Prima di arrivare alla casa di Trapisa, ci siamo fermati a S.Sofia per vedere il museo, dentro il museo c'era un armadio con dei cassetti, lì sopra c'erano delle domande a cui noi dovevamo rispondere.
Quando aprivamo i cassetti ci dicevano le risposte esatte e ci facevano sentire i rumori del bosco e i versi degli animali.
Alcuni cassetti avevano questi indovinelli:
TANTO ODIATO, TANTO AMATO: era il lupo
GLI SPIRITI DELLA NOTTE: erano gli allocchi
MA E' VERO CHE LE PIANTE FANNO L'AUTOSTOP? : Si, attraverso i semi, che vengono trasportati dagli insetti
TAMBURI DELLA FORESTA: erano i picchi
IL PARCO E' NATO PER TUTELARE UNA SPECIE CHE PUO' RISCHIARE L'ESTINZIONE: purtroppo era l'uomo!
Quando siamo usciti da questa sala ci hanno portati a vedere delle grandi foto, dove c'era tutta la famiglia che viveva nella casa di Strabatenza.
Giampiero ci ha detto chi era il capo dei grandi e chi era il capo dei piccoli.

Giampiero ci ha detto che una signora era malata di una malattia tipica di montagna: il gozzo.
Siamo poi andati in una stanza che rappresentava il bosco dove hanno proiettato immagini dell'ambiente naturale con gli animali e i suoni dei loro versi.
E stato molto interessante! Ma ancora più entusiasmante è stato arrivare alla casa, e fare il percorso a piedi fino alla scuola di Strabatenza. Che esperienza!
di Chiara Ferraro e Marco Fantini