SEQUEL
Questo film era stato ideato come un pezzo di una saga, i fratelli
Wachowski ce l'avevano già in testa durante il primo film. La maggior parte
degli attori hanno accettato di partecipare al film senza neanche leggere il
copione, a dimostrazione della fiducia verso i registi, la loro visione, la
storia.
La storia comincia circa 6 mesi dopo la fine del primo film. L'esercito
delle macchine sta marciando sull'ultima città umana, Zion, e Neo ha
raggiunto il pieno dei suoi poteri. Ha delle visioni, quindi ci sono delle
cose che non riesce a capire. L'individuo ha lasciato la sua stanza e il suo
contesto personale, e ora è emerso in un contesto di comunità più vasto. Il
suo avversario, il suo acerrimo nemico, l'agente Smith, è tornato alla
riscossa. La relazione tra Trinity e Neo ha più profondità. Morpheus prende
il ruolo di un generale, nell'esercito di Zion. Il produttore racconta:
"Quando sono arrivati i due copioni di Reloaded e
Revolution, era chiaro che era un film tagliato a metà, ed era stato scritto
come un film unico. In più c'era il videogioco".
COMBATTIMENTI
Questa volta otto mesi di allenamento, più duri della prima volta,
ma Wo Ping
ammette che gli attori sono migliorati molto. Carrie-Anne si è rotta una
gamba la seconda settimana di allenamento: "E' come se
ogni cosa che poteva ostacolare il mio allenamento sia venuta fuori.
Probabilmente una delle cose più importanti in quel momento che mi ha
aiutato a superarlo è stato Keanu, perché Keanu era così disciplinato, in un
modo che non avevo mai visto prima, ha una disciplina fisica".
Keanu: "Questo film era lungo il doppio, e tre
volte tanto più difficile. Il che è ottimo. Usando i cavi, imparando a usare
le armi, facendo combattimenti multipli... Prima facevo sempre uno contro
uno".
Il lavoro svolto da Wo Ping è stato notevole. Per quanto riguarda la
rissa Burley, il cortile dell'incontro con l'Oracolo, c'erano più movimenti
in questo combattimento che in tutto il primo Matrix. Forse anche il doppio.
Venivano fatte riprese di 18 secondi con la Steadicam a 180 gradi dove Keanu
doveva fare forse più di 20 mosse, circa 25.
Hugo racconta del suo personaggio, l'Agente Smith:
"Lui ha un solo scopo, una mossa. Tanti pugni, non molti calci. Molti destri
perché il mio sinistro è un pò... La maggior parte delle mie scene sono o
con Keanu o con me. La rissa Burley comprende almeno dieci mie copie allo
stesso tempo". Per fare le copie di Smith sono stati fatti dei calchi
in gesso , e
create delle maschere che poi venivano messe in testa alle controfigure di
Hugo, perché, come dice il supervisore agli effetti visivi Kim Libreri:
"Di Hugo non ce ne sono a centinaia. Facciamo sembrare
che ce ne siano".
SET
Sono
stati allestiti dai 150 ai 180 set:
il
cortile dove Neo incontra l'Oracolo, il palazzo del Merovingio, Zion, senza
contare l'autostrada. Jeof Darrow si è dovuto inventare cose che nel primo
film erano state solo accennate, ad esempio tutta la struttura di Zion. Ed è
stato molto più difficile. Le cose che venivano disegnate davano ai registi
delle idee. Lo story board è praticamente un fumetto del film. I disegni
visualizzavano ciò che i registi volevano vedere, in modo che anche gli
altri capissero. Si sente parlare poco di Zion nel primo film, ma gran parte
del secondo e terzo trattano Zion e del proteggere la purità di quel mondo.
Storicamente è stato un posto dove sembra essere impossibile estinguere la
speranza dove c'è sempre qualche possibilità al di là dell'oscurità. Gli
spazi visti nel primo film sono molto stilizzati, molto lineari. Si è
passati da quel look a quello di Zion, questo spazio terroso, tangibile,
questo enorme, cavernoso, stanzone sotterraneo. Per la scena della caverna
Carrie-Anne racconta: "Una delle esperienze più
eccitanti che abbia mai avuto su un film è stata ad Alameda, avevamo 1000
comparse. Tutta quella bella gente giovane che arrivò con grande entusiasmo
e dei grandi cuori aperti e passò tutti quei giorni a ballare nel fango. Il
discorso di Laurence è stato fatto davanti a 2000 persone".
AUTOSTRADA
A Los Angeles è stata fatta la preproduzione e visualizzazione e progetti
di tutti i tipi. La squadra degli effetti visivi, della fotografia, il
dipartimento artistico, la squadra delle controfigure, hanno lavorato
all'unisono.
Il produttore racconta: "La scena dell'autostrada
si svolge dentro Matrix. Quindi già non è il solito inseguimento. Quando
uscì "Bullit" o "Il braccio violento della legge", c'erano i classici
inseguimenti, che a quei tempi non erano stati mai visti, erano sempre
legati alla realtà, a un mondo reale. Mentre questo inseguimento è in un
mondo surreale. Quindi i tuoi occhi non riescono a credere a ciò che vedono".
Le macchine vanno sull'autostrada, la polizia le segue. Ci sono i gemelli
che sparano, si trasformano. Trinity sale su una moto e va contro mano.
"Larry e Andy lavoravano con Steve Scroce sugli story
board" dice Dean Jones, Direttore di produzione,
"era quasi un segreto, finché un giorno si fece una
gran riunione nell'ufficio a Venice. C'era il reparto controfigure, quello
dei trasporti, c'erano tutti. Così distribuirono gli story board. Apriamo
tutti la prima pagina. Arrivati alla seconda pagina abbiamo dato un'occhiata
e detto: "Come facciamo tutto ciò?""
Per
realizzare tutta la scena è stata usata la previsualizzazione.
La previsualizzazione, chiamata "pre-vis" va oltre lo story board in quanto
si può avere un'idea dettagliata dello spazio-tempo in cui si svolge la
ripresa e si può analizzare. Si può avere le dimensioni dell'obiettivo, si
possono avere quante macchine si vogliono, si può avere la velocità delle
macchine. Così
da poter ottenere un'idea molto chiara di ciò che serve. Nell'inseguimento
sull'autostrada era importantissimo. Vennero inserite nel computer le
posizioni delle macchine con le velocità e le distanze percorse. Si può
vedere la sequenza prima di andare a girarla. Il computer dà la velocità, le
capacità di chi è alla guida, e i tempi richiesti per cambiare corsie e cose
del genere. Il reparto effetti visivi ha molto da fare, anche
nell'inseguimento, "dobbiamo aggiungere qualche
cosetta e, in un certo senso, lasciare la nostra impronta" dice
Gaeta. Bisogna fare un'animazione basata sulla storia e sulla visione del
regista. Poi bisogna assicurarsi che si possa girare.
I
fratelli volevano qualcosa di speciale, così furono portati sul set molti
giocattoli. A un certo punto fu fatto un provino, una fortuna per chi vende
queste cose. C'erano elicotteri telecomandati, go-cart, un sacco di
giocattoli. Poi fu testato anche un tir modificato per l'acrobazia
sull'autostrada che aveva le ruote che si giravano sul carrello e gli
cambiavano la direzione. Il camion si cappottò, ma è per questo che servono
i test.
Gli attori dovevano rimanere nel personaggio quando erano in auto. Quindi
se si notava la loro paura o preoccupazione bisognava rifare la ripresa. Gli
attori andarono a scuola guida. Dopo due ore Carrie-Anne imparò a fare i
testa coda come se li avesse sempre fatti.
Furono mandati i responsabili ai sopraluoghi in tutta America a cercare
un'autostrada dove poter girare per 10 settimane, che, ovviamente, rende
l'impresa molto più difficile. L'America è piena di strade. E ovunque
andarono, nessuno voleva dare la loro strada. Alla fine ne trovarono una ad
Akron, nell'Ohio. Andarono sul posto, e c'era la neve, faceva molto freddo,
si gelava. Moltissimi vigili urbani e diverse strade d'accesso
all'autostrada. I tempi per fare le scene su una vera strada sarebbero stati
molto lunghi. Allontanandosi da Akron, vedendo un aeroporto venne l'idea di
costruire una strada per il film.
Inizialmente sono stati costruiti i muri dell'autostrada e le strutture,
sono state tirate su ed è stato messo il cemento. Alla fine dell'autostrada
c'era un fondale che ritraeva San Francisco. E' probabilmente uno dei più
grandi set mai costruiti. Lungo un miglio e mezzo. E' stato messo l'asfalto,
versato il cemento, è stato costruito tutto. Il traffico poteva essere
controllato, potevano essere provate le acrobazie, mentre dietro il set
c'era la scuola guida. Sono state costruite diverse impalcature per le
cineprese. Una fu messa su un sidecar che andava da 30 cm da terra fino a
1,80 m. C'erano diverse vetture di Trinity, tutte con sistemi di sicurezza
diversi e diverse quantità di fori di pallottola.
Il progetto era così grande che era impossibile pensare a tutto subito. R.A.
fu capace di coreografare un inseguimento con macchine e moto in un modo che
non era stato mai visto prima.
Carrie-Anne aveva un pò d'esperienza sulla moto da quando era bambina. Ma
le fu insegnato come portarla di nuovo. All'inizio con una moto piccola, poi
si è passati a una moto più grande. Debbie Evans è la controfigura di
Trinity nelle scene della moto, è tre volte campionessa nazionale di moto da trial.

E' stato stabilito, con una moto che viene a una velocità e una serie di
macchine ad un'altra velocità, il percorso più sicuro. La moto poteva
passare attraverso questo puzzle di auto appena appena. Bisogna segnare
tutti i movimenti con dei segni, dove passano le auto. Dev'essere tutto
preciso con i movimenti della cinepresa. Il percorso sicuro è stato poi
riempito con altre macchine virtuali e quindi è una cosa completamente
impossibile.
Laurence racconta: "La lotta sul tir è geniale. E'
come la lotta nel bagno del primo film, quando Morpheus viene battuto
dall'Agente Smith. Ecco perché è così eccitante, perché Morpheus è davvero
vulnerabile. Il che mi ha portato a decidere di non mettere gli occhiali per
quella lotta".
Per la scena in cui l'Agente Johnson salta su un'auto neutrale che
esplode e si ribalta è stato truccato il motore posteriore e l'hanno fatto
esplodere. Era modificata con un cannone pneumatico, il cofano cedeva, il
parafango saltava, il paraurti volava, i finestrini esplodevano e poi si
cappottava. Nel frattempo le due auto laterali si avvicinano, e stavano
trainando delle rampe, così due auto si ribaltano. Dietro c'è il tir che
viene fatto mettere di traverso. Quindi l'ultima cosa che si vede è il tir
mentre Trinity riesce a uscirne.
Sono state usate cineprese a 150 fotogrammi al secondo, che potevano
incepparsi. In un punto dell'autostrada c'era un cartello che indicava fin
dove si poteva ancora fermare l'azione, invece, superato quel cartello
bisognava per forza continuare e non ci si poteva più fermare.
Il
Bullet Time è stato inventato per il primo. Per questo film sono state
inventate delle cose per ottenere un certo scopo desiderato. E' stata
preferita la computer grafica per gli umani del tutto immersi in un ambiente
digitale. E' stata pianificata tutta la coreografia, catturato le piccole
componenti e poi orchestrato il tutto. Non ci sono stacchi. La cinepresa
mostra quello che vuole continuando il suo movimento. Tutte le creazioni di
Gaeta e della sua troupe fanno in modo che l'azione possa crescere fino a
diventare imponente. La realizzazione di questo film è stato un lungo
esercizio tecnico.
Il produttore ammette: "I nostri limiti non avevano
limiti".
TELEFONO MATRIX

In Matrix, Neo e Morpheus parlano al telefono, e quel telefono esiste in
Matrix ed è progettato dai fratelli e da Owen Paterson. Dopo Matrix, molta
gente era interessata a mettere mano su quel telefono che c'era nel primo
film. Non esistevano, così fu pensato che questa volta la gente sarebbe
stata interessata al telefono, particolarmente se fosse sembrata una cosa di
Matrix. Nel 2000 furono realizzati dei disegni di un telefono che fosse in
sintonia con Reloaded e Revolution.
Owen
Paterson, scenografo, racconta: "Feci un paio di schizzi e poi Simon Murton li
trasformò in un bel disegno di un telefono con la parte superiore che
scattava fuori. E dava il senso di una pistola, come il manico di una
pistola e il meccanismo assomigliava a un coltello a scatto o come il cane
di una pistola, premi il pulsante e il pezzo salta fuori. Poi aggiungemmo il
cassetto estraibile della batteria e sembrava quasi una cartuccia, così
potevi caricare il telefono con una nuova batteria quasi come se fosse un
ricaricatore.
Volevamo assolutamente
trovare una casa che desse vita al nostro disegno e che lo trasformasse in
un vero oggetto pratico. Avvicinammo diverse compagnie per vedere chi era
interessato a fabbricarlo, ma dissero tutti che tecnicamente era troppo
difficile costruire un telefono simile. Finalmente, la Samsung arrivò alla
conclusione che questo è un telefono che potevano fare, che potevano
produrre. I disegni e il disegno di costruzione furono mandati alla Samsung
insieme alle immagini del nostro look ideale. Così presero queste immagini e
le usarono per costruire un prototipo. Il design è molto interessante. Si
potrà accedere a Internet, la qualità del suono sarà molto alta. Lo schermo
a colori è fantastico. E' veramente di alta qualità. Si potranno scaricare
immagini, oppure il telefono avrà immagini di Matrix. Essenzialmente il
telefono è quello. Hanno fatto un ottimo lavoro.
Per la Samsung, dato il ruolo importante che ha nel film questo telefono
Matrix era un'opportunità ideale per abbinare altri prodotti che avevamo o
che appaiono nel film".
PUBBLICITA'
James McTiegue racconta delle pubblicità ispirate a Matrix:
"Le pubblicità dovevano fare riferimento specifico al
mondo di Matrix. Larry e Andy non volevano che fossero filmati alla Bond o
altri tipi di filmati in grande che non hanno molto a che fare con il mondo
dei film o con la mentalità dei film di Matrix. Quindi, essendo il primo
assistente alla regia in entrambi il 2 e 3, Larry e Andy dissero: "Ehi, ti
interesserebbe fare qualche pubblicità? Siamo in post produzione e non c'è
modo per noi di farle, ma pensiamo che tu sia la persona adatta". Nel
guardare quei film e stare intorno a quei film da aiuto regista, ti fai
un'idea del tipo d'illuminazione migliore dei costumi che servono, come
funziona la coreografia dei movimenti. E' impossibile passare cinque anni
con della gente e vedere come lavora, senza esserne influenzato. Sono dei
ragazzi svegli. Mi avranno chiesto di farle perché sapevano che io, più di
tutti so imitare quello che hanno fatto.
I
copioni della Powerade erano grandiosi. Erano semplici e rientravano negli
ambiti del mondo di Matrix, cioè, scritti molto bene. Furono presentati a
Larry e Andy, e ne rimasero contenti. Il luogo era la sala interrogazioni
del primo film, si rifaceva a quello e c'era praticamente solo un agente
seduto lì, come se stesse parlando direttamente al pubblico, dicendogli in
modo sovversivo che dovrebbe bere più Powerade. Gli spot erano buoni perché
legati al mondo di Matrix e sono un pò cupi e un pò sarcastici, ma sono
anche buffe. Di solito non si vedono pubblicità che trattano il pubblico con
un pò di sdegno.
C'erano altri due spot. Uno era un telefono e poi
c'era un'altra pubblicità di una televisione. Prendemmo Daniel Bernhardt,
l'agente Johnson, e lo mettemmo in alcune scene di inseguimento attraverso
qualche città. C'erano molte corse. Molto lavoro di imbracatura e di cavi.
Quando fai cose del genere è meglio avere qualcuno che le ha gia fatte. La
cosa ottima di Daniel è che era gasato riguardo al personaggio che
interpreta nei film. Qualunque cosa che rinforzasse quel personaggio... lui
era contento di farla.
Per la pubblicità del telefono Samsung con
fotocamera rotante, dissero: "Ci sono tutti questi fondali digitali che
esistono per il parco, per la grande rissa, nel film. Non sarebbe fantastico
se potessimo mettere il telefono in quell'ambiente?". E visto che esistono
quei fondali digitali ci sono un sacco di manovre fortissime che la
cinepresa può fare solamente in un mondo digitale. Il telefono può scendere
in picchiata verso terra, può volteggiare ad una velocità incredibile come
nella rissa Burley.
La pubblicità della Heineken, finì per essere
scritta da Larry e Andy. Chiamammo Danielle Burgio
che era la controfigura di Trinity nel film. C'è un pò di coreografia con i
cavi, così pensammo anche di chiamare Dion Lam, che è uno dei grandi
coreografi di cavi nel film. Perché lavorasse con Danielle come avrebbe
fatto in un film di Matrix. Larry e Andy partecipano a tutto. Niente passa
loro inosservato. Guardavano gli story board, gli dicevo quali attori avrei
ingaggiato. E loro, il più delle volte, approvavano tutto. Se devi fare un
film in tema, tanto vale usare gente che capisce un pò quel mondo e che
cercherà di mantenere il mondo di Matrix o quell'universo di Matrix,
intatto".
MTV
All'MTV
Movie Awards 2003. Justin Timberlake e Seann Stifler hanno realizzato una
specie di parodia di "Matrix Reloaded", ripercorrendo i luoghi del film. Fa
la comparsa anche il Fabbricante di chiavi originale, mentre l'Oracolo e
l'Architetto sono re-interpretati per poter realizzare spiritose gags. Le
apparizioni di Morpheus e Neo sono state realizzate ritagliando determinati
momenti del film e montati ad hoc. Nell'insieme, è davvero un filmato
divertente.
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