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Il "Palazzo della luna" di Paul Auster

recensione di Alessandra Ruggiero

 

Questo libro è, per me, un incontro con un uomo, che parla al lettore e a cui il lettore risponde in un linguaggio muto, composto di pensieri e sensazioni.

L’autore trasmette al suo ipotetico interlocutore il proprio sentire e nel momento in cui lo fa, il lettore lo assorbe e lo personalizza, trasformandolo in uno spunto per i propri ricordi.

E’ come fare un lungo viaggio in treno, guardando fuori dal finestrino e accorgendosi, che ciò che si vede, non è solamente la realtà oggettiva del paesaggio che scorre davanti agli occhi, ma una propria rielaborazione dell’ambiente circostante. Ogni nuovo "viaggio" è l’appiglio per altri pensieri, ricordi e paesaggi, assolutamente personali… è un "viaggio" di ciascuno dentro i propri occhi.

Una parte della grandezza di Moon Palace sta esattamente nell’atmosfera e nel forte potere evocativo, che questo libro sprigiona, nella ricerca da parte del protagonista della propria identità.

Non a caso Marco Stanley Fogg è stato definito un moderno David Copperfield.

Orfano di madre e non avendo mai conosciuto il padre, Marco vive con uno zio materno – Victor Fogg – fino alla morte di quest’ultimo. Da questo momento in poi il romanzo comincia a correre senza direzione come la vita del protagonista, che egli stesso sceglie di lasciare al caso, all’impulso e all’arbitrio degli eventi. La sua è una caduta libera senza paracadute, durante la quale la storia si articola, raggiunge momenti di profonda riflessione ha anche soluzioni assolutamente inaspettate e si arricchisce di figure umane, anch’esse mese in movimento da un caso bizzarro.

Questo è un libro, che si mette costantemente in discussione ed in cui la realtà, come dice lo stesso Marco Fogg, è uno jo-jo in cui l’unica costante è il cambiamento…

È un incontro pieno di atmosfera, a cui vi invito caldamente e che non credo vi lascerà indifferenti per la forza che ha, di catturare il lettore, trascinandolo nella propria dimensione di equilibrio in movimento… Buona Lettura!

 

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