità Marittima dell'epoca, di una porzione di arenile posta a levante del Cantiere G.B. Molinari, dopo Castelluccio, alla Ditta Molinari Vittorio per impiantarvi un cantiere navale, nonostante il Comune, preventivamente interpellato, avesse espresso parere negativo "perchè la località è adibita al tiraggio delle reti dei pescatori di qui e per offrire riparo alle barche dei pescatori in caso di forti mareggiate". La concessione provocò grande malcontento a Pra', ed il Sindaco Pietro Dapelo si recò a Roma dal Ministro dei Lavori Pubblici consegnando un memoriale circa le precarie condizioni della spiaggia praese, sempre più erosa dalle mareggiate a causa della costruzione della ferrovia, e chiedendo pertanto l'intervento di una Commissione Ministeriale. Le richieste del Sindaco, però rimasero inascoltate, e perdippiù venne deliberato il raddoppio della linea ferroviaria stessa e concesse ulteriori autorizzazioni per lo sfruttamento dell'arenile. Ciò provocò la reazione dell'intera classe dei pescatori locali, che consegnarono una petizione al Consiglio Comunale, per opporsi a quella sottoscritta precedentemente da "pseudo-pescatori profumatamente pagati dal Molinari", che era invece a favore della concessione. Nella loro petizione, i pescatori praesi sottolineavano tra l'al- tro che "per questo Comune l'unica risorsa più sicura, più antica sia quella che le proviene dalla spiaggia". A seguito di tutto ciò il Consiglio Comunale di Pra' declinò ogni responsabilità sulle conseguenze che potranno derivare all'ordine pubblico per effetto della concessione fatta al Molinari" e deliberò "di far presente all'Illustrissimo Signor Prefetto della Provincia che qualora non potessero aver edito le ragioni esposte da questa Giunta Municipale essa si vedrebbe costretta ad abbandonare questo posto nel quale non avrebbe più ragione di rimanere per la nessuna considerazione in cui i deliberanti vengono tenuti dall' Autorità superiore, la quale dovrebbe invece dare il suo appoggio in caso, come questo, di bisogno."
Nel 1936 a Prà , esercitava la professione un certo dottor Frankestein.
Oltre a una via e a una scuola elementare, al grande pittore E. Montanella è stato dedicato il coro Polifonico che ha sede presso la parrochia S.M. Assunta. Costituito nel 1984 e diretto dal maestro Praese G. Giolfo , ha riscosso grandi successi ovunque, e ha ricevuto prestigiosi premi.
1961, nasce a Prà la celebre pornostar Moana Pozzi.