REALIZZAZIONE
CARTOONS
Il produttore Joel Silver
spiega così il grande progetto del sequel di "Matrix":
"Andai a Tokyo con
Larry e Andy nel '99 per presentare il film alla stampa. Mentre eravamo lì,
i ragazzi vollero conoscere tutti i registi d'animazione, essendo loro
ammiratori e perché volevamo tentare di usarla. Ricordo che in aereo, al
ritorno, Larry sedette con un notes giallo e delineò lo schema generale da
seguire in cui avremmo avuto il film, il videogioco e delle storie animate e
come tutte le cose avrebbero interagito tra loro.
I ragazzi volevano trovare registi d'animazione di altissimo livello che
avrebbero apportato il loro stile e le loro idee. I fratelli scrissero
quattro degli episodi di persona e collaborarono con i registi su tutti gli
altri episodi. Quando iniziammo a realizzare "Animatrix", volevano creare
una storia molto intensa che avrebbe spiegato la trama intermedia di
Reloaded e Revolution. Sarebbe insomma stata Matrix 1,5 prima di arrivare al
2. Gli "Animatrix" sono nove cortometraggi animati che fanno da prequel al primo film. Abbandonata l'idea di girare un prequel con attori in carne ed ossa, in cui si raccontasse come Matrix avesse sconfitto gli umani e preso possesso del loro mondo, il produttore Joel Silver aveva dapprima pensato alla realizzazione di un lungometraggio animato. Da qui all'idea di realizzare nove cortometraggi il passo è stato breve. Il progetto di una serie di cortometraggi animati ambientata nell'universo di "The Matrix" fu annunciata per la prima volta nel lontano 1999. Esso prevedeva che alcuni studi di produzione cinematografica si cimentassero individualmente nella realizzazione di un episodio animato, che avrebbe fatto parte di un'antologia dal titolo "The Animatrix". Il frequente ricorso a scenari fantascientifici ammiccanti a una cultura orientalistica in "The Matrix", convinse i produttori Joel Silver e Michael Arias a contattare per la realizzazione della serie a cartoni animati alcuni studi di produzione asiatici. Fu così che accanto alla statunitense Square USA furono coinvolti nel progetto anche gli studi di produzione giapponesi Madhouse (rappresentato da Yoshiaki Kawajiri e Takeshi Koike) e Studio 4°C (rappresentato da Mahiro Maeda, Shinichiro Watanabe e Koji Morimoto) e lo studio di produzione coreana DNA (rappresentato da Peter Chung). Ognuno di essi avrebbe dovuto produrre uno o più episodi aventi differenti storyline ma un unico filo conduttore, espresso dal tema della guerra tra gli esseri umani e l'Intelligenza Artificiale che domina il mondo del futuro. Inoltre, ogni episodio sarebbe stato realizzato secondo un differente stile di animazione: da quello tradizionale alla CG, dal manga style alle tecniche miste. Mentre Andy e Larry Wachowski cercheranno nuove ed avvincenti strade da far percorrere al protagonista della pellicola, Keanu Reeves, ancora nei panni dell'hacker Neo, gli Animatrix saranno piccole pillole di chiarezza che aiuteranno il pubblico, e forse gli attori stessi dei sequel, a comprendere meglio il complesso mondo di Matrix. Nati come capitoli a se stanti, di durata variabile tra i 6 e i 17 minuti e costati circa un milione di dollari l'uno, il progetto "Animatrix" rappresenta una sorta di espansione del mondo e della filosofia della Matrice. Si comincia con "The second Reinassance", questo il titolo dei primi due corti, che in due tempi narra della genesi di Matrix e delle modalità con cui ha sconfitto gli umani e preso possesso del loro mondo. Questi due episodi ed i secondi due sono stati scritti dagli stessi fratelli Wachowski, ma diretti da Mohiro Moeda, famoso per la sua serie "Submarine 6" e per aver lavorato alla realizzazione della serie "Neon Genesis Evangelion". "L'ultimo volo dell'Osiris", un tormentato viaggio verso Zion, e "Kid's Story", la vicenda di un adolescente ribelle, sono stati diretti rispettivamente da Andy Jones, supervisore degli effetti speciali di "Final Fantasy", e da Shinichiro Watanabe, che ha diretto la serie "Macross". Anche "Detective Story", storia di un detective privato troppo curioso, è affidato alla regia di Watanabe. |
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