Il
termine calazio indica una infiammazione cronica di tipo
granulomatoso di una delle ghiandole contenute all'interno
dello spessore delle palpebre (ghiandole di Meibomio). Si
manifesta come una tumefazione rotondeggiante di aspetto
cistico e può localizzarsi indifferentemente sulle quattro
palpebre. A volte possono essere multipli (calaziosi). In
fase acuta possono determinare dolore, arrossamento
localizzato oltre alla tumefazione e una antiestetica
deformazione del bordo palpebrale. La cura prevede l'uso di
farmaci antiinfiammatori e antibiotici per via topica
(localizzata). Le cause che determinano un calazio sono
spesso cause infettive (batteriche) ma vi può essere a volte
una correlazione con disturbi dell'apparato digerente
(dispepsie, difficoltà digestive, epatopatie, colecistopatie,
stipsi) e nelle donne con il periodo mestruale. La blefarite
(infiammazione cronica del bordo palpebrale spesso è
presente come fattore di rischio per l'insorgenza di un
calazio. In alcuni casi le cure mediche non sono sufficienti
a risolvere il problema che necessita pertanto di un
trattamento chirurgico. L'intervento si esegue in anestesia
locale (infiltrazione sottocutanea di anestetico) e può
essere condotto sia per via esterna (cutanea) che per via
interna (congiuntivale) a seconda della localizzazione,
della grandezza e della gravità del problema. Possono essere
applicati dei punti di sutura che verranno rimossi alcuni
giorno dopo l'intervento. |