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MAGNICIDIO
Il sacrificio di John Kennedy
Si muore generalmente perché si è soli o perché si è
entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie
alleanze, perché si è privi di sostegno. A pronunciare queste frasi fu il giudice
Giovanni Falcone, ucciso da Cosa Nostra, la mafia siciliana, il 23 maggio del 1992. Erano
ormai trascorsi 18 anni dalla morte di John Fitzgerald Kennedy e Giovanni, come John,
stava imboccando larduo sentiero della lotta per la giustizia che lo avrebbe portato
a diventare martire. E profeta della sua morte. Limmenso potere della mafia,
collegato a poteri occulti e deviati dello stato, lo stesso che lui aveva servito con
onestà e fermezza, riuscì ad assassinarlo perché lui era solo. Solo come John Kennedy,
il presidente della nazione più potente del mondo che non avendo i necessari appoggi,
sostegni, alleanze è rimasto vittima di quei poteri che solo apparentemente erano a lui
sottomessi.
Il dossier che presentiamo in queste pagine illustrerà nei dettagli limplicazione
della Cia, della mafia e di altri poteri economici nellassassinio di Kennedy.
Esporremo inoltre le motivazioni politiche che hanno portato il presidente alla morte e
vedremo come la commissione Stokes o altre fonti autorevoli hanno conferito ufficialità
alla tesi del complotto nellomicidio di Dallas. Un recente sondaggio dimostra che
oltre il 60% dellopinione pubblica americana non crede alle conclusioni presentate
dalla Commissione Warren, secondo la quale luccisione del presidente è da
attribuire al gesto di un individuo isolato, ma pensa si tratti di una cospirazione. Il
noto giornalista e autore Gianni Bisiach, del quale ci onora lamicizia e del quale
vantiamo la collaborazione, è stato tra i primi giornalisti italiani ad indagare sulla
morte del presidente Kennedy e forse lunico a spiegare, tramite il film I due
Kennedy (1969) e il libro Il Presidente - la lunga storia di una breve
vita, il complotto mafia -Cia - petrolieri - grandi industriali in relazione ad
essa. Il lettore scettico potrebbe guardare con diffidenza a tali considerazioni ed è
questo il motivo per cui, in conclusione alle indagini presentate, abbiamo riportato il
Rapporto finale della commissione Stokes, il Select Committee on Assassination of the U.S.
House of Representatives, che conferma quelle che fino al 1979 potevano sembrare solo
teorie. Lo stesso ex direttore della Cia William E. Colby, morto in circostanze
misteriose, ha ammesso, durante la presentazione del libro di Gianni Bisiach, che la
Central Intelligence Agency ha collaborato con la mafia, pur escludendo categoricamente la
sua partecipazione nellassassinio Kennedy.
Ma come è possibile spiegare la figura di John Kennedy dal punto di vista spirituale?
John Fitzgerald Kennedy era figlio di Joseph Kennedy, plurimiliardario, il cui nome
appariva nella lista delle 50 persone più ricche dAmerica. Era pertanto membro di
quelle famiglie occulte (vedi Terzomillennio n° 4) che gestiscono il potere
economico nel mondo e che quindi influenzano i movimenti politici per tutelare gli
interessi del potere che rappresentano e continuare ad esercitare il proprio dominio sul
mondo. John era figlio di un miliardario che, mentre esercitava la carica di ambasciatore
a Londra, non prese mai una netta posizione contro Hitler o Mussolini e si batté
affinché lAmerica non prendesse parte al secondo conflitto mondiale che avrebbe
potuto compromettere gli
interessi del suo Paese. John era quindi un ragazzo dellalta società, nato e
cresciuto nella ricchezza, lontano dai problemi del mondo e, apparentemente, da quei
valori spirituali e altruistici che vanno a scontrarsi con le idee di predominio e di
potere assoluto al quale mira il clan delle famiglie economiche. E infatti per
ragioni di prestigio e di potere che il padre Joe lo spinse a diventare presidente e
agevolò, con ogni mezzo, la sua carriera politica. Ma una volta conquistato
il titolo di capo degli Stati Uniti John tradì le aspettative del padre che sperava in un
figlio che governasse lAmerica allo stesso modo in cui lavevano governata
altri presidenti democratici. Cosa successe a John Kennedy? E possibile paragonarlo
a Paolo che fu folgorato sulla strada di Damasco? Già prima di assumere la massima carica
della politica statunitense, John, detto Jack, iniziò da senatore la sua battaglia contro
la criminalità organizzata, affiancato dal fratello Robert. Una volta raggiunta la Casa
Bianca e consolidato il suo potere decise di intraprendere una politica pacifista basata
sulluguaglianza sociale e sulla cooperazione con gli altri governi della terra. Per
quanto riguarda la vita privata, non abbandonò mai il lusso e, nonostante amasse la
moglie e i figli, ebbe più duna relazione extraconiugale. La più conosciuta è
sicuramente quella con Marilyn Monroe basata, a nostro avviso, su un sentimento profondo e
misterioso. Non è certo un caso che la Monroe sia morta in condizioni sconosciute e in
molti si sono chiesti quali segreti potesse nascondere lamante del presidente degli
Stati Uniti e di suo fratello Bob. Era a conoscenza di informazioni occultate dal governo
americano? Ma, nonostante i suoi difetti umani, nella vita politica, in quella che lui
considerava una missione, John cercò di mantenersi sempre coerente. Lerrore
commesso a Cuba gli fece comprendere limportanza di evitare qualsiasi compromesso
diplomatico e di agire secondo i piani da lui stabiliti. E in questo momento che il
suo spirito scelse di mettere in atto un programma superiore e Jack diede una svolta
decisiva alla sua politica. Dichiarò di voler porre fine alla guerra nel Vietnam,
appoggiò attivamente la battaglia di Martin Luther King a favore delluguaglianza
sociale, impose nuove tasse agli industriali e, affiancando la battaglia del fratello Bob,
ministro della giustizia, sferrò uno dei più potenti attacchi governativi mai registrati
nel corso della storia contro Cosa Nostra. E da sottolineare che negli anni 60
e 70, la mafia americana possedeva un potere immenso, paragonabile a quello
dellodierna mafia siciliana. Fu in seguito alla politica di Kennedy che la Cia e
lFbi si impegnarono nella lotta contro la criminalità organizzata diminuendone
fortemente il potere ma senza mai riuscire a distruggerla. Le cinque famiglie mafiose
americane esistono tuttoggi. John Fitzgerald Kennedy intraprese quindi una politica
basata sulla vera giustizia, sulla vera democrazia, sullunione tra i popoli partendo
da unoperazione di pulizia allinterno degli organismi governativi
posti sotto la sua diretta responsabilità. Certamente né lui né Bob avrebbero mai
potuto immaginare che la malavita organizzata sarebbe riuscita ad infiltrarsi fino ai più
alti vertici della struttura governativa e che sarebbe riuscita a corrompere anche alcuni
dei loro più stretti collaboratori, tra i quali lo stesso Johnson.
Kennedy si rese quindi strumento di una forza superiore, lottò per il miglioramento
dellattuale società e sacrificò la propria vita per un ideale di giustizia. Nello
stesso periodo, anche Papa Giovanni XXIII si impegnò in una battaglia per gli stessi
ideali e, durante la crisi di Cuba, rivelò allo stesso Kennedy e a Krusciov il testo del
Terzo Segreto di Fatima. Nel 1963, lumanità intera si
trovava di fronte alla straordinaria possibilità di instaurare nel mondo un nuovo governo
di pace e di solidarietà tra i popoli e di lasciarsi finalmente alle spalle un passato
fatto di guerre, ingiustizie, sofferenza e paura. Ma il 22 novembre di quellanno gli
spari che echeggiarono a Dallas fecero crollare il sogno di un futuro migliore e il mondo
ritornò nellabisso dal quale, per un attimo, era riemerso. Lumanità, per
lennesima volta, rifiutò linvito al cambiamento rivolto dalla dimensione
superiore attraverso la missione di Kennedy, Krusciov e Papa Giovanni.
Il cammino si fa sempre più difficile ma lesempio di chi continua a lottare a
favore della vita deve far riscoprire in noi la speranza di poter raggiungere la Nuova
Frontiera in cui Kennedy aveva così fermamente creduto. Ma se questo tempo sarà
testimone di nuovi martiri la speranza di poter effettuare un cambio allinterno
della comunità mondiale si farà sempre più debole e lunica certezza che rimarrà
sarà quella del ritorno di Gesù Cristo.
E come avrebbe voluto dire Kennedy il 22 novembre del 1963 in un discorso che scrisse ma
che non riuscì mai a pronunciare, In questi giorni riuniamoci nei templi dedicati
al culto e nelle case illuminate dagli affetti familiari per esprimere la nostra
gratitudine per i gloriosi doni di Dio, e preghiamo con fervore e umiltà affinché Egli
continui a guidarci e sostenerci nelle grandi opere incompiute di conseguire la pace, la
giustizia e la comprensione fra tutti gli uomini e le nazioni, e di porre fine alla
miseria e alle sofferenze dellumanità.
Esiste una teoria, per la quale
simpatizziamo, che vede tra i moventi dellomicidio di Kennedy la sua intenzione di
rivelare informazioni top-secret relative allesistenza di civiltà extraterrestri
nelluniverso. Secondo linvestigatore Salvador Freixedo, autore di numerosi
libri tra i quali Videntes o Visionarios, quando Kennedy
salì alla presidenza, la sua relazione con gli esseri provenienti da altre parti del
cosmo (quelli denominati grigi) fu talmente intensa da sembrare una fiction,
nonostante vi siano molti fattori che ne provano la veridicità. Qualcuno sostiene
addirittura che Marilyn Monroe sarebbe stata uccisa dai servizi segreti perché minacciò
di rivelare alcune informazioni segrete sulla realtà extraterrestre che le erano state
riferite da John e dal fratello Bob. I fratelli Kennedy sarebbero rimasti turbati
dallaccaduto e John avrebbe affermato che lo stesso ufficio del Presidente
viene usato per sovvertire i diritti dei cittadini, ed è mio diritto renderlo noto.
Per togliere potere ai servizi dintelligence avrebbe quindi deciso di rivelare i
segreti sugli UFO. Queste informazioni sono state confermate dallex agente della Cia
e pilota aeronautico John Lear. Lufficiale della Marina statunitense Milton William
Cooper gli avrebbe raccontato di aver visto i documenti militari relativi agli oggetti
volanti non identificati mentre si trovava a bordo del sottomarino dellUS Navy USS
Tiru, nel 1966 e nel 1988 riportò tali notizie allinterno di un sito internet. Lo
stesso Cooper riferì poi a John Lear che Kennedy sarebbe stato ucciso perché
intenzionato a rendere nota la verità sugli UFO e così il MJ-12 decise di farlo
fuori. Disse ancora di aver visto i documenti del MJ-12 che illustravano i piani per
luccisione del presidente. Nello stesso anno, nel corso di una riunione di ex agenti
dei servizi segreti statunitensi, Lear chiese ai colleghi se, su richiesta dei loro
superiori, avrebbero accettato di uccidere il presidente degli Stati Uniti. Quattro
persone risposero affermativamente. Sarebbe in seguito emerso un documento risalente al 3
agosto 1962 e redatto dalla Cia che riguardava Marilyn Monroe e la giornalista Dorothy
Kilgallen (che fu assassinata dopo aver intervistato Jack Rubi). Secondo il documento, le
due donne sarebbero venute a conoscenza di storie di misteriosi crash e cadaveri alieni e
per questo assassinate. Unulteriore ipotesi è quella presentata, in data 22 giugno
1999 da Il Messaggero. Nelle pagine del quotidiano si legge: Ottanta
cartelle Top Secret sullassassinio Kennedy, conservate per decenni negli archivi
inaccessibili del KGB, ora finalmente dissigillate dal presidente russo Boris Eltsin per
essere consegnate a Bill Clinton in nome dellamicizia, della trasparenza e della
fine della Guerra Fredda. [
] nel dossier potrebbero esserci addirittura le prove
della natura extraterrestre dellassassinio di Kennedy. Il Presidente della
Nuova Frontiera avrebbe deciso nel 1962 di diffondere notizie documentate
sullesistenza di civiltà aliene nellUniverso, ed i Marziani avrebbero
risposto chiudendogli per sempre la bocca.
Noi riteniamo sia molto probabile che Kennedy avesse avuto accesso ad archivi segreti
riguardanti gli UFO e che fosse sua intenzione rivelare, con il tempo, la verità sulla
realtà extraterrestre. Non pensiamo comunque che questa possa essere una delle
motivazioni che abbiano spinto i suoi nemici ad assassinarlo. E vero
però, che con la sua morte è stato sventato il pericolo che informazioni top - secret
divenissero di dominio pubblico. |
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JFK:
sulle tracce degli assassini di
A. Petrozzi e M. Loi
JFK:
la lunga storia di una breve vita di
M. Centofante
Intervista
a Gianni Bisiach di G.
Bongiovanni |
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