Osama bin Laden
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Chi è (1)
Nato nel 1957 in Arabia Saudita. Cittadinanza:
saudita. Lingua: arabo (alcuni dicono pashtu). Peso: circa 72 Kg. Altezza:
tra 1,93 e 1,98 (altri dicono circa 1,80 m). Pelle olivastra.
Capelli e occhi: castani. Magro. Sesso: maschile. E' mancino e cammina
con l'aiuto di un bastone. Questa la descrizione, secondo l'FBI (vedi
successivo punto 1), del più pericoloso terrorista islamico.
Osama bin Laden è figlio di una delle più ricche famiglie
saudite, oltre che finanziatore e coordinatore di molti attentati
terroristici. Colpevole dell’esplosione delle ambasciate americane di Dar Es
Salaam (Tanzania) e Nairobi
(Kenya) avvenuti il 07/08/1998, nei quali morirono più di 200 persone;
si è anche macchiato del disastro dell'11/09/2001, quando due aerei
dirottati si schiantarono contro le Torri Gemelle di
New York.
Con le sue ampie disponibilità finanziarie, Laden ha permesso la
nascita di uno dei più temuti gruppi terroristici, al-Qaeda, nel
1989. L'FBI offre una ricompensa di $ 25 milioni (€ 28 milioni,
₤ 54 miliardi) a chiunque possa dare informazioni tali da far
catturare o condannare Osama bin Laden. Un extra di $ 2 milioni è
offerto dall'Associazione Piloti Aerei di linea.
Ecco alcuni siti che possono spiegare chi è bin Laden:
1)
www.fbi.gov/mostwant/terrorists/terubl.htm
Sul
sito dell'FBI una descrizione
del ricercato terrorista (in inglese), come sopra riportato.
2)
www.ict.org.il/articles/bin-ladin.htm
Pagina del sito dell'ICT, Istituto di Politica Internazionale per
l'Antiterrorismo, che contiene un articolo sul percorso di
Laden fino al 1998 (in inglese).
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alla traduzione italiana
3)
www.ict.org.il
Home page del sito ICT, Istituto di Politica Internazionale per
l'Antiterrorismo, che contiene un articolo (Who
is Osama bin Ladin?) su Osama bin Laden (in inglese).
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alla traduzione italiana
4) www.pbs.org/wgbh/pages/frontline/shows/binladen/who
Pagina del sito di Frontline, curato dalla PBS
(la TV pubblica americana) in collaborazione con la NPR (National
Public Radio), che contiene dettagliate
informazioni sul terrorista e una sua intervista (in inglese).
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alla traduzione italiana
5) http://azzam.com/html/articlesdeclaration.htm
Contiene la dichiarazione di guerra agli Stati Uniti emanata da Osama
bin Laden ai seguaci della causa fondamentalista (in inglese).
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alla traduzione italiana
6)
http://library.nps.navy.mil/home/tgp/qaida.htm
Sul
sito NPS
(la Marina militare USA) che
contiene informazioni su tutti i terrorismi del mondo,
una pagina sull'organizzazione "Al-Qaida" di Osama bin
Laden (in inglese).
7)
www.fbi.gov/pressrel/pressrel01/tankenbo.htm
Sul
sito dell'FBI una dichiarazione
(in inglese) sulla condanna giudiziaria degli attentatori (tra cui bin
Laden) delle ambasciate USA in Kenya e Tanzania; si esprime apprezzamento per
la sentenza e per l'aiuto ricevuto dai governi e dalle polizie di quei paesi.
8)
www.fbi.gov/mostwant/terrorists/terubl.htm
Sul
sito dell'FBI una descrizione
del ricercato terrorista (in inglese).
9)
http://library.nps.navy.mil/home/terrorism.htm
Sul
sito NPS
(la Marina militare USA) informazioni sul terrorismo, specialmente sulla
guerra in atto tra americani e al-Qaeda.
Osama bin Laden
(Usama
bin Muhammad bin Laden)
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Chi è (2)
Gli occhi sono puntati su di lui, Osama
Bin Laden, ma finora [settembre
2001, N.d.R.] sono giunte solo smentite su una sua
possibile rivendicazione degli attentati di oggi a New York e
Washington. Il miliardario di origine saudita Osama Bin Laden è sulla
lista dei dieci criminali più ricercati dall'Fbi che, nel giugno 1999,
ha messo sulla sua testa una taglia di cinque milioni di dollari (oltre
10 miliardi di lire).
Osama Bin Laden a quanto pare non si è
spostato dall'Afghanistan. Anzi la tv araba Al-Jazeera ha trasmesso
quelle che vengono considerate le immagini più recenti dello sceicco
saudita.
Lo sceicco saudita è accusato
degli attentati del 7 agosto 1998 contro le ambasciate Usa a Nairobi
(Kenya) e Dar-es Salam (Tanzania) che causarono 224 morti e circa 5.000
feriti. Bin Laden negò di essere il mandante, anche se espresse il suo
"appoggio" e "ammirazione a quegli attacchi e all'autore
di ogni azione militare contro le forze americane".
Gli Usa lo ritengono responsabile
anche di altri sanguinosi attentati antiamericani: al centro di
addestramento della Guardia nazionale saudita a Riad nel 1995 (sette
morti), a Dahran nel 1996 (19 soldati americani morti), e contro la nave
Uss "Cole" ad Aden nello Yemen (17 marinai Usa morti) nell'
ottobre 2000. Alla sua organizzazione risalirebbe anche l'allarme che
nel gennaio scorso spinse alla chiusura dell'ambasciata Usa a Roma.
Nato a Riad nel 1957, Bin Laden
viene da una ricca famiglia di imprenditori nel settore immobiliare,
vicina alla casa reale. A 22 anni lasciò l'Arabia Saudita per andare a
combattere contro l'esercito sovietico in Afghanistan. Sulle montagne,
afgane grazie alla collaborazione dei servizi segreti pakistani -
finanziati dalla Cia -, Osama organizzò campi di addestramento per i
mujaheddin, cui si unirono centinaia di volontari dai paesi arabi e che
presto si trasformarono anche in luoghi di tirocinio per organizzazioni
terroristiche.
Dopo il ritiro sovietico (1989),
Bin Laden e alcuni alleati diedero vita ad "Al Qaeda" (la
base), un network terroristico che, secondo l'Fbi, è presente in una
trentina di Stati nel mondo e ha stretto alleanze con gli Hezbollah
libanesi, la Jihad islamica egiziana, e i gruppi armati algerini. Nel
1992 tornò in Arabia Saudita, ma le autorità gli ritirarono il
passaporto accusandolo di sostenere gruppi integralisti in Egitto e
Algeria.
Nel 1996 Riad gli tolse la
cittadinanza e il Sudan, dove si era rifugiato, gli impose di lasciare
il paese. Bin Laden tornò in Afghanistan, da dove lanciò la
"guerra santa" contro gli Usa, diventati per lui il nemico
numero uno dopo la Guerra del Golfo (gennaio-febbraio 1991) e
l'operazione "Restore Hope" in Somalia (dicembre 1992).
Protetto dal regime dei Taleban in una sconosciuta località
dell'Afghanistan, Bin Laden gestisce affari e collegamenti con gruppi
fondamentalisti.
Titolare di proprietà e conti
bancari valutati, secondo diverse fonti, in centinaia o migliaia di
miliardi di lire, è ritenuto il principale "banchiere"
dell'integralismo islamico nel mondo. Dal 3 gennaio scorso è in corso a
New York il processo per i due attentati alle ambasciate, ma Bin Laden
non è sul banco degli imputati, nascosto con le quattro mogli e,
secondo alcuni, in precarie condizioni di salute, sulle montagne afghane.
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