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La Scintilla - una
proposta di eclettismo culturale -
di Alessandro Gambardella
Una teoria per
l’evoluzione culturale: la Memetica
Presentata nel 1976 dallo zoologo Richard Dawkins nel suo libro “The
Selfish Gene”,
Rifiutando la tradizionale visione darwiniana centrata sul ruolo della
specie, Dawkins identifica nel gene, la più piccola porzione di DNA, il responsabile del
processo creativo che la selezione, in modo del tutto involontario, rende possibile con
l’evoluzione.
E’ il gene, quindi, l’unico beneficiario di tutta la corsa evolutiva
a livello biologico, mentre gli organismi che lo ospitano altro non sono che impotenti contenitori,
involucri macromolecolari senza possibilità di rivalsa. Nell’ultimo capitolo di “The Selfish Gene”, dopo aver illustrato le linee essenziali della sua ipotesi “genecentrica”, Dawkins titilla ulteriormente la sensibilità critica dell’intera comunità di intellettuali asserendo l’esistenza di un altro protagonista delle vicende evolutive, benché in un differente contesto, quello culturale, intimamente connesso alla comparsa della mente umana. Da perfetto sconosciuto, calca per la prima volta la scena un attore discreto, versatile, secondo Dawkins unico responsabile delle nostre coscienze: il Meme.
Per Dawkins il sostantivo “meme” proviene terminologicamente dalla
parola “mìmemis”, che in greco antico significa “imitazione”, e dal termine francese
“meme”, “stesso”, da lui scelto per la chiara assonanza con “gene”. Il meme, quindi, è
l’unità di trasmissione culturale, o imitazione. Ogni meme non sarebbe altro che un modulo che,
competendo con molti altri memi, comporrebbe la cultura come sistema globale. Esso
trasfonderebbe in altre menti le sue velleità, diffondendosi in modo simile a come i geni si
diffondono attraverso liquidi seminali e uova. I memi vincenti, quelli, cioè, con maggiore
fitness, sono gli artefici delle innovazioni presenti attualmente nella cultura. L’affermazione di
un meme è misurabile, quindi, in funzione della quantità di menti assoggettate da tale virus
mentale.
Secondo Dawkins, il meme seguirebbe la stessa logica operativa del gene,
avvantaggiandosi di caratteristiche del portatore che lo renderebbero sempre più potente,
garantendogli quella diffusione senza limiti territoriali né temporali, obiettivo assoluto di
questo immateriale “pacchetto d’informazione”. Tra gli attributi di un individuo che
generalmente favoriscono tutti i memi presenti nella sua mente si annoverano: -
lo status o importanza nella società; -
la capacità di leadership e la posizione; -
l’abilità di comunicare e di convincere; -
la capacità di vincere al gioco; -
la buona salute e l’aspetto gradevole.
L’unica ambizione dei memi è diffondersi, indipendentemente dalla
qualità dell’informazione che rappresentano e l’uomo, complice e vittima al contempo,
rappresenta, tramite l’uso cosciente e direzionato, o inconsulto, del linguaggio, uno strumento
potenzialmente senza limiti operativi. Questa presunta capacità di servirsi dell’uomo senza
il suo consenso, privandolo, quindi, del libero arbitrio, è ciò che maggiormente inquieta i
pensatori, rappresentando un ostacolo per l’inclusione della Memetica nel novero delle
teorie da vagliare.
Anche in passato simili discussioni hanno fomentato diatribe piuttosto
accese tra menti eccelse; E’ nota, ad esempio, l’antipatia di Tommaso d’Aquino per
il pensatore spagnolo di origine araba Ibn Rushd, conosciuto col nome di Averroè, per la sua
presunta negazione
Sono gli stessi memi, le entità che la Memetica intende analizzare e
catalogare, le muse ispiratrici, gli architetti e i realizzatori di tale teoria (e di tutte le
altre!)? Dawkins risponderebbe
- R. Dawkins, “The Selfish Gene”, Oxford University Press, 1976
(trad. it. “Il gene
egoista”,
Mondadori, 1989). - R. Dawkins, “The Extended Phenotype”, Oxford University Press, 1982
(trad. it.“Il fenotipo esteso”, Zanichelli, 1986).
- H. Cronin, “The
Ant and the Peacock. Altruism and Sexual Selection from Darwin - C. Darwin, “The
Descent of Man, and Selection in Relation to Sex”, London, John - C. Darwin, “On
the Origin of Species by Means of
Natural Selection or the Preservation of
Favoured Races in the Struggle for Life”, London, John Murray,1859 (trad. it. “L’origine dell’uomo”,
Newton Compton, 1994).
SITI
JOURNAL OF MEMETICS: www.ac.uk/jom-emit
MEME CENTRAL: www.brodietech/com/rbrodie/meme.htm
MEME HOME PAGE: www.memedia.freeserve.co.uk/
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2001 2000 |