LEZIONE 4

DIFESA E "DIFESA ESTREMA"

Siamo giunti alla sintesi, al nocciolo del sito....Quello che mi auguro è che abbiate imparato e dedicato molto tempo ad allenare le poche tecniche proposte di pugno, calcio e parata perchè ora vedremo come comportarsi in un aggressione. Come già vi ho detto nell'introduzione non cercheremo di analizzare le possibili situazioni di aggressione e associare ad ognuna una possibile difesa ma cercherò solo di darvi piccoli consigli su come comportarsi in situazioni di pericolo, il resto va lasciato all'istinto.

Ad ogni offesa deve corrispondere la giusta reazione. Un conto è la difesa e un conto è la difesa estrema; nel primo caso (che è quello più comune) ad esempio se qualcuno ci coinvolge in un malinteso in discoteca oppure siamo molestati da qualcuno che ha bevuto un goccio di troppo, è chiaro che non si può reagire mandandolo in coma 6 mesi!!!! Bisogna,tramite l'allenamento, acquistare la consapevolezza di quanto i nostri colpi siano efficaci e di conseguenza regolarci. Nel caso di difesa estrema (quello che sarà preso in considerazione) ovvero se la nostra vita è in pericolo, bisogna reagire invece dando il massimo.

Prima cosa, che intendo ribadire fino alla nausea è evitare a tutti i costi di combattere , nel caso che ciò sia inevitabile per prima cosa dobbiamo sentirci sicuri, se non siamo sicuri, e se è possibile, conviene scappare, bisogna mettere da parte l'orgoglio e usare la furbizia. Nel caso in cui non si può scappare la prima cosa da fare è valutare la situazione : Quanti sono? Sono armati ? Quindi bisogna guardarsi intorno per vedere se è disponibile qualcosa, un bastone, un palo o comunque un oggetto che provochi danni maggiori rispetto ad un pugno con minore sforzo. Al momento che si prende in mano un oggetto bisogna immaginare come se questo faccia parte del nostro corpo, non dobbiamo considerarlo un corpo estraneo altrimenti rischiamo di concentrare tutta la nostra attenzione su di esso. Vi faccio un esempio: Un avversario armato di coltello a cui viene bloccato il braccio nella maggior parte dei casi indugia cercando di liberare il braccio invece di usare l'altro braccio libero per colpire con un pugno, questo perchè dal momento che prende in mano un coltello pensa solo di colpire con il coltello e dimentica le armi natrurali del corpo (mani e piedi).

Ecco due possibili colpi eseguibili con un bastone, il primo colpo può essere usato anche come esercizio per allenare gli avambracci e le spalle il secondo oltre ad essere efficace è anche difficile da parare (infatti va eseguito come se stessimo lanciando un pugno,stendendo le braccia,bisogna colpire con la punta del bastone).

Nel caso "sfigato" che nulla sia disponibile dobbiamo usare mani e piedi. Cerchiamo di mantenerci rilassati, la tensione limita i movimenti e rende i colpi più lenti e più deboli (quantità di moto = massa X velocità). Siamo oramai giunti all'inevitabile, se sappiamo di essere in pericolo e di avere legalmente e moralmente ragione dobbiamo toglierci dalla testa il pensiero di fare troppo male, dobbiamo colpire al massimo in un punto sensibile (vedi lezione 5) come se avessimo a disposizione un solo colpo, colpiamo principalmente bersagli al volto perchè più vulnerabili o se possibile alle ginocchia, non pensare troppo che tecnica eseguire, se siete allenati abbastanza l'istinto penserà al posto vostro.

Mi è capitato di vedere in alcune risse persone che facevano a pugni cercando di colpire molte volte e di continuo l'avversario ma con pugni che io chiamo "da strada" non solo assolutamente prevedibili ma privi di potenza che anche qualora raggiungano il bersaglio provocano al massimo qualche livido. Se vi capita un avversario di questo tipo che si butta lanciando pugni alla cieca non fatevi prendere dalla sua stessa frenesia ma cercate la distanza, ad esempio arretrando o spostandovi lateralmente, prendete "la mira" con calma, non preoccupatevi di prendere qualche colpetto, e quando si scopre un attimo colpitelo con decisione mettendolo fuori combattimento.

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