Siamo arrivati a Trapisa con il pulman e la casa
ci ha subito stupito: era fatta da sassi grigini e marroncini, aveva
un'arcata vicino alla scala ed era grande.
Vicino aveva il bosco e un sentiero di sassolini grigi come la ghiaia.
L'interno faceva odore di fumo di cammino, la casa era composta
da una grande sala in cui c'era un tavolo molto lungo dove mangiavamo
insieme, vicino c'era la cucina; c'era un salotto con due poltrone
e un divano con la televisione, che però non è stata
mai accesa.
Al piano terra c'era una camera da quattro persone e ci dormivano
Giorgia, Chiara, Marco F. e Lorenzo. Al piano di sopra c'era una
camera da otto persone occupata da Sofia, Claudia, Elisa, Luca B.,
Luca M., Michael, Manuel e Jacopo e una camera da tre persone.
Ci stavano Elia, Mattia e Federico P. con la maestra Robi.
C'era poi una camera da cinque persone per Valentina, Tamara, Silvia,
Alexandra e Nikita. Lì ha dormito la maestra Morena. Infine
c'era una camera da nove persone per Veronica, Elena, Federico N.,
Manuel, Daniela, Lorenzo, Fabio, Marco e Giada. Nel salotto c'erano
poi due divani letto singoli dove ha dormito la maestra-cuoca Annarita.
Di sotto c'era uno spazio grande che noi chiamavamo discoteca perché
ci ballavamo sempre quando avevamo tempo.
Un messaggio per la casa: VORREMMO TORNARE.
di Sofia Tamburini e Valentina Roselli |