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GIUSEPPE
VERDI
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La vita e i primi lavori
Il periodo di mezzo
Le ultime Opere |
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Lo stile
Verdi e il Risorgimento
Il Nabucco - Va pensiero |
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Il Trovatore
Rigoletto
LAida
Messa in Requiem |
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LOttocento
Il Romanticismo
Letteratura e Musica |
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Novità Una nuova posizione
sociale
Il Soggettivismo
Laspirazione allinfinito
Il sentimento
La musica a programma
Il Nazionalismo
Gli Interpreti
Fonti |
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LA VITA E I PRIMI
LAVORI |
Nasce da una famiglia
contadina, nel 1813, a Roncole di Busseto, un piccolo paese nello stato di Parma, che
allora era governato dai francesi.
Di famiglia modesta non ebbe una giovinezza facile. Già a dodici anni suonava
lorgano in chiesa per potersi pagare la scuola. Studia musica nella cittadina di
Busseto e comincia a scrivere per la Società Filarmonica di questa città.
Nel 1832 cerca di iscriversi al Conservatorio di Milano, ma si vede respingere la domanda
in quanto ormai fuori età.
Diventa allora allievo del milanese Vincenzo Lavigna e nel 1833 torna a Busseto come
direttore della filarmonica locale.
Nel 1836 sposa Margherita Barezzi, figlia di un amico di famiglia che si era interessato
alla sua prima formazione musicale .
Torna a Milano nuovamente ormai venticinquenne ed esordisce con la sua prima opera Oberto,
andata in scena alla Scala nel 1839 con discreto successo; mentre lopera successiva
opera buffa Un giorno di regno, 1840, fu un fiasco.
Verdi, colpito anche dalla perdita della moglie e di due figli giovanissimi, decide di
rinunciare a comporre ma, dopo più di un anno, il direttore della Scala di Milano riesce
a convincerlo a musicare il Nabucco ( 1842, su libretto di T. Solera ) che riscuote
un successo trionfale .
L opera fece scalpore: la trama parlava degli ebrei e il pubblico italiano vi vide
un simbolo della lotta per lindipendenza dallAustria. |
Seguirono I Lombardi alla prima
crociata (1843 con cui consolida la propria fama, favorito anche dal fatto che questo
lavoro ha chiari e sottintesi intenti patriottici e quindi piace agli ambienti
risorgimentali dellepoca).
Il grido Viva Verdi diventa presto un motto che sottintende
Viva Vittorio Emanuele Re dItalia .
Hanno poi inizio quelli che Verdi stesso chiamerà anni di galera anni in cui
egli deve comporre a ritmo serrato per poter soddisfare le esigenze ed i contratti
impostigli dagli impresari teatrali. |
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Nascono Ernani,
tratto da Victor Hugo su libretto di Piave, e molte altre; undici opere, di cui solo il Macbeth
(1847) e Luisa Miller (1849 ) restano memorabili .
Nel 1848 acquista presso Busseto la villa di S. Agata dove va a vivere con la cantante
Giuseppina Strepponi, con cui si era risposato, e che diverrà la sua residenza stabile .
Tra il 1851 e il 1853 scrive i suoi primi veri capolavori: Rigoletto ( con libretto
di Piave ), Il Trovatore (con libretto di Cammarano ) e La Traviata ( con
libretto di Piave ) che gli procurano oltre ad una effettiva indipendenza economica anche
successo e fama internazionali e che restano tra le più popolari di tutto il repertorio
operistico. |
IL PERIODO DI
MEZZO |
Tra il 1855 e il 1857
si trasferisce a Parigi, dove compone I Vespri siciliani che riscuotono grande
successo, ma infine torna in Italia, dove scrive Un ballo in maschera che viene
rappresentato a Roma ( 1859 con libretto di Somma ).
Nel 1862 compone La forza del destino ( con libretto di Piave ), che ha la sua
prima in Russia, a San Pietroburgo, segno dellinternazionalità
raggiunta ormai dalla sua fama.
A Parigi fa invece rappresentare il Don Carlos che con lopera precedente
mostra ormai una più compiuta padronanza della caratterizzazione musicale e un maggior
rilievo nel ruolo dellorchestra .
Unaltra opera appartenente a questo periodo è l Aida ( 1871 con
libretto di Ghisalanzoni ) che viene presentata in Egitto, al Cairo, per celebrare
lapertura del Canale di Suez, e che è probabilmente lopera più popolare tra
tutte .
Tre anni dopo Verdi scrive la sua più importante composizione non operistica : la Messa
da Requiem che dedica alla memoria di A. Manzoni ( anche se una versione precedente
era già stata scritta in memoria di Rossini , scomparso nel 1868 ) . |
LE ULTIME OPERE |
Dopo i settantanni Verdi
produce quella che forse è la più interessante delle sue opere : Otello , ( 1887
su libretto sapientemente adattato da Arrigo Boito dalla tragedia di Shakespeare ).
Segue, nel 1893, la sua ultima opera, composta quando era ormai ottantenne, Falstaff anchessa
su libretto di Boito,tratta da Shakespeare, ma di genere comico che viene considerata la
più grande tra le opere buffe.
Verdi muore a Milano nel 1901; nei giorni della sua agonia la città mostra la sua
affezione verso di lui coprendo di paglia il selciato della via dove si trova
lalbergo nel quale egli giace ammalato, in modo da attutire il rumore arrecato dal
passaggio delle carrozze .
In generale le opere di Verdi appassionano per la loro intensità emotiva, le melodie
cantabili e le caratterizzazioni drammatiche. |
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Verdi trasformò
lopera italiana, con i suoi pezzi chiusi, i suoi libretti antiquati e lenfasi
posta sul virtuosismo vocale, in un organismo di grande unità musicale e drammatica.
Non dimentichiamo che le sue opere sono tra le più rappresentate al mondo . |
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